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Capitolo III: Storia della finanza internazionale nel secolo 1800
3.1 Introduzione: La tulipanomania, la bolla del Mississippi e la bolla dei mari del sud.
Non si può parlare di ciò che fu l'ascesa della finanza internazionale senza menzionare le tre più grandi crisi finanziarie del passato, le quali portarono ai cambiamenti radicali e alle riforme che furono alla base del mercato dei capitali ottocentesco, e soprattutto non si può ometterle se quello che si vuole dimostrare in questa tesi è che da ciascuna crisi e da come sono state affrontate, si possono trarre come dice l'autore Larry Neal nel suo libro "Storia della Finanza Internazionale", gli insegnamenti necessari a superare gli eventi economici negativi che si possono riproporre nei tempi moderni.
Il primo e forse il più insolito, avente per oggetto non beni immobili o titoli del mercato finanziario, fu quello scoppiato in Olanda nella prima metà del XVII secolo.
che possedevano per investire nei bulbi di tulipano. La frenesia raggiunse il suo apice nel 1637, quando i prezzi dei bulbi raggiunsero livelli astronomici. Tuttavia, la bolla speculativa scoppiò improvvisamente e i prezzi crollarono drasticamente. Molte persone persero tutto ciò che avevano investito e l'economia ne risentì pesantemente. La Tulipanomania è considerata una delle prime bolle speculative della storia e ha lasciato un segno indelebile nella cultura olandese. Ancora oggi, i tulipani sono un simbolo dell'Olanda e il paese è famoso per i suoi bellissimi campi di tulipani. Fonte: Silvestro, N., (2020). Compendio di Storia Contemporanea. Napoli: Edizione Simone; pag.108avevano e convertire il loro intero patrimonio in tulipani. Il prezzo delle case e delle terre cadde vertiginosamente a causa delle norme volume di vendite. Alcuni utilizzarono questi beni per finalizzare i contratti di compravendita direttamente al mercato dei tulipani. L'euforia scatenata si in Olanda non coinvolse soltanto il mercato interno: i capitali affluivano da tutte le direzioni e almeno per un po' fecero anche risalire i prezzi dei beni di prima necessità e dei beni immobili. In molti si indebitarono per acquistare i tulipani; gli stessi bulbi venivano dati in garanzia per stipulare nuovi mutui. Fu un periodo di incredibile euforia in cui sembrava che tutti si stessero arricchendo, ma nel 1637 nessuno sa per quale ragione, si iniziarono a vendere i bulbi; alcuni se ne accorsero e iniziarono a fare lo stesso. Iniziò così, la corsa per liberarsi dai tanto agognati tulipani. La corsa si trasformò in panico e i prezzi crollarono. Con la crisiarrivò un periodo di estrema recriminazione, tristezza e ovviamente ricerca di capri espiatori. Altrettanto estrema fu la cura nel non menzionare la vera causa del disastro ovvero: l'euforia collettiva. Chi rimase con i bulbi in mano fu gettato sul lastrico, 53 Garber, P., (1989). Tulipmania. Journal of Political Economy, vol.97, n.3. pag. 535-56069 chi vantava crediti chiamò furiosamente in causa i tribunali che però non furono di grosso aiuto, visto che dal canto loro accomunarono queste operazioni al gioco d'azzardo. Di questo periodo scrive Mackay citato dallo stesso Galbraith: "Agiati mercanti furono ridotti quasi alla mendicità, e molti discendenti di nobile stirpe videro la fortuna della loro 54 casata annientata al di là di ogni riscatto". L'ultimo tentativo fu quello di far intervenire lo Stato. Anche lo stato però non poté far molto, dal momento che l'unica soluzione sarebbe stata riportare i prezzi dei.tulipani ai livelli precedenti alla crisi: una cosa ovviamente impossibile. Per ciò che riguarda, invece la Bolla del Mississippi, il periodo è quello della Guerra degli Ottanta Anni prima e dei Trent'Anni dopo, della finanza di guerra e dell'emissione di debito a lungo termine per finanziare atti bellicosi, quando al loro termine e con il Trattato di Vestfalia si completa la riorganizzazione finanziaria dell'Europa Occidentale e si posero le basi per la nascita dello stato-nazione moderno.
La distrazione dei governanti spagnoli e austriaci dal controllo dei loro possedimenti d'Oltremare permise alle società commerciali olandesi, inglesi e francesi di espandersi oltre Atlantico portando all'attenzione dei ricchi mercanti e del patriziato dei rispettivi paesi, le potenzialità del commercio di zucchero, tabacco e schiavi senza mai escludere l'allettante possibilità sull'esempio del successo spagnolo in Messico e in
Però della scoperta di giacimenti d'oro e d'argento. Con l'Europa ridotta ad una polveriera, ebbero successo le emissioni di rendite annue a lungo termine, coperte dalle accise e dai dazi cittadini. Si trattava, e questo soprattutto nei paesi del Nord Europa, di rendite vitalizie, rilasciate per la durata di una o due vite, a nome di individui espressamente designati dall'acquirente. Esse erano particolarmente apprezzate dalle famiglie borghesi che desideravano lasciare una eredità ai propri figli. Questi titoli tuttavia non avevano un mercato secondario e dovevano concedere alti tassi di interesse. Diverse invece furono le rendite perpetue.ereditarie e trasferibili, e quindi adatte allarivendita, a differenza dei vitalizi. Si sviluppò dunque un mercato secondario per questinuovi titoli, e fu in primo luogo la possibilità di venderli in caso di necessità ad accrescerela propensione dei cittadini ad acquistarli. Fu l’inizio di un primo mercato internazionale dititoli, ad esempio nel caso Olandese, gran parte delle rendite finì in mano straniere, el’apertura del mercato di capitali agli stranieri rappresentò un ulteriore passo in avanti perla finanza, rispetto a ciò che venne realizzato nelle città-stato italiane.
