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L'acteur romantique Bocage jouait le rôle de Molière et pour se déguiser il s'est

inspiré du buste de Molière par Houdon. Il a joué les premières pièces romantiques

comme celles de Hugo et Dumas. Bocage était un républicain activiste, et sa pièce

était destinée au peuple de Paris. Les thématiques principales de la pièce sont les

problèmes de Molière avec sa femme infidèle et sa fille (dans la pièce Molière meurt

pour chagrin). Donc, il en fait un retrait très triste et donc presque pathétiques. Cette

pièce de G. Sand a été un échec, parce que les gens étaient habituées à la gaieté et elles

préféraient aller assister au Malade Imaginaire de Molière même. La pièce a été

accusé de se concentrer sur les mœurs, on voit un aspect moralisateur.

Les romantiques pensaient que l'art peut changer la société, mails ils avaient

différentes pensées et idéologies : pas tous les romantiques étaient républicains et

partisans des mouvements de 1848.

Teatro del Seicento

22/04/24. Com’era fatto il teatro del 600?

Teatro del 600 ---> Condizioni materiali. --->

La struttura semicircolare si imporrà solo alla fine del 600 e sul modello italiano,

mentre all'inizio i teatri erano rettangolari.

Era possibile affittare degli spazi per le rappresentazioni. Il più importante era

l'Ho^tel de Bourgogne. (Ho^tel ---> in passato era un tipo di abitazione privata e

lussuosa, aristocratica. Infatti, era anche chiamato Ho^tel particulier, che si trovava

nei pressi dello Chatelier royal(?)).

Jeu de paume ---> Intendiamo un gioco che si faceva fino al 700. Le sale del

jeu de paume potevano essere noleggiate; la più bella era situata nel Quartier Marais

(infatti, si parla di Ho^tel du Marais).

Bisognava pagare una confraternita religiosa, la confraternita della passione.

Infatti, vi era uno stretto rapporto tra teatro e chiesa durante il 600. Si doveva pagare

per le rappresentazioni teatrali; si tratta di un retaggio medievale, perché fino a metà

500 il teatro era legato alla Chiesa, che vedeva in questo genere uno strumento di

evangelizzazione. Infatti, alcuni episodi della vita di Gesù venivano rappresentati.

Non esistevano teatri stabili in provincia. Per quelli pubblici e privati erano

messi a disposizione piazze, angoli, salotti, solai delle case. Era possibile grazie ad

attori che si spostavano da un paese all'altro. Infatti, erano chiamate troupes.

Coloro che hanno continuato a sfruttare il teatro con finalità evangeliche sono i

collegi gesuiti. I gesuiti hanno svolto un ruolo importante anche nella formazione dei

nostri autori, per esempio Corneille a Rouen, dove i collegi gesuiti erano molto forti,

soprattutto per la diffusione nel teatro.

Attori: chi sono? ---> Gli attori erano considerati persone che vivevano in

promiscuità, ai margini e potrebbero essere associati, da un punto di vista sociale, ai

ceti più bassi. In realtà, spesso, appartenevano alla borghesia, quindi ad una classe

Un po’ per la considerazione sociale, un po’ per il loro

sociale media ed emergente.

stile di vita, erano considerati, appunto, socialmente ai margini. Si trattava, infatti, di

una scelta di vita; una vita girovaga, nomade. Ma all'interno della compagnia vi era

comunque una vita gestita da regole, una vita solidale; tutto era stabilito su base di

contratto.

L'anno cominciava a Pasqua, inizio della stagione teatrale. Un autore scriveva la

sua pièce e la portava all'attore considerato più intelligente. Gli attori decidevano se

rappresentarla oppure no o c'erano anche delle variabili all'interno, che consentivano

agli attori di modificare le pièces. Se l'autore presentava il suo testo, lo sottoponeva

agli attori, che avevano la possibilità di intervenire così tanto, di conseguenza, il ruolo

degli autori nel 600 era ancora poco legittimato. Spesso, il nome degli autori non

veniva nemmeno affisso.

Gli attori erano aperti ad una concorrenza molto ampia; spesso, impedivano che

un testo venisse pubblicato. Si tratta, comunque, di un percorso non lineare.

Per quanto riguarda lo spazio teatrale, l’organizzazione degli spazi era

completamente diversa. Chi entrava restava in piedi. Era possibile sedersi solo ai

palchi disposti lateralmente. I biglietti più cari erano quelli per i palchi, che

consentivano di avere una posizione dominante anche socialmente, rispetto ad un

pubblico che si trovava in basso e assisteva allo spettacolo in piedi.

Il palco era posizionato all'altezza degli occhi del pubblico. C'erano tante

candele per le luci (c'era anche chi, per mestiere, le accendeva e le cambiava), che

ponevano dei problemi di visibilità a causa del fumo, ma anche per la distanza, perché

il palco era inclinato, di conseguenza gli attori si mettevano davanti per farsi vedere e

questo limitava i movimenti e la scenografia.

Come recitavano gli attori? ---> Gli attori recitavano in maniera molto calcata,

caricata nei gesti e nella dizione, che erano funzionali al genere che veniva trattato.

Per esempio, nella farsa e nella commedia i gesti sono più elastici, virtuosi; nella

tragedia, invece, sono più solenni. Gli attori avevano delle movenze quasi da avvocati.

Questa retorica della gestualità era legata anche ad una retorica linguistica. Era una

relazione che aveva anche poco di naturale, a cantilena. Anche le tonalità seguivano

un andamento oscillante, proprio per seguire questo flusso di emozioni.

