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Articolazioni e legamenti del ginocchio e della caviglia

III. legamento popliteo arcuato: costituito da fibre che dal femore si dirigono a tibia e perone.

popliteo: parte posteriore del ginocchio

IV. legamento popliteo obliquo: ispessimento delle fibre del muscolo semimembranoso.

V. legamento collaterale mediale (o tibiale): dal tubercolo del condilo femorale mediale al condilo tibiale mediale.

VI. legamento collaterale laterale (o fibulare): dal condilo femorale laterale alla testa del perone.

articolazioni tibio-peroneali:

I. prossimale: artrodia tra la superficie postero-laterale della tibia e la testa del perone;

II. distale: sindesmosi (fa parte delle anfiartrosi, cioè di quelle articolazioni scarsamente mobili e fibrose, in cui le ossa si presentano collegate da un legamento) fibrosa tra le faccette distali di tibia e fibula.

articolazione della caviglia:

I. articolazione tibio-tarsica: a troclea (ginglimo angolare) tra tibia, perone e astragalo;

II. articolazione tibio-peroneale distale: sindesmosi;

III. articolazione sottoastragalica: tra

Il testo formattato con tag HTML sarebbe il seguente:

astragalo e calcagno.articolazione tibio-tarsica: articolazione a troclea (ginglimo angolare) tra tibia,➢ perone e astragalo. I mezzi di unione sono:

  1. la capsula articolare e sinoviale;
  2. legamento mediale (o deltoideo): che ha una forma triangolare edall’apice del malleolo mediale si divide in 4 fasci (due anteriori:tibio-navicolare, tibio-astragalico anteriore; uno medio:tibio-calcaneare; uno posteriore: tibio-astragalico posteriore). È unlegamento molto forte;
  3. legamento laterale: formato da tre fasci: peroneo-astragalico anteriore,peroneo calcaneare e peroneo-astragalico posteriore.Il peroneo-astragalico anteriore nella classica distorsione è quello che si rompe perprimo.

articolazioni della fila distale:

  1. cuboideo-navicolare: tra cuboide e scafoide,presenta due legamenti cuboideo-navicolari(dorsale e plantare) e uno interosseo;
  2. cuneo-cuboidea: tra cuboide e 3° cuneiforme,rinforzato da due legamenti omonimi (dorsale eplantare) e un legamento interosseo;

intercuneiformi: tra 1° e 2° cuneiforme e 2° e 3°, rinforzati da due legamenti omonimi (dorsale e plantare) e un legamento interosseo;

IV. cuneo-navicolare: tra scafoide e le tre ossacuneiformi, presenta due legamenti omonimi (dorsale e plantare). Quindi ogni osso è articolato con un altro osso e ci sono dei legamenti sia sulla superficie plantare sia sulla superficie dorsale e anche in mezzo. Per ricordarli basta ricordare i nomi delle ossa.

Articolazione trasversa del tarso (detta anche Chopart): divide le ossa del tarso in due ed è formata dall’articolazione tra astragalo e scafoide, e l’articolazione tra calcagno e cuboide.

Articolazione tarso-metatarsale (detta anche Lisfranc): divide il tarso dal metatarso. Le prime tre ossa metatarsali si articolano con le ossacuneiformi mediale, intermedio e laterale. Le quarte e quinte ossa metatarsali si articolano con l’osso cuboide.

Articolazione metatarso-falangee: condiloartrosi che permettono la

flessione/estensione el'abduzione/adduzione. Di frequente, a livello dei tendini che si trovano sulla superficie inferiore di questa articolazione, è possibile riscontrare un paio di ossa sesamoidi la cui presenza limita ulteriormente i movimenti.

articolazioni interfalangee: sono articolazioni a ginglimoangolare. Presentano una capsula e consentono unicamente la flesso/estensione.

fascia plantare: è formata da tessuto connettivo denso (aponeurosi) che sostiene l'arco plantare del piede. Va dalla tuberosità del calcagno alla testa dei metatarsi. Le fibre sono disposte prevalentemente in senso longitudinale. Si distingue una componente laterale, mediale e centrale. È strettamente correlata al tendine di Achille sia da un punto di vista strutturale che funzionale e supporta l'arco plantare funzionando come un tirante che va incontro a tensione durante il carico.