Le spese accumulate dagli Stati Europei portarono alla crescita di un debito pubblico condimensioni tali da non avere precedenti. Diversi furono gli esperimenti di gestione di taledebito accumulato, che si conclusero con la sola Gran Bretagna, unica nazione a trovare56la chiave del successo nella finanza di guerra.
Il caso francese, conosciuta come la
Bolla del Mississippi è di sicuro la più nota e antica della storia del capitalismo, messa in atto dall'economista e banchiere scozzese John Lawe sostenuto dal Duca D'Orleans, intendeva finanziare alcune società con l'emissione di azioni che sarebbero servite per far affluire denaro fresco nelle casse dello stato francese57 e quindi risolvere i problemi finanziari del regno causati dagli ingenti debiti di guerra. Ciò che l'economista scozzese mise in atto, conosciuto appunto come il sistema di Law, scatenò una frenesia speculativa e finì in un collasso finanziario. Nel 1716 Law fondò la Banca Generale, una banca con autorità di emettere banconote, la sua teoria infatti sosteneva che l'oro e l'argento fisici fossero risorse troppo scarse, per aumentare l'offerta56 Neal, L., (2019). Storia della finanza internazionale, dalle origini ad oggi. Trento: Il Mulino Editore; pag.75-7757 Autori Vari, (2021).
La Bolla del Mississippi e la rovina degli investitori francesi [online]. TiscaliInnovazione. [Consultato il 2 Febbraio 2023]. Disponibile da: La bolla del Mississippi e la rovina degli investitori francesi - Tiscali Innovazione.
71 di moneta. Il suo fu il primo sistema di moneta cartacea in Francia, il quale venne trascurato per secoli proprio a causa di questo fallimento. Un anno dopo fondò la Compagnia dell'Ovest e ottenne per essa i privilegi esclusivi per sviluppare i vasti territori francesi nella valle del fiume Mississippi del Nord America. La compagnia di Law monopolizzò presto anche il tabacco francese e il commercio di schiavi africani, e nel 1719 La Compagnia delle Indie come era stata rinominata, deteneva il monopolio completo del commercio coloniale francese. Law assunse anche la riscossione delle tasse francesi e il conio della moneta; ed in effetti dato il potenziale profitto, la domanda pubblica di azioni della Compagnia delle Indie aumentò bruscamente,
portando il prezzo di un'azione da 500 a 18.000 livres, il che era sproporzionato ai guadagni. Nel 1719 Law aveva emesso circa 625.000 azioni, e poco dopo fondeva la Banca Generale con la Compagnia delle Indie. Law sperava di ritirare il vasto debito pubblico accumulato durante gli anni del regno di Luigi XIV vendendo le azioni della sua compagnia al pubblico, in cambio di titoli pubblici emessi dallo Stato chiamati billets d'état, che di conseguenza aumentarono fortemente di valore. Ne seguì una frenesia di speculazione selvaggia che portò a un boom generale del mercato azionario in tutta Europa. Il governo francese approfittò di questa situazione stampando quantità sempre maggiori di cartamoneta, che fu prontamente accettata dai creditori dello Stato perché poteva essere usata per comprare più azioni della compagnia. Questo andò avanti fino a quando l'eccessiva emissione di cartamoneta stimolò una inflazione galoppante,
e sia la carta moneta che i biglietti d'età iniziarono a perdere il loro valore. Nel frattempo i profitti attesi dalle imprese coloniali della compagnia erano lenti a materializzarsi e l'intrigato collegamento delle azioni della compagnia con le finanze dello Stato finì in un completo disastro nel 1720, quando il valore delle azioni crollò, causando un crollo generale del mercato azionario in Francia e in altri paesi. Anche se il crollo non fu direttamente attribuibile a Law, egli fu l'ovvio capro espiatorio e fu costretto a fuggire dalla Francia nel dicembre del 1720. Gli enormi debiti della sua compagnia e della sua banca furono poco dopo consolidati e presi in carico dallo Stato che aumentò le tasse per mandarli in pensione. Sempre intorno al 1720, si verificò in Inghilterra la bolla della South Sea Company, che lo studioso Richard Dale ricorda come."The First Crash", un evento in parte a imitazione dell'omonimo evento di Wall Street del 1929, è un'esperienza unica che ti permette di vivere in prima persona la sensazione di un crollo finanziario. Durante l'evento, i partecipanti avranno l'opportunità di giocare il ruolo di investitori e trader, prendendo decisioni finanziarie e affrontando le conseguenze delle loro azioni. Attraverso una simulazione realistica, "The First Crash" ti permette di comprendere meglio i meccanismi del mercato finanziario e di apprendere importanti lezioni sulla gestione del rischio e sull'importanza di una corretta diversificazione degli investimenti. Durante l'evento, sarai immerso in un'atmosfera coinvolgente e avrai l'opportunità di interagire con altri partecipanti, condividendo strategie e discutendo delle tue scelte finanziarie. Non perdere l'occasione di partecipare a "The First Crash" e di vivere un'esperienza unica che ti aiuterà a migliorare le tue competenze finanziarie e a comprendere meglio il funzionamento del mercato.