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TEMPERATURA

- psicro li

- Meso li vivono con noi

- Termo li: lattobacilli

- Termofori estremi: archea

MICRONUTRIENTI

- necessari in piccole quantità, la

maggior parte sono metalli (a volte

bastano i metalli contenuti nell'acqua)

e attivano il metabolismo e quindi

sono fondamentali per la crescita

CRESCITA BATTERICA

- un batterio si riproduce e cresce molto velocemente e ogni 15 minuti le cellule batteriche si duplicano, e

l’aggregato di queste cellule costituiscono le colonie batteriche, visibili ad occhio nudo

- Essi crescono in modo esponenziale nel tempo

- TEMPO DI GENERAZIOE: tempo per fare riprodurre le cellule batteriche e produrre colonie, tali

tempi variano in base alla specie perché potrebbero esserci fattori limitanti che rallentano i tempi di

riproduzione

- La curva di crescita si stabilisce contando il logaritmo del numero di microrganismi( perché la

crescita delle cellule esponenziale) in un dato tempo ( che in base al batterio possono essere ore, giorni)

- Fase lag: non parte da zero perché c'è già un inoculo, in questa fase le cellule non si riproducono

- Fase esponenziale: crescita rapida del cellule che si sono riprodotte

- Fase stazionaria: fase in cui il numero delle cellule morte è uguale a quella delle cellule che nascono

perché probabilmente iniziano a comparire dei fattori limitanti

- Fase di morte: il numero delle cellule morte è maggiore del numero delle cellule che si riproducono

fi fi fi MICROSCOPI OTTICI: usano fasci di luce

- campo chiaro: luce visibile passa totalmente e non mi consente di vedere nulla del preparato se non l’ho

ssato o colorato

- Campo scuro: luce visibile con uso di condensatore che mi permette di modi care la direzione della

luce e vedere l’organismo e i suoi contorni

- Contrasto di fase: luce visibile con anello di fase che diffrange la luce posizionato nel condensatore irò

permette di vedere il microrganismo nel dettaglio vivo.

- Fluorescenza: luce ultravioletta e devo colorare il preparato con uorcromi che hanno funzione

diagnostica, perciò in base al colore si andranno a legare speci che componenti del microrganismo, ad

esempio il DAPI lega il DNA che si colora di azzurro,

MICROSCOPI ELETTRONICI: usano fasci di elettroni

- TEM: vediamo il contenuto del batterio, come se fosse sezionato

- SEM: vediamo il batterio tridimensionale, usando dei sali per ingrossare il batterio

MISCROSPOIO OTTICO COME è FATTO

- oculari in cui ci sono le lenti attraverso cui vediamo

- Revolver con obiettivi identi cati con anelli colorati e con numeri che indicano il potere di risoluzione e

quindi di quanto ingrandisco l’immagine per vedere bene.

- È importante ricordare che per ingrandire un immagine devo moltiplicare il. Numero che trovo

sull’oculare (generalmente 10x) per l’obiettivo che scelgo. Quindi se voglio ingrandire 1000 volte uso

un obiettivo di 100x

- Trovo anche un obiettivo ph 2 ovvero quello che si può mettere nel contrasto di fase per vedere il

microrganismo non ssato ma vivo.

- Tavolinetto traslatore

- Viti di regolazione: micrometrica e macrometrica

- Ricorda: la distanza minima alla quale due punti sono visti come distinti si chiama limite di risoluzione

fi fi fi fi fl fi

LE COLORAZIONI

- i batteri al microscopio sono traslucidi e quindi per vederli occorre colorarli, così aumentiamo il

contrasto tra il fondo e il microrganismo

- 1) ssare il microrganismo con il calore basso, per non alterare la sua morfologia, o chimicamente, il

microrganismo muore, mentre prima era vivo

- 2) colorare con coloranti basici (più adatti ai microrganismi) o acidi (più adatti per le cellule

eucariote)

