Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 47
Appunti Storia e didattica della storia Pag. 1 Appunti Storia e didattica della storia Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia e didattica della storia Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia e didattica della storia Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia e didattica della storia Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia e didattica della storia Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia e didattica della storia Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia e didattica della storia Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia e didattica della storia Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia e didattica della storia Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia e didattica della storia Pag. 46
1 su 47
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Ellenistici: Regno dei Tolomei in Egitto - Regno dei Seleucidi in Siria-Palestina

Gli ebrei, vivendo sotto le monarchie ellenistiche, dovettero porsi la questione dell'atteggiamento da assumere verso la cultura greca. Nacquero dei contrasti interni che fanno trapelare quello che emerse più chiaramente nei decenni seguenti: il fatto che gli ebrei di Palestina non costituivano un gruppo omogeneo.

Nel mondo mediterraneo la diaspora ebraica esisteva da molto tempo: erano sempre più numerosi gli ebrei che lasciavano il natio mondo rurale per guardarsi da vivere in terra straniera. Gli ebrei si trovavano naturalmente fortemente esposti agli influssi ellenistici, ma si limitarono ad appropriarsi di alcuni dei loro elementi culturali, continuando a frequentare le sinagoghe e a leggere e interpretare i sacri testi.

Rivolta dei Maccabei - I sec. A.C.: Inclusione nell'orbita romana

[da appunti -> Rivoluzione dei Maccabei, popolo ebraico, fu una rivolta religiosa]

E POLITICA volta a preservare la loro autonomia e specificità religiose e culturali]

Quando i ROMANI arrivarono a conquistare la Palestina, la loro influenza prese il sopravvento (63 a.C.) – molti avevano notevoli aspettative nei confronti dei nuovi vincitori: erano i romani a comandare, in parte direttamente e in parte attraverso re-clienti locali di cui il più noto fu ERODE il GRANDE dal 40 al 4 a.C.

Nel 66 a.C. vi fu una RIVOLTA che i Romani riuscirono a sedare con la FORZA MILITARE e alla quale seguì una SOTTOMISSIONE più dura della popolazione e la DISTRUZIONE del TEMPIO nel 70 a.C. → [da app PROSELITISMO = condividere il proprio credo religioso con chi viene da altre credenze DIASPORA = fenomeno che indica la presenza di comunità ebraiche anche all'infuori della Palestina.]

In più: la tradizione storiografica degli ebrei che ci è giunta attraverso l'ANTICO TESTAMENTO, collegò il concetto di esclusività

ai primi passi di quel popolo. Secondo la versione tramandata, Abramo obbedì al comando e si stabilì a Canaan; si trasferirono poi in Egitto dove

IL CRISTIANESIMO: All'epoca di TIBERIO un certo GESU' percorse la Galilea predicando, e fu crocifisso a Gerusalemme sotto il prefetto Ponzio Pilato; Il fatto che sia esistito un uomo con la sua biografia è inconfutabile, ma la sua dottrina autentica non è facile da cogliere: le prime testimonianze sono costituite alle lettere di PAOLO e alcune delle ultime sono raccolte nel NUOVO TESTAMENTO i Vangeli, per esempio, nacquero dopo la distruzione del TEMPIO di GERUSALEMME e servirono alle comunità cristiane come CONFERMA di sé stesse e degli insegnamenti di Gesù.

Possiamo individuare alcuni punti fermi:

