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CONTESTO STORICO

Un clima di tensione e di forte attesa accompagnano il passaggio dalla fine dell'Ottocento al nuovo secolo. A partire dal 1873 si ha la cosiddetta Grande Depressione: lo sviluppo industriale che ha caratterizzato tutto il secolo subisce una battuta d'arresto a causa di una lunga crisi economica, che investe sia il settore agricolo che quello industriale. Emergono le criticità del capitalismo ottocentesco e comincia a venir meno la fiducia positivista nella scienza, nella tecnologia e nel progresso.

IL POST-IMPRESSIONISMO

Il Post-Impressionismo non è un movimento artistico vero e proprio e la definizione viene usata per indicare le diverse esperienze pittoriche che nascono e si sviluppano dopo l'Impressionismo, a partire dagli ultimi decenni dell'Ottocento fino ai primi anni del Novecento. Già negli anni '80 del XIX secolo il movimento impressionista sembra aver esaurito il suo slancio innovatore e molti esponenti del gruppo

Stanno già sviluppando un proprio linguaggio espressivo. Nello stesso periodo inizia ad affermarsi l'idea della necessità del superamento del rapporto preferenziale dell'arte figurativa con la natura, per indirizzarla verso contenuti più intellettuali.

Come gli impressionisti, anche i post-impressionisti credono nella necessità di rispettare la verità e di essere fedeli alla natura, ma mentre per gli impressionisti la libertà del pittore consiste nella possibilità di rappresentare, dosando luce e colore, l'impressione di un attimo, i post-impressionisti vogliono rappresentare la natura in modo sempre più soggettivo. Seurat, ad esempio, con il Pointillisme, rappresenta il reale in modo del tutto inedito, mentre Gauguin ritiene che il reale possa essere rimpiazzato da simboli o addirittura completamente escluso, dando vita a una pittura che ha il solo scopo di inviare messaggi a chi la osserva (scopo raggiunto con

dall'ultimo decennio del XIX secolo, si assiste a una serie di cambiamenti sociali, politici e culturali che influenzano profondamente l'arte. In questo contesto nasce il movimento artistico del post-impressionismo, che si sviluppa principalmente in Francia. L'obiettivo principale dei pittori post-impressionisti è quello di comunicare con lo spettatore senza preoccuparsi troppo della riproduzione fedele della realtà. Questi artisti cercano di andare oltre l'impressione immediata, liberando le loro opere dalle costrizioni dell'attimo impressionista. Tra gli artisti più rappresentativi del post-impressionismo troviamo Vincent Van Gogh, Paul Cézanne, Paul Gauguin e Georges Seurat. Cézanne, ad esempio, nel 1887 definisce la sua pittura come non impressionista e cerca di superare l'immagine immediata. I suoi paesaggi sono caratterizzati da composizioni equilibrate, con un rigore nella rappresentazione dei volumi e nella gradazione cromatica. L'autore cerca di riconquistare la plasticità classica, utilizzando diversi stratagemmi come il chiaroscuro per creare un effetto di rilievo che in realtà non esiste. Un altro movimento artistico legato al post-impressionismo è il pointillisme o puntinismo, che si sviluppa principalmente in Francia nel periodo compreso tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo. Questo stile pittorico si caratterizza per l'utilizzo di piccoli punti di colore puri, applicati sulla tela in modo da creare un effetto ottico di mescolanza dei colori. I pittori puntinisti cercano di ottenere una maggiore luminosità e vivacità nelle loro opere, sfruttando le proprietà ottiche dei colori. Il pointillisme è un movimento che si sviluppa in un periodo di grande tensione e attesa, caratterizzato da profondi cambiamenti sociali e culturali. Questo stile pittorico rappresenta una reazione all'impressionismo e cerca di superare i limiti della rappresentazione immediata della realtà.dal 1873 si ha la cosiddetta Grande Depressione: lo sviluppo industriale che ha caratterizzato tutto il secolo subisce una battuta d'arresto a causa di una lunga crisi economica che investe sia il settore agricolo che quello industriale. Emergono le criticità del capitalismo ottocentesco e comincia a venir meno la fiducia positivista nella scienza, nella tecnologia e nel progresso. Il Puntinismo è un movimento artistico che nasce in Francia nel 1870 ed è caratterizzato dalla scomposizione dei colori in punti. Con il Pointillisme viene superato il concetto di luce intera e si diffonde la consapevolezza del fatto che nessun colore è influenzato dal colore vicino, di conseguenza i colori sulla tela non dovranno essere mescolati ma soltanto accostati. Secondo la legge della complementarietà teorizzata dal chimico Chevreul molteplici puntini di colore puro tendono a fondersi e a restituire un colore diverso, effetto che avviene nella retina.