- Coloranti basici: blu di metilene, Cristal violetto, fucsina basica, questi coloranti hanno carica positiva

- Coloranti acidi: rosso congo (per evidenziare strutture come i bio lm), negrosina, eosina, hanno carica

negativa

- 3) mordenzare con sostanze che ssano il colorante ( fenolo o soluzione di iodo iodurata)

- 4) decolorare con alcool o con acido solforico al 20% ( usato per strutture resistenti)

DIVERSI TIPI DI COLORAZIONE

- colorazione semplice: usa solo un colorante che colora uniformemente il microrganismo, e ci permette

di distinguere la forma del batterio e la sua aggregazione (cocchi, bacilli)

- Colorazione differenziale: uso di due coloranti, di cui uno differenziale, cioè possiamo distingue in base

alla colorazione batteri gram+ (viola) o gram -.(rosso). La colorazione di ziehl-neelsen distingue i

batteri mycobacterium e nacardia da tutti gli altri batteri, e li differenzia per la loro resistenza all’alcol

che non li penetra e non disgrega i lipidi di super cie

- Colorazione speciale: si usa per colorare una struttura speci ca del batterio, ad esempio i sali

d’argento si usano per mettere in evidenzia il agello che viene ispessito, oppure le spore vengono

colorate con verde di malachite che evidenzia l’endospora, in ne le colorazioni negative usano

l’inchiostro di china per colorare il bordo nero e la capsula chiara viene messa in evidenza

PREPARAZIONE VETRINO

- poni con una pinzetta la colonia sul vetrino pulito

- Mettere acqua distillata sul vetrino

- lasciare asciugare o all’aria o con becco bunsen per ssare

COLORAZIONE GRAM

- il batteriologo gram Grazie alla sua colorazione di Gram a differenziato klebsiella pneumonie da

streptococcus pneumonie

- 1) aggiungi Cristian violetto, e laviamo l’eccesso con acqua

- 2) mordenziamo per ssare il colorante con una soluzione di iodo-iodurata e laviamo per togliere

l’eccesso

- 3) decoloriamo con alcol-acetone, che ci permette di fare disgregare, grazie all’alcol, il lipolisaccaride

della membrana esterna (nei gram-) e il ltro molecolare non c’è più e il cristalvioletto fuoriesce,

essendo anche il peptidoglicano sottile. Colore nale è trasparente e quindi usiamo la safranina (rosso)

per ricolorare i batteri

- mentre nei gram +, in cui il peptidoglicano è spesso e abbiamo scarsa presenza di lipidi, la

decolorazione non porta via il cristallo violetto perché è stato inglobato dallo strato spesso di

peptidoglicano . Colore nale blu

ECCEZIONE ALLA COLORAZIONE DI GRAM (microrganismi acido-resistenti)

- non possiamo applicare a tutti i batteri questo tipo di colorazione

- Sui microplasmi che non hanno parete cellulare non possiamo usare la colorazione gram

- per colorare pareti resistenti come mycrobacterium tubercolosi o lepre si usa la colorazione di ziehl-

nielsen, perché l’involucro esterno di tale batteri è impenetrabile ai coloranti

- Tale colorazione si usa solo in caso di sospetto della malattia tubercolosi

- L’alto contenuto di lipidi della parete di questi batteri, permette di trattenere la colorazione della

fucsina e anche se decoloriamo con alcol, i lipidi non vengono degradati

- La fuscina è di colore rosso e i batteri vengono colorati, mentre il fondo appare azzurro

COLORAZIONE DI ZIEHL-NEELSEN

fi fi fi fi fi fl fi fi fi fi fi fi

- 1) mettere fucsina basica

- 2) ssare con amma alta (possiamo farlo perché la parete è resistente)

