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LA CITTÀ FUNZIONALE

Il concetto di CITTÀ FUNZIONALE ha radici agli inizi del ‘900, ma si sviluppa soprattutto nel

• periodo compreso tra le due Guerre Mondiali

Considera la città in tutti i suoi aspetti

• Potenzialmente può essere applicata a qualunque luogo, in qualunque situazione

• Tiene in scarsa considerazione il recupero dei centri storici

• Temporalmente coincide con l’affermarsi del movimento moderno

• ↓

Si propone di rinnovare

l’architettura, l’urbanistica e

il design secondo i princìpi

razionalismo

del e del

funzionalismo

Il Bauhaus costituisce uno dei massimi esempi di applicazione del funzionalismo

• La teoria della città funzionale nasce nel contesto dei Congressi Internazionali di Architettura

• Moderna (CIAM)

1928: si tiene in Svizzera il primo CIAM → tema della CITTÀ → primato dell’ordine

• funzionale sull’ordine

estetico, e dell’ordine

collettivo su quello

individuale

La bellezza non è più prioritaria → la progettazione di una struttura FUNZIONALE è il

• principale obiettivo del movimento

Principali istanze emerse durante il CIAM del 1928:

• 1. URBANISTICA: organizzazione delle funzioni della vita collettiva → gli architetti

rivendicano

l’interesse

sull’urbanistica (che

fino ad allora era

stata gestita da

funzionari, teorici,

politici

abitare, produrre, riposare

2. Vengono individuate TRE FUNZIONI della vita comune → ↓

Non si pensa più agli usi del

suolo, ma la divisione avviene

in base alle attività della vita

umana, riconosciute come

universali ed imprescindibili

13-04-23 – URBANISTICA – lezione 8

3. Il frazionamento caotico del suolo va abolito a favore di un’economia fondiaria collettiva

Si auspica che la proprietà del suolo urbano

collettiva,

non sia più privata ma

in modo che gli urbanisti possano disporre

le funzioni nello spazio urbano senza essere

vincolati dalla proprietà privata

Rivendicano la capacità di organizzare

la città in maniera razionale

proprietà fondiaria

La rappresenta una zavorra per i giovani urbanisti pronti a costruire un

• mondo nuovo su basi nuove (idea della ripresa dopo la Prima Guerra Mondiale)

1933: quarto CIAM → il discorso dell’URBANISTICA diventa il tema predominante del

• congresso ↓

L’organizzazione chiede a ciascun gruppo nazionale di preparare

due tavole (stesso formato e stessa grafica) in cui viene proposto

un piano di sviluppo urbano per una delle 33 città individuate

La delegazione italiana comprende Giuseppe TERRAGNI, Piero Maria BARDI, Piero

• BOTTONI e Gino POLLINI

Si svolge a bordo di un piroscafo in navigazione tra Marsiglia e Atene → contesto isolato e

• raccolto e ideale

per un confronto

tra idee diverse

CORNELIS VAN EESTEREN inaugura il congresso ponendo al centro la città funzionale

• ↓

Convinto fautore della città

funzionale, che in quel

periodo sta lavorando al

piano urbanistico di

Amsterdam

Individua QUATTRO funzioni principali: l’abitare (mantiene il proprio significato), la

• produzione svago

(più astratta del lavoro vero e proprio), lo (assume un’importanza sempre

circolazione

maggiore) e la (funzione di tipo connettivo)

Si assume che il piano della città industriale debba partire

dall’individuazione delle quattro funzioni e dalla loro

organizzazione nello spazio, in maniera ordinata e razionale

interdipendenti inscindibili

Le funzioni sono tra loro e → la casa è legata al lavoro e allo

• svago e queste a loro volta sono

collegate alla funzione della

circolazione

13-04-23 – URBANISTICA – lezione 8

Viene considerato universale un modello che è unicamente europeo → COSTRUZIONE

• IDEOLOGICA (la

popolazione

europea era

considerata come

quella

ideologicamente

superiore, a cui le

altre culture

dovevano piegarsi)

società industriale a economia liberale

Lo scopo è il FUNZIONAMENTO della città in una

• (funzionamento fine a se stesso) ↓

La città funzionale è quella che meglio risponde a

questo tipo di società marcatamente europea

e statunitense due fazioni:

Si verifica una spaccatura nel congresso che porta al formarsi di

• 1. impostazione RIFORMISTA: si impone di migliorare

l’economia di mercato (senza abolirla) eliminando i

danni derivati dalla speculazione sul suolo urbano Confronto sintetizzato nella

“Carta di Atene” (pubblicata solo

2. Impostazione RIVOLUZIONARIA: condanna successivamente nel 1938)

l’economia di mercato e mira all’abolizione della

proprietà privata

CARTA DI ATENE

• ↓ gestione del suolo

I socialisti e i liberali si scontrano sul tema della

• Van Eesteren sostiene che la città funzionale è compatibile con il frazionamento privato

• del suolo urbano

Amsterdam aveva acquistato in anticipo i suoli agricoli rendendoli pubblici → questi terreni

• servirono a

posteriori

per

l’espansione

ordinata

della città

Questa politica era diffusa nei Paesi dell’Europa continentale e del Nord, ma non era usata