dell'osservatore anziché sulla tavolozza del pittore.

Seurat

Il dipinto "Una domenica pomeriggio all'isola della Grande-Jatte" diventa il manifesto della nuova tendenza pittorica del Pointillisme. Seurat impiega 2 anni per completare l'opera, dal 1884 al 1886 (anno in cui si tiene l'ultima mostra impressionista).

Il paesaggio popolato di molteplici figure è un soggetto pittorico familiare agli impressionisti ma il nuovo stile di Seurat rappresenta una vera e propria svolta nel mondo dell'arte.

Seurat spende molte mattine alla Grande-Jatte dove abbozza varie scene dipinte ad olio con tecnica impressionista, si contano oltre 30 tavolette di studi; passa poi il resto della giornata nel suo atelier disegnando a matita singoli particolari e completando la grande tela, di dimensioni abbastanza grandi.

Seurat presenta l'opera nel 1886 all'esposizione degli impressionisti e la maggior parte dei pittori e dei critici la accolgono con

sdegno e disapprovazione sconcertati dall'innovativa tecnica pittorica; anche il soggetto, oltre alla tecnica, non piace. L'opera raffigura un gruppo di persone che indossano l'abito migliore, ovvero quello della domenica, e passano la domenica pomeriggio sull'isola della Grande-Jatte. Questi individui appartengono a diverse classi sociali: sullo sfondo possiamo osservare 2 militari, persone sedute e distese sul prato e bambini che corrono o stanno accanto alle loro madri; sulla sinistra vi è una donna che pesca. Alcuni critici hanno detto che Seurat con questa immagine vuole rappresentare l'indipendenza delle donne, che al di fuori delle mura domestiche non hanno alcun timore di dilettarsi con svaghi tipicamente maschili. Nella donna a destra Seurat accentua l'imbottitura della gonna e mette in evidenza la scimmietta che questa donna tiene al guinzaglio. Tecnica: il tema scelto da Seurat è sicuramente impressionista infatti ha rappresentato una

moltitudine di persone spensierate intente al gioco, alla pesca, al riposo, alla lettura e al passeggio, ed è anche impressionista il tentativo di Seurat di rappresentare la luminosità naturale mediante l'utilizzo di pochi colori puri. L'opera però si discosta dalla tecnica impressionista perché Seurat deposita i colori sulla tela in forma di piccolissimi tocchi separati spesso puntiformi, secondo la legge della complementarietà teorizzata dal chimico Chevreul, infatti molteplici puntini di colore puro tendono a fondersi e a restituire un colore diverso, effetto che avviene nella retina dell'osservatore anziché sulla tavolozza del pittore. L'elemento essenziale di questa tecnica è la differenza di pennellata a seconda della luce che il pittore vuole sia sprigionata. A differenza dei dipinti impressionisti quest'opera è immersa in un'atmosfera immobile priva di un qualsiasi svolgimento temporale.

Atmosfera in cui le figure sembrano come pietrificate, come dei manichini. La profondità non è ottenuta utilizzando la prospettiva tradizionale ma sfruttando i colori.

