DOMANDA, OFFERTA, EQUILIBRIO, ELASTICITÀ
La curva di domanda di un prodotto mostra le quantità che i compratori sono disposti ad acquistare per ogni possibile livello di prezzo, tenendo fissi tutti gli altri fattori (reddito popolazione, crescita popolazione, prezzi altri beni...) e ha inclinazione negativa: l'acquisto di un prodotto è meno attraente quando il prezzo è alto, piuttosto che quando il prezzo è basso.
La curva di offerta di un prodotto mostra le quantità che i venditori sono disposti a vendere per ogni possibile livello di prezzo tenendo fissi tutti gli altri fattori che possono influenzare l'offerta (tecnologia, tasse...) e ha inclinazione positiva: dal punto di vista del produttore la vendita di un prodotto è meno attraente quando il prezzo è basso, piuttosto che quando il prezzo è alto.
La variazione del prezzo del prodotto determina un movimento lungo la curva di domanda (varia la quantità richiesta) e un movimento lungo la curva di offerta (varia la quantità offerta). L'equilibrio di mercato si raggiunge quando la quantità richiesta è uguale alla quantità offerta, determinando così il prezzo di equilibrio.
L'elasticità della domanda misura la sensibilità della quantità richiesta rispetto alle variazioni del prezzo. Se l'elasticità è elevata, una piccola variazione del prezzo provoca una grande variazione della quantità richiesta. Se l'elasticità è bassa, una variazione del prezzo provoca una variazione limitata della quantità richiesta.
quantità domandata) mentre la variazione di un altro fattore determina uno spostamento di tutta la curva in modo parallelo.
Esistono due categorie particolari di beni:
- Beni complementari: incrementi nel prezzo del bene X riducono la quantità di bene Y domandata dai consumatori (ad esempio caffè e zucchero)
- Beni sostituti: Incrementi nel prezzo del bene x aumentano la quantità del bene y domandata dai consumatori (ad esempio burro e margarina)
Prezzo di equilibrio: prezzo in corrispondenza del quale la quantità domandata e la quantità offerta si uguagliano. Graficamente, il prezzo di equilibrio è il prezzo al quale le curve di domanda e di offerta si intersecano. Se il prezzo corrente è superiore al prezzo di equilibrio, la quantità offerta sarà superiore a quella domandata (eccesso di offerta) ed i venditori avranno incentivo ad abbassare i prezzi per aumentare le vendite e il contrario (eccesso di domanda). I prezzi
prezzo) è la variazione percentuale della quantità domandata divisa per la variazione percentuale del prezzo. L'elasticità della domanda può essere classificata come elastica, unitaria o inelastica. Elasticità dell'offerta: (l'elasticità dell'offerta di un prodotto rispetto al prezzo) è la variazione percentuale della quantità offerta divisa per la variazione percentuale del prezzo. Anche l'elasticità dell'offerta può essere classificata come elastica, unitaria o inelastica. Inoltre, l'elasticità incrociata misura la sensibilità della domanda di un prodotto rispetto al prezzo di un altro prodotto. Se l'elasticità incrociata è positiva, i due prodotti sono sostituti, mentre se è negativa, sono complementari. Infine, l'elasticità reddito misura la sensibilità della domanda di un prodotto rispetto al reddito dei consumatori. Se l'elasticità reddito è positiva, il prodotto è un bene normale, mentre se è negativa, è un bene inferiore. In conclusione, l'analisi dell'elasticità è fondamentale per comprendere come la domanda e l'offerta di un prodotto reagiscono ai cambiamenti di prezzo e di reddito.elasticità della domanda al reddito, se Ed M>0 bene normale, se Ed M<0 bene inferiore- al variare del prezzo di un ALTRO bene (elasticità incrociata), se Ed P2>0 beni sostituti, se Ed P2<0 beni complementari. PREFERENZE DEI CONSUMATORI Fondamenti della teoria del consumo: 1. Principio dell'ordinamento delle preferenze: il consumatore è in grado di classificare tutte le alternative disponibili, discende da due ipotesi: - Completezza: date due alternative X e Y, il consumatore preferisce X a Y, Y a X oppure è indifferente fra i due - Transitività: Se un individuo preferisce X a Y ed Y a Z, allora preferisce X a Z 2. Principio della scelta: tra tutte le alternative disponibili, il consumatore sceglie quella cui attribuisce il ranking più elevato nel suo ordinamento 3. Principio di non sazietà: Se il paniere X contiene una quantità maggiore di ogni bene rispetto ad un paniere Y, sceglierà X, poiché per-1 Domanda isoelastica (costante) Ed= -1
Perfettamente elastica Ed = -∞
Perfettamente anelastica Ed = 0
(Se la curva di domanda non è lineare l'elasticità è sempre Ed=(ΔQ/ΔP)(P/Q)).
