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1. LA FACCIATA CONTINUA IN VETRO

Per la realizzazione di questo presupposto si inizia a parlare di strutture a scheletro,

con travi e pilastri in ghisa, che consentono di raggiungere ottime luci e di

supportare carichi maggiori.

Si parla poi di travi a doppio T, in cui la parte compressa aveva sezione inferiore

rispetto a quella tesa. 7

I primi esperimenti vengono fatti a Philadelphia e tramite il Jayne

Building, Louis Sullivan viene ispirato per la sua produzione a

Chicago. E’ un edificio esternamente in muratura ma

internamente a griglia. Si semplifica molto anche l’apparato

decorativo, che si definisce solo all’ingresso e nella parte finale

dell’edificio.

A volte sono presenti elementi decorativi che differenziano alcune

parti dell’edificio, ma sono solitamente floreali e modulari.

Altro elemento fondamentale è lo studio di finestre aggettanti che

poi vengono approfonditi e prenderanno il nome di Oriel Window, una forma di

Bay-window (finestra a golfo), che si proietta all’esterno della facciata senza

raggiungere il suolo, ma sostenuta da mensole e supporti.

L’obiettivo era quello di massimizzare l’illuminazione degli interni, ma la soluzione

non ebbe un riscontro positivo.

2. ASCENSORE DI SICUREZZA

Nel 1851, all’esposizione internazionale al Crystal Palace, Otis presentò un

montacarichi/ascensore, con il freno di sicurezza, che consentiva di impedire la

caduta libera di un ascensore.

Inoltre, nel 1862 sempre Otis presenta il primo ascensore con sistema a motore a

vapore con pompa idraulica per migliorare le prestazioni e la velocità del movimento

dell’ascensore.

Il primo installato all’interno di un edificio risale al 23 marzo 1857, nell’E.V.

Haughwout Department Store, alto 5 piani.

3. TELAIO METALLICO

Iniziano a nascere gli edifici con il telaio metallico, con ghisa visibile addirittura in

facciata.

L’incendio della città di Chicago: nasce una speculazione edilizia,il terreno diviene caro e

cresce la necessità di costruire velocemente e contenere più cittadini possibili, portando ad

un processo di elaborazione e definizione della tipologia già presente a Philadelphia e New

York. 8

Chicago school

Il grattacielo è una tipica applicazione del procedimento astrattivo proprio della cultura

americana, dove Chicago era il deposito principale.

La produzione industrializzata dei chiodi in ferro sconvolse le pratiche edilizie, lasciando

spazio alla tecnica del Balloon Frame (struttura a pallone), che consente di avere più

leggerezza nella costruzione e velocizzare la costruzione.

Il grattacielo inizia ad avere quindi delle caratteristiche fondamentali senza avere una vera e

propria identità formale:

- l’uso dell’acciaio

- la tecnica costruttiva del Balloon Frame

- la presenza dell’ascensore

2 architetti fondamentali per la scuola di Chicago, che entrambi studiano in Francia:

1. Le Baron Jenney:

- caratterizza per lo più il momento tecnico di Chicago

- è più ingegnere che architetto

- tende ad utilizzare edifici a scheletro

- non ha accorgimenti stilistici, impianta tutto il suo programma architettonico

verso l’impianto strutturale

2. Henry Richardson:

- momento culturale di Chicago

- lavorava per lo più con la pietra o il mattone

- implicazioni stilistiche

Le Baron Jenney

1. First Leiter Building, Chicago

- struttura esterna in muratura che pare strutturale, ma in realtà il

lavoro strutturale è affidato ai pilastri in ferro interni

- struttura reticolare che diventa una griglia geometrica come negli

edifici di Philadelphia e New York

- gabbia modulare per aumentare il numero di piani

- aperture suddivise internamente da dei piccoli pilastri in ghisa

- alleggerimento delle pareti esterne e rivestimento vetrato

omogeneo

- anticipa l’idea del grattacielo moderno

- assenza suddivisione tra piani a livello visivo

2. Second Leiter Building, Chicago

- assenza suddivisione tra i piani a livello visivo: vuole

mettere in evidenza la struttura dell'edificio

- elimina tutta la decorazione, ad eccezione di piccoli

capitelli sulla fine dell'edificio

- gabbia metallica ripetuta in modo modulare per aumentare i piani dell’edificio

- interno con colonne in ghisa che sorreggono travature in ferro battuto, così da

ottenere maggior ampiezza delle luci strutturali

- basamento in granito, pilastri esterni in muratura e lesene in mattoni 9

3. Manhattan Building, Chicago

- edificio più alto di Chicago (16 piani)

