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CINEMATICA del PUNTO

VARIABILI CINEMATICHE

  • POSIZIONE (m)

La posizione può essere individuata attraverso il raggio vettore &vec{r}, che congiunge l'origine O del sistema di riferimento con il punto P. La posizione di P, chiamata nel tempo t, ​&vec{r}=&vec{r}(t)

&vec{OP} = &vec{r}(t) = x(t)û_x + y(t)û_y + z(t)û_z

dove x(t), y(t), z(t) sono le leggi orarie (equazioni del moto)

  • VELOCITÀ (m/s)

Considerando due posizioni di P (una al tempo t e l'altra t + Δt), si indica come variazione tra &vec{r}(t + Δt) e &vec{r}(t) il vettore spostamento Δ&vec{r}

Δ&vec{r} = &vec{r}(t + Δt) - &vec{r}(t)

La velocità media di un punto in un intervallo di tempo è data dal rapporto degl spostamenti Δ&vec{r} e l'intervallo di tempo necessario a percorrerlo Δt

&vec{V}_m = Δ&vec{r} / Δt

Se Δ&vec;{r} viene suddiviso in spostamenti infinitesimi d&vec;{r}(t) ciascuna percorso nel tempo dt, possiamo trovare la velocità istantanea che è data dalla derivata della posizione rispetto al tempo

&vec{V}(t) = d&vec{r}(t) / dt

questo vettore è sempre tangente alla traiettoria e ​sull &vec;{V}(t) = &vec;{r}(t)

Dato che ​d&vec{r}(t) = x(t)û_x + y(t)û_y + z(t)û_z = dt

&vec{V}(t) = dx(t)/dt û_x + dy(t)/dt û_y + dz(t)/dt û_z

INTEGRALE

Se conosci &vec;{V}(t) posso calcolare &vec;{r}(t) dato che ds = &vec;{V} dt ovvero

r(t) = ∫_{t_0}^{t} &vec{V}(t) dt + &vec{r}(t_0)

Da questo formalismo si calcola troviamo che

v_m = -∫_{t_0}^{t} v(t) dt / t - t_0

ACCELERAZIONE (m/s2)

  • L'ACCELERAZIONE MEDIA è il rapporto tra la variazione di velocità (Δv) e l'intervallo di tempo (Δt) che annulla questa variazione.

am = Δv / Δt

  • L'ACCELERAZIONE ISTANTANEA descrive la rapidità di variazione temporale ad ogni istante.

Questa viene definita dal vettore velocità rispetto al tempo e dal vettore posizione rispetto al tempo.

a = dv / dt

a = d2r / dt2

  • Dato una v̅ = Vxî + Vyĵ + Vxž → a = dVx/dt î + dVy/dt ĵ + dVz/dt ž
  • Dato una r̅ = x̅ · î + y̅ · ĵ + z̅ · ž → ă = d2x / dt2 î + d2y / dt2 ĵ + d2z / dt2 ž
  • Conoscendo a posso ricavare v(t) partendo da v̅ = a · dt assumo v(t) = v(0) + ∫0t a̅ dt

v(t) - v0 = a (t - t0)

Moto Circolare

È un moto la cui traiettoria è rappresentata da una circonferenza.

Dato che s(t) = Rθ(t), θ(t) = s(t)/R

r(t) = R (costante) θ(t) = variabile

x(t) = R cosθ(t) y(t) = R senθ(t)

In un moto circolare ac (acc. centripeta) è sempre ≠ 0.

Moto Circolare Uniforme

V = cost

ω = /dt

La velocità angolare istantanea è la derivata rispetto al tempo dell'angolo θ(t) che descrive la posizione angolare del punto.

Dato che s(t) = R θ(t) allora ds(t) = R dθ(t) ds(t)/dt = ds/dt = v/R

Se non ho che ω = /dt = v/R

Nel moto circolare uniforme il modulo di v è cost, quindi le doppie dotanze sono:

ω(t) = ω0 = cost s(t) = s0 + vt

An = v2/R = ω2R

Moto Circolare Uniformemente Accelerato

Oltre all'accelerazione centripeta si considera anche quella tangenziale (aT).

