Fattore di scala < 1° contrazione
Esempio: se in un punto di una mappa il fattore di scala " pari a 0.99960 significa che 1000
metri sulla superficie di riferimento corrispondono a 999.6 metri sulla mappa = contrazione
di 40 cm per chilometro.
Si può dimostrare che nella carta di Gauss, un fuso largo 6° provoca un fattore di scala agli
estremi del fuso pari a 1.0008 (dilatazione).
163
In *gura: sezione perpendicolare al piano equatoriale; la linea " la superficie del cilindro
sviluppata sul piano.
Se il cilindro viene considerato secante anziché tangente si ha un fattore di scala pari a
1.0004 ai margini del fuso (dilatazione) e pari a 0.9996 al centro del fuso. Quindi la
deformazione lineare " complessivamente ridotta (invece di avere 80 cm al km, ne abbiamo
al massimo 40).
Geometricamente: considerare un cilindro secante non produce deformazioni lungo i
meridiani di intersezione lungo le intersezioni (c’" una deformazione lungo il meridiano
centrale).
Analiticamente:
Carta di Gauss - UTM
UTM = Universal Transverse Mercator
Falsa origine: per avere coordinate sempre positive su ogni fuso, la coordinata Est (misurata
dal meridiano centrale) ha una falsa origine pari a 500 000 m.
164
Le costanti 10 000 000 e 500 000 sono dette false origini.
Un fuso di 6°gradi corrisponde ad un’ampiezza massima di 1000 km; quindi si ha una
variazione da -500 km a + 500 km; con la falsa origine si ha un intervallo di variazione da 0 a
1000 km.
Sistema UTM
60 fusi di 6 gradi (Greenwich corrisponde al fuso 30) le latitudini sono suddivise in fasce
identificate da una lettera.
Sistema Roma40
È il sistema ufficiale italiano: ellissoide Internazionale (o di Hayford) orientato localmente a
Roma Monte Mario (definizione astronomica del 1940).
Sistema ED50
È il sistema di riferimento europeo: ellissoide Internazionale (o di Hayford) orientato
localmente all’osservatorio astronomico di Potsdam (Germania)
Carta di Gauss - UTM
Nel sistema UTM, l’Italia " compresa tra i fusi 32 33 e per una piccola parte nel fuso 34. La
proiezione UTM " utilizzata nella cartografia ufficiale italiana con il sistema di riferimento
ED50.
165
Sistema Gauss – Boaga
È una carta di Gauss:
la proiezione viene fatta su due fusi, indicati come fuso Ovest ed Est, di ampiezza di
6°30’ corrispondenti ai fusi UTM 32 e 33
il meridiano centrale " reso con un fattore di contrazione 0.9996
per avere coordinate sempre positive su ogni fuso, la coordinata Est ha una falsa
origine pari a 1 500 000 m sul fuso Ovest e 2 520 000 m sul fuso Est
il fuso Ovest si estende da 6° a ovest di Greenwich a 12°30’, con il meridiano centrale a
9
il fuso Est si estende da 11°30’ a ovest di Greenwich a 18°30’, con meridiano centrale a
15°
i due fusi sono quindi sovrapposti per circa 1° per facilitare il passaggio tra i due fusi
il fuso Est " esteso di altri 30’ per comprendere la zona più ad est della Puglia
Differenze UTM Gauss-Boaga
Sono entrambe carte di Gauss, ma le coordinate lette sulla cartografia ufficiale italiana nei
due sistemi sono diverse:
166 le false origini sono molto diverse (di 1 000 000 m per il fuso ovest e di 2 020 000 per il
fuso est)
le proiezioni sono fatte a partire da sistemi di riferimento diversi
ED50 per l’UTM
Roma40 per Gauss-Boaga
UTM-ED50/Gauss-Boaga Roma40
La cartografia ufficiale italiana riporta entrambi i reticolati.
Quindi dello stesso punto si ricavano due diversi insiemi di
coordinate (planimetriche) che differiscono per:
diversi parametri della proiezione (sempre Gauss,
ma false origini diverse)
diverso datum (stesso ellissoide ma orientato
diversamente)
diversa compensazione delle reti che
materializzano il datum
Coordinate cartesiane e geografiche
Sulla carta vengono riportate le coordinate cartesiane (Nord, Est) ma anche le coordinate
geografiche.
Nella proiezione cartografica il reticolato geografico (meridiani e paralleli) viene “proiettato”
sul piano cartografico.
I passaggi da (φ,λ) a (N,E) e viceversa sono regolati da espressioni analitiche note.
Esempi:
1) Date le coordinate cartografiche:
E = 665646.393 m N = 4651793.530 m stabilire dove si trova il punto rispetto al meridiano
centrale e in quale sistema cartografico.
Dal valore della coordinata EST ricaviamo che sono coordinate UTM e che il punto si trova a
665646.393-500 000= 165646.393 metri a est del meridiano centrale ed a 4651793.530 metri
a nord dell'equatore terrestre.
2)Date le coordinate cartografiche:
167
E = 1665595.661 m N = 4651612.288 m stabilire dove si trova il punto rispetto al meridiano
centrale e in quale sistema cartografico.
Dal valore della coordinata EST ricaviamo che sono coordinate GAUSS BOAGA e che il punto
si trova a 1 665 595.661 - 1500 000= 165 595.661 metri a est del meridiano centrale (fuso
OVEST) ed a 4651612.288 metri a nord dell'equatore terrestre.