- 3) lavare con acqua per togliere l’eccesso

- 4) decolorare con acido solforico 20% no a far scomparire il colorante fucsia

- 5) lavare con acqua

- 6) usare un contrasto come il blu di metilene e lavare con acqua

- Colore nale: i microrganismi acido resistenti appaiono rossi, quelli non resistenti e che quindi si

decolorano e perdono il colore rossi, si colorano di blu

COLORAZIONE DI ENDOSPORE

- con colorante verde di malachite, e ssate con il calore

- Anche loro hanno una parete resistente e impenetrabile, pertanto resistono alla decolorazione

HELICOBACTER PYLOR

- agente eziologico della gastrite emoraggica e la sua evoluzione è quella cancerogena

RELAZIONI TRA MICRORGANISMI E ORGANISMO (tipi di simbiosi)

- commensalismo: uno dei due trae vantaggio dall’altro (trae vantaggio dagli alimenti ad esempio, se io

mi nutro nutro anche i batteri dell’intestino)

- Mutualismo: entrambi i componenti traggono vantaggio (esempio noi umani non abbiamo enzimi per

scindere la cellulosa ma i nostri batteri intestinali degradano la cellulosa)

- Parassitismo: un componete vive a spese dell’altro (caso di patogeni)

- Microbiota umano: insieme dei microrganismi, che siano commensali o simbionti nell’organismo

umano, a patto che la convivenza sia positiva.

- Disbiosi: è una condizione in cui viene alterato il microbiota umano e favorisce la nascita di patologie

- Microbioma: è il patrimonio genetico del microbiota

-

- fusobacterium= batteri anaerobi

- propionibacterium= causano acne

- Neiserria gonorre= agente eziologico della gonorrea, malattia a trasmissione sessuale

fi fi fi fi fi

- Nell’intestino abbiamo anche batteri mutualisti che ci aiutano, altri che sintetizzano vitamine come

escherichia coli che fa la vitamina k e b che l’organismo da solo non può sintetizzare

ANTAGONISMO MICROBICO

- se sono colonizzata dai miei batteri buoni (e sono salutiva) e se arriva un patogeno non c’è spazio per

lui

- Se invece cambia qualcosa nel mio normale microbiota e si creano le condizioni adatte per ospitare

anche patogeni (disbiosi)

- Quindi i microrganismi del microbiota competono e non fanno proliferare i patogeni grazie alla

produzione di sostanze che ne inibiscono la crescita, ad esempio nella Vagina, che ha un ambiente acido

grazie alla presenze dei lattobacilli che producono acido lattico, i patogeni stanno lontani da un

ambiente acido. Se invece l’ambiente diventa basico (come avviene in menopausa) , ciò favorisce la

nascita di patogeni , come candida albicans.

- Nel cavo orale ci sono gli streptococchi, ma se io altero la loro concentrazione facendo un

alimentazione ricca di zuccheri, favorisco la crescita di carie

PATOGENI OBBLIGATI E OPPORTUNISTI

- patogeni obbligati sono sempre patogeni

- Patogeni opportunisti determinano la malattia solo in caso di condizioni favorevoli, come difese

immunitarie basse. Infatti alcuni batteri, in caso di patologia possono migrare dall’intestino all’uretra e

causare infezioni

LA MALATTIA

- la malattia infettiva si sviluppa quando predomina un microorganismo patogeno (che è appunto

l’agente eziologico) che mi provoca la malattia

- La malattia si differenzia dall’infezione poiché l’infezione è l’esposizione o contatto con il patogeno che

colonizza l’ospite nel quale si attiva il sistema immunitario per combatterlo, ma quando il sistema

immunitario non riesce a combattere si ha la manifestazione clinica dell’infezione che è la malattia

infettiva, che da segni e sintomi

- La malattia si manifesta con dei segni oggettivi, ma i sintomi sono soggettivi

- È necessario fare una diagnosi ( ed empio fare un tampone e tr

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
51 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/19 Microbiologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bened.trg di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microbiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Mazzone Stefania.