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Composto: è una sostanza pura fatta di due o più elementi diversi legati insieme in proporzioni fisse (es. H O).
Ogni composto possiede una massa molecolare che corrisponde alla somma delle masse atomiche di tutti gli atomi costituenti la molecola (es. acqua: 16 (MM ossigeno) + 1 (MM idrogeno) + 1 (MM idrogeno) = 18,01).
Legami covalenti in una molecola di gas metano?
L'atomo di carbonio possiede sei elettroni, due riempiono lo strato interno e quattro spaiati occupano quello esterno. Poiché il suo strato esterno può contenere fino a 8 elettroni, il carbonio può condividere elettroni con altri quattro atomi al massimo: può formare quattro legami covalenti. Quando un atomo di carbonio reagisce con quattro atomi di idrogeno, si forma il metano. Ha quindi una configurazione stabile in quanto lo strato esterno dell'atomo di carbonio è completo di otto elettroni.
Modi di rappresentare la struttura del metano: formule strutturali, modello a...
sfere ebastoncini e modello a spazio pieno.I legami covalenti sono molto forti, il che significa che occorre grande quantità di energia per romperli. Alle temperature alle quali esiste la vita, i legami covalenti delle molecole biologiche sono abbastanza stabili e allo stesso modo lo sono le loro strutture tridimensionali.
Legami covalenti multipli: due atomi possono condividere più di una coppia di elettroni, formando legami covalenti multipli; questi si possono indicare con lineette che congiungono i simboli chimici degli atomi legati.
-un legame singolo comporta la condivisione di una sola coppia di elettroni (per esempio H-H o C-H);
-un legame doppio comporta la condivisione di quattro elettroni (due coppie) (C=C);
-i legami tripli a sei elettroni condivisi sono rari, ma ne esiste uno nell'azoto gassoso (N≡N), che è il componente principale dell'aria che respiriamo.
Grado di condivisione degli elettroni: Se due atomi dello stesso elemento sono uniti da un
Il legame covalente significa che gli atomi condividono in ugual grado la coppia o le coppie di elettroni che si trovano nei rispettivi strati esterni. Se invece i due atomi sono di due elementi diversi, il grado di condivisione degli elettroni non è necessariamente uguale; infatti uno dei nuclei può esercitare una forza di attrazione maggiore sulla coppia di elettroni condivisa, per cui essa tende a restare più vicina a quell'atomo.
La forza di attrazione che un nucleo atomico esercita sugli elettroni si chiama elettronegatività. L'elettronegatività di un atomo dipende grossomodo dal suo numero di cariche positive e dalla distanza tra il nucleo e gli elettroni dello strato esterno o di valenza (più sono vicini, maggiore è la forza elettronegativa).
Legame covalente apolare: si forma se due atomi hanno un'elettronegatività simile e condivideranno gli elettroni in modo equo.
Legame covalente polare: quando due atomi diversi (es. idrogeno) hanno una differenza di elettronegatività, gli elettroni condivisi saranno attratti maggiormente da uno dei due atomi, creando una separazione parziale delle cariche positive e negative.
E ossigeno) si legano insieme per formare acqua, gli elettroni vengono condivisi in modo non equo e inuguale, poiché tenderanno a restare più vicini al nucleo dell'ossigeno in quanto più elettronegativo. Quando due elettroni vengono attirati maggiormente verso uno dei due nuclei, si crea un legame covalente polare.
Attrazioni ioniche: quando in una reazione un atomo è molto più elettronegativo dell'altro si può verificare un trasferimento completo di uno o più elettroni. Ad esempio il sodio (en 0,9) e il cloro (en 3,1). Un atomo di sodio possiede solo un elettrone nel guscio esterno, una condizione instabile. Poiché l'elettronegatività del cloro è più alta di quella del sodio, qualsiasi elettrone coinvolto nel legame tenderà a trasferirsi del tutto dal guscio esterno del sodio a quello del cloro. Ciò rende i due atomi più stabili perché ciascuno possiede otto elettroni nel guscio.
esterno: questi due nuovi atomi sono detti ioni. Gli ioni sono particelle elettricamente cariche che si formano quando gli atomi acquisiscono o perdono uno o più elettroni.
Il ione sodio (Na) ha un'unità di carica +1 perché ha un elettrone in meno rispetto al numero di protoni. Il guscio elettronico esterno è completo di otto elettroni, quindi il ione è stabile. Gli ioni carichi positivamente sono detti cationi.
Il ione cloro (Cl) ha un'unità di carica -1 perché contiene un elettrone in più rispetto ai protoni. L'elettrone aggiuntivo conferisce stabilità a Cl perché il suo guscio esterno contiene otto elettroni. Gli ioni carichi negativamente sono detti anioni.
Si dicono attrazioni ioniche i legami che derivano dall'attrazione elettrostatica tra ioni di cariche opposte. Gli ioni che si legano possono formare composti solidi stabili, chiamati comunemente sali. Nello stato solido le
Le attrazioni sono forti perché gli ioni sono molto vicini fra loro, mentre quando gli ioni rimangono dispersi nell'acqua, possono trovarsi molto distanti, e quindi la forza dell'attrazione diminuisce notevolmente. Gli ioni possono interagire con le molecole polari, poiché entrambi possiedono una carica. Questo tipo di interazione si verifica quando un sale solido come NaCl si scioglie in acqua. Le molecole di acqua circondano i singoli ioni, separandoli. Gli ioni di cloro carichi negativamente attraggono i poli positivi delle molecole di acqua, mentre gli ioni di sodio carichi positivamente attraggono i poli negativi delle molecole d'acqua.
Legami idrogeno: Nell'acqua allo stato liquido, l'atomo di ossigeno di una molecola, carico negativamente, viene attratto dagli atomi di idrogeno di un'altra molecola, carichi positivamente. Il legame che ne risulta si chiama legame idrogeno; caratteristiche: