N
Il numero " la frequenza relativa della proprietà q sulle N prove
q N q
Si verifica sperimentalmente che il esiste e si pone tale limite uguale alla
lim
N
N→∞
probabilità che il risultato dell’esperimento verifichi la proprietà q
Legame diretto tra esperienza e schema teorico
Definizione assiomatica di probabilità (comprende entrambe le definizioni precedenti)
Assiomi = assunzioni che non possono essere verificate ma che poniamo alla base del nostro
ragionamento.
Si definisce la distribuzione di probabilità sulla base di assiomi (principio evidente per sé, e
che perciò non ha bisogno di esser dimostrato, posto a fondamento di una teoria deduttiva):
Sia S l’insieme di tutti i possibili risultati di un esperimento.
Evento: si chiama evento un sottoinsieme dello spazio S (tra questi c’" l’insieme S stesso e
l’insieme vuoto Φ).
Spazio degli eventi: l’insieme di tutti i sottoinsiemi di S.
Distribuzione di probabilità: una distribuzione di probabilità " una regola che a tutti i
sottoinsiemi di S assegna un ordine di priorità mediante un numero tra 0 e 1: P( ) : E [0,1]
∙ →
Più precisamente S = insieme di tutti i possibili risultati di un esperimento o insieme
degli eventi elementari si chiama anche spazio campionario. Nel caso del lancio di un
dado S = {1,2,3,4,5,6}
Un evento " un sottoinsieme qualsiasi di S. Per esempio, nel caso del lancio di un dado
eventi sono “pari” = {2,4,6}, “minore di 3” = {1,2}, ...
S può essere finito {a, b, c, d} o infinito {1,2,3, ⋯}
Assiomi:
P(S) = 1
P(A) 0
≥
∀A∈E
4 P(A∪B) = P(A)+P(B) se A∩B =
Φ se i due even non hanno nulla in comune
Se valgono questi assiomi " definita una distribuzione di probabilità
Esempio: Lancio di un dado non truccato
S = {1,2,3,4,5,6} spazio dei possibili risultati.
Si considerino i seguenti eventi:
A: “si presenti il numero 5”= {5} = evento elementare;
B: “si presenti un numero dispari” = {1,3,5};
C: “si presenti un numero minore di 7”= S = evento certo;
D: “si presenti un numero maggiore o uguale a 8” = evento impossibile.
Φ
Esempio: Lancio di una moneta ripetuto 3 volte
Evento: ottenere due o più volte testa= { TTT, TTC, TCT, CTT}
Quale dei seguenti eventi " l’evento “ottenere esattamente due teste”?
A = {CTT,TCT,TTC,TTT} B = {CTT,TCT,TTC} C = {TCT,CTT}
Osservazioni:
La teoria della probabilità si occupa di esperimenti il cui esito " incerto (es. lancio di un dado,
estrazione di una pallina da un’urna, ...).
Essa si occupa di: assegnare delle “probabilità” a tutti gli esiti possibili; di predire
(probabilisticamente) l’esito degli esperimenti futuri (es. la probabilità di successo di
un’operazione); costruire regole di calcolo per studiare fenomeni più complessi.
È un’applicazione della teoria degli insiemi.
Operazioni con gli insiemi:
Teorema della probabilità totale:
La probabilità dell’unione di due eventi " pari alla somma della loro probabilità meno la
̀
probabilità della loro intersezione.
P( ) = P( ) + P( ) P( )
−
∪ ∩
E E E E E E
1 2 1 2 1 2
5
Si considerino gli eventi A, L, R:
Complementare: P( ) = 1 P(A)
C −
A
Se L e R sono disgiunti allora P(L R) = P(L) + P(R)
∪
Per qualsiasi L e R: P(L∪R) = P(L) + P(R) P(L
−
∩R)
La probabilità condizionata
Si definisce probabilità dell’evento A condizionata all’evento B
P A ∩ B P AB
( ) ( )
=
P(A | B) = P B P B
( ) ( )
P(A | B) " la probabilità che si verifichi A posto che sia accaduto B
DEF: si dice che un evento A " stocasticamente indipendente da B se P(A | B) = P(A) (se A
e B sono indipendenti il verificarsi di B non ha influenza sull’evento A)
Teorema della probabilità composta:
Condizione necessaria e sufficiente affinché A e B siano indipendenti " che P(AB) =
P(A)P(B)
Se A " indipendente da B, allora B " indipendente da A
Si può dimostrare inoltre che P(AB) = P(A|B)P(B) = P(B|A)P(A)
Teorema della probabilità totale o assoluta:
Siano , , ..., un insieme di eventi disgiunti ( = j i ≠ j) tali da formare una
∩ ∀i,
Φ
E E E E E
1 2 n i j
partizione di S (S = ) si può dimostrare che: dato B dipendente da tutti gli , , ...,
n E E E E
i 1 2 n
i=1
si ha n E E
❑ i i
i=1
P(B) = P(B| )P( )
Esempio:
6
In una popolazione il 15% degli individui " a rischio di ammalarsi di una certa malattia. E’
noto che la probabilità di ammalarsi per un soggetto a rischio " pari a 0.2, mentre per un
soggetto non a rischio " 0.06. Calcolare la probabilità di ammalarsi dell’intera popolazione.
SOLUZIONE: Si divide tutta la popolazione in due insiemi disgiunti: soggetti a rischio (evento
E E
) e soggetti non a rischio (evento ).
