Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 30
Articolazioni e legamenti Pag. 1 Articolazioni e legamenti Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Articolazioni e legamenti Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Articolazioni e legamenti Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Articolazioni e legamenti Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Articolazioni e legamenti Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Articolazioni e legamenti Pag. 26
1 su 30
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ARTICOLAZIONI DELL’ARTO INFERIORE

- le articolazioni dell’arto inferiore comprendono le articolazioni della cintura pelvica e le

articolazioni della parte libera dell’arto inferiore

- appartengono alla cintura pelvica la sinfisi pubica e l’articolazione sacroiliaca: la pelvi o bacino

è costituita dalle due ossa dell’anca articolate tra di loro nella sinfisi pubica e con l’osso sacro

attraverso l’articolazione sacroiliaca

- le articolazioni della parte libera dell’arto inferiore comprendono l’articolazione dell’anca o

coxofemorale, l’articolazione del ginocchio, le articolazioni tibiofibulari prossimale e distale e

le articolazioni del piede

Sinfisi pubica

- è un tipo di articolazione fibrocartilaginea

secondaria (sinartrosi) che unisce anteriormente

le due ossa dell’anca

- le superfici articolari sono rappresentate dalle due

facce sinfisarie o superfici mediali sinfisiane delle

ossa pubiche, che sono piane ed ovalari e

rivestite di cartilagine ialina

- tra le due facce sinfisarie è interposto un disco

fibrocartilagineo, il disco interpubico, di spessore

variabile: nella femmina è più spesso e diventa

più molle prima del parto, consentendo movimenti

che ampliano la cavità pelvica

- l’articolazione è rinforzata da un fascio fibroso che unisce i tubercoli pubici, il legamento

superiore del pube (origina e si inserisce nel tubercolo pubico), mentre inferiormente è

presente il legamento inferiore o arcuato del pube

- la sinfisi pubica è un’articolazione molto poco mobile, che consente solo piccoli movimenti di

scivolamento che si accentuano nella femmina durante l’ultima fase di gravidanza

Articolazione sacroiliaca

- unisce le due ossa dell’anca

con l’osso sacro

- le superfici articolari sono

separate da un disco

articolare che presenta

all’interno una cavità: per

questo motivo questa

articolazione è descritta da

alcuni come un’anfiartrosi o

una sinfisi (sinartrosi), e da

altri come un’articolazione

piana o artrodia (diartrosi),

essendo presente una membrana sinoviale

- le superfici articolari sono le facce auricolari delle ossa iliache e dell’osso sacro: le facce

auricolari delle ossa iliache sono leggermente convesse, quelle dell’osso sacro sono invece

concave e rivestite di cartilagine ialina

- i mezzi di unione sono rappresentati dalla capsula articolare e da una serie di legamenti che

la rinforzano, sia intrinseci che a distanza: il legamento sacroiliaco anteriore (teso tra la faccia

anteriore dell’osso sacro e la parte mediale della fossa iliaca), il legamento sacroiliaco

posteriore (teso tra la cresta sacrale laterale e la superficie dell’ileo in prossimità delle spine

iliache posteriori), il legamento sacroiliaco interosseo (teso tra la tuberosità iliaca e la

tuberosità sacrale), il legamento ileolombare (si origina dai processi costiformi della quarta e

della quinta vertebra lombare e si unisce al legamento sacroiliaco anteriore), il legamento

sacrospinoso (teso tra il margine laterale dell’osso sacro e del coccige e la spina ischiatica) e

il legamento sacrotuberoso (teso tra le spine iliache posteriori e il margine laterale dell’osso

sacro e del coccige e la tuberosità ischiatica)

- i movimenti di quest’articolazione possono essere di scivolamento, e sono importanti al

momento del parto

Articolazione dell’anca (o coxofemorale)

- è un’articolazione sferoidale o enartrosi (articolazione

per continuità) che si forma tra l’acetabolo dell’osso

dell’anca e la testa del femore

- la testa del femore, rivestita da cartilagine ialina,

corrisponde a circa due terzi di sfera, mentre la

cavità dell’acetabolo risulta meno estesa

- sul ciglio dell’acetabolo è presente il labbro

dell’acetabolo, che amplia la cavità dell’acetabolo e

passa a ponte sopra l’incisura dell’acetabolo come

legamento trasverso dell’acetabolo

- non tutta la cavità dell’acetabolo si articola con la testa del femore: la superficie di contatto

articolare, rivestita da cartilagine ialina, corrisponde alla faccia semilunare dell’acetabolo,

mentre la fossa dell’acetabolo è riempita da un cuscinetto adiposo

- i mezzi di unione sono rappresentati dalla capsula articolare, da legamenti di rinforzo e dal

legamento della testa del femore

- la capsula circonda la testa e il collo del femore, ed è più spessa nella regione

anterosuperiore, dove è sottoposta alla massima sollecitazione

- sulla superficie esterna della capsula sono presenti tre legamenti di rinforzo: il legamento

ileofemorale, il più esteso (origina dalla porzione iliaca del ciglio dell’acetabolo e si porta al

femore dividendosi in due fasci, la parte trasversa che raggiunge il margine anteriore del

grande trocantere e la parte discendente che si porta alla parte più distale della linea

intertrocanterica), il legamento pubofemorale (teso tra il tratto pubico del ciglio dell’acetabolo e

il piccolo trocantere) e il legamento ischiofemorale (teso tra la parte ischiatica del ciglio

dell’acetabolo e la fossa trocanterica)

