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MEDICINALE= PRINCIPIO ATTIVO + ECCIPIENTE

Per ogni via ci sono diversi eccipienti per regolare non solo l’assunzione ma anche il farmaco stesso

nell’organismo. 11

FORME FARMACEUTICHE

ORALI TOPICHE RETTALI INIETTABILI TRANSIEPIDERMICHE

Gocce Pomate/lozioni Supposte Soluzioni Cerotti a rilascio

controllato

(antianginosi)

Sciroppi Ovuli microclismi Sospensioni

Polveri Sospensioni

Compresse Polveri

aspersorie

Capsule Gocce

Confetti Colliri

sospensioni Aerosol

ES. UN PRINCIPIO ATTIVO FORMULATO DA 3 DIVERSE AZIENDE: si ripercuote in un diverso assorbimento e

una diversa biodisponibilità (il grado e la velocità in cui la forma attiva di un farmaco raggiunge la

circolazione). DIGOSSINA concentrazione del farmaco in

funzione del tempo

LA DIVERSA BIODISPONIBILITA’ PROVOCA PICCHI

PLASMATICI DIVERSI SIA IN TERMINI QUANTITATIVI

CHE TEMPORALI

PICCO MAX= farmaco assorbito, entra in circolazione

Dopo il picco massimo le concentrazioni

diminuiscono a livello ematico farmaco si deve

distribuire in tessuti poi fegato biodegrada.

⇒ ⇒

FARMACO A non ottimale, perchè il picco che

ottengo sfora al di sopra di linea max della finestra

terapeutica (effetti collaterali).

FARMACO D: il picco max è troppo in basso⇒ no

effetto farmacologico

FARMACO B: è perfetto.

VIA ORALE

Una delle più comuni vie di somministrazione in

quanto consente la somministrazione sia

formulazioni fluide (soluzioni acquose, sciroppi, 12

sospensioni, emulsioni ecc.) sia formulazioni solide (compresse, capsule ecc.). Essa presenta vari vantaggi:

- è la via più conveniente (somministrazione autonoma, indolore e semplice);

-

- ha generalmente un buon assorbimento (può avvenire lungo tutto il tratto GI e ciò la rende

particolarmente efficace);

- è economica rispetto a quelle parenterali.

Presenta tuttavia alcuni svantaggi, tra cui:

- una potenziale inefficienza dovuta a parziale assorbimento;

- potenziale irritazione della mucosa gastrica che può causare nausea e vomito;

- il principio attivo può essere inattivato dagli acidi gastrici e altri succhi digestivi;

- può non essere fattibile se il paziente è incosciente

- l’onset è generalmente lento e può non essere consigliato in situazioni d’emergenza

- via orale controindicata per bambini.

Poiché il farmaco somministrato per via orale passa diversi distretti del nostro corpo, esso può andare incontro

all’effetto di primo passaggio: si verifica quando la biodisponibilità del farmaco viene ridotta in maniera

consistente prima che esso raggiunga il sito d’azione.

Questo fenomeno avviene perché il farmaco viene assorbito dal tratto gastro-intestinale, poi entra nel sistema

portale epatico e solo successivamente viene immesso nel torrente circolatorio, grazie al quale raggiunge i

tessuti e gli organi bersaglio il farmaco può essere distrutto dall’ambiente acido dello stomaco,

biotrasformato dalla flora intestinale o dagli enzimi epatici prima di giungere al sito d’azione (infatti i farmaci

assunti per via orale sono inizialmente trasportati al fegato attraverso la vena porta) impattando in maniera più

o meno importante la quantità finale di farmaco circolante ed in particolare la biodisponibilità (frazione di

dose che raggiunge la circolazione sistemica nell’unità di tempo). entra in gioco il sistema entero-epatico.

La via di somministrazione orale non è adatta per somministrare composti di natura peptidica in quanto il

pH dello stomaco è molto acido e andrebbe a rovinare la catena amminoacidica, in più a livello

gastrointestinale troviamo le proteasi o peptidasi, ovvero enzimi idrolitici che scindono i legami peptidici.

Vi sono poi due tipi di enzimi: le endopeptidasi e le esopeptidasi. I primi scindono i legami peptidici all’interno

della molecola mentre le esopeptidasi idrolizzano i legami posti all’estremità della catena. Le proteine sono

molecole di grandi dimensioni e non avendo uno specifico meccanismo di trasporto sono poco assorbibili,

perciò per migliorare la loro biodisponibilità si possono mettere in atto diverse procedure.

1. Diminuire l’attività peptidasica nel tubo digerente, utilizzando principi attivi come l’aprotinina, inibitore

della proteasi tripsina pancreatica e la bacitracina, un antibiotico per le infezioni da gram - a livello

intestinale;

2. Modificare la struttura molecolare delle proteine in modo che siano più resistenti alla degradazione

3. Aumentare l’assorbimento aggiungendo gruppi di acidi grassi, fosfolipidi o con impiego di liposomi.

4. Prolungare il tempo di esposizione con tecnologie di bioadesione che fanno sì che il preparato

farmaceutico formi con il substrato biologico un legame di natura chimico-fisico fra te due superfici.

LO STOMACO

dopo la bocca e l’esofago, il tratto GI incontra lo stomaco con lo sfintere esofageo inferiore possiamo

dividere lo stomaco in cardias, corpo e fondo (poi sfintere pilorico); è formato da tonaca mucosa,

sottomucosa, 3 strati di muscolatura liscia.