Elasticità offerta: il principio è lo stesso dell'elasticità di domanda: l'elasticità di offerta è uguale alla variazione relativa della quantità offerta divisa per la variazione relativa del prezzo. La curva di offerta è inclinata positivamente: un aumento del prezzo di vendita induce un aumento della quantità offerta. L'elasticità sarà quindi positiva: Es=0.5 implica che una variazione del prezzo dell'1% induce un aumento della quantità prodotta dello 0,5%.
Analogamente all'elasticità della domanda al prezzo, Es si dice elastica se Es>1, inelastica se 0<Es<1.
Si può costruire l'elasticità rispetto a qualsiasi fattore, esempio:
me è più profittevole. Un individuo sceglie fra vari panieri di consumo (un «paniere di beni» è un insieme di beni che un individuo consuma in un dato intervallo di tempo). Dato un paniere di beni, una curva di indifferenza mostra tutti i panieri ugualmente graditi al consumatore rispetto al paniere dato.
Per principio dell’ordinamento e quello della scelta: la curva che passa per un certo paniere separa tutti i panieri migliori rispetto a questo da quelli peggiori.
Per il principio di non sazietà: le curve sono “sottili” e non possono avere inclinazione positiva.
L’inclinazione della curva di indifferenza: quante unità addizionali del secondo bene sono necessarie per compensare la riduzione nel consumo del primo bene (coincide con –SMSxy di cui parleremo dopo).
Una famiglia di curve di indifferenza si definisce come l’insieme delle curve di indifferenza che rappresentano il sistema di preferenze di uno stesso individuo.
nonsi possono intersecare.Ma le persone decidono anche in merito a “mali”: esempio, quanto studiare perquesto corso, ad ogni “male” corrisponde però un “bene”, cioè l’assenza di tale“male”. Esempio tempo libero
Le curve di indifferenza dei mali sono positive a differenza delle altre, che hannosempre pendenza negativa, perché non vale il principio di non sazietà.SMS E UTILITA’
Il saggio marginale di sostituzione fra X e Y, SMSXY, è il saggio al quale ilconsumatore deve adeguare la quantità di Y a fronte di una variazione della quantitàdi X, per restare sulla stessa curva di indifferenza. N.B. Si premoltiplica per -1 perchéΔX e ΔY hanno sempre segno opposto.
Sostituti perfetti:
- La “funzione” dei due beni è la stessa
- I consumatori sono disposti a scambiarli fra loro ad un tasso di sost. fisso es.bottiglia di coca cola da 1,5l e 3
Complementi perfetti:
– I beni sono utili solo quando vengono usati insieme, secondo un rapporto fisso es. tavola da Snowboard e due scarponi
Il livello di utilità è rappresentato da un valore numerico che “quantifica” il benessere relativo del consumatore, assegniamo un valore di utilità a ciascun paniere, si induce quindi un ORDINE fra i panieri e il consumatore deve preferire un paniere con utilità maggiore e deve essere indifferente fra panieri con utilità uguale.
Possiamo pensare alle curve di indifferenza come a linee di livello associate ai diversi valori che può assumere l’utilità. (Utilità e curve di indifferenza sono due rappresentazioni equivalenti delle stesse preferenze)
Le informazioni ordinali permettono unicamente di stabilire se un’alternativa sia migliore o peggiore dell’altra mentre le informazioni cardinali rivelano invece l’intensità delle preferenze.
Le funzioni di utilità sono volte a riassumere le informazioni ordinali.
L'utilità marginale rispetto ad X è la derivata dell'utilità fatta rispetto ad X (è la variazione dell'utilità del consumatore derivante dall'addizione di una piccolissima quantità di un certo bene).
Il consumatore può permettersi di acquistare un paniere quando il suo costo complessivo è inferiore al reddito nell'unità di tempo considerata = VINCOLO DI BILANCIO. La retta di bilancio è la frontiera che separa i panieri di consumo accessibili da quelli che non lo sono e può essere riscritta come P = R/Pp - Pm/Pp Mm.
Poiché sia il reddito R che i prezzi pP e pM sono numeri positivi, la retta ha inclinazione negativa. L'inclinazione può essere iscritta come -PX/PY (quindi inclinazione vincolo di bilancio rapporto tra P).
curva diindifferenza -SMSxy)N.B. le variazioni di reddito modificano l'intercetta della retta di bilancio ma non la sua inclinazione, quest'ultima è modificata dalle variazioni dei prezzi se varia solo uno dei prezzi dei beni, la retta di bilancio ruota facendo perno sull'intercetta con l'asse relativo al bene il cui prezzo non è variato - Rotazione verso l'origine se il prezzo aumenta - Rotazione verso l'esterno se il prezzo diminuisce quindi l'intercetta sull'asse di X (o Y) è data da R/PX (o Y)
SCELTE DEL CONSUMATORE
Vale ancora il principio della scelta. Graficamente, questo significa:
- Scegliere un paniere sulla retta di bilancio, e non al di sotto di questa (principio di non-sazietà) - Gli individui traggono soddisfazione dal consumo, non dal reddito: R non entra nella funzione di utilità
- Tra i panieri che esauri
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