Accelerazione angolare

α = /dt = 1/R dV/dt = aT/R

α = cost aT = cost

Conoscendo α(t) possiamo ottenere:

ω(t) = ∫ α(t) dt = ω0 + α(t - t0) → ω = ω0 + αt (ω0 t0 = 0)

s(t) = ∫ ω(t) dt = s0 + ∫ [ω0 + α(t - t0)] dt = s0 + ω0 t + 1/2 α(t - t0)2

DINAMICA del PUNTO

3 LEGGI di NEWTON

1° LEGGE di NEWTON

(contenente il PRINCIPIO di INERZIA di Galileo)

Un corpo non soggetto a forze non subisce cambiamenti di velocità: resta in stato di QUIETE se è fermo (v = 0) o si muove di moto RETTILINEO e UNIFORME se v = cost.

La variazione di velocità di un corpo è dovuta all’azione di una forza.

FORZA = grandezza che esprime e misura l’interazione tra sistemi fisici.

È una grandezza VETTORIALE (F = Fx i + Fy j + Fz k)

L’intensità di una forza può essere misurata con il DINAMOMETRO.

fa = lb

fb = la

2° LEGGE di NEWTON

F = m · a

F = m · a = m · dv/dt = m · d2r/dt2

{ Fx = m · ax = m · dvx/dt = m · d2x/dt2

{ Fy = m · ay = m · dvy/dt = m · d2y/dt2

{ Fz = m · az = m · dvz/dt = m · d2z/dt2

m = massa inerziale

La massa esprime l’inerzia del punto, cioè la sua resistenza a variare il proprio stato di moto.

LA FORZA DETERMINA UN’ACCELERAZIONE DEL PUNTO

(variazione della sua velocità nel tempo)

3° LEGGE di NEWTON

(principio di AZIONE-REAZIONE)

Se un corpo A esercita una forza FA,B su un corpo B, il corpo B reagisce esercitando una forza FB,A su corpo A.

Le due forze hanno stessa direzione, stesso modulo, ma verso opposto (sono uguali e contrarie) FA,B = -FB,A

Piano Inclinato

Piano Inclinato Liscio

|N| = |PN| = 0 → si annullano

ma = |PT|

PN = P cosΘ

PT = P senΘ

ma = mag senΘ

a = g senΘ → moto uniformemente accelerato

Piano Inclinato con Attrito

|PN| + N = 0

ma = |PT| - Fac

per muoversi |PT| > Fas

P senΘ > μs N = μs P cosΘ

  • senΘ > μs
  • → tg Θ > μs

→ a = g (senΘ - μd cosΘ)

a = 0

se a = 0 , allora senΘ - μd cosΘ = 0

tg Θ = μd → equilibrio dinamico

PENDOLO SEMPLICE

In punto materiale si appone tramite un filo ideale e oscilla lungo un arco.

  • T - lunghezza filo
  • T - tensione filo e forza
  • mg - forza peso

RN - risultante lungo le dire sole forze

RT - risultante tangenziale alle forze

RN = T - mg cosθ

RT = -mg senθ

T - mg cosθ = m • aN

-mg senθ = m • aT

Dato che aT = d²s/dt² e ds = L dθ → aT = L • d²θ/dt²

aN = v²/L

Sostituendo nell’equazioni precedenti otteniamo:

(m • v²/L) - T - mg cosθ

m • L d²θ/dt² - mg senθ = 0 → d²θ/dt² + g senθ = 0

Equazione differenziale del moto del pendolo

Per piccole oscillazioni possiamo assumere sen x ≈ x

(l’apertura dell’oscillazione è così piccola che questi due valori possono essere considerati uguali), quindi abbiamo:

d²θ/dt² - g/L θ = 0

Dato che ω² = g/L La legge oraria del moto è:

θ(t) = θm sen (ωt + Φ0)

Φ0 - angolo che alcune condizioni iniziali

Il PERIODO del moto è T = 2π/ω → T = 2π √(L/g)

Legge oraria dello spostamento: S = L • θ

Velocità v = ds/dt = L • dθ/dt

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
114 pagine
SSD Scienze fisiche FIS/01 Fisica sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giuliab17 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Buonanno Milly.