1 2
E
P( )=0.15;
1
E
P( )=1 0.15=0.85
−
2 E
P(B | ) = probabilità di ammalarsi di un soggetto a rischio = 0.2
1
E
P(B | ) = probabilità di ammalarsi di un soggetto non a rischio = 0.06
2 E E E E
P(B) = P(B | )P( ) + P(B | )P( ) = 0.2 0.15 + 0.06 0.85 = 0.081 = 8.1 %
⋅ ⋅
1 1 2 2
Esempio:
Una classe ha 50 studenti, tra questi 20 sono maschi (M) e 25 hanno gli occhi scuri (B).
Scegliendo uno studente della classe a caso qual " la probabilità che sia un maschio e che
̀
abbia gli occhi scuri? [si ricordi il teorema della probabilità totale P(M B) = P(M) + P(B) −
∪
P(M B)]
∩
SOLUZIONE: si deve calcolare P(M B) = P(M) + P(B) P(M B)
−
∪ ∩
P(M) = 20/50
P(B) = 25/50
P(M) + P(B) = 0,9
Il massimo si ha quando l’intersezione " vuota (tutti i maschi non hanno occhi scuri), il
minimo si ha quando tutti i maschi hanno gli occhi scuri quindi P(M∩B) = 20/50 = 0,4
Risposta corretta 0,5 ≤ p ≤ 0,9
VARIABILE CASUALE 1D : caso mono-dimensionale
una variabile casuale " una “funzione” definita su
uno spazio di probabilità che associa allo spazio
degli eventi un numero reale
assegna un numero ad ogni realizzazione di un
certo evento
X:S→R
7
Si dice spazio campione l'insieme S di tutti i possibili risultati di un esperimento.
Uno spazio campione " finito se " composto da un
numero finito di elementi come, ad esempio, lo spazio
campione corrispondente al lancio di un dado:
{1,2,3,4,5,6}
Uno spazio campione " infinito se " composto da infiniti
elementi; il numero di volte che bisogna lanciare un dado
per ottenere 6, rappresenta un esempio di spazio
campione infinito.
Definiamo evento un sottoinsieme E dello spazio campione S (S S).
⊆
La variabile casuale " discreta se associa numeri discreti, " continua se associa un intervallo
qualunque della retta reale.
Dato un certo evento (lancio di una moneta) si definisce lo spazio S di tutti i possibili risultati
({T, C}), la variabile casuale associata a questo evento associa ai possibili risultati la retta dei
numeri reali.
La variabile algebrica " una variabile che ha un valore incognito che " possibile determinare:
4 + x = 10 x = 6 (lettera minuscola)
→
La variabile casuale " associata ad un INSIEME di valori e può assumere in modo casuale
ciascuno di questi con una certa probabilità: X = {1,2,3,4} (lettera maiuscola)
La variabile casuale " completamente definita da una delle seguenti funzioni:
F
la funzione di distribuzione ( ), F : R [0,1] con la stessa definizione sia per
→
⋅
X
variabili discrete che continue f
la funzione densità di probabilità ( )
⋅
x
LA
FUNZIONE DI DISTRIBUZIONE F
La variabile casuale " caratterizzata dalla sua funzione di distribuzione (⋅), che ha dominio
X
sulla retta reale e codominio in [0,1]
8 F
F : R [0,1] tale che (x) = P [X x] = P [ s : X(s) x] R
≤ ≤
→ ∀x ∈
X
Questa funzione permette quindi di associare una probabilità agli eventi descritti dalla
corrispondente variabile casuale. E
Questa definizione sottintende che gli insiemi = {s: X(s) x} siano eventi per i quali "
≤
x
definita la funzione di probabilità.
La funzione di distribuzione " “" la probabilità accumulata a sinistra”.
La funzione di distribuzione consente di rappresentare graficamente l’andamento della
probabilità degli eventi associati alla variabile casuale.
Proprietà della funzione di distribuzione:
lim F (x) = 0
X
x→−∞
lim F (x) = 1
X
x→+∞
( ) ( ) >
≥
∀
F x F x x x
X 2 X 1 2 1
La funzione di distribuzione può essere definita sia per variabili casuali discrete (in questo
caso " una funzione a gradini) che continue (in questo caso " una funzione continua)
Esempio: Si consideri il lancio di un dado non truccato i risultati possibili sono le facce da 1 a
̀ F
6 (ciascuna con probabilità 1/6). (x) = P(X x)
≤
X
=
p
i )=1
x i
P(X=
= P(X = ) = ( ) – ( )
p x F x F x
i i X i X i−1
9
-Nota la funzione di distribuzione " possibile calcolare la probabilità di certi eventi
P(2 < X 5) = F(5) – F(2) = 5/6 – 2/6 = 3/6
≤
P(X = 3) = P(X 3) P(X < 3) = F(3) F(2) = 3/6 – 2/6 = 1/6
≤ − −
P(2 < X < 4) = P(X 4) P(X 2) P(X = 4) = F(4) F(2) – 1/6 = 1/6
≤ − ≤ − −
Esempio: Sia X descritta in tabella:
F( 1) = 2/4
−
F(0) = 3/4
F(0.5) = 3/4
F( 5) = 0
−
F(5) = 1
lim F a lim F a
( ) ( )
F " non decrescente e = 0 = 1
x→−∞ x→+∞
Sia X descritta in tabella:
P(X 3) = ?
≤
P(X = 3) = ?
Esempio: Quale dei seguenti
grafici " una funzione
di distribuzione valida?
2 e 3 perché deve
avere valori positivi ed
essere monotona
crescente.
Funzione di distribuzione:
x (t) dt
F (x) =: P(X x) = f
∫
≤
X X
−∞
P(c x d) = P(c < x < d)= P(c x &l
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