Un modello biomeccanico stima che può sopportare fino al 14% del peso totale dato

alpiede.tendine d'Achille: si va ad inserire al livello del calcagno, dà inserzione calcaneare al muscolo plantare, gastrocnemio e soleo. È posteriore rispetto al piano osseo e lo spazio che si crea viene riempito da tessuto adiposo (triangolo di Kager). Presenta una borsa tra tendine e calcagno per evitarne la frizione. È il tendine più grande e forte.

cingolo pelvico: il bacino osseo è composto dalle due ossa dell'anca (ossa Coxali o innominate), dal sacro e dal coccige. Le ossa dell'anca proteggono gli organi della cavità pelvica e forniscono siti di inserzione per i grandi muscoli della natica e della coscia. Ciascun osso dell'anca si forma dalla fusione di 3 ossa: l'ileo, l'ischio e il pube. Alla nascita queste 3 ossa sono separate da cartilagine ialina, che arriva a consumarsi completamente intorno ai 25 anni, con la fusione in un unico osso completo.

articolazione sacro-iliaca: si trova tra l'iliaco e il

Le porzioni antero-mediali delle ossa coxali anteriormentesi connettono l'una all'altra per mezzo di un disco difibrocartilagine, nella sinfisi pubica (rettangolo rosso). Esulla superficie laterale di ciascun osso dell'anca, c'è unincavo, l'acetabolo, nel quale si articola la testa delfemore. L'acetabolo si trova inferiormente e anteriormenterispetto al centro dell'osso dell'anca (freccia verde). E letre ossa, Ileo, ischio e pube si incontrano a livello dellafossa acetabolare.

acetabolo: ha una forma sferica perché deve ricevere la testa del femore, èdelimitato dal ciglio cotiloideo che è un po' più in rilievo. L'interruzione fra le dueestremità è detta incisura acetabolare. L'acetabolo presenta solchi trasversi cheindicano la fusione tra ileo, ischio e pube: la faccia

semilunare (superficie curva a forma di C, porzione articolare che si articola con la testa del femore) e la fossa dell'acetabolo (porzione non articolare dove s'incontrano ileo, ischio e pube e dove arriva il legamento rotondo e un corpo adiposo). I rami pubico ed ischiatico circondano il forame otturatorio. Nel vivente questo spazio è chiuso da una guaina di fibre di collagene, la cui superficie interna ed esterna costituiscono un sito di inserzione dei muscoli dell'anca.

ileo: (faccia esterna) è costituito da un'ampia superficie curva al di sopra dell'acetabolo che fornisce un'ampia area per l'inserzione di muscoli, tendini e legamenti. Le linee glutee anteriore, posteriore e inferiore consentono l'inserzione dei muscoli glutei.

I. SIAI (spina iliaca antero-inferiore): si trova sul margine anteriore, al di sopra dell'incisura iliaca inferiore;

II. SIAS (spina iliaca antero-superiore): si riesce a palpare ed è la

continuare a formare la rama ischiopubica, che si unisce alla rama pubica per formare l'arcata ischiopubica. Questa struttura ossea è importante per la stabilità del bacino e per l'attacco dei muscoli addominali e delle gambe. V. SIPS (spina iliaca posteriore superiore): punto in cui termina la cresta iliaca, situato nella parte posteriore del bacino. VI. SIPI (spina iliaca posteriore inferiore): continuazione del margine iliaco sotto la SIPS e sopra alla grande incisura ischiatica. Attraverso questa spina, il nervo ischiatico lascia la cavità addominale e raggiunge l'arto inferiore. L'ischio è la parte inferiore del bacino. Dalla grande incisura ischiatica si passa alla spina ischiatica e al di sotto di essa si trova la piccola incisura ischiatica. La parte restante dell'ischio si proietta in un robusto processo che si dirige verso il basso e medialmente, chiamato tuberosità ischiatica, su cui ci sediamo. Il sottile ramo ischiatico (o branca ischiopubica) si continua per formare la rama ischiopubica, che si unisce alla rama pubica per formare l'arcata ischiopubica. Questa struttura ossea è importante per la stabilità del bacino e per l'attacco dei muscoli addominali e delle gambe.

Il bacino è costituito da diverse ossa, tra cui il pube. Il pube ha due rami, uno inferiore e uno superiore, che si fondono anteriormente. Questa fusione dà origine al tubercolo pubico. La faccia anteriore e superiore del ramo superiore del pube presenta una cresta pubica, che si estende medialmente a partire dal tubercolo pubico.

La superficie mediale della fossa iliaca contribuisce al contenimento degli organi addominali e costituisce un'ulteriore superficie per l'inserzione dei muscoli. La linea arcuata segna il margine inferiore della fossa iliaca e serve anche a delimitare la grande pelvi dalla piccola pelvi.

La linea pettinea ha inizio vicino alla sinfisi e si estende attraverso il pube per unirsi alla linea arcuata, che si continua fino alla superficie auricolare dell'ileo. Le superfici articolari di ileo e sacro si uniscono a formare l'articolazione sacro-iliaca. I legamenti che originano dalla tuberosità iliaca stabilizzano l'articolazione.

Ripassando il concetto di bacino...

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
12 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sngrvtt di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Humanitas University o del prof Castagneti Lara.