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Consiste nel preparare una cavità, detta forma, che è composta dal negativo del pezzo che si vuole
ottenere con l'aggiunta di alcune parti:
- il metallo (o la lega metallica) fuso scelti per la realizzazione del pezzo viene poi colato all'interno
della forma e lasciato solidificare;
- una volta solidificato, la forma viene distrutta.
→ Il Modello:
- Riproduce la geometria completa delle superfici esterne del pezzo con alcune modifiche e aggiunte
richieste dalla tecnologia fusoria: - Dimensioni maggiorate (compensazione del ritiro), Raccordi,
Sovrametallo di lavorazione... *Aggiunte: canale di colata, canali di alimentazione, materozze, filtri. *
Assenti: Cavità interne, particolari di piccole dimensioni;
→ Materiali per modelli:
- Legno: materiale facile da lavorare, ma si deforma;
- Metallo: più costoso da realizzare (dura di più);
- Plastica: compromesso tra legno e metallo;
→ Tipi di modello:
-Solido;
- Diviso in più parti;
- Placche modello;
→ Le Anime:
- Riproduce la geometria completa delle superfici interne del pezzo con alcune modifiche e aggiunte
richieste dalla tecnologia fusoria...
- Aggiunte: Portate d'anima;
(L'anima viene inserita nella cavità prima della colata, le anime sono mantenute in posizione dalle
portate d'anima, Il metallo fuso scorre e solidifica tra la cavità dello stampo e l'anima per formare le
superfici esterne ed interne del getto, le anime vengono sgretolate assieme alla forma durante
l'estrazione del getto.)
→ Progettazione della Forma di colata:
[Durante il passaggio dalla Temperatura di colata alla Temperatura Ambiente, il materiale subisce
una contrazione volumetrica che provoca alcuni fenomeni che influenzano la qualità e le
caratteristiche del getto: Riduzione delle dimensioni, Cavità da ritiro, Tensioni da ritiro, Cricche a
caldo].
- Inoltre, deve essere assicurata l'estraibilità del modello dalla terra: Angoli di spoglia, Raccordi
(angoli e spigoli), Presenza di Fori e Sottosquadri.
- Infine, è necessario aggiungere materiale necessario per le lavorazioni successive di asportazione: •
Sovrametallo di lavorazione;
→ Contrazione Volumetrica:
La contrazione avviene in 3 fasi distinte a cui sono associate specifiche difettosità (e relative
soluzioni tecnologiche):
1. Fase Liquida → Ritiro dimensionale
2. Solidificazione → Cavità da ritiro
3. Fase Solida Metallo puro → Ritiro dimensionale Tensioni da ritiro Cricche a caldo;
→ Cavità da ritiro:
Il passaggio di fase liquido-solido non è simultaneo in tutte le zone della cavità
-Le aree che si raffreddano più velocemente sono le prime a solidificarsi;
-La contrazione del volume è discontinua tra stato liquido e solido (gap di volume);
- Il Gap di volume si accumula e nelle aree che si solidificano per ultime:
Queste aree prendono il nome di Baricentri Termici (BT) [Le cavità di ritiro si formano in
corrispondenza del/dei BT].
→ Le Materozze:
Per evitare la formazione di cavità da ritiro nel getto, le ultime parti che solidificano (ovvero i BT)
devono essere spostati all'esterno della parte:
-Questo è possibile grazie all'utilizzo di Materozze;
-Funzionano come dei serbatoi di materiale liquido durante la solidificazione che alimentano la
forma;
Esistono 2 tipi di materozze: 1) A cielo aperto (open risers);
2) Cieche (blind risers).
→ La regola di Chvorinov:
-Chvorinov(1940) ha dimostrato che, nel caso di una piastra che si raffredda, il tempo di
solidificazione (t ) può essere espresso come:
TS
-M = Modulo Termico (cm)
-V = Volume del pezzo (cm3)
-S = superficie di raffreddamento (cm2): quella a contatto con la terra/stampo;
-C = parametro (s/cm3): che dipende da materiale colato, materiale dello stampo
➢Scelti
È importante sottolineare che: i materiali di pezzo e forma:
-C = costante
-maggiore è M, maggiore è t ;
TS
*Per evitare cavità da ritiro è necessario usare una o più materozze;
Posizionare le materozze vicino ai baricentri termici (BT) e dimensionare:
-volume alimentabile;
-raggio di influenza;
-collare di attacco della materozza;
→ Metodo di Caine (o metodo del modulo termico):
Se per i moduli termici di due zone adiacenti del getto vale la relazione:
allora, la zona (i+1) -esima del getto può alimentare la zona i-esima con materiale fuso fino alla sua
completa solidificazione;
(In altre parole, la zona (i+1) -esima solidifica dopo la i-esima.)
-Procedendo in questo modo, è possibile identificare una o più direzioni di solidificazione.
- I BT sono posizionati nelle ultime zone isolate del pezzo e vanno protetti con una materozza il cui
modulo rispetti la relazione:
*Per posizionare le materozze nel caso di forme complesse:
-dividere la forma in parti dalla geometria più semplice;
-l’uso del FEM può aiutare nella verifica dei BT; (FEM= Finite Element Method, per costruire un
modello simulato e prevedere la solidificazione).
→ Metodo di Heuvers(o metodo dei cerchi inscritti):
L'idea è simile a quella del metodo del Modulo Termico...
