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INFERMIERISTICA CLINICA IN CARDIOLOGIA 2019-2020
È importante durante l’accertamento identificare l’anamnesi sanitaria e sociale del paziente chiedendo:
- fattori di rischio modificabili e non modificabili
- patologie concomitanti
- farmaci
- nutrizione
- attività fisica
- eliminazione intestinale e urinaria
- sonno e riposo
- sintomatologia attuale e precedente
- fattori di rischio
- farmaci assunti al domicilio
Anamnesi - i dati antropometrici riferiti
Infermieristica - la sua storia personale
Rapporto con i familiari
Il contesto sociale
Scale di valutazione
Peso attuale
Temperatura corporea
FC e ritmo
PA
Fr
SpO2
Supplemento di O2
Disfagia (assente, solidi, liquidi)
Stato della cute (integra, ferite-lesioni, edemi, disidratata, valutazione della arrossamenti)
Persona - stato di coscienza (vigile, agitato, disorientato, soporoso)
Alimentazione (libera, in attesa di valutazione, liquida, semisolida, frullata, net, npt)
Elementi di contenzione (non presenti)
spondine, arti superiori, arti inferiori)- dolore (assente, acuto, cronico)- presenza di ausili (CVC, CVP, CV, tracheostomia, ossigenoterapia)- valutazione dei bisogni fondamentali (comunicare, respirare, mobilità, igiene, eliminazione, alimentazione, idratazione, sonno e riposo).
all'esame obiettivo bisogna valutare: livelli di coscienza➔ BMI➔ aspetto dell'assistito➔ circonferenze addome➔ cute e estremità➔ pressione arteriosa➔ polsi periferici➔ polso venosi giugulari➔ ispezione e palpazione cardiaca: area aortica, area polmonare, punto di Erb( terzo spazio intercostale al margine sternale sinistro), area tricuspidale( 4°-5° spazio intercostale margine sternale sinistro), area mitralica( 5° spazio intercostale sinistro linea emiclaveare), area epigastrica( sotto processo xifoideo). Auscultazione cardiaca: toni cardiaci normali sono prodotti dalla chiusura delle valvole a.v. e semilunari T1 T2/ toni anormali T3
T4 oritmo di galoppo, soffi e click sistolici, eseguire anche la valutazione polmonare evalutazione dell'addome.- ESAMI E INDAGINI DIAGNOSTICHEGli esami e le indagini diagnostiche servono per confermare i dati ottenuti con l'intervista e l'esame fisico. Alcuni di questi devono essere interpretati da clinici esperti, alcuni di questi richiedono una preparazione particolare e specifici controlli dopo l'esecuzione.
Esami di laboratorio:
- Possano essere effettuati per i seguenti motivi:
- Aiutare a identificare la causa di segni e sintomi di diversa origine cardiaca
- Valutare le alterazioni ematiche che possono influire sulla prognosi di una persona cardiopatica
- Valutare il grado di infiammazione
- Accertare la presenza di fattori di rischio cardiovascolare ottenere i valori basali di un certo parametro
- Prima dell'inizio di una terapia
- Determinare e mantenere il livello plasmatico ottimale dei
farmaci (esempio antiaritmici e anticoagulanti orali)
Valutare l'effetto dei farmaci (per esempio l'effetto dei diuretici sulla potassiemia)
Ricercare genericamente la presenza di un'alterazione del quadro ematico
esami dei marcatori cardiaci = l'analisi degli enzimi e di altri marcatori cardiaci costituisce una componente per la diagnosi di infarto miocardico acuto insieme all'intervista, alla sintomatologia e all'elettrocardiogramma. Gli enzimi vengono liberati dalle cellule lesionate che hanno subito danni alla membrana. La maggior parte degli enzimi non è specificamente associata al danno cellulare in un certo organo. Tuttavia alcuni isoenzimi sono specifici delle cellule miocardiche, da cui vengono liberati in seguito ad un infarto provocato da un'ipossia prolungata o una lesione provocata da un trauma. Gli isoenzimi si diffondono negli spazi interstiziali nel miocardio e per mezzo del sistema linfatico entrano nella circolazione sistemica.
doveraggiungono concentrazioni plasmatiche elevate.indicatori di danno miocardico = dopo un infarto i vari enzimi❖ sono rilasciati in circolo in tempi diversi, il loro livello deve esserevalutato in relazione ad altri sintomi. i livelli di LDH vengonomisurati solo nel caso in cui le persone si rivolgono alla strutturasanitaria tardivamente. 16
INFERMIERISTICA CLINICA IN CARDIOLOGIA 2019-2020
la mioglobina e la troponina T o I costituiscono altri marcatori cardiaci da valutare.
mioglobinala è un una emoproteina basso peso molecolare, costituisce un marcatoreprecoce di infartomiocardico acuto che viene rapidamente rilasciata dal tessuto cardiaco danneggiatoaumentando laconcentrazione plasmatica entro 1-3 ore dall'insorgenza di un infarto miocardicoacuto. il valore massimo di mioglobina viene raggiunto dopo 4-12 ore e ritornanormale in 24 ore. la mioglobina non viene impiegata da sola nella conferma delladiagnosi di infarto miocardico acuto in quanto è possibile.
Rilevarne un incremento plasmatico anche nei soggetti con patologie muscolo-scheletriche o renali. Un risultato di laboratorio negativo è comunque di aiuto per escludere la presenza di un infarto miocardico acuto.
