COORDINAMENTO TRAMITE RISK SHARING CONTRACT
Mercoledì 08/11/2023
Il rischio è condiviso. Siamo passati da una situazione classica dove il fornitore ci guadagna sempre e il cliente dipende ad una situazione in cui il rischio è condiviso e il guadagno di entrambi dipende da diversi fattori. Riduce rischio per il cliente e quindi il cliente acquista di più e c'è più disponibilità sul mercato riducendo il rischio di stockout. Se cliente trova prodotto, lo compra e se il prodotto è sempre disponibile stiamo limitando la possibilità che il cliente cambi su un altro prodotto se non dovesse trovarlo. Permette di evitare quello stimolo non desiderato di cambiare brand.
Il rischio di stock out rimane comunque in capo al cliente. Il tema è sempre condividere il rischio. La collaborazione e coordinamento funziona quando entrambi si mettono in gioco, il risultato è win win se entrambi ci guadagnano o ci perdono.
S = valore di recupero,
riduce rischio per il cliente. C = costo unitario di acquisto H = leftover, il costo che devo sostenere, include anche il costo di mantenimento a stock C+h = quella che l'ho pagata + quella che devo usare per smaltire S = quello che viene restituito al leftover. Con il buyback il costo di una unità di leftover è minore. c-s = di solito s dovrà sempre essere minore di c, quindi c-s deve essere sempre maggiore di zero in modo che il salvage value (s) non deve annullare il costo di acquisto. Se fosse al contrario il cliente comprerebbe troppo perché tutto quello che non vende lo restituisce. Io pago 10 e il fornitore mi restituisce 12. S deve essere sempre minore di c perché altrimenti il rischio si sposta tutto su un singolo attore, in quanto se cliente ha grandi quantità elimina rischio stock out ma fornitore ha rischio leftover. A parità di prezzo di vendita e costo di acquisto, al variare di s, la curva rappresenta il profitto atteso e sisposta versodestra man mano che s aumenta perché stiamo riducendo il costo del leftover.È un modello molto semplice che esclude tanti fattori, non è una formula che ci dà un risultato che dobbiamoutilizzare, ma ci aita a capire la relazione che c’è tra i vari elementi
Il fornitore vende, incassa, poi riceve materiale di ritorno dal cliente e deve sborsare il valore del leftover. Il fornitoredeve identificare delle opportunità di riutilizzo di questo materiale. Non c’è mai un approccio altruistico per cui ilfornitore si prende questo rischio senza beneficio. Cliente può acquistare di più ma deve essere commisurato con ilrischio che il fornitore si prende in carico.
Restituisco una parte di quello che ho guadagnato, ma poi riuso il materiale facendo altro (esempio cibo scadutousato come fertilizzanti o cibo per cani), oppure li rivendo all’outlet.
Il fornitore in generale deve avere delle opzioni di riutilizzo
del materiale, non fa beneficienza al cliente. Il profitto del fornitore cambia per andare a considerare la k che è la componente di revenue legata al riutilizzo del leftover. Devo capire k quanto è, a quanto rivendo l'abbigliamento all'outlet ad esempio. Qui assumiamo di vendere tutto il leftover, ma non sempre è così, magari abbiamo leftover del leftover. Se non lo vendo tutto, questa espressione non è più così. k > s, k riguarda il fornitore, il cliente non vede k, anche se in realtà k influenza s. Di solito è il fornitore che definisce k, più alto è k più alta sarà s, più cliente acquista e maggiore sarà profitto. Non è un contratto che si trova spesso, è abbastanza di nicchia e funziona solo in alcuni contesti. Ci dà una idea degli elementi in gioco. È importante che il flusso di ritorno dal cliente al fornitore sia un flusso che non abbia
Il beneficio del buyback è influenzato dai costi logistici per metterli in piedi. Se vogliamo che sia basso, vorremmo che sia basso anche il costo di trasporto verso il fornitore e ciò va ad incidere su s. Fino ad ora abbiamo sempre considerato un singolo cliente e un singolo supplier. Ma ci sono situazioni in cui il cliente ha diversi fornitori per prodotti analoghi, quindi supponiamo che ci siano due fornitori che forniscono un cliente. In questo contesto il fornitore 1 offre un contratto di buyback al cliente; fornitore 2 niente contratto di buyback.
Il cliente ordinerà quantità maggiori dal supplier 1 Q1 >= Q2. Fornitore 1 ha condizioni più favorevoli per il cliente. Si crea asimmetria tra i due fornitori. Si crea però un paradosso: il fornitore 1 si trova però svantaggiato rispetto al fornitore 2, buyback è meno performante e maggiore costo ha perché se io ho leftover di Q1 lo mando indietro, se ho
leftover di Q2 lo devo portare alla discarica e ciò costa. Quindi come cliente preferisco vendere prima il Q2, mettoa scaffare più i prodotti Q2, favorisco vendita dei prodotti Q2.
REVENUE SHARING
Azienda blockbuster: noleggio videocassette
BB noleggia le copie di DVD e veniva pagato per ogni noleggio. Ipotizziamo che i costi di noleggio siano di 3 dollari.
BB acquistava le copie di film dai distributori dei film e il costo di acquisto di ogni singola copia, ciò che BB pagava al distributore era circa 60 dollari per ogni DVD.
Succedeva che BB ogni singolo DVD doveva noleggiarlo almeno 20 volte per rientrare nei costi e ciò vuol dire che BB mediamente comincia a fare profitto dalla 21esima volta. Ci mette molto tempo.