  • Gesù, cresciuto in un ambiente ebreo, visse in un mondo che assisteva all'ostentazione del lusso tipica dell'ellenismo
  • Quello che conosciamo è solo quello che
ciò che avevano imparato da Gesù in diverse parti del mondo. La comunità cristiana si sviluppò gradualmente, con diverse interpretazioni e pratiche, ma tutti condividendo la fede in Gesù come il Messia e il Figlio di Dio. Gesù è considerato da molti cristiani come il fondatore della loro religione, anche se egli stesso non ha mai inteso creare una nuova religione separata dal giudaismo. La sua missione era quella di portare il Regno di Dio sulla terra, insegnando l'amore, la giustizia e la fedeltà a Dio. La sua morte sulla croce e la sua risurrezione sono eventi centrali nella fede cristiana. I suoi discepoli testimoniarono che Gesù era risorto dai morti, dimostrando così la sua divinità e la sua vittoria sulla morte. In conclusione, Gesù ha avuto un impatto profondo sulla storia e sulla spiritualità umana. La sua figura e i suoi insegnamenti continuano ad essere oggetto di studio e ad essere seguiti da milioni di persone in tutto il mondo.nelle sinagoghe tanto che presto si formò una COMUNITÀ CRISTIANA in una delle grandi città dell'Impero, ad ANTIOCHIA.
(da appunti -> il Cristianesimo iniziò a diffondersi dopo il I sec, e continuò durante tutto il II e il III tramite una LENTA DIFFUSIONE; andava verso una ACCETTAZIONE generale. È sbagliato pensare che le persecuzioni siano state pian piano sempre più morbide fino ad arrivare ad una accettazione del Cristianesimo = nell'ULTIMA FASE si inasprirono maggiormente soprattutto a causa dell'imperatore DIOCLEZIANO, dalla fine del II sec all'inizio del IV. Finirono sotto l'imperatore COSTANTINO che proclamò tolleranza e, alla fine, la proclamò RELIGIONE dell'IMPERO.)
Gli insegnamenti etici non erano nuovi ma il fatto straordinario era che ora quei precetti erano SOSTENUTI da una RELIGIONE che aveva la pretesa di universalità; il SUCCESSO del cristianesimo fu favorito ancheda alcune circostanze contingenti quali il fatto che, distrutto il tempio, i cristiani lessero l'evento come il realizzarsi di una profezia del messia e un senso di conferma. Rilevante è che il Cristianesimo sia riuscito a SUPERARE una CRISI DOTTRINALE legate alle parole di Gesù che professava l'arrivo del regno dei cieli riuscirono ad accettare i fatti senza rinunciare alla propria visione del mondo e continuarono a credere nel Suo ritorno. L'esperienza di Gesù Cristo produsse PER I CRISTIANI una nuova VISIONE della STORIA in 2 fasi, PRIMA e DOPO l'incarnazione la seconda fase aveva una META: il Giorno del Giudizio. Questa visione/concezione divenne BASE della DATAZIONE tuttora in uso. Sulla pagina 196 c'è una conclusione riassuntiva sul CRISTIANESIMO DELLE ORIGINI. METÀ I SECOLO D.C.: ATTIVITÀ DI PAOLO DI TARSO. In ANTIOCHIA ci si imbatte in un personaggio per molti ambiguo: PAOLO DI TARSO che aveva partecipatoalle persecuzioni contro i cristiani ma che, in seguito ad una visione di Cristo, si convertì non ebbe interesse particolare per le idee sul cambiamento del mondo, in quanto si concentrò maggiormente sul concetto secondo cui gli uomini potevano accedere alla grazia attraverso la morte di Gesù = l'amore di Dio trovava espressione nella Morte di suo figlio. Paolo aprì i riti della comunità cristiana ai non circoncisi: non fu probabilmente il primo ma il suo caso era quello di un uomo che non aveva conosciuto Gesù e che aveva anche perseguitato i suoi seguaci. = nacque una violenta polemica e sulla quesitone si tenne anche una riunione nel 48 d.C. in cui Paolo si sentì confermato come apostolo dei gentili e dei non circoncisi. La sua posizione rimase controversa. Grazie alle lettere di Paolo possiamo affermare che: - Nacquero delle comunità di Giudei cristiani che intrattenevano stretti rapporti con altri gruppi ebraici anche se

