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Alla base dei miofilamenti troviamo molecole di actina e di miosina, molecole di
actina F-actina sarcomerica
polimerizzano formando filamenti di (diversa isoforma
più stabile con proteine regolative -troponina e tropomiosina- intono ad essa), che
interagiranno con i filamenti di miosina formati da molecole bastoncellari di miosina II
meromiosina leggera meromiosina pesante
costituiti da e , tramite le teste delle
molecole di miosina.
Il movimento delle miofibrille è permesso da ioni calcio, contenuti nel reticolo
potenziale
sarcoplasmatico che li rilascia, invadendo le miofibrille, quando passa un
d’azione lungo la miofibrilla.
sarcotubuli
Reticolo sarcoplasmatico: organizzati in
cisterne fenestrate al centro del sarcomero,
cisterne terminali tubuli
alla parte finale,
longitudinal tubuli trasversi
i e presenti tra cisterne
terminali. Il tubulo trasverso proviene dal sarcolemma
che si estende formando introflessioni a contatto con la
triade di
cisterna terminale, si viene così a creare la
Porter e Palade (due cisterne terminali e un tubulo
trasverso, a livello della zona A-I). La triade è alla base
del meccanismo di trasporto dell’informazione dalla superficie della membrana
plasmatica ai miofilamenti, il potenziale d’azione si farà risentire sulle cisterne
terminali permettendo il rilascio degli ioni nel
sarcoplasma, l’interazione di ioni calcio e filamenti
contrattili (di actina) porterà alla contrazione della
miofibrilla.
La fibra muscolare può diventare sede di un potenziale
terminali assonici
d’azione essendo connessa con i
delle cellule nervose , quando un terminale assonico
placca motrice
contatta una fibra muscolare si forma la
(giunzione o sinapsi neuromuscolare).
neurone motorio
Se il viene eccitato si genera un
potenziale d’azione lungo l’assone che arriva alla placca stato eccitato
motrice e attiva la contrazione. Si ha il trasferimento di uno dalla
struttura presinaptica (l’arborizzazione dell’assone) alla struttura post-sinaptica (la
fibra muscolare), tramite il vallo muscolare.
contrazione
La inizia con la liberazione del contenuto di vescicole sinaptiche di
acetilcolina , che si lega a recettori della fibra muscolare e attiverà il potenziale, la
trasmissione del potenziale di azione dal terminale assonico al sarcolemma della fibra
ioni
muscolare tramite i centrotubuli attiva il reticolo sarcoplasmatico che rilascia di
calcio , il cacio si lega ai filamenti di actina determinando la contrazione del sarcomero
e quindi del muscolo. La contrazione necessita l’idrolisi di ATP. Stimolo elettrico,
rilascio di acetilcolina, legame ai canali sodio, depolarizzazione, …, rilascio calcio,
liberazione siti legame su actina, legame miosina, poverstroke e spostamento,
contrazione.
unità motoria
L’ è l’insieme di fibre muscolari controllate da un singolo motoneurone.
04-11
Tessuto muscolare cardiaco (striato involontario)
cardiomiociti
I (cellule cardiache o miocardiche) cellule singole con
nucleo centrale, non si fondono tra di loro ma mantengono la loro
identità (vale anche per le cellule dei muscoli lisci), hanno un corpo
cilindrico con due prolungamenti a dare una forma di H; le cellule si
bracci
collegano il livello dei disponendosi
in serie, i contatti laterali invece sono
stria
scarsi alle estremità, formando la
scalariforme .
striatura poco accentuata
Le cellule formano una e
abbastanza irregolare in sezione
longitudinale; le miofibrille sono presenti in numero minore all’interno della cellula, c’è
dischi intercalari
una maggiore presenza di sarcoplasma, le strie scalariformi o sono
i punti di contatto tra due cardiomiociti nei punti in cui i due bracci si incontrano
desmosomi
(scalette complementari tra bracci) tenuti insieme soprattutto da (nei
nexus
tratti trasversali) e da giunzioni comunicanti (nei tratti longitudinali) formate fa
proteine transmembrana (connessine) che formano un semi-canale che si collega con
quello della cellula adiacente, creando un poro nanometrico (passaggio di ioni e simili),
sincizio funzionale
queste giunzioni servono a formare un . Quando una cellula è
attivata si può avere il passaggio di ioni e molecole dalla cellula attiva a una non
attivata. miocardio aspecifico
Il tessuto miocardico atto alla contrazione è detto , vi sono
anche loci con cellule che fanno nascere l’impulso elettrico che darà origine alla
contrazione (grazie all’insorgenza di un potenziale di azione), in questo caso si parla di
miocardio specifico . reticolo sarcoplasmatico
Le singole miofibrille sono rivestite dal
(organizzazione complessa nel muscolo scheletrico) che forma tubicini
pedicelli
intorno ad esse e terminano con che prendono contatto con il
tubulo a T (tubulo trasverso, invaginazione del sarcoplasma, si forma la
diade al livello della linea Z). L’impulso arriva, libera il calcio dal reticolo
all’interno del sarcoplasma, che interagisce con i filamenti permettendo la
contrazione del sarcomero. All’interno del miocardio sono presenti molti e
mitocondri
grandi .
Contrazione del sarcomero: si ha l’arrivo di calcio che interagirà con i filamenti sottili
rendendoli disponibili per i ponti trasversi dei filamenti spessi che li agganceranno e
trascineranno al centro del sarcomero.
sistema nervoso autonomo
Il serve per regolare l’impulso elettrico che nasce nel
frequenza
miocardio specifico e si trasmette in quello aspecifico, modificandone la ,
intensità durata
l’ e la .
Tessuto muscolare liscio forma
Come il miocardio ha cellule singole non fuse a sincizio con
affusata ; raramente sono ritrovate singolarmente ma spesso
fascetti lamine
organizzate in o , grazie alla presenza di uno
stroma connettivale reticolare, ad esempio nelle tonache muscolari
degli organi cavi, nelle tonache dei vasi di più ampie dimensioni e
nella muscolatura liscia dell’occhio. fibrocellule
Le cellule del tessuto muscolare liscio sono dette anche perché possono
fibroblasti prive di miofibrille precostituite
trasformarsi in , sono , sono presenti
filamenti spessi che si organizzano all’occorrenza e interagendo con i microfilamenti
actinici possono portare ad una contrazione della cellula stessa; i microfilamenti
prendono attacco su corpi densi. Sono cellule molto vicine
tra di loro e caratterizzate da una grande presenza di
nexus, anche in questo caso si può parlare di un sincizio
sistema
funzionale. Le fibrocellule sono attivate dal
nervoso vegetativo , ad esempio, lo stimolo dato dalla
dilatazione dello stomaco ne determina una sua
contrazione dando l’inizio alle onde peristaltiche, la cellula contratta ha una forma a
nuvoletta . Rispondono a stimoli nervosi, chimici e meccanici.