Nello stomaco troviamo ghiandole che secernono mucina, HCl, ormoni (gastrina), H2O, elettroliti,

serotonina, pepsinogeno. I fattori che regolano l’assorbimento sono:

- l’area di contatto di 1 m2 perfuso da 150 ml/min (non ha molta superficie di assorbimento, infatti di

solito non vengono assorbiti qui, non è superficie ideale (x legge di fick);

- il pH è fortemente acido di 1-3 (ricorda l’esempio dell’aspirina quando raggiunge lo stomaco non

viene ionizzato e quindi assorbito, quindi bisogna diminuire passaggio in stomaco prendere dopo i

pasti per evitare ulcere gastriche). Il passaggio avviene per diffusione semplice (sé c’è il cibo lo

impedisco). 13

- È irrorato dalla vena porta e fa fluire il farmaco nella grossa ghiandola del fegato non va in

circolazione sistemica.

Ci sono forme farmaceutiche che possono migliorare o diminuire la presenza del farmaco nello stomaco. Per

diminuire l’assorbimento:

- cibo;

- donne in gravidanza hanno minor assorbimento di farmaci assunti per via orale nello stomaco;

- presenza di acidi grassi.

A volte si usano più classi di farmaci interazioni farmacocinetiche ma anche farmacodinamiche).

PARASIMPATICO innerva stomaco (i recettori a livelli pre sono colinergici nicotinici ma a livello post

abbiamo un muscarinico farmaci anticolinergici sono farmaci che si legano al recettore muscarinico, sono

antagonisti e quindi diminuiscono assorbimento stomaco).

L’INTESTINO

È formato da duodeno, ileo, cieco, colon, retto, ano. È costituito da un’area di contatto di 200 m e perfuso da

2

1mL/min. A livello dei villi intestinali si innestano i capillari sanguigni ma anche quelli linfatici, è qui che avviene

la gran parte di digestione e assorbimento.

È anche importante la motilità dell’intestino (peristalsi, retroperistalsi per ripulire ma soprattutto MMC).

Nell’intestino intervengono soprattutto succo pancreatico (soprattutto H2O, elettroliti, HCO3-, enzimi

proteolitici) e secrezione biliare (lipidi soprattutto).

Il passaggio del farmaco avviene con tutti i meccanismi coinvolti e fluisce alla vena porta (porta al fegato, il

quale induce delle modifiche e poi circolazione sistemica).

Il chimo che arriva nell’intestino è acido e per evitare l’erosione della muscosa vi è il bicarbonato.

È importante ricordare anche che a livello intestinale è presente la flora intestinale (importante mantenere

eubiosi, batteri che vivono in equilibrio in ismbiosi con noi e ci aiutano a mantenerci in salute).

Il farmaco quando viene assunto per via orale, viene in parte “perso” poiché viene assorbito a livello di stomaco

e intestino dalla vena porta che confluisce nel fegato (sistema portale), qui subirà delle biotrasformazioni, e

ciò che non viene metabolizzato rientrerà in circolo grazie alle arterie epatiche nella circolazione generale

sistemica.

L’effetto di primo passaggio può limitare così la biodisponibilità. L’obiettivo delle biotrasformazioni a livello del

fegato è necessario a rendere la molecola inattiva (inverte natura chimica).

Introduzione di gruppi funzionali mi permette di espellere a livello renale e non epatico.

Alcuni metaboliti che presentano un PM > 500, vengono eliminati attraverso la bile grazie alla presenza del

circolo entero-epatico; 14

Via epatica condizionata da gruppi funzionali che rendono molecola polare e idrofila.

1. Il farmaco viene coniugato con l’acido

glucuronico

2. Il farmaco è escreto dalla bile e indirizzato

verso l’intestino

3. Nell’intestino il farmaco viene idrolizzato dalla

flora batterica, grazie alle B-glicuronidasi

4. Il farmaco libero viene riassorbito e immesso

nella vena porta che lo riporta nel fegato

5. Nel fegato il farmaco può essere

rimetabolizzato, rientrando nel ciclo, può rientrare

nel torrente circolatorio o può essere espulso

attraverso le feci o urine.

Nella secrezione biliare sono coinvolti 4 sistemi

di trasporto attivo [saturabili]: anioni, cationi, acidi biliari e sostanze neutre.

L’escrezione dei farmaci nella bile è influenzata da due caratteristiche fisiche: la polarità (presenza di g

polare aumenta escrezione del farmaco) e il PM.

Il circolo entero-epatico finisce con il richiamo di enzimi idrolitici che pongono fine al riassorbimento e

permettono l’allontanamento del farmaco attraverso le feci.

Il circolo entero-epatico è influenzato dalla presenza di xenobiotici, essi lo interrompono andando a diminuire

l’emivita del farmaco. Se unisco la digitossina [principio che deriva dalla digitale] con la colestiramina 7

l’emivita della digitossina passa da 6 giorni a 4.5 giorni, lo stesso avviene con il dapsone8 e il carbone attivo.

coniugazioni introduco a molecola farmaco gf, tra cui acido glucoronico

L’assorbimento dei farmaci a livello intestinale è in funzione

della pKa acidi molto forti e basi molto forti riducono

assorbimento (perchè ionizzano); un pH ottimale va da 4 a 6.

Farmaci a bassa solubilità lipidica, inclusi acidi e basi forti, sono

generalmente poco assorbiti dall’intestino.

Alcuni farmaci sono assorbiti grazie a sistemi di trasporto (carrier

protein).

L’assorbimento intestinale dipende da molti fattori:

- motilità gastrointestinale;

- pH gastrointestinale;

- dimensione delle particelle;

- interazioni fisico-chimiche con i contenuti intestinal

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
29 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher melnicdiana10 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia e farmacognosia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Guidarelli Andrea.