• dai Paesi Mediterranei e dell’Est Europa ostacolo

Nei Paesi del sud ed est Europa, la proprietà privata è vista come un che

• impedisce la progettazione razionale del suolo

Gruppo rivoluzionario vuole eliminare l’ostacolo della proprietà privata → bisogna ricorrere

• riforme

a

politiche,

13-04-23 – URBANISTICA – lezione 8

sociali ed

economiche

I problemi

dell’urbanistica

vengono al di

fuori

dell’urbanistica

Le Corbusier riesce a conciliare i le due parti spostando l’attenzione dalla proprietà privata

• progetto architettonico

al ↓

Riconduce le posizioni in conflitto a dei

principi teorici “apolitici”

↓ artefatto

Propone di vedere la città come un in cui

svolgere le funzioni già enunciate da

Van Eesteren, che va organizzata tramite il DISEGNO

della forma urbana

ARTICOLO 8 della trattazione di Le Corbusier

• ↓

“L’avvento dell’era della macchina ha provocato grandi perturbamenti nel comportamento

degli uomini, nella loro distribuzione sulla Terra, nelle loro iniziative […] Il caos è entrato

nelle città” ↓

● Macchina intesa come produzione a macchina (non automobile)

● Attribuisce la responsabilità dal caos alle macchine

non politica

● L’uso delle macchine è una questione (coinvolge

sia i liberali che i socialisti) stato attuale

Negli ARTICOLI DAL 9 in poi viene descritto lo (all’epoca) e le principali

• densità

problematiche che affliggono le città storiche nelle quali si è insinuata l’industria, la

crescita

di popolazione, l’affollamento (sia dei quartieri sia delle singole abitazioni), della

superfici verdi

città in rapporto alle

Le Corbusier definisce STRADA CORRIDOIO quella tipica strada moderna in cui sorgono

• su entrambi i lati delle fitte cortine edilizie, in cui il sole si percepisce come una sottile

striscia di cielo rumore inquinamento

La” strada corridoio” genera e

• La terza parte si concentra su ciò che i cittadini devono esigere dalle riforme urbanistiche

• ↓

● Non viene spiegato nessun metodo di progettazione

urbana in particolare igieniche, densità

● Ragionevoli condizioni una di

divieto di allineare

popolazione sostenibile, le

abitazioni lungo le vie di comunicazione, disporre i

morfologia

tipi di abitazione in base alla già suggerita

edifici alti

dal terreno, gli devono essere posti a

grande distanza tra loro, lo spazio urbano deve essere

percorribile ampie aree

interamente e destinato ad

13-04-23 – URBANISTICA – lezione 8

verdi quartieri residenziali

(utilizzo del pilotis), i

devono disporre delle aree verdi necessarie

quartieri storici

● I sono definiti “insalubri” (perché

costruiti prima che la situazione igienica fosse

importante), i centri storici (in quanto salubri) devono

essere DEMOLITI (non risanati) per fare spazio alle

aree verdi separate

● Le funzioni devono comunque essere ma

contigue o messe in comunicazione tramite la

quarta funzione (circolazione)

Indipendenza

● dei settori industriali da quelli residenziali

traffici

(divise da una sorta di “cuscinetto” verde),

separati

(1925; Le Corbusier)

• PLAN VOISIN

Disegna un progetto di ricostruzione del centro antico di Parigi (considerato insalubre)

• Vuole demolire tutto il nucleo storico (tra cui Louvre, Mercati Generali e tutta la parte della

• riva destra del fiume)

Inserisce degli alti grattacieli cruciformi

• TONY GARNIER (1869-1948)

• ↓

Precursore della città funzionale

• Vince una borsa di studio premio per un soggiorno a Roma → gli insegnati si aspettavano

• da lui la tipica restituzione

grafica degli edifici classici

per conoscere ed imparare

i canoni estetici considerati

massimo esempio

architettonico

città industriale

Disegna un progetto di (pubblicato poi nel 1917) → produce un gran

• numero di tavole

che analizzano il

progetto nei minimi

dettagli ↓

Riceverà molte

critiche da parte dei

professori per aver

13-04-23 – URBANISTICA – lezione 8

fatto qualcosa di

diverso da ciò che ci

si aspettava da lui

PROGETTO DI UNA NUOVA CITTÀ INDUSTRIALE

• ↓ fondazione

Egli lo considera un progetto di → città moderna dotata di tutti i comfort igienici

• (punto focale della città moderna), senza

tralasciare l’estetica degli elementi e

dell’insieme

Studiato nei minimi dettagli

• Immaginato come il progetto per una nuova Lione, ma di fatto risulta come un piano astratto

• (molte caratteristiche non coincidono con la città di Lione)

Lembo di terra nei pressi di un FIUME

• Si distende sul fianco di una COLLINA

• Basa tutto il progetto sulla dipendenza della città da una CENTRALE IDROELETTRICA

• ↓ pendenza

Deve quindi essere un sito con terreno in autonoma

Sfruttamento di en

Dettagli
A.A. 2022-2023
116 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/21 Urbanistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martina.trezzi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Urbanistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Gaeta Luca.