Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
MOVIMENTO LIBERO NELLO SPAZIO POSIZIONE PROVVISORIA, un LENTO
MOVIMENTO. Entrambi sono COLTI IN UN MOMENTO DI SOSTA nel corso
DELL’AZIONE.
APOLLO SAUROCTONO (attribuito a Prassitele) HA UNO
SPOSTAMENTO DEL BUSTO ancora più accentuato PER COLPIRE CON UNA
FRECCIA una lucertola => si appoggia col braccio sinistro al tronco. IN
EQUILIBRIO PRECARIO. L’appoggio a un elemento esterno CONSENTE UNA
ROTAZIONE CHE METTE IN RISALTO LA FLESSUOSITA’ del corpo,
accentuandone la grazia. Dio intento nel suo gioco sembra estraniarsi dai
devoti. 96
PRASSITELE coglie momenti di particolare grazia, apparentemente
secondari nello svolgimento del mito, ALL’INTERNO DI
UN’AMBIENTAZIONE NATURALE.
SATIRO A RIPOSO (attribuito a Prassitele) ci furono numerose copie
romane, appoggiato a un albero. RITMO ACCENTUATO dalla diagonale
del mantello che scende dalla spalla destra, attraversa il busto e gira
dietro al fianco sinistro. Fianco che è SOLLEVATO, perché il peso È
TUTTO sulla gamba sinistra. Grande successo in epoca romana. Folta
calotta di capelli, forse in una atmosfera silvestre. Posizione instabile.
DEMETRA DI CNIDO – Londra – statua di culto originale, massiccia e
matronale. FORSE afferisce al lutto per la figlia Kore portata nell’Ade,
rapita. Pieghe delle vesti. Occhi collocati nelle profonde cavità orbitali. 340
AC.
Negli stessi anni di Prassitele, SKOPAS DI PARO = etichetta di
“MAESTRO DEL PATHOS”. Skopas chiamato a lavorare per il
MAUSOLEO DI ALICARNASSO. Ad esso lavorarono ANCHE: TIMOTEO
e LEOCARE.
MENADE DI DRESDA copia romanache forse Pausania vide nel tempio
di DIONISO A SICIONE AGITAZIONE che pervade tutta la figura resa
dall’IMPETUOSA TORSIONE/violenta, che parte dalla gamba sinistra al
busto, al collo, sino alla testa gettata all’indietro e girata. Massa di capelli
scomposti. Forme piene del corpo.
ABBANDONO ALLA PASSIONE, il lungo chitone nel movimento si apre
e lascia scoperto il fianco sinistro, il braccio sinistro SOLLEVA UN
CAPRETTO, il destro è teso all’indietro ad impugnare un coltello
sacrificale. Anche la testa è gettata all’indietro=GRANDE ARCO con tutto il
corpo. Forse la statua faceva parte del gruppo. Attribuzione ipotetica anche
se VEROSIMILE.
“PATHOS SCOPADEO” non è un dramma individuale, ma
DELL’UMANITA’ il corpo, PERSO L’EQUILIBRIO PONDERATO, si articola in
2 DIRETTRICI DIVERGENTI.
Stessa caratteristica => nei frammenti dei frontoni di ATENA ALEA a
TEGEA, IN ARCADIA, sono sculture ORIGINALI del IV sec, TESTA del
frontone con la LOTTA FRA ACHILLE E TELEFO, tutti i muscoli sono tesi
e rigonfi, si volge con violenza, verso sinistra, bocca dischiusa nello sforzo
intensa drammaticità.
MOVIMENTO SCOPADEO IMPROVVISO, VIOLENTE TORSIONI,
IMPRESSIONE DI MOVIMENTO, LINEE INCROCIATE. Callistrato (III –IV DC)
Skopas mise alle sue opere “un soffio divino”.
“O Menade, chi ti mise in furore,
C’era un epigramma che diceva:
Dioniso o Skopas? Skopas”. Probabilmente riferita a QUESTA
menade. 97
Attribuito a Skopas, ma discussa ERACLE al Getty museum. Torso
ampio, testa piccola, volto giovanile. Testa ha aspetti simili a quelli dei
frontoni di Atena Alea a Tegea.
LEOCARE DI ATENE Lavorò per Filippo II una serie di statue
CRISOELEFANTINE del Philippeion di Olimpia Ganimede rapito da Zeus
nelle sembianze di un’ AQUILA Plinio: STUPORE.