- problema di illuminazione dei piani più bassi che risolve con

finestre maggiormente aggettanti a pianta circolare o

poligonale per avere più aria e luce internamente: bow

window che dispone nella parte centrale dell’edificio, dal

basamento fino alla parte superiore

Henry Richardson

1. Magazzini Marshall, Chicago

- angoli che danno l’idea di supportare qualcosa

- inizia ad inserire elementi di rottura: non è più una

griglia geometrica

- muri autoportanti in arenaria

- basamento in granito

- interno con colonne in ghisa che sorreggono

travature in ferro battuto, ottenendo così maggior

ampiezza delle luci strutturali

- nuovo approccio per l’estetica della facciata:

trattamento a bugnato su tutta la facciata

- reinterpreta i principi antichi e tradizionali dell’architettura creando un nuovo

vocabolario

- piano terra con finestre ad arco ribassato mentre i 3 piani successivi finestre con

arcate a tutto sesto

Daniel Burnham

Burnham usa il movimento come caratterizzante dei suoi edifici

Montauk Building, Chicago

- suddivisione del prospetto in 3 fasce verticali di cui una parte

aggettante

- balconate

- edificio aperto sul contesto

- elementi floreali

- dividere importanza elemento verticale e orizzontale

- dimensioni dell’ingresso confondo l’idea dell’altezza reale

dell’edificio 10

Monadnock Building, Chicago

- progettazione legata a Sullivan ma con l’uso della Bow Window

con cui crea movimento

- sottolinea l’elemento di discontinuità progettuale

- viene tutto semplificato

- non ci sono decorazioni se non nella parte terminale

- angolo tagliato / smussato per dare più sensazione di verticalità

ma anche di movimento, vuole dare l‘idea di una curva

- edificio di 16 piani con struttura portante in mattoni

- ispirato alle forme di Richardson

- basamento appena accennato

- anticipatore di alcuni caratteri del grattacielo del dopo guerra

Masonic Temple

- richiama l’architettura tradizionale americana

Louis Henry Sullivan

Fu l’architetto più importante perché capisce che l’edificio verticale non può essere una

griglia, ma può essere caratterizzato da una teoria: l’edificio è come un uomo:

1. base: ingresso, parte di impatto visiva da vicino, per cui deve essere decorata in

modo dettagliato e diversa da tutto il resto

2. corpo: la griglia geometrica

3. testa: l’apice dell’edificio, viene vista da lontano, quindi rappresenta l’edificio

all’interno della città e lo codifica, per cui va decorata in modo differente

La sua è un’architettura di particolari e organica in cui l’edificio vive e continua a vivere, per

questo la parte decorativa si rifà all’elemento naturalista.

Si occupa prettamente di grattacieli e si forma nello studio di Le Baron Jenney.

Nei suoi primi esperimenti guarda agli esempi di Richardson e di Jenney.

Ha molta attenzione nella decorazione di ogni parte dell’edificio. Questi elementi hanno

diverse matrici storiche, per lo più classiche ma anche organiche.

Molti sottolineano che la ricerca di Sullivan sia finalizzata a trovare un linguaggio

architettonico adatto alla nuova società americana, ma nelle sue strutture c’è qualcosa di

più: utilizza decorazioni con elementi di matrice naturale legati ad una forma di generazione:

è qualcosa che nasce, non che si conclude in se stesso. Di fatti, sembra che l’edificio

continui e sia in continua evoluzione. Usa intrecci di matrice irrazionale legati

all’osservazione della natura.

Usa la razionalità nella griglia geometrica ma le sue decorazioni sono contraddistinte da

irrazionalità. Ogni elemento è studiato.

La funzione che genera la forma è l’aspetto fondamentale nella produzione di Sullivan. 11

Tra gli edifici della sua prima fase c’è il Chicago Theater and Hotel Building, Chicago

- lui definisce in modo pedissequo ogni elemento dell’edificio

- realizza 2 torri differenziate: una principale e una secondaria

- differenzia ogni area dell’edificio

- internamente è un edificio funzionale con un’analisi di relazioni tra gli spazi

- la parte del ristorante è nella parte terminale dell’edificio per evitare di invadere con

gli odori il teatro e le altre aree dell’edificio

- tutte le parti vengono studiate per migliorare aspetto acustico e visivo del teatro

- cerca di studiare in modo molto attento anche i percorsi all’interno dell’edificio. in

modo che non ci sia una sovrapposizione di persone che hanno uno scopo differente

all’interno dell’edificio. (teatro per se e hotel per se).

- parte backstage e stage vengono studiati per avere una relazione diretta ma anche

per avere elementi di elevazione per movimentare velocemente i diversi scenari.

- c’è un’analisi complessiva sia a livello stilistico, sia di spazialità, sia di ingegneria

- struttura composta in ferro e muratura

- basamento in bugnato in pietra

- la variazione del rivestimento di facciata serve per modulare l’altezza dell’edificio e

per moderare l’effetto massiccio del volume

- usa sistemi moderni per riscaldamento e ventilazione

Da questo edificio Sullivan ricava il suo modello

strutturale e stilistico di grattacielo:

1. strutturale: maglia ortogonale in ferro

ricoperta con mattoni forati per rendere più

stabile l’edificio e per dare più resistenza

al fuoco

2. stilistico: edificio diviso in tre parti:

a. base: deve essere ricca in

decorazioni

b. centro: trattata tutta con lo stesso

modulo in modo da essere uguale

in tutte le sue parti

c. sommità: elemento che presenta l’edificio da lontano, quindi deve essere

molto decorata

base e sommità vengono trattate nello stesso modo 12

Wainwright building, Missouri

- è il primo esempio in cui si nota la classificazione di

Sullivan

- elemento di rinforzo dell’angolo utile non solo

strutturalmente ma dà l’idea che sia un edificio solido

- crea un edifico a C per migliorare

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
71 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alissa.rocca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Galli Barbara.