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DOMANDA D’ESAME, ESPRIMERE OPINIONE PERSONALE:
- Gramsci
Antonio (centro-sinistra/sinistra, secondo lui il risorgimento è
progressista e riformista):
stata una rivoluzione mancata. Si stava formando l’idea di una trasformazione delle idee sociali,
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fi fi fi fi Giada Pedroni
economiche e politiche: si stavano veri cando una serie di fenomeni quali l’allontanamento della
nobiltà del potere, un governo più democratico ed un progresso liberale più aperto, inclusivo e
progressista. Le classi dirigenti vollero però bloccare quest’evoluzione, utilizzando l’economia
per scopi politici e schiacciando la parte povera della popolazione, facendo pagare loro le spese
per un ammodernamento dell’Italia che avrebbero dovuto, almeno in parte, pagare i più ricchi
(es. tassa sul macinato);
- Romeo
Rosario (centro-destra, secondo egli il risorgimento
liberale conservatore moderato):
avvenne tardi. In Italia i gruppi dirigenti lanciarono una politica indirizzata all’accumulazione
primitiva, ossia accumulare capitali da investire nell’economia per accelerare la modernizzazione.
Una volta avviata, anche le classi economicamente povere avrebbero avuto le possibilità di
arricchirsi e recuperare i risultati della modernizzazione nello lungo periodo.
La rincorsa alla modernità venne concentrata sulle regioni già sviluppate, perché era è più facile
ampliare e migliorare qualcosa che già c’era (Nord) piuttosto di creare qualcosa di nuovo dal nulla
(Sud).
Nel contesto meridionale, una redistribuzione delle risorse portava gli agricoltori ad essere più
“benestanti” e ciò causava una riduzione del divario tra nobiltà e contadini; tuttavia, per mantenere
il fenomeno del clientelismo, era necessario mantenere ampio questo divario.
Con l’avvio della prima globalizzazione (seconda metà dell’Ottocento) vennero introdotte nuove
navi a vapore, nuovi collegamenti telegra ci, ecc.
A seguito della guerra civile americana (1861-1865) arrivò in Europa una grande quantità di risorse
dal Nord America: per l’Italia ciò determinò la ne dell’idea di diventare il “giardino d’Europa”.
Bisognava trovare un altro sistema: nel frattempo la migliore risposta fu rappresentata dal
protezionismo. La Sinistra storica introdusse la prima barriera protezionista nel 1878: si trattava
di un dazio medio per le merci importate pari a circa il 30%. Tuttavia questa misura non funzionava
bene, perciò venne corretta nel 1887 con una nuova tariffa del 50% sulle merci importate, al ne di
proteggere le merci locali, che avrebbero risentito in minor misura della concorrenza statunitense.
Ciò andò ancora a svantaggio dei più poveri, più sensibili ai cambiamenti di prezzo; ulteriori
svantaggi furono una diminuzione dell’offerta e una diminuzione del commercio.
L’uni cazione politica italiana non concise con quella nanziaria, infatti non viene creata
nell’immediato una Banca d’Italia, bensì rimasero come punti di riferimento le vecchie banche degli
stati preunitari (Banco di Toscana, Banca delle due Sicilie per il Regno di Napoli e Banca di Torino).
Banca d’Italia,
Nel 1867 vi fu la creazione formale della che però non era l’unica e quindi non
deteneva il monopolio; gli scambi erano perciò piuttosto complicati.
1) Quali erano le condizioni dell'agricoltura italiana dopo l'Unità?
Prima riga - opinione personale: l’agricoltura italiana era arretrata perché basata ancora su culture
estensive ed un utilizzo estensivo della manodopera e scarso di tecnologia e specializzazione,
soprattutto considerando che aprendosi i commerci internazionali la competizione anche su
prodotti agricoli di qualità vedeva tutte le culture europee svantaggiate rispetto a quella americana,
russa, ecc.
2) Come mai lo sviluppo industriale non iniziò subito dopo l'uni cazione nazionale italiana?
Costruire un proprio discorso sulla base di ciò che è stato detto.
Ci sono vari aspetti da analizzare: fattori sostitutivi, motivi sociali e politici, fattore temporale,
interessi di classe, volontà di mantenere il potere politico, distanza tecnologica dal resto d’Europa,
arretratezza insanabile a causa del ritardo, eccesso di concentrazione su questioni formali e non
sostanziali, ecc. Scegliere un aspetto e spiegarlo, illustrandone il contesto ed esprimendo i propri
ragionamenti.
GIOVEDÌ 16/03/2023 15
fi fi fi fi fi fi fi Giada Pedroni
Lezione 9 - Le distanze più “corte” dell’economia
internazionale
La seconda metà dell’Ottocento fu un periodo caratterizzato da estremi cambiamenti che
modi carono profondamente il panorama internazionale, interagendo anche con il contesto
italiano. La Sinistra storica aveva un suo piano di governo e si attivò per risolvere i precedenti
problemi; tuttavia, dall’esterno arrivarono altri problemi per cui bisognava trovare nuove soluzioni.
