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Maggiore è la massa M dell’incudine, maggiore è la variazione di energia cinetica che si trasforma in lavoro di
deformazione del massello.
Solitamente: - m= 3000/ 80000 N; - M= (10/15) m; -altezza di caduta=1/1.5 m;
→ Presse a vite:
Usano un sistema di guida a ruote di frizione:
–per accelerare il gruppo volano – vite – slitta;
–per riportare la slitta al punto morto superiore.
(Possono avere un dispositivo di regolazione e controllo dell’energia disponibile per evitare inutili
sollecitazioni della macchina e degli stampi).
Presse a vite traslante e a vite rotante:
→ Pressa a vite: energia disponibile.
L’energia teorica (o nominale) disponibile alla mazza vale:
→ Pressa a vite: energia assorbita:
Durante la fase di stampaggio, la forza richiesta dalla deformazione si scarica sull’incastellatura e sulla vite.
– Non essendo perfettamente rigide subiscono una deformazione elastica.
• Una frazione dell’energia disponibile nominale En viene assorbita dalla pressa.
• FORZA LIMITE: tutta l’energia disponibile alla mazza si trasforma in lavoro di deformazione della pressa
(pezzo infinitamente rigido).
-Poiché l’incastellatura della pressa si deforma elasticamente, l’energia totale assorbita vale:
– L’energia assorbita dalla pressa è tanto maggiore quanto maggiore è la forza di stampaggio.
– L’energia assorbita dalla pressa è tanto minore quanto maggiore è la rigidezza della pressa.
*Pressa a vite: energia disponibile:
Verifica della realizzazione del pezzo con 1 solo colpo.
Si calcola:
– la forza massima per stampare il pezzo (FMAX);
– l’energia richiesta per la realizzazione del pezzo (E);
Se il punto P definito da queste due coordinate (E, FMAX) è sottostante la curva, il pezzo è realizzabile in un
solo colpo, altrimenti bisogna prevedere sbozzati intermedi e realizzare il componente con più colpi.
→ Presse ad eccentrico:
Si basano sul cinematismo biella manovella realizzato mediante un albero ad eccentrico. L’operazione di
deformazione plastica può essere portata a termine se la forza richiesta dal processo è sempre inferiore a
quella disponibile nella pressa.
→ Presse ad eccentrico: forza disponibile
Con un azionamento tipo biella-manovella, la forza verticale Fh sul piede di biella (forza disponibile) dipende
dalla distanza h dal punto morto inferiore:
Mt = momento torcente agente sull’albero di manovella;
e = lunghezza della manovella (eccentricità);
α= angolo di manovella;
β= angolo di biella.
La forza cha la mazza può esercitare dipende dall’angolo α di manovella.
– Tende all’infinito per α tendente a zero!
L’energia è fornita da un volano mosso da un motore elettrico.
*Presse ad eccentrico: limitazioni di utilizzazione
Non superare la forza nominale Fn della pressa:
– Non si devono sovraccaricare l’incastellatura ed i vari organi;
Verificare che il momento torcente sull’albero eccentrico non superi quello massimo ammissibile Mt, MAX:
– Non si devono sovraccaricare gli organi sottoposti a torsione;
Verificare che l’energia richiesta dall’operazione non sia maggiore di quella disponibile Ed:
– Non si deve sovraccaricare il motore.
*Regolazione delle presse ad eccentrico
La maggior parte delle presse meccaniche permettono:
– una variazione della corsa;
– una registrazione della mazza rispetto al piano di lavoro.
La variazione della corsa si realizza interponendo una bussola eccentrica fra l’albero eccentrico e la biella.
→ Presse oleodinamiche:
Il principio di funzionamento si basa sul movimento di uno o più pistoni idraulici ottenuto mediante olio in
pressione.
– La forza massima è disponibile in qualsiasi punto della corsa della slitta.
– È possibile variare con continuità la velocità della slitta durante la corsa di lavoro.
→ FUCINATURA / STAMPAGGIO:
Corrisponde alla deformazione plastica di un massello attraverso l’applicazione di forze esterne esercitate
mediante stampi Cavità che vanno riempite con il materiale. Stampi aperti o chiusi.
Questa operazione ha caratteristiche e vantaggi molto simili alla fusione in quanto permette l’ottenimento di
particolari molto vicini alla forma del pezzo finale limitando quindi molte operazioni alle macchine utensili.
Il principale problema è quello relativo all’ottenimento di pezzi esenti da difetti. Per fare ciò è necessario che
la forma della cavità dello stampo sia completamente riempita.
Questo implica una attenta progettazione della cavità stessa.
→ La camera scartabava:
Diventa quindi importante saper prevedere e gestire il flusso plastico del materiale durante tutta la fase di
riempimento dello stampo. Un ruolo importante è quello svolto dalla camera scarta bave che ha un triplice
scopo:
– Accogliere il materiale in eccesso;
– Contenere il movimento centrifugo del materiale;
– Ammortizzare il colpo durante la chiusura degli stampi;
Il movimento centrifugo del materiale è contenuto in quanto si ha
l’incrudimento a caldo del materiale nella luce di trafilatura della camera scartabava esaltato dalla
diminuzione locale di temperatura. Il materiale esce quindi dalla luce delle bave con sempre maggiore
difficoltà ed è costretto a rimontare garantendo il riempimento dello stampo.