Anziché stimare M, si può operare per via grafica:
-Vengono disegnati dei cerchi inscritti all'interno della sezione della forma
-Maggiore è il raggio del cerchio, maggiore è il tempo di solidificazione;
*Vantaggi/svantaggi •più rapido •Meno preciso;
(-è un metodo 2D, non considera ad esempio la profondità della forma).
→ Modifica della direzione di solidificazione:
Quando la resa della materozza (campo d'azione, volume alimentabile) non è sufficiente o non è
possibile posizionarla dove richiesto, si può intervenire per modificare il modulo termico locale e
quindi la direzione di solidificazione.
→ Dimensionamento della Materozza:
- Volume alimentabile:
Si supponga di aver scelto una materozza:
• a cielo aperto
• Modulo termico M=32mm
• geometria cilindrica con H = 1.5 D (per contenerne l’ingombro in altezza)
- È necessario conoscere la contrazione (%) del materiale in fase liquida dalle tabelle in funzione di:
T
• Materiale; • colata; • Altri parametri (es. % C).
➢Dai valori tabulati (es. ASSOFOND) si possono ricavare i dati di progettazione:
-Geometria della materozza;
-Massimo volume del getto alimentabile;
-Alternativamente, si può stimare il volume massimo attraverso la formula:
→ Ritiro dimensionale (allo stato solido):
Il ritiro dimensionale avviene sia allo stato liquido che quello solido:
- Il ritiro allo stato liquido, viene compensato direttamente dalle materozze;
- Il ritiro allo stato solido, deve essere compensato sulla geometria della forma;
Ogni materiale quando riscaldato (o raffreddato) subisce una espansione (o contrazione) delle sue
➢
dimensioni. Una barra di metallo di lunghezza L0 che subisce una variazione di temperatura ΔT,
subirà una variazione di lunghezza ΔL proporzionale che può essere stimata come:
→ Tensioni da Ritiro:
Le porzioni del getto che hanno modulo termico (M) differente, hanno in generale diverse velocità di
raffreddamento.
- Perciò la contrazione avverrà più rapidamente in alcune porzioni che altre.
Essendo vincolate le une alle altre, non sono libere di contrarsi e portano così alla formazione di
Tensioni interne
→ Le differenze di Temperatura e Velocità di raffreddamento sono dovute a:
- Minore è M e minore sarà la Temperatura nel tempo (come nel caso di A);
- Maggiore è la differenza di temperatura tra il metallo e forma, maggiore è la velocità di
raffreddamento (come nella fase di raffreddamento iniziale)
→ Le Tensioni da Ritiro causano:
- Stress residui nel pezzo;
-Distorsioni della geometria;
- Formazione di Cricche a caldo;
Anche la forma può ostacolare la contrazione e causare tensioni.
La presenza di spigoli vivi nella forma (ovvero, negli angoli del pezzo) porta a:
-Concentrazione delle tensioni e formazione di cricche a caldo;
-Interrompono le isoterme portando a discontinuità nel raffreddamento;
L'uso di ampi raggi di raccordo negli angoli del pezzo permette di:
-distribuire i carichi su superfici più ampie riducendo le sollecitazioni e preservando il pezzo;
-Garantisce la continuità delle isoterme;
Sovrametallo
Ritiri, distorsioni, disallineamenti nella forma o finitura della forma possono non garantire tutte le
tolleranze geometriche richieste al pezzo:
- La precisione del pezzo viene recuperata attraverso lavorazioni successive (dette di asportazione di
truciolo) che permettono di ottenere precisioni più elevate;
Bisogna prevedere perciò del sovrametallo sulle superfici da lavorare:
- Il sovrametallo viene aggiunto alle superfici del pezzo;
(Solo dove è richiesta la lavorazione, le dimensioni dovranno quindi essere modificate)
-La quantità di sovrametallo è funzione delle dimensioni locali e di ingombro del pezzo
(rispettivamente dimensioni nominali e massime);
→ Angoli di Spoglia:
L’estrazione del modello dalla terra deve essere effettuata senza compromettere la forma
- Le superfici parallele alla direzione di estrazione devono essere sempre inclinate.
(Il valore dell'angolo di spoglia dipende dalla profondità dell'impronta e dal materiale del modello.)
→ Raggi di Raccordo:
Angoli e spigoli della forma (e quindi del pezzo) devono essere raggiati
*Angoli della forma (spigoli del pezzo):
- I raccordi aiutano l'estrazione del modello;
- Tipicamente, il raggio (r) è posto uguale al sovrametallo.
*Spigoli della forma (angoli del pezzo):
- I raccordi riducono le tensioni locali, uniformano il raffreddamento e aiutano l'estrazione del
modello;
-Tipicamente, il raggio (R) viene scelto in base all'esperienza e alla pratica industriale;
→ Le Anime:
La necessità di estrarre il disegno senza compromettere la forma, non consente di realizzare alcuni
dettagli geometrici: Come riconoscere un
sottosquadro:
-Le anime vengono utilizzate anche per i fori con asse orientato in verticale;
-Le anime sono ottenute in un reparto dedicato o addirittura date a terzisti ed immagazzinate fino al
momento di impiegarle;
- L’ottenimento è realizzato tramite le casse d’anima (stampi permanenti) nelle quali viene inserita
una terra apposita (terra per anime);
→ Canale di colata:
Questo tipo di colata si definisce colata in gravità perché il riempimento della forma è garantito dal
solo peso del metallo liquido.
Il profilo è tronco-conico per compensare l’aumento