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CONCETTI BASE DELLA SEDIMENTOLOGIA
Alla base della sedimentologia c’è il concetto di strato e dunque la stratigrafia.
I principi fondamentali della stratigrafia sono:
l’attualismo (o uniformitarismo)
- la sovrapposizione
- l’orizzontalità
-
Lo strato
Uno strato è un livello tabulare o lenticolare di una roccia sedimentaria che è caratterizzato da
uniformità litologica, tessiturale e da un’unità tettonica che lo contiene e soprattutto è un oggetto
che può essere distinto da ciò che sta sopra e da ciò che sta sotto.
Per cui uno strato è un oggetto del quale siamo in grado di riconoscere la base e il tetto ossia il
limite superiore e inferiore.
Lo strato registra un evento deposizionale, che può essere rapido oppure molto lento, per cui ogni
strato registra un evento deposizionale.
I limiti tra gli strati sono momenti di non deposizione, di erosione o di cambiamento delle condizioni
deposizionali, questo perché uno strato si forma sotto le stesse condizioni fisiche, chimiche e
biologiche che dunque devono rimanere costanti.
Argille caratterizzano mare molto profondo, calcari caratterizzano mare poco profondo, la ghiaia in
un ambiente continentale, la sabbia in un ambiente di spiaggia.
Uno strato si differenzia dunque per:
Base e tetto, gli strati che stanno alla base sono SEMPRE più vecchi di quelli che stanno al
- tetto (a meno che io non abbia avuto movimenti tettonici che hanno deformato lo strato);
Spessore (mi dice quanto è stato lungo, quanto è durato, l’evento deposizionale);
- Continuità laterale (ossia ha un’estensione riconoscibile anche con delle lacune tra lo stesso
- strato);
Granulometria, perché se ho differenze di granulometria vuol dire che ho sedimenti derivanti da
- processi diversi, se ho ad esempio deposizione, non deposizione, deposizione, non
deposizione…la stasi nella deposizione è data dalla presenza di radici ad esempio.
Strutture sedimentarie;
- .
Gli strati possono essere semplici/singoli o composti, quando riesco a riconoscere bene gli strati
dico che sono singoli mentre quando non sono riconoscibili (molto sottili o composti da lenti per cui
lenticolari) si dice che è composito.
Lo strato può essere caratterizzato da strutture sedimentarie diverse, da granulometrie diverse, una
laminazione incrociata o piano parallela.
Come si sviluppa una stratificazione (bedding plane delevopement)
Se io avessi un accumulo di sabbia sul fondo del mare, questo crea delle ondine dette ripples;
quando arriva una mareggiata porta via quasi tutto ciò che si è sedimentato prima, ma non tutto.
Se porta via tutto non ho registrazione sedimentaria dell’evento ma se porta via solamente un
pezzo, io potrò avere registrato l’evento deposizionale, capire cosa l’ha creato e anche cosa ha
interrotto la sedimentazione. Il prossimo evento deposizionale si andrà a depositare su quello che
si è creato prima che magari è separato da una superficie che io chiamo erosiva perché l’erosione
ha eliminato parte delle strutture sedimentarie precedenti, salvandone solo alcune.
Per cui io riconoscerò un evento dalla troncatura che sta sotto, poi riparte la sedimentazione o
evento deposizionale, arriva un’altra tempesta, porta via la maggior parte delle strutture
sedimentarie, ha inizio un nuovo evento deposizionale e così via.
Per cui ad esempio se io ho uno strato di argilla e poi sopra uno di ghiaia vorrà dire che sono
cambiate le condizioni sedimentarie, poi possiamo trovare nuovamente il silt perché magari si sono
ripristinate le condizioni sedimentarie; la ghiaia poteva essere stata depositata da un evento
eccezionale come una piena che porta un materiale grossolano.
Per cui magari posso mettere in relazione gli eventi eccezionali ad un periodo di cambiamenti
climatici magari quando si ha un clima più caldo piove di più perciò si avrà una piena mentre
quando c’è freddo piove di meno per cui si ha una stasi.
Come avviene la deposizione?
-Quando io ho un flusso tranquillo la deposizione delle particelle avviene per decantazione, non ho
differenziazione. Le particelle (generalmente molto fini, argille o silt) vengono trasportate, perdono
energia e, in ambienti calmi, vanno sul fondo e si depositano (generalmente si tratta di laghi o mari
dunque fondi oceanici), la laminazione è molto sottile perché è data dalla deposizione una sull’altra
di queste particelle.
Di solito questa deposizione è planare e quasi perfettamente uniforme a meno che non sia
successivamente deformata ad esempio da movimenti tettonici.