Nella commedia, però, la recitazione era meno artefatta perché era un genere più

libero. Per quanto riguarda i costumi, per esempio, venivano realizzati senza scrupolo

storico, con abiti francesi dell'epoca. Ciò che contava era soprattutto un certo rigore di

tipo sociale, secondo i canoni del tempo (per esempio, gli imperatori erano vestiti da

sovrani, i nobili vestiti da aristocratici e così via).

Gli spettacoli non venivano rappresentati ogni giorno. Infatti, all'epoca,

venivano presentati tre volte alla settimana: il venerdì, la domenica e il martedì. Per

quanto riguarda gli orari, gli spettacoli venivano rappresentati alle 02:00 PM, poi

venivano spostati alle tre per motivazioni tecniche, per lo sfruttamento della luce del

giorno, ma anche perché uscire la sera era pericoloso e lo era anche andare a teatro. Ci

andavano i soldati, gli sfaccendati, i popolani, che, partecipavano anche attivamente

agli spettacoli. Capitava, infatti. che il pubblico esprimesse liberamente la propria

opinione riguardo lo spettacolo, oppure che si scatenassero risse, motivo in più per

pagare e sedersi in alto. Spesso, gli spettatori occupavano fisicamente la scena, con

delle sedie sul palco, la cui presenza influenzava anche la recitazione.

Se una donna avesse voluto andare a teatro, avrebbe dovuto mascherarsi.

Per quanto riguarda il rapporto tra Stato e Chiesa, la Chiesa manteneva un

atteggiamento conservatore, di condanna, di osservazione critica nei confronti di un

genere che dallo Stato veniva sostenuto. C'erano alcune confraternite religiose che

controllavano la diffusione di questi spettacoli teatrali, anche se la censura era più

blanda, ma gli attori venivano considerati come persone da condannare, pericolose,

perché vivevano secondo regole proprie. Non rispettavano né le regole della società né

della religione. Vivevano in promiscuità, spesso con unioni non consacrate, e la loro

arte fisica rappresentava un veicolo di corruzione morale. Per esempio, se un attore

fosse morto, non avrebbe potuto ottenere i sacramenti, e non poteva essere sepolto in

un cimitero cattolico. Per farlo doveva abiurare, rinunciare al proprio essere attore,

rinnegando quello che si è stati. Dai sacramenti e dalla sepoltura religiosa venivano

esclusi: donne promiscue, omosessuali, concubini, attori, usurai, maghi, streghe.

È grazie alla diffusione del teatro rinascimentale che c'è stata questa spinta verso

la laicizzazione, rappresentando temi non necessariamente religiosi. Richelieu, che ha

il proprio progetto di monarchia assoluta, vede nel teatro proprio un mezzo per

realizzarlo.

Compagnie che si affermarono nel 600. ---> C'era una forte rivalità tra

compagnie più o meno stabili o maggiori, che intendevano imporsi sulla scena teatrale

della capitale. Ci sono delle troupes che, nel tempo, iniziano ad affittare regolarmente

una stessa sala fino a quando non venivano considerate delle compagnie semistabili.

Questi luoghi erano usati per identificare queste compagnie. Inoltre, recitare in

determinati ambienti faceva da cassa di risonanza; per esempio, l'ho^tel de Bourgogne

riceveva dei privilegi da parte del re, e i suoi attori venivano definiti Comédiens du

roi. Lo stesso valeva per l'ho^tel du Marais. Per i due ho^tel è una lotta senza

precedenti; c'era una concorrenza sfrenata.

Ma c'è anche una terza realtà che primeggia fino alla fine del 600: gli attori

italiani. Le compagnie francesi hanno sempre guardato a quelle italiane, anche

indirettamente. Un genere in particolare è La commedia dell'arte. ---> Ha fatto sì che

il settore fosse occupato da loro. Il consenso che hanno gli italiani dipende dalle varie

fasi del potere. Infatti, ad un certo punto vengono esiliati da Luigi XIV.

Le compagnie principali di italiani sono i Gelosi e gli Accesi. I Gelosi appaiono

negli anni 60 del 500, per poi ritornare ad inizio 600, a cui si aggiungono quelli degli

Accesi. Pare che alcuni attori abbiano adattato alcuni personaggi per un pubblico

francese. Per esempio, Arlecchino è un'invenzione di un attore degli Accesi, adattato

per un pubblico francese. Come recitavano? ---> In italiano e nei dialetti italiani.

Viceversa, il pubblico non conosceva la lingua degli attori. Bisognava adattare testo e

recitazione a queste esigenze, ridurre all'osso la sceneggiatura con un canovaccio, una

sequenza di indicazioni da dare agli attori. Esso viene ravvivato di volta in volta, a

partire dalle improvvisazioni e dalla gestualità degli attori. Si tratta di un teatro poco

parlato, ma c'è la necessità di raccontare la storia attraverso la mimica, la gestualità, la

prossemica, che è molto rilevante. Gli italiani gesticolavano tanto.

Ma il rischio era che il pubblico potesse sentirsi disorientato. Di conseguenza,

bisognava effettuare un gioco di equilibri tra ripetitività, gestualità, fissità e

improvvisazione. La fissità la ritroviamo nelle maschere, in tipi fissi, che hanno cioè

delle caratteristiche che da una parte rappresentano

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
25 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/03 Letteratura francese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rxsalja di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura francese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Lo Feudo Michela.