1869
Nel accaddero quattro avvenimenti importanti, non collegati tra loro, che fanno
comprendere la voglia di innovazione e cambiamento e che caratterizzarono la cosiddetta
rivoluzione dei trasporti:
- canale di Suez:
Apertura del all’epoca si trattava di un’impresa ritenuta quasi impossibile, ma
nonostante ciò è durato nel tempo ed è giunto no ad oggi. Questo canale ridusse di metà la
distanza tra l’Europa e l’Oceano Indiano. Le navi a vapore potevano attraversare il canale, le navi
a vela no perché non c’era vento e dovevano essere trascinate dai cammelli, con ingenti costi;
- prima ferrovia transcontinentale in Nord America:
Completamento della collegava
la costa atlantica con quella paci ca;
- motore a vapore a triplice espansione,
Introduzione del 10 volte più ef ciente del
motore di Watt. Generava la stessa quantità di energia della macchina di Watt con 1/10 del
carbone;
- Cutty Sark,
Varo del la più veloce nave a vela mai creata. Nonostante ciò aveva delle
problematiche (es. scafo piccolissimo, poco spazio per le merci). Era pensata per portare carichi
di altissimo prezzo dall’Oriente verso l’Europa. Condurre questa nave era molto dif cile a causa
delle proporzioni tra vela e scafo. La sua creazione determinò la ne della navigazione a vela:
vennero raggiunti i limiti tecnici della navigazione a vela.
1914 Canale di Panama,
Questo periodo “terminò” con l’apertura nel del che determina per
le navi l’attraversamento di un pezzo montuoso (quello di Suez è tutto piano, deserto); con la sua
costruzione le tradizionali limitazioni geogra che vennero superate. Ciò produsse:
- espansione del commercio internazionale opportunità
Grande e nuove
economiche. Tra l’Ottocento e la Prima Guerra Mondiale il commercio internazionale
aumentò del 400% e i costi dei trasporti diminuirono del 50%;
- di 50 milioni di europei.
Dalla seconda metà dell’Ottocento vi fu l’emigrazione In Italia,
negli anni attorno al 1910, emigravano circa 800.000 persone all’anno;
- globalizzazione.
Risultato dell’emigrazione fu la Ormai tutto il mondo era percorribile,
perciò aumentò la competizione internazionale per il controllo delle risorse. La conseguenza più
profonda dell’interconnessione furono accordi, trattati, patti doganali e convenzioni con lo scopo
di introdurre delle regole nel commercio internazionale;
- Ciò si ri esse anche nelle legislazioni interne delle singole nazioni: tutti i paesi diventarono
progressivamente simili. Si diffusero la tecnologia e le opportunità economiche, il business
diventò concorrenziale, le regole si uniformarono e allo stesso modo anche i processi produttivi.
mondo sviluppato ed omogeneo.
Il diventò sempre più
Il risultato fu essenzialmente un mondo perfettamente omogeneo dal punto di vista economico e
prima
ciò creò un secondo livello di conseguenze (sempre tra il 1869 ed il 1914 -
globalizzazione):
- internazionale autosostenersi,
Si generò un’economia in grado di con una propria
sionomia rispetto alle economie nazionali;
- trasporti marittimi
I divennero la spina dorsale dello sviluppo mondiale, un business a sé
stante e un asset politico fondamentale. Erano completamente diversi rispetto al passato: c’era
bisogno di esperti (es. ingegneri) per far funzionare i nuovi motori, capitale umano molto
specializzato e capace di aggiornarsi progressivamente. Vi era inoltre la necessità di costruire di
scuole tecniche, università, politecnici che formassero ed aggiornassero il capitale umano,
mantenendolo collegato con lo sviluppo della frontiera tecnologica. Era ormai la tecnologia a
dettare i tempi dello sviluppo, non più viceversa.
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fi fi fl fi fi fi fi fi fi Giada Pedroni
Compressione dello spazio-tempo: l’intero mondo è collassato, sia per quanto riguarda le
dimensioni ma anche per la percorribilità.
La navigazione internazionale prima era segnata dall’incertezza: con la nave a vela tutto dipendeva
dal vento e da altri fattori atmosferici; le ferrovie e la navigazione a vapore, invece, diminuirono
molto i costi e resero il tempo prevedibile e sincronizzato, eliminando le incertezze. L’ef cienza del
sistema cambiò velocità.
In Gran Bretagna, il costo nale del cotone crollò a causa della diminuzione del costo dei trasporti.
prima ferrovia transcontinentale nel Nord America,
Fino alla costruzione della le
grandi pianure interne erano un territorio pressoché sconosciuto e dif cile da percorrere. Con la
sua costruzione, tutte le risorse delle pianure centrali diventano disponibili: prima l’asse economico
principale era l’asse nord-sud (lungo i umi), dopo l’avvento delle ferrovie l’asse di sviluppo diventò
l’asse est-ovest, perciò cambiarono anche le città più importanti. L’importazione di manodopera
iniziò proprio con l’infrastrutturazione: i lavoratori che si occuparono della transcontinentale erano
perlopiù cinesi.
In Italia prima vi erano tre ore legali: Torino, Roma e Firenze.
Nel 1884 venne convocata a Washington una conferenza internazionale per decidere come
regolare la ormai fondamentale sincronizzazione tra i diversi sistemi di trasporto. Venne creata
standard:
l’ora il mondo venne suddiviso in 24 spicchi, i fusi orari, in ognuno dei quali l’ora viene
decisa dai governi corrispondenti. Le nuove regole erano economiche, gli attori erano politici e gli
obiettivi erano strategici (controllo).
Il Regno Unito ottenne un trattamento di favore nell’ora standard: è infatti un’ora pi&