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Corpi e catene cinematiche

Definizioni:

  • Elementi cinematici: Sono le superfici a contatto dei due corpi che interagiscono
  • Coppia cinematica: È l'insieme dei due elementi
  • Catena cinematica: Insieme di corpi interagenti mediante vincoli o coppie cinematiche. Possono essere "chiuse" o "aperte" se in presenza o meno di loop

Richiami di cinematica del corpo rigido

  • Formula fondamentale dei corpi rigidi

Le velocità di due generici punti del corpo rigido "P" e "O" sono legate dalla formula fondamentale dei corpi rigidi:

vP = vO + ω ∧ (P-O)

Quindi, dato un corpo rigido in moto piano, con tale formula siamo in grado di conoscere la velocità di qualsiasi punto del corpo.

  • Centro istantaneo di moto (o centro di istantanea rotazione)

Sia "C" il centro istantaneo di moto, istante per istante avremo

vC = 0

Tale punto nello spazio si trova sull’asse istantaneo di moto, ovvero quell'asse costituito dai punti del corpo rigido aventi velocità parallela alla velocità angolare.

  • Istantaneamente ogni punto dell'asse può muoversi solo parallelamente all'asse stesso
  • Pure caso rotolamento puro

Posso determinare il centro di istantanea rotazione sfrutto il Teorema di Chasles

"Noti due punti A e B e le loro velocità (parallele o non), intersecando le normali a tali velocità tracciate rispettivamente per A e B nell'intersecare trovo "C".

Siano gli spostamenti del punto esprimibili come: P = P + P dove P è lo spostamento assoluto del punto rispetto S.d.R. fisso, P è quello relativo (del punto rispetto al S.d.R. mobile) e P quello di trascinamento ( è lo spostamento del S.d.R. mobile rispetto a quello fisso).

Derivando l’P sopra si ottiene: , ancora:

Si nota che compare il termine relativo all’accelerazione di Coriolis che si ha tutte le volte che il moto di trascinamento è di tipo ROTATORIO o ROTTOTRASLATORIO, dove '' è la velocità angolare del S.d.R mobile rispetto a quello fisso.

Esempio di calcolo: MANOVELLISMO DI SPINTA

Voglio determinare la velocità di “B”

  • Da avanti abbiamo visto, in convenzione, la velocità del battente di manovella è rappresentata dal vettore .
  • La velocità di “B” è incognita ma ne conosciamo la direzione: in quanto il pistone (numero 3) scorre orizzontalmente rispetto al telaio. IN CONVENZIONE sarà quindi verticale.
  • La velocità relativa di “B” rispetto ad “A”, che indichiamo con è incognita, ma la sua direzione è nota. Infatti il moto relativo tra due punti di un corpo rigido è un moto di rotazione e quindi, in convenzione, è diretta come il segmento BA.

Posso quindi tracciare il triangolo di velocità:

Supponendo di voler calcolare la velocità di un qualsiasi punto “P” del corpo mobile solidale alla biella (corpo 2)

L’equazione che esprime P in funzione di ha troppe incognite e non può essere risolta:

Infatti la direzione di non è nota!

RENDIMENTI

Il concetto di rendimento lo si può definire a partire del principio di conservazione dell'energia:

dU = δQ - δL ma considerando δQ = 0 dU = -δL

Sia dU la variazione di energia del sistema, di questa si consideri solo l'energia cinetica T segue:

dT = -δL dove δL è l'energia uscente del sistema sotto forma di lavoro.

Posso vedere il δL come composto da vari lavori:

-δL = δLm - δLr - δLp

  • dove: δLm è il lavoro motore entrante nella macchina
  • δLr è il lavoro resistente utile compiuto dalla macchina
  • δLp è il lavoro uscente associato alle perdite.