Gauguin. Anche Gauguin parte dall'Impressionismo di cui è stato un esponente dal 1879 al 1886 e dal quale si distacca utilizzando uno stile pittorico che si concretizza nell'uso di macchie di colore puro su forme ben definite, legate a temi esotici e a ritratti spesso ispirati al simbolismo religioso. Gauguin usa colori non mescolati, ignora le nozioni tradizionali di prospettiva e realizza forme solide grazie a contorni spiccati e scuri che appiattiscono gli oggetti, ne risultano opere dalle quali traspare la determinazione dell'artista a infondere un carattere personale alle sue opere. Questo modo di dipingere viene battezzato come Cloisonnisme, dalla tecnica del "cloisonné", una tecnica della decorazione a smalto che consiste nel creare, mediante sottili nastri d'oro.

d'argento o di rame saldati al metallo di fondo, compartimenti (cloisons) da riempire con materiale pietrificabile. Da qui il termine Cloisonnisme che indica lo stile dei dipinti costruiti attraverso la giustapposizione di ampie campiture di colore denso, delimitate da linee di contorno spesse e nette. L'opera di Gauguin più Cloisonnisme è "Il Cristo giallo" del 1889.

Van Gogh

Come Gauguin anche Van Gogh utilizza la pittura come un mezzo per esprimere le proprie emozioni. In un primo momento trova i suoi soggetti tra i contadini e i minatori che dipinge con pennellate robuste e scure, successivamente si avvicina al Pointillisme dell'amico Seurat (dipinto "Autoritratto con cappello di paglia" del 1887).

Il Post-impressionismo di Van Gogh si esprime nelle opere realizzate con colori brillanti applicati sulla tela in spessore notevole e con contorni scuri e molto marcati che aprono la strada all'Espressionismo, che si caratterizza per

L'accentuazione cromatica, il tratto forte e la drammaticità dei contenuti. Il lavoro di Van Gogh avrà una forte influenza, tra gli altri, su Henri Matisse e la sua cerchia di pittori Fauve, su Picasso, sugli espressionisti tedeschi e sui Nabis.

IL DIVISIONISMO

CONTESTO STORICO

Un clima di tensione e di forte attesa accompagnano il passaggio dalla fine dell'Ottocento al nuovo secolo. A partire dal 1873 si ha la cosiddetta Grande Depressione: lo sviluppo industriale che ha caratterizzato tutto il secolo subisce una battuta d'arresto a causa di una lunga crisi economica che investe sia il settore agricolo che quello industriale. Emergono le criticità del capitalismo ottocentesco e comincia a venir meno la fiducia positivista nella scienza, nella tecnologia e nel progresso.

Il Divisionismo non ha un vero e proprio manifesto programmatico ma si intende far nascere nel 1891 con l'esposizione Triennale di Milano. I maggiori esponenti sono i pittori Segantini,

Previati, Morbelli, Pellizza da Volpedo, ognuno dei quali offre la propria cifra stilistica e tematica. Venuti a conoscenza delle teorie ottiche di Chevreul e dell'attività francese dei puntinisti, i divisionisti abbracciano l'idea di accostare colori puri molto vicini tra loro per far sì che sia la retina ad unirli nella visione, per rendere la realtà attraverso la luce. Si rifiuta però l'uso del puntino per dirigersi verso una pennellata più allungata, filamentosa e curvilinea che segue l'andamento delle forme, fino a diventare una sorta di vortice e di groviglio. Gli artisti utilizzano una gamma cromatica molto vivace e pura che non si mescola sulla tavolozza ma grazie al processo di revisione retinica inserita nel nostro occhio. I temi prediletti dai pittori divisionisti si differiscono da quelli dei pittori francesi che erano volti alla resa di momenti gioiosi e spensierati della vitalità e mondanità parigina per.dedicarsi a temi più impegnati socialmente: c'è l'attenzione legata al mondo del lavoratore, infatti i soggetti ariosi e pieni di gioia dei dipinti puntinisti sono sostituiti da tematiche
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
40 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher yvonne84 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Arti visuali e tecnologie e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica internazionale UNINETTUNO di Roma o del prof Villari Anna.