→ Fattori che influenzano il riempimento degli stampi:
Deformabilità e resistenza allo scorrimento:
– scarsa deformabilità rotture;
– elevata resistenza allo scorrimento riempimento incompleto degli stampi.
Uso di lubrificanti:
– assicurare uno scorrimento costante;
– ridurre l’attrito;
– ridurre l’usura degli stampi. Temperatura degli stampi:
– il preriscaldo degli stampi: • migliora il riempimento; • abbassa la forza di stampaggio.
Forma del pezzo.
Aspetti che vanno presi in considerazione
– Ritiro
– Tensioni di ritiro;
– Possibilità di estrarre il pezzo dallo stampo • angoli di spoglia differenti per superfici interne ed esterne;
– Impossibilità di realizzare fori passanti • Realizzazione di membrane con spessore da 2 a 3 volte lo spessore
della camera scarta bava; – Impossibilità di realizzare sottosquadri;
→ Processo tecnologico:
Taglio a freddo del grezzo:
– Tramite seghetti a nastro o attrezzature simili
Riscaldo:
– Il grezzo (billetta) viene portato a temperatura elevata in appositi forni per aumentarne la deformabilità
(riduzione della forza richiesta per la lavorazione);
Sbozzatura / fucinatura:
– Deformazione preliminare della billetta per preparare la forma da stampare (non sempre necessaria)
Stampaggio vero e proprio:
– Alla billetta o sbozzato viene data la forma voluta mediante operazione al maglio o alla pressa
Tranciatura delle bave:
– Sul pezzo stampato vengono eliminate le bave che si sono formate;
Stampaggio: vantaggi:
-Il grande vantaggio è invece l’incremento di caratteristiche meccaniche che si ricava come risultato del
flusso plastico: le fibre del materiale si orientano cioè in modo tale da conferire caratteristiche resistenziali
che un equivalente pezzo fuso non ha.
Si ha comunque il doppio vantaggio di non essere obbligati a partire da pieni da cui ottenere la forma finale
solo tramite asportazione di truciolo (costi in termini di tempo e processo) e di poter contare su una
distribuzione delle fibre del materiale che possa incrementare le caratteristiche meccaniche finali del pezzo
prodotto.
*Stampaggio: ricalcatura
Esempio di difetto nel pezzo dovuto a mancato riempimento ed a flusso plastico non ottimale
→ Forza di stampaggio:
-Nel caso di stampaggio con formazione di bava, si può determinare la forza massima FMAX come segue:
✓ m = resistenza media dello stampato alla deformazione;
✓S = superficie del pezzo misurata in corrispondenza del P.D.S. Comprende anche la bava stampata.
✓f = coefficiente d’attrito;
✓b, s = larghezza e spessore della camera scartabava;
✓ = coefficiente che tiene conto della non assialsimmetria. Dipende dal rapporto Materiale Acciai
lunghezza/larghezza media.
-Alle alte temperature la resistenza del materiale è influenzata soprattutto dalla velocità di deformazione.
-In prima approssimazione:
La forza massima FMAX viene sviluppata quando gli stampi vanno in chiusura.
-La deformazione interessa sia il pezzo che la bava (a temperatura inferiore di 50÷150 C°).
-È necessario valutare una resistenza media pezzo/bava:
→ Energia di stampaggio:
L’andamento della forza di stampaggio in funzione della corsa di deformazione presenta:
– un tratto piuttosto esteso caratterizzato da un graduale aumento della forza (ricalcatura);
– un brusco incremento fino al valore massimo (formazione della bava).
L’energia richiesta dall’operazione è rappresentata dall’area sottostante la curva:
→ Forza media di stampaggio:
-La determinazione teorica della curva forza/corsa di deformazione è piuttosto laboriosa.
-In prima approssimazione si può valutare l’energia come prodotto della forza media Fmed per la corsa di
deformazione c.
-Nel caso di stampaggio a caldo con formazione di bava, la forza media Fmed può essere valutata come una
frazione della forza massima FMAX:
-Andamento Forza Stampaggio:
→ LAMINAZIONE:
Il processo di laminazione più semplice serve per ridurre una delle tre dimensioni di un corpo a forma di
parallelepipedo, in genere lo spessore, trascinando il materiale attraverso due cilindri ad assi paralleli e
rotanti in senso opposto.
Sagomando in maniera opportuna le luci tra i cilindri, si possono ottenere prodotti di varia sezione.
Prodotti della laminazione:
• Prismi di varia forma; •Forati;
• Lamiere e nastri; •Tubi veri e propri;
• Tubi; • Profilati;
→ Condizione di trascinamento
Si ha trascinamento quando: Ovvero:
E quindi:
*Gabbia di laminazione e cilindri di laminazione:
*Esempio di calibratura dei rulli per l’ottenimento di profilati commerciali:
*PRODUZIONE DEI TUBI: Colata continua
Realizzazione Forato
Finitura
*Modalità di produzione dei forati:
*Laminatoio obliquo – Mannesmann:
-Schema dell’impianto:
-Schema delle sollecitazioni:
*LAMINATOI PER LA FINITURA DEI TUBI: Continuo
A spinta
Riduttore stiratore
*Laminatoio a passo di pellegrino:
*Laminatoio continuo:
*Laminatoio a spinta:
*Laminatoio riduttore stiratore – LRS:
→ ESTRUSIONE:
Consiste ne