Troponina Tle e I sono esami di laboratorio che offrono numerosi vantaggi rispetto agli enzimi tradizionali come la CK-MB. Le troponine sono proteine che si trovano solo nel muscolo cardiaco. Entro 3-4 ore da un danno al miocardico la concentrazione plasmatica di troponina T e I risulta elevata, raggiunge il picco dopo 4-24 ore e rimane elevata per 1-3 settimane. Questo aumento rapido e prolungato consente una diagnosi precoce di infarto miocardico, oppure una diagnosi tardiva nel caso in cui la persona abbia tardato a chiedere assistenza.
Analisi dei lipidi:
- Nell'analisi dei lipidi vengono valutati:
- Profilo lipidico:
- La concentrazione di colesterolo, di trigliceridi e di lipoproteine viene misurata per valutare il rischio dell'insorgenza di
arteriosclerosi, specialmente se nella famiglia dell'assistito vi sono casi di cardiopatia o per diagnosticare una specifica dislipoproteinemia.
Il colesterolo è trasportato nel sangue associato a proteine a formare le lipoproteine plasmatiche. Queste prendono il nome di lipoproteine a bassa densità (LDL) e lipoproteine ad alta densità (HDL). Il rischio di coronaropatia aterosclerotica aumenta all'aumentare del rapporto tra LDL e HDL o tra colesterolo totale (LDL+HDL) e HDL. Sebbene il colesterolo totale rimanga relativamente costante nell'arco delle 24 ore, è bene seguire la misura dei lipidi dopo un digiuno di 12 ore.
I trigliceridi sono...
Il peptide natriuretico cerebrale tipo B è un neurormone che regola la pressione arteriosa e il volume ematico. La concentrazione plasmatica di peptide natriuretico cerebrale tipo B aumenta in modo direttamente proporzionale...
all'aumento della dilatazione dellaparete ventricolare causata dall'incrementopressorio. Per tale motivo il valore di peptidenatriuretico cerebrale (tipo B) plasmaticorappresenta una misura molto attendibile per ladiagnosi , il monitoraggio e la prognosidell'insufficienza cardiaca. Poiché la misurazionedel livello plasmatico di peptide natriureticocerebrale (tipo B) è sufficientemente celere, risultaessere utilizzata nella diagnosi precoce diinsufficienza cardiaca nei settori di emergenza.PCR =● la La proteina C reattiva ad alta sensibilità(hs – CRP, high – sensitivity C-Reacive Protein) è unesame compiuto sul sangue venoso che misura illivello di proteina C reattiva, una proteina prodottadal fegato in conseguenza di uno stato flogisticosistemico Poiché attualmente si ritiene chel'infiammazione abbia un ruolo nello sviluppo enella progressione dell'aterosclerosi la hs – CRP èusata in aggiunta adAltri esami ematici per predire il rischio cardiovascolare:
- Omocisteina = ● La determinazione dei valori di omocisteina fornisce un contributo nell'accertamento del rischio cardiovascolare. Sebbene non sia un predittore indipendente di coronaropatia, si ritiene che livelli elevati plasmatici di omocisteina, un aminoacido, siano rappresentativi di un elevato rischio di coronaropatia, accidenti cerebrovascolari e vasculopatia. Può produrre lesioni all'endotelio delle arterie e favorire la formazione di trombi. Alcuni aspetti dietetici sono legati alla quantità di omocisteina.
Indagini strumentali:
- Eseguite per l'accertamento della funzione cardiovascolare:
- Radiografia del torace = ❖ La radiografia del torace viene eseguita per determinare le dimensioni, il profilo e la posizione del cuore. Essa rivela la presenza di calcificazioni cardiache e del pericardio e di alterazioni della circolazione fisiologica polmonare.
elettrocardiografia =❖ L'elettrocardiogramma (ECG) è uno strumento diagnostico usato per valutare le funzioni cardiovascolari. Si tratta di una rappresentazione grafica dell'attività elettrica del cuore. L'ECG viene ottenuto collocando gli elettrodi in posizioni standard sulla cute della parete toracica e degli arti. L'attività elettrica del cuore è registrata sotto forma di un tracciato su una carta millimetrata, per mezzo di 12, 15 o 18 derivazioni che mostrano la suddetta attività in diversi punti di riferimento. L'ECG standard a 12 derivazioni è comunemente usato per la
lteriori elettrodi rispetto all'elettrocardiogramma a 12 derivazioni standard. Questi elettrodi aggiuntivi vengono posizionati sul torace del paziente per fornire una visione più dettagliata dell'attività elettrica del cuore. L'elettrocardiogramma è uno strumento diagnostico fondamentale per identificare e valutare una serie di condizioni cardiache. Le aritmie, che sono alterazioni del ritmo cardiaco, possono essere rilevate attraverso l'analisi dell'elettrocardiogramma. Le anomalie di conduzione, che riguardano la trasmissione degli impulsi elettrici attraverso il cuore, possono essere individuate tramite l'elettrocardiogramma. Inoltre, l'elettrocardiogramma può rilevare l'ingrossamento delle cavità cardiache, che può essere un segno di problemi cardiaci come l'ipertrofia ventricolare. L'ischemia o l'infarto del miocardio, che sono condizioni in cui il flusso sanguigno al cuore è compromesso, possono essere evidenziate attraverso l'analisi dell'elettrocardiogramma. Gli squilibri elettrolitici, come livelli ridotti o elevati di calcio e potassio nel sangue, possono influenzare l'attività elettrica del cuore e possono essere rilevati tramite l'elettrocardiogramma. Infine, l'elettrocardiogramma può essere utilizzato per valutare l'effetto di alcuni farmaci sul cuore, monitorando eventuali alterazioni dell'attività elettrica. In conclusione, l'elettrocardiogramma a 15 derivazioni è uno strumento diagnostico importante per identificare e valutare una serie di condizioni cardiache, fornendo informazioni dettagliate sull'attività elettrica del cuore.