Forse di Leocare: APOLLO DEL BELVEDERE amatissimo da
Winckelmann – dal nome del cortile del Vaticano. DIO STANTE, indossa la
FARETRA + il mantello. Peso sulla gamba destra, piede sinistro poggia
con la punta ed è ALL’INDIETRO. VOLTO DI ECCEZIONALE PUREZZA,
SGUARDO RIVOLTO LONTANO, come INDIFFERENTE allo spettatore.
Statua di Apollo più celebre. Dio lontano e inavvicinabile. Posa teatrale -
330 AC. In posizione simmetricamente SIMILE a quella dell’Apollo
ARTEMIDE DI VERSAILLES, oggi al Louvre, non siamo sicuri se l’originale
fu di Leocare attivo nella seconda metà IV sec AC = fece ritratti
ad Alessandro Magno.
MAUSOLEO DI ALICARNASSO 377 AC MAUSOLO = SATRAPO DI
CARIA, re governatore in nome del re di Persia. Antica BODRUM
venne ricostruito in posizione centrale il PALAZZO e il suo monumento
onorario. Lo inizia lui ma quando muore (353 AC) lo porta avanti la
moglie ARTEMISIA, e quando lei muore (351 AC) TERMINATO. Un
secolo dopo è incluso fra LE SETTE MERAVIGLIE del mondo antico,
PLINIO E VETRUVIO ne diedero una precisa descrizione. Sia statue che
fregi.
Su un enorme podio, suddiviso in 3 gradoni (circa 30 metri per lato), si
INNALZAVA UN TEMPIO circondato da 36 colonne IONICHE di 12 mt,
sopra al tempio = un tronco di piramide formato da 24 gradoni, su cui
era posta UNA QUADRIGA reale. H TOTALE = 45 MT. Come un moderno
grattacielo.
Per le statue a decorazione più scultori famosi nel tempo:
Timoteo, Leocare, Skopas a cui si aggiunse Briasside. Ciascuno di
loro, secondo Plinio, si occupa della decorazione di un lato.
Il MAUSOLEO si inserisce NELLA TRADIZIONE DEI MONUMENTI
SEPOLCRALI DELL’ASIA MINORE, con casa-sarcofago o tempio funerario
su alto podio. Diviene un MODELLO riprodotto per secoli in sepolcri di più
modeste dimensioni. Ancora in piedi al tempo di Plinio, cadde in rovina a
causa di terremoti e incuria, venne poi spogliato dai Cavalieri di Rodi, nel
XV sec per COSTRUIRE IL PORTO e il castello di San Pietro. LO
CONOSCIAMO GRAZIE ALLE FONTI anche senza testimonianze
archeologiche.
1856 Sir Charles Newton inviato dal British Museum a Bodrum per
CAMPAGNE DI SCAVO lastre di fregio con Amazzonomachia e i RESTI di
almeno 300 statue più o meno frammentarie e la testa di cavallo forse
della quadriga che era sulla sommità il tutto è portato a Londra.
“CORSA ALL’ATTRIBUZIONE” delle singole lastre. Anche se fatte da mani
diverse IMPIANTO UNITARIO. Esiste però UNA RICERCA DI
98
MOVIMENTO NUOVA, più libera nello spazio, una rappresentazione di
FIGURE ELEGANTI e slanciate in movimenti APERTI e pieni di VIGORE. Per
alcuni i 4 scultori fornirono i modelli che furono poi eseguiti da
MAESTRANZE LOCALI. Non lo sapremo mai. C’erano statue sui gradoni e fra
gli intercolunni, e leoni all’inizio della piramide e sulla grandiosa quadriga:
Mausolo e Artemisia.
Fregio dell’Amazzonomachia oltre 100 mt, guerrieri e amazzoni, in
gruppi bilanciati che formano figure geometriche che formano
continue diagonali che si intersecano, oppure triangoli. Monomachie =
un greco in nudità eroica, ma con elmo e armi, e un’amazzone con corta
veste. Volti molto espressivi. TUTTE LE FIGURE PERVASE DA GRANDE
MOVIMENTO, uomini muscolosi, Amazzoni fanno ruotare il busto.
