AREA
Area Momento inclinante e
- lavoro Stabilità
mom .
2
Cos è tipico delle normative militari, questo perche l'intensità del vento è molto piu notevole. In ambito di
θ
angolo di equilibrio statico non ho tutta questa grande differenza. inclinando
la nave
Fu
Vado a prendere le forze e le vado ad applicare: E / h Hw-T/z
I
⑧ =
Ipotizzando che le forze rimangano due
distanza es
tra
h
applicate a quel punto una volta forze dritta
la è
che la nave si inclina, noi abbiamo nove
quando
una nuova distanza h'. I
⑳ R /
se
h' è il cateto di un angolo rettangolo che ha
h come ipotenusa, h' è un cateto adiacente
all'angolo .
θ
h' h coso
=
Quindi il momento inclinante dovuta all'azione del vento si indebolisce a cedere della nave all'inclinazione a
causa delle riduzione del braccio tra le forze.
Se scrivessi: In teoria avrei ancora
&CWVAce un'azione del vento
= (Hw-T/2)
MW coso
coso
° 2 °
1 coso È un modello che ha dei limiti.
Sto dicendo che se avessi la nave fatta come nel disegno, non c'è azione del vento. Questo modello mi dice
che quando la nave è a 90° su di essa non si esercita nessun momento dovuto all'azione del vento, il che
non è vero ma a me il modello serve a valutare l'azione del vento sulla murata.
Il secondo coseno viene fuori dal fatto che l'area laterale esposta è data dalla superficie verticale e una
longitudinale. La superficie perpendicolare all'azione del vento si riduce in ragione del coseno.
Il primo coseno è dovuto alla riduzione del braccio mentre il secondo coseno è dovuto alla riduzione dell'area
perpendicolare al vento.
Abbiamo disegnato una posizione longitudinale del punto di applicazione del vento identica alla posizione
longitudinale del punto di applicazione delle forze di resistenza idrodinamiche (ragionevole per la tipologia
di nave che stavamo discutendo: es porta contenitore...)
· ⑧
⑳ ⑨
⑧
⑨
Premessa: di quella in mezzo non ce ne occupiamo.
Cosa succede quando le due forze sono a coordinata x diversa? Considerando il vento perpendicolare al
"foglio" che entra, nel primo caso la prora viene verso di noi e si porta nella direzione di provenienza del
vento mentre nell'ultimo caso la prora di allontana "dentro il foglio".
C'è raccolto tutto cio che riguarda la stabilità
Fascicolo istruzione al comandante = stability booklet e allo stato integro in falla della nave.
VALUTAZIONE DEL PESO DELLA NAVE SCARICA E ASCIUTTA Light ship weight
Le voci di peso nella nave scarica asciutta:
• scafo
• allestimento
• apparato motore Includere IMPIANTI
Può ALCUNI
- ROOM
ENGINE
IN
CHE SONO
PN Pscafo Pap
Pau
+ +
= mot
scarica Asciuta
e . . .
. ~ ORMEGGIO
GRU ORGANI impianti
e
,
V borrotto
persino , Saldatura
Squadretta e condone
È necessaria fare la pesata in acqua quando la nave è pronta per essere consegnata all'armatore. Per fare la
valutazione usiamo il principio di Archimede. Vediamo quanto volume sposta la nave una volta messa in
acqua e si valuta il peso. È nostro interesse avere la nave nella condizione piu vicino possibile alla condizione
scarica e asciutta, Ciononostante siamo in una fase di consegna quindi gli impianti di bordo sono gia stati
testati dai registri di classifica: ci sono dei liquidi impompabili nelle tubazioni di quando sono stati testati. Si
va a valutare spesso il peso della nave vacante.
Pracante Pimpompabili
PS +
= A
. . (LUNGHEZZA MARCHE
LM DRIAO
PAV INTERSEZIONE DI
TRA
PAD :
Pam PRORA DI PROGETTO
GALEGGIAMENTO
CON
93
01 ,
da
, , ,
1 di
piano gall di progetto
. PAV
posizionare
per
/ D// ·
/ / / .
Ol
TAD & S
Tav
/ LPP
La nave scarica asciutta normalmente è appoppata perche apparato motore e sovrastrutture sono a poppa.
Si misura l'immersione Tav e Tad per valutare piano di galleggiamento:
A bordo ci sono le marche di immersione a prora e poppa, ad una distanza la piu piccola possibile dalle
perpendicolari e in una zona dello scafo dove sia agevole la lettura.
A metà nave potremmo fare coincidere la marca e la perpendicolare ma per definizione la Pam è a metà tra
le perpendicolari e la marca al mezzo la metà tra le marche. Coincideranno quando d1=d3 (d2=0).
Sullo stability booklet abbiamo questo disegno che certifica per la nave quanto vale d1, d2, d3 (documento
ufficiale in cui la distanza delle marche di immersione viene dichiarata in funzione dell'immersione avanti,
addietro e al mezzo).
Walk through: si fa avanti e indietro sulla nave ponte per ponte prima di consegnarla e vanno identificare tutti
i pesi P1 che sono a bordo ma che non c'entrano con il peso della nave vacante (impalcature, macchine
saldatrici..): P1=Σ p1i .
Allo stesso tempo si fa l'analisi dei pesi che appartengono al peso della nave vacante ma non sono ancora a
bordo P2= Σp2j.
Bisogna essere precisi a valutare il piano di galleggiamento e gli ormeggi devono essere "molli" (non devono
influenzare il piano di galleggiamento) . La nave deve essere perfettamente dritta trasversalmente (se non lo è
si aggiunge nel caso la zavorra e si considera questo peso in P1).
Le figure che preparano l'operazione vanno a leggere T1,T2,T3.