Sia quindi dT = δLm - δLr - δLp e integrando su un intervallo di tempo Δt si ottiene: ΔT = Lm - Lr - Lp

Si studia il moto delle macchine a regime e si può distinguere:

  • Regime ASSOLUTO (ΔT = 0)
  • Regime PERIODICO (l'energia cinetica ha un certo periodo : ΔT = T(tf) - T(ti))

Di conseguenza in condizioni di regime (periodico o assoluto) si può scrivere

Lm = Lr + Lp (ΔT=0). (Lm = Lr = Lmo in assenza di perdite)

Posso quindi definire il RENDIMENTO a regime:

γ = Lr / Lmo = Lm / Lm e 1-γ = Lp / Lm = è la perdita di rendimento

Ovviamente γ dovrà soddisfare le condizioni 0 ≤ γ ≤ 1 dove nel caso γ = 1 si avrà moto ideale (Lp = 0)

Per quanto riguarda il rendimento delle macchine in SERIE: η = Lrn / Le

dove Le è il lavoro elettrico in ingresso

γ = γ1 · γ2 · ... · γn = (Le · 2μ)

Prendendo in considerazione una "fettina" del volume consumato di dimensioni dx · b · l₀(x) ed applicando Reye:

  • Sia "S" lo spostamento relativo:

dL = μeP(x) b dx,

  • Il volume asportato è:

dV = b l₀(x) dx

Quindi, secondo Reye dL ∝ dV ➔ μeP(x) b dx ∝ b l₀(x) dx.

Da queste si scrive:

P(x) = C l₀(x) = C l₀ (1 + uX/a) = C₁(1 + uX/a)

dove u e C1 sono costanti da determinare (si è espresso la proporzionalità tra pressioni di contatto (lavoro) e altezza (volume asport.) tramite le due costanti da determinare).

Per ricavare "u" e "C₁" si deve imporre l'equilibrio alle traslazione lungo "y" e alla rotazione attorno a "z".

Sia la forza matricie diretta lungo x sul piano XZ (Hz = 0) allora:

  • Trasl. su y ➔ - Q + ∫0aP(x) b dx = 0
  • Rotaz. su z ➔ - QX0 + ∫0aP(x) b x dx = 0

Sostituendo P(x) = C1(1 + uX/a) e svolgendo ottengo :

  • Trasl. su y ➔ Q = a b C1(1 + u/2)
  • Rotaz. su z ➔ QX0 = a2 b C1(1/₂ + u/3)

Dividendo membro a membro :

X0 = Q( 3 + 2u/2 + u ) ➔ X0 + u X0/2 = a/2 + u a/3

Da queste ricavo "u" ➔ 6X0 - 3a/2a - 3X0

Sostituendo x in una delle prime due equazioni ottengo:

r(−φe(t) + arctg( 1/e l2e(t))) )sin[arctg( 1/e l2e(t)))]+e+l2e(t))

È un equazione univoca che per ogni φe(t) mi rende una funzione f(x(φe(t)))⇒ l(φe(t))=f(φe(t))

Sono ricavabili anche le derivate della legge di moto della puntina.

Problema cinematico inverso:

Lo scopo è quello di trovare la funzione della camma (r(t)) una volta note la legge di moto della puntina l2e(t)), la legge di moto della sognola φe(t) e la forma della puntina.

Si ha sempre il punto di contatto in coordinate:

  • 1 r(x)cos(φe(t) + γ)
  • 2 r(t)sin(φe(t) + γ)
  • 3 0

e/e+l2e(t))=

Divido membro a membro la seconda per la prima e ricavo “γ”.Quindi elevo al quadrato e sommo le prime due equazioni:

r(x)2 = e2 + (e + l2e(t)))2

Ho così risolto il problema inverso.

3) CAMMA - BILANCIERE

La camma 1 rotando a velocità angolare costante impone al bilanciere 2 un moto di rotazione alternato.

Problema cinematico diretto:

Lo scopo è quello di trovare le leggi di moto del bilanciere φ2(t), r(t), W(t) note il moto della bilanciere d di δ, φe e φ2.

Il punto di contatto sarà in coordinate:

  • 1 r(x)cos(φ2(t) + γ)
  • 2 r(t)sin(φ2(t) + γ)
  • 3 0

Divido membro a membro le prime due equazioni, il risultato lo elevo al quadrato e poi lo sommo, ottengo due espressioni diverse di “l” in funzione di δ, φe e φ2. Uguagliando queste ottengo un’equazione implicita che una volta risolta per ogni valore di φ1 e φ2 permette di determinare δ(φ1, φ2).

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
49 pagine
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/13 Meccanica applicata alle macchine

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cesco_1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Meccanica applicata alle macchine e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Meli Enrico.