Elementi innovativi: Amazzone a cavallo afferrata per i capelli e amazzone
rivolta all’indietro. L’Amazzone del GRUPPO CENTRALE, vista dal retro,
gamba destra SALDAMENTE appoggiata a terra, nel brandire la
bipenne RUOTA IL BUSTO violenta torsione = MOVIMENTO COSI BRUSCO
che la VESTE SI SOLLEVA E SCOPRE I GLUTEI E IL SENO SINISTRO ci
ricorda la Menade di Dresda di Skopas (a lui attribuita).
2 statue MEGLIO CONSERVATE, semplicisticamente indicate come
MAUSOLO E ARTEMISIA sulla quadriga, ma sicuramente 2 delle 252 che
ornavano i diversi piani del monumento. La statua del c.d. Mausolo è
STANTE, nella classica CONTRAPPOSIZIONE dei pesi, lunghi capelli, corta
barba, espressione concentrata. Porta un MANTELLO ORIZZONTALE che
cinge la parte centrale della figura (lontana dai canoni consueti). Pesanti
drappeggi. Secondo alcuni = di Briasside.
Nel IV SEC oltre ai grandi artisti => fioriscono SCUOLE – marmo e
bronzo. Nel 1900 trovata al largo di Anticitera una statua bronzea
che si data intorno al 340 -339 AC sulla base di un confronto con un’anfora
panatenaica che ha lo stesso soggetto, forse è il prodotto di una scuola
che sembra seguire i dettami di Policleto.
È alta 1,96 mt, muscoloso corpo di un GIOVANE ATLETA, MA braccio
destro sollevato che mostra un oggetto circolare perduto. Peso tutto sulla
sinistra, destra disposta all’indietro, poggia la punta. Anche se IL RITMO
E’ POLICLETEO C’è UNA MAGGIORE LIBERTA’ SPAZIALE e un
NUOVO SPIRITO DI SOSPESA ATTESA che pervade la figura. Testa
lievemente reclinata in avanti, sguardo assorto e lontano. Oggetto per
forza sferico e di piccole dimensioni non può essere la testa di Medusa
come alcuni hanno ipotizzato, ma forse una MELA, INFATTI NON C’E’ NE’
SFORZO NE’ TENSIONE => Forse si tratta di Paride o di un giovane Eracle
di ritorno dal GIARDINO delle Esperidi.
Ancora di RITMO POLICLETEO L’APOXYOMENOS rinvenuto tra le
rovine di un edificio termale a Efeso. È una copia bronzea di età
romana, forse di epoca FLAVIA. Atleta dalla struttura solida, spalle larghe,
muscoloso, peso tutto sulla gamba destra. È intento a PULIRE lo
STRIGILE dalla sabbia e dal sudore. Apoxyomenos= atleta che si
deterge. Non guarda nel vuoto, è CONCENTRATO e ha la testa piegata in
avanti. Trovata in Dalmazia nel 2000 una copia bronzea identica. 99
INFLUSSO DI PRASSITELE Da Maratona= 1 statua bronzea con un
efebo stante simile all’Apollo Sauroctono e al SATIRO CHE VERSA IL
LIQUIDO DA UNA BROCCA IN UNA TAZZA Anche il VOLTO richiama
Prassitele, MELANCONICO.
SCULTURA DEL IV SEC AC Evoluzione può essere colta nelle stele
funerarie che avevano ripreso ad essere prodotte in Attica nei primi anni
della guerra del Peloponneso e continuarono ad essere attestate fino alla
fine del IV secolo AC ci offrono una serie continua che ci spiega le
EVOLUZIONI STILISTICHE.
INFLUSSO DI SKOPAS Stele funeraria dell’ ILLISSO Tema della
MORTE PREMATURA. Adesione allo stile di Skopas – databile 340 AC.
Corpo muscoloso del defunto, appoggiato all’indietro, GUARDA
MALINCONICO lo spettatore. Movimento a spirale, che richiama le opere
di Skopas. A destra il vecchio padre lo guarda pensoso e a terra un bimbo
accovacciato che piange e un cane anche lui intristito. ATMOSFERA DI
TRISTEZZA.
STELE DI DEXILEOS – morte prematura insieme ai 5 cavalieri di
Corinto, drappeggio nella tradizione dello STILE RICCO che aveva
sviluppato conquiste fidiache partenoniche, stoffe sottili trasparenti.
Cavaliere che incombe su un caduto. Linee diagonali. Stele che dipende dai
rilievi dei monumenti di stato che cel