Tap Tas Si legge sia portside che starboard
per verificare nave trasv. Dritta
T Tz-tand
T2 va letto e anche calcolato oppure Tacalc
Tzcalc = =
2 IM
Tacal
oppure and
Tr +
=
T3-Th
tand = Im
Può essere che T2 letto ≠ T2 calcolato, causata da nave deformata (inarcata o inarcata).
Abbiamo due casi:
TacalcTaletta Tacalcolata Taleta
Per calcolare il volume immerso di nave deformata ho bisogno di una curva che passa per tre punti. In questo
caso l'unica possibilità che abbiamo per trovare il volume immerso è Bonjean. Ci servono le immersioni e
consideriamo come un andamento parabolico il piano di galleggiamento trovando la funzione analitica per
calcolare l'immersione.
Supponiamo di essere nella condizione in cui noi abbiamo riconosciuto che T2 calcolata = T2 letta e T2s =T2p.
Prima di entrare nel merito dei due approcci metodologici, andiamo a calcolare le immersioni sulle
perpendicolari:
più di
grande T1
~ ricordando che
I :
T1 ditand
TAD = Di
Teorema culero
01
T1 0
T3 ,
-
tano
datand
TAM tand
T2 >
= = BONJEAN
LM 01
0
> ,
datand
TAV Tz I
=
↳ Tav bassaditz
piu
Bonjean vale sempre, sia per piccoli che grandi angoli mentre il teorema di Eulero no (per una nave lunga
100 metri la differenza di immersione poppa-prora è di 1 metro.)
Bonjean [è da sapere benissimo il Bonjean
Sezione per sezione a variare dell'immersione e cos,sen, tan per l'esame!!!!]
Da informazioni su aree trasversali immerse Z
Z Gyaz [m2]
At = /
/ &
dz Z
Z baricentro
⑧ AT /C
di
S c =
2 G
G S /
/ &
infinitesimo
elemento
area
di Rispetto
AT
STATICO y
MOMENTO
ra E
Msyyz
Bonjean ci da 20 _
Profilo longitudinale: Sezione Generica
~>
PAD Pav
/1111 .
1 1 . . 1 ⑧
TY X
v · Partendo dall'immersione addietro
At Diagramma aree trasversali immerse tand
Tx +
TAd
=
con questa entro nel diagramma
⑨ di Bonjean, nella sezione
" all'ordinata x. Esco con At alla x
" X
·
dX
↑
XA X B
Nave appoppata quindi ho piu area a poppa.
È un diagramma fondamentale per gli studi idrodinamici per la resistenza d'onda.
X B
(A [m3]
Il volume di galleggiamento: Dal volume al dislocamento:
v A
(x)dx yt fgt
X
= ;
= =
+ ↑
XA MISURATO
Loco
In
La densità dipende dalla temperatura e salinità! Dentro la norma c'è scritto che va misurata
sulla lunghezza nave (quindi poppa e prora) ad un immersione di almeno 3 m.
Stestflocaleg experimental
I test test
scale
Full
=
(pesata Nave
Prest /
= rest P2
Pracante P
Prest +
,
= -
Teorema di Eulero
2
.
1 - O
TAD Tiso
TAV
X
I ( S
Xfo
Due piani isocarenici e infinitamente prossimi (l'inclinazione che c'è tra di loro è inferiore a 0,01) si intersecano
in F0 ovvero il centro della figura di galleggiamento.
Da questa relazione si derivano le relazioni:
Tiso-Xfotano
TAb = tano
(lpp-Xfo)
Tav Tiso +
=
Ricordiamo che abbiamo una nave inclinata longitudinalmente e conosciamo il piano di galleggiamento.
L'obiettivo è calcolare il volume immerso.
2
. Noi abbiamo l'immersione
avanti e addietro, a noi
1 interessa arrivare all'isocarenica
per entrare nelle carene dritte
⑳
TAD e trovare il volume.
TAV
X
I
Abbiamo due equazioni in due incognite Tiso e xf0. Risolvendo il sistema verrebbe fuori l'identità. Le due
relazioni devono essere indipendenti per essere risolte! In questo caso abbiamo due equazioni che dicono la
stessa cosa. Una delle due però può essere sempre utile, scelgo la prima:
-Motand triennale
necla era rappresentata con
riferimento
un
TAd sulla
centrato
= perpendicolare
5 al questo
mezzo In
.
riferito
caso lo alla
vuole PAD
Abbiamo le carene dritte in cui posso trovare la relazione tra le immersioni e xf0.
Mettiamo a sistema questa equazione con un grafico:
Tiso . Si fa una procedura iterativa: si individua una immersione T1,
[m] entro nelle carene dritte e esco con xf0 di primo tentativo.
Tis1 Tis1-XFortaud
TAD1 =
È un buon primo tentativo ipotizzare Tis come la media tra
l'immersione avanti e addietro.
[m] derivate
sono
Xfo dall'operazione
> durante la pesata
XfozX fot
Tav e Tad sono derivate dalla prova sperimentale al vero. Se Tad1 = Tad ho finito altrimenti vado avanti con
l'iterazione. Rappresentiamo graficamente i risultati:
I ·
I · Tiso
Tiso Tiso2
Tison
Dalla Tis* entro nella tavola carene dritte e trovo Riest Atest
+X ggt
v = =
j
Test & misurato
loco
in V
Runcante R2
Riest P +
= - ,
PROVA DI STABILITÀ Inclining test : inclino la nave e vado a
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Appunti Statica della nave 2 - [parte 2]
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Esame/appunti di architettura e statica della nave 2
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Appunti del corso di Statica della nave
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Statica della Nave (Terza Parte/4)