- il legamento della testa del femore (chiamato anche legamento rotondo del femore) è una

robusta banda fibrosa di cui un’estremità si fissa alla fossetta della testa del femore, mentre

l’altra si inserisce soprattutto sui due bordi dell’incisura dell’acetabolo, fondendosi,

nell’intervallo tra i due bordi, con il legamento trasverso dell’acetabolo

- alcune fibre della capsula formano un’ansia che circonda il collo del femore, contribuendo a

fissarlo nell’acetabolo, costituendo quella che viene chiamata zona orbicolare

- è uno dei disposti i articolari con il maggior grado di libertà; i movimenti che compie sono di

flessione, estensione, abduzione, adduzione, rotazione e circumduzione del femore

- normalmente si ha un’anteversione di 15°, mentre l’angolatura tra collo e corpo del femore è

di 130°

Articolazione del ginocchio

- è la più ampia e complessa articolazione del corpo

- unisce lo scheletro della coscia con quello della gamba

- si compone dell’articolazione tra la faccia patellare

del femore e la faccia reticolare della patella

(articolazione patellofemorale) e di quella tra i

condili mediale e laterale del femore e la faccia

articolare superiore della tibia, detta piatto tibiale

(articolazione tibiofemorale)

- l’articolazione tibiofemorale è un ginglimo angolare

o troclea, a cui partecipano il femore con i condili

e con la faccia patellare e la tibia con la faccia

articolare superiore

- la troclea femorale è costituita dalla superficie

convessa dei condili mediale e laterale che, in avanti,

convengono nella faccia patellare, mentre posteriormente

sono separati dalla fossa intercondilare

- la faccia articolare superiore della tibia presenta due superfici articolari, una laterale e una

mediale, per l’articolazione con i corrispondenti condili del femore

- la patella è posta superiormente alla tibia, a cui è fissata dal legamento patellare, ed è

situata anteriormente all’estremità distale del femore, con la quale si articola

- poiché le cavità glenoidee dei condili tibiali sono più piane rispetto alla superficie convessa

dei condili femorali, vi sono interposti due menischi fibrocartilaginei intracapsulari, laterale e

mediale, di forma semilunare, che rendono maggiormente concordanti le superfici coinvolte: il

menisco laterale è un cerchio quasi completo che si interrompe medialmente per inserirsi con

l’estremità all’eminenza intercondilare, ed è unito al condilo mediale del femore dai legamenti

meniscofemorali anteriore e posteriore; il menisco mediale ha forma di semiluna ed è più ampio

di quello laterale, e con le sue estremità si inserisce alle aree intercondilari anteriore e

posteriore; le estremità anteriori dei due menischi sono unite dal legamento trasverso del

ginocchio, e due legamenti meniscofemorali (anteriore e posteriore) collegano il menisco

laterale alla parte interna del condilo mediale del femore

- i mezzi di unione dell’articolazione del ginocchio sono rappresentati dalla capsula articolare e

da numerosi legamenti di rinforzo

- la membrana sinoviale riveste internamente la membrana fibrosa della capsula articolare e si

fissa sul contorno della cartilagine articolare, interrompendosi e sdoppiandosi a livello dei

menischi; superiormente si porta tra il femore e il muscolo quadricipite femorale, formando la

borsa soprapatellare

- altre borse sinoviali, non comunicanti con la cavità articolare, sono presenti tra la cute e la

patella (borsa sottocutanea infrapatellare) e, più in basso, tra il legamento patellare e la tibia

(borsa infrapatellare profonda): sopra quest’ultima borsa, tra il legamento patellare e la rima

articolare, è presente un cuscinetto di tessuto adiposo (corpo adiposo infrapatellare)

- numerosi legamenti rinforzano la membrana fibrosa anteriormente, ai lati e posteriormente:

il legamento patellare (teso tra il margine inferiore della patella e la tuberosità della tibia;

rappresenta la continuazione verso il basso del tendine del muscolo quadricipite femorale), il

legamento collaterale tibiale (teso tra l’epicondilo mediale del femore e la faccia mediale della

tibia), il legamento collaterale fibulare (teso tra l’epicondilo laterale del femore e la testa della

fibula), il legamento popliteo obliquo (è un’espansione del tendine del muscolo semimembranoso

che si porta fino alla porzione della capsula che riveste il condilo laterale del femore), il

legamento popliteo arcuato (origina dall’estremità laterale del legamento popliteo obliquo e si

inserisce sulla testa della fibula) e i legamenti crociati anteriore e posteriore (rappresentano i

mezzi di unione più importanti tra femore e tibia e sono così chiamati perché si incrociano a

livello della fossa intercondilare del femore; originano dalle aree intercondilari anteriore e

posteriore e si inseriscono alla faccia interna dei condili del femore)

- i movimenti compiuti dall’articolazione del ginocchio sono: flessione ed estensione della gamba

sulla coscia ed extra e intra rotazione della gamba a gamba flessa

Articolazioni tibiofibulari prossimale e distale

- la fibula non partecipa all’articolazione del ginocchio ma si articola

prossimalmente e distalmente con la tibia, oltre che tramite la

membrana interossea

- l’articolazione tibiofibulare prossimale si stabilisce tra la faccetta

articolare fibulare del condilo laterale della tibia e l

Dettagli
A.A. 2022-2023
30 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mariagiovannaproietti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Campus Bio-medico di Roma o del prof Carotti Simone.