Sistema catastale
La carta catastale adotta la proiezione di Cassini-Soldner, afilattica. Entro un raggio di circa
70 Km presenta una deformazione lineare massima del 0,006% nella direzione del meridiano,
e nulla nella direzione del parallelo.
Negli ambiti in cui " utilizzata " equivalente.
168 IL GPS
È’ un metodo per stimare la posizione tridimensionale
dei punti.
In questo caso non " necessario distinguere tra posizione
planimetrica e altimetrica.
E’ basato sulla ricezione di segnali inviati da una
costellazione di satelliti artificiali USA.
Fornisce il posizionamento tridimensionale in un sistema
di riferimento geocentrico.
GPS: segmento spaziale
Contiene 24 satelliti operativi.
Funzioni principali dei satelliti:
Trasmettere la propria posizione e il segnale utile per il posizionamento a terra agli
utilizzatori
Ricevere e memorizzare informazioni trasmesse dal segmento di controllo
Mantenere un segnale di tempo molto accurato utilizzando 4 oscillatori atomici
portati a bordo di ogni satellite (2 al rubidio e 2 al cesio)
Eseguire manovre di correzione d’orbita con razzi comandati dal segmento di
controllo
GPS: segmento di controllo
Contiene da 18 stazioni di controllo.
Funzioni principali delle stazioni di controllo:
Tracciamento continuo dei satelliti GPS
Elaborazione dei dati ricevuti dai satelliti per il calcolo delle loro effemeridi e delle
correzioni degli orologi
Caricamento di nuovi dati sui satelliti
GPS: segmento di utilizzo
E’ formato da tutti gli utenti dotati di un ricevitore e di una antenna GPS capaci di
acquisire i segnali emessi dai satelliti in modalità passiva e fornire il posizionamento
tridimensionale.
statico o cinematico
169 relativo o assoluto
in tempo reale o in post-processing
con misure di codice o di fase
Posizionamento con satelliti
Tipo di posizionamento
statico
cinematico
Tipo di trattamento dati
in tempo reale
al termine delle osservazioni
L’ipotesi fondamentale sulla quale si basa il sistema GPS " costituita dal fatto che la posizione
dei satelliti nello spazio " nota in ogni istante. Dunque, se " possibile determinare la distanza
tra un punto e una serie di satelliti sarà anche possibile ricavare le coordinate incognite del
punto stesso risolvendo un sistema di equazioni del tipo:
Geometria della costellazione 4 satelliti contemporaneamente visibili per
posizionamento tempo reale
3 distanze misurate + coordinate satelliti note 3 coordinate
incognite del punto P
Data la posizione del satellite nota, con la misura di tre distanze si
può determinare la posizione dei punti a terra (3 coordinate
incognite)
Non perfetta sincronizzazione tra gli orologi dei satelliti (tra loro
sono sincronizzati) e quella dell’orologio del ricevitore offset tra
le scale dei tempi Δτ 4 incognite x , y , z , Δτ
p p p
Il posizionamento assoluto
Quindi la stima delle coordinate di un singolo ricevitore (punto nello spazio) avviene
mediante osservazioni contemporanee a un certo numero minimo (4) di satelliti.
170
Il numero minimo di satelliti " pari a 4 e questo comporta una soluzione semplicemente
determinata. In realtà i ricevitori osservano più di 4 satelliti quindi la soluzione " una stima
col metodo dei minimi quadrati.
Il modello deterministico " definito quando si scrive la matrice che lega le osservazioni ai
parametri incogniti del problema. E’ un problema non
lineare e quindi serve una linearizzazione attorno a valori
approssimati.
I due estremi di precisione nel posizionamento GPS
Il posizionamento cinematico, assoluto, in tempo reale
i) misure di codice
ii) effemeridi “broadcast”
Le precisioni sono attorno a 10 m
Il posizionamento statico, relativo, in “post processing”
i) misure di fase
ii) effemeridi precise (di solito)
Le precisioni sono dell’ordine di qualche cm (per basi 20 km) e, con particolari
≤
accorgimenti, possono raggiungere qualche mm
A bordo di ogni satellite vi sono oscillatori di alta precisione. Il segnale GPS " composto da
più onde tutte con frequenza multipla o sottomultipla di una frequenza fondamentale: f =
0
10.23 MHz, f la frequenza dell’orologio atomico a bordo dei satelliti.
0
Ogni satellite " in grado di generare le varie componenti del segnale GPS tramite un
procedimento di moltiplicazione elettronica delle frequenze.
Il segnale GPS E composto da: portanti + codici + messaggio
ONDE PORTANTI: la scelta di usare due frequenze dipende dalla necessità di valutare gli
effetti delle perturbazioni dovuta alla propagazione del segnale nella ionosfera.
171
La frequenza L5 " stata inserita in epoca più recente nell’ultimo blocco di satelliti per
migliorare la navigazione aerea e migliorare il controllo dell’effetto della ionosfera.
Le due portanti vengono poi modulate mediante tre codici:
Codici binari: Un codice binario " una successione di impulsi con valori pari a +1 e -1.
La sequenza di trasmissione degli impulsi, secondo un’opportuna chiave di lettura,
costituisce il contenuto del segnale.
Il periodo del codice " definito come il tempo per la trasmissione dell’intero codice;
La frequenza " convenzionalmente definita come l’inverso della durata di un singolo
impulso;
La lunghezza d’onda del codice " definita come la lunghezza nello spazio di un singolo
impulso.
1. Codice C/A (Coarse acquisition):
T= 1ms caratteristico per ogni satellite; serve per l’identificazione del satellite e per le<
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Appunti Topografia - Parte 4
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Appunti Topografia, geodesia e cartografia (5)
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