NONmancavano gli SCONTRI.- Il prevalere del cristianesimo della DIASPORA diede il via all’evoluzione sorprendente che portò la religione cristiana adiventare una RELIGIONE CITTADINA in un mondo improntato all’urbanità e al lusso.- Le COMUNICAZIONI avvenivano anche intensamente tra le varie comunità = ciò consentì all’INTEGRAZIONE dei cristiani diPROGREDIRE nonostante la DISPERSIONE GEOGRAFICA.Alcune lettere si soffermavano su PROBLEMAI ORGANIZZATIVI e pratici, mentre altre su questioni TEOLOGICHE FONDAMENTALI.La tradizione affida a PAOLO un ruolo Chiave e il prevalere delle sue posizioni accelerò anche il GRADUALE DISTACCO dei cristiani→DALLE COMUNITA’ EBRAICHE questo non impedì ai cristiani di frequentare le sinagoghe ma si trovarono esposti alla condannada parte dei giudei che li etichettarono come SEPARATISTI.Le aspre polemiche che pi nacquero dei cristiani nei confronti degli ebrei avrebbero in seguito

alimentato l'antigiudaismo cristiano.

LEZIONE 7: 20/03/2023

CAPITOLO LIBRO: LA DIFFUSIONE DEL CRISTINAESIMO – (non affrontato dal prof ma sono un sacco di pagine e non mi sembrava pertinente lasciarle lì – servono da collegamento)

All'inizio del capitolo si parla delle GRANDI VARIETÀ di PRASSI e CONCEZIONI RELIGIOSE che esistevano; del fatto che non vi era un giorno festivo, che i sacerdoti avevano un ruolo che variava a seconda dei luoghi e che alle divinità erano associate storie e funzioni variegate.

Per quanto fosse ampia la varietà, essa non comportava una tolleranza illimitata: i nuovi culti NON dovevano indurre a trascurare le divinità cittadine.

Gli atti religiosi celebravano la COMUNITÀ POLITICA e non si poteva entrare a far parte di una comunità di culto per conversione o attraverso una forma di decisione individuale, ma solo nascendovi o partecipandovi.

I CRISTIANI si consideravano credenti emancipati dagli

altri legami e obbedivano solo alla voce del signore. L'UNIONE inscindibile di RELIGIONE + POLITICA ritrovava espressione nel CULTO DELL'IMPERATORE per gli antichi era normale, mentre, per la tradizione giudaico-cristiana, non era altrettanto univoca. (approfondisce poi il culto dell'imperatore da pg 174 in poi) Approfondimento sul GIUDAISMO: il culto dell'imperatore TOLLERAVA la particolare posizione degli ebrei che non erano costretti a prendervi parte, neanche dopo le "insurrezioni" o "rivolte" che colpirono gli ebrei nel 66, nel 115 e nel 132 d.C. L'idea PACIFICA era però parziale: esisteva un ODIO verso gli ebrei che si esprimeva persino nelle parole dei poeti il culto giudaico appariva scandaloso e ciò nei secoli successivi avrebbe alimentato sospetti e accuse. Le tensioni tra ebrei furono sia LOCALI che dovute alla crescente PRESSIONE AMM e FISCALE = le 3 ribellioni o guerre portarono molti giudei al

Martirio e, dopo la distruzione del secondo tempio, al pagamento al fisco di Roma del tributo - che fino ad allora aveva versato il tempio stesso - il giudaismo sopravvisse, ma la fine della diaspora non era vicina. (Approfondimento sulla letteratura ebraica prodotta in quel periodo a pg 178)

Al paganesimo antico non erano del tutto estranee le idee monoteistiche: esse erano coltivate da alcune scuole filosofiche che però praticavano un monoteismo inclusivo in cui tutte le divinità si riconducevano a una. Il monoteismo cristiano, invece, è un monoteismo esclusivo in cui non vi è l'esistenza di altri Dei, ma socialmente inclusivo poiché aperto e accessibile a tutti.

Nel periodo imperiale tutto lascia pensare che gli uomini dedicassero maggiore attenzione ai fenomeni religiosi per, apparentemente, varie ragioni:

  • La monarchia, con il suo splendore, monopolizzava qualsiasi vittoria e successo e lasciava al Senato sempre meno possibilità di emergere - erano

costretti a cercare altre vie per la gloria - Fenomeno favorito dalle PROCCUPAZIONI per un impero a rischio.

Molto di ciò che stava prendendo forma in quella società corrispondeva a

Dettagli
A.A. 2022-2023
47 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giorgia.Garavaglia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e didattica della storia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Della Misericordia Massimo Giuseppe.