In questo contesto la domanda è impulsiva, appena esce il titolo la domanda è alta e poi decresce e nei primi giorni riceviamo la maggior parte della domanda. Se la domanda si esaurisce prima dei 2 mesi, ora che faccio 20 noleggi (3 giorni)
A noleggio) ci metto più di 60 giorni. Quindi BB non acquista molti DVD per ogni titolo. BB acquista quindi piccole quantità per ogni titolo. Però c'era un livello di soddisfazione del cliente basso. Ipotizzando di non influenzare più di tanto la domanda, cosa potrebbe fare BB?
BB aumenta il costo di noleggio da 3 a 6 e quindi facciamo profitto prima, ciò però può essere non conveniente e disincentivare la domanda e non raggiungere il risultato. Ipotizziamo di non aumentare il prezzo, lo aumento di 3 dollari:
Ridurre il costo di acquisto, riduco il 60. Acquista di più e distributori fa sconti e quantità ma non troppo performante. BB decide di pagare 9 al posto di 60 così dopo 3 noleggi sono rientro del mio investimento. Se fornitore mi fa grosso sconto acquisto di più. Tuttavia il fornitore non è d'accordo e quindi BB dice che gli paga 9 e poi per ogni noleggio che faccio una quota di noleggio.
ossia di 3 gliela do al fornitore, ti do 1,5. Condivido il 50% del mio revenue del noleggio. All'inizio aveva rischio solo BB, adesso invece se li prendono entrambi i rischi. BB rientra nell'investimento iniziale dopo 6 noleggi che sono 1/3 dei noleggi che doveva fare prima. Può rientrare in quell'investimento e avere domanda relativamente alta. Ho un ricavo inferiore ma combinando il ricavo col costo posso rientrare prima e sfruttare la parte di domanda che io ho. Dal 7imo noleggio in poi guadagno, anche se guadagno di meno, ma quando la domanda è ancora alta e ciò mi stimola ad acquistare di più. Cliente condivide una parte del suo ricavo con il fornitore e fornitori assume anche un po' di rischio. revenue sharing è minore di cMi rimane una quota di leftover. Fornitore: otteniamo una quota di revenue, è una quota stocastica. rsC : deve essere maggiore del costo di produzione altrimenti fornitore non guadagna nulla e deveessere minori rispetto al costo di acquisto senza revenue sharing
Revenue sharing equivale ad uno sconto che permette al cliente di acquistare ad un prezzo più basso. La differenza è che con lo sconto il fornitore non lega la vendita del cliente. Con RS il profitto del fornitore dipende dalle prestazioni dei clienti, si crea un legame che dura ed è dipendente dalla capacità del cliente di vendere.
COORDINAMENTO TRAMITE RISK SHARING CONTRACT – REAL OPTION CONTRACTS
È una opzione su un bene fisico. Acquistare una certa quantità ad un certo prezzo entro una certa data. Fissiamo le condizioni ma ci prendiamo un po' di tempo per decidere se poi ci conviene esercitare questa opzione. Opzione in sé ha un suo costo, ma con un costo inferiore del costo del bene. Acquisto l'opzione al prezzo C, opzione 0 è un diritto a fare qualcosa più avanti. È un premio o una caparra. All'interno di questo periodo possiamo
decidere se esercitare o meno l'opzione. Quando esercito l'opzione, pago un costo di esercizio dell'opzione.
Esempio: organizziamo un ricevimento di matrimonio, diciamo quanti coperti vogliamo e c'è sempre una situazione in cui c'è sempre qualcuno di incerto, 10 vengono sicuramente e 20 sono incerte. Un conto è pagare 120 posti, un conto è fare 100 e poi i 20 vediamo. Di 100 ti pago il prezzo pieno (acquisto una certa quantità a prezzo pieno c) gli altri 20 di cui non sono sicuro e quindi non ti pago prezzo pieno, quindi ti pago una caparra affinché tu ti predisponga per aggiungere questi 20 posti nel caso servano. Per questi 20 aggiuntivi non voglio pagare prezzo pieno ma solo caparra. Quando c'è matrimonio, ci sono 100 + 10 e quindi per quel 10 che uso pago un extra w0, per gli altri 10 invece non gli devo più nulla. Il ristoratore guadagna una quota c legata ai posti certi più una quota c0 +
w0 per ogni posto che ti ho chiesto di preparare che non sono sicuro di usare C + (C0+W0) questa cosa si verifica anche nelle situazioni aziendali. Acquisto il diritto di fare qualche cosa pagando un premio iniziale e allo stesso tempo garantisco al fornitore di pagare quello che utilizzo (non ci interessa molto). Il cliente nel caso tradizionale il modello è sempre quello, nel momento in cui introduciamo l'opzione cambia. Per ogni opzione che acquisto pago c0, per ogni opzione che esercito pago w0. Il profitto dipende da due variabili, Q e q. Adesso abbiamo il minimo tra la somma di Q e q. q è la quantità che posso avere disponibile. Io in totale se esercitassi tutte le opzioni avrei una quantità che è Q + q. Venderò quindi il minimo tra quello che il mercato mi chiede. q rimane un'opzione nel momento in cui non ce ne ho bisogno. Q = 100, q = 20 (in questo momento non esiste a magazzino), D = 70. Il mio leftover è 100-70 = 30. Se D = 110,
Il leftover è uguale a 0. 1-110, attingo da q, ma ne ordino solo 10 e gli altri 10 non li ordino quindi leftover è 0. D = 120, L=0, leftover=0.Scarica il documento per vederlo tutto.
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