-Posso poi avere fenomeni trattivi, le particelle sono trasportate da una corrente sul fondo. Questo
genera un’interazione tra il fluido che trasporta le particelle e il fondo, che viene eroso. La
deposizione che avrò sarà incrociata perché l lamine o gli strati che si formano risentono della
corrente.
-Poi posso avere depositi di massa, ad esempio una frana o nel caso di conoidi di deiezione
Un altro esempio può essere questo: in condizioni di sedimentazione normali sul fondo del mare si
depositano ad esempio fanghi di piattaforma, ad un certo punto si ha un evento eccezionale che
porta nella piattaforma un grosso accumulo di materiale che si chiama torbidite (ad esempio una
frana sottomarina).
Una frana sottomarina può essere stata innescata ad esempio da un terremoto, per cui si può
anche registrare la paleosismicità di un determinato territorio.
Io vedrò dunque un elemento gradato perché quando si verifica una frana sottomarina ci sarà un
movimento caotico di sedimenti in sospensione ma poi cadranno sul fondo prima le pietre più
grosse, poi man mano che l’evento termina le pietre più fini e poi quelle ancora più fini per cui io
vedrò uno strato con una gradazione, che si dice diretta, che è funzione della diminuzione di
turbolenza/forza dell’evento.
E questo oggetto si può ripetere nel tempo. Accadrà allo stesso modo in mare e in terra.
Analisi degli strati
Noi possiamo analizzare gli strati ad esempio da un punto di vista evolutivo, deposizionale, per cui
sulla base di ciò che è successo nello spazio e nel tempo.
Ogni strato corrisponde ad un evento deposizionale ben preciso all’interno del quale si sono
mantenute più o meno costanti le stesse condizioni fisico/chimiche/ambientali che hanno dato
origine alla deposizione di tale strato.
Colorazione
Anche il colore degli strati cambia, ad esempio possiamo trovarci davanti ad una stratificazione di
strati chiari e strati scuri, e ciò vorrà dire ad esempio che in un lago cambiava il volume d’acqua per
cui si sono succedute fasi di concentrazione della materia organica perché c’era poca acqua e fasi
di diluizione della materia organica perché c’era tanta acqua, ma non è cambiato l’ambiente
deposizionale.
Se trovo invece strati di colore diverso che sono magari grigi e rossi ciò può voler dire che si sono
alternati periodi anossici e non anossici.
Stratificazione
Stratificazione piano parallela, plane beds
- Quando si ha una deposizione piano-parallela (inclinata o meno) si registrano condizioni
ambientali abbastanza tranquille, ciò vuol dire che l’energia non era tanta, non c’erano
particolari correnti o particolari eventi deposizionali.
Per cui in questo caso sarà avvenuto un cambiamento di ambiente deposizionale come ad
esempio di mare poco profondo e di mare molto profondo ecc.
Ci sono strati piano paralleli che creano paesaggi tabulari, ciò vuol dire che per un lungo
periodo le condizioni sono rimaste abbastanza stabili e non sono avvenuti movimenti
tettonici, per cui frane, terremoti o altre cose, che abbiano deformato il bacino sedimentario.
Un esempio sono dei plateau, ad esempio fatti di una materiale giallastro che poggia su un
materiale grigiastro per cui si tratta di sabbie che poggiano su delle argille, le argille si
associano al mare profondo mentre le sabbie alla costa per cui ciò che si è verificato è
sostanzialmente la diminuzione del livello del mare.
Es. laminazione piano-parallela tipica di un lago, ci sono alternanze chiaro-scure a causa
della stagionalità e dunque in base alla concentrazione di materia organica.
Es. deposizioni piano-parallele di successioni marine vecchie di fondo oceanico, dunque si
hanno grossi strati di argilla e in mezzo delle torbiditi (che sono frane sottomarine).
Se io vedo invece dei piani inclinati ciò vuol dire che si sono depositati piano paralleli e poi
si son deformati per cui io ho prima un’evuluzione geologica sedimentaria e poi
un’evoluzione strutturale di tettonica del bacino sedimentario.
Stratificazione incrociata, cross beds
- Quando si ha dell’energia si ha una stratificazione incrociata, quest’energia deve dunque
essere tale da riuscire a muovere i grani.
Ad esempio per le dune c’è bisogno di sabbia, vento e la forza del vento deve essere tale
da riuscire a trasportare la sabbia sulla cresta dell’onda che cadrà poi per gravità fino ad
ottenere sul fronte della duna degli oggetti inclinati, detti grain fall, se ciò si ripete nel tempo
per cui questi strati si sovrappongono si può avere una stratificazione incrociata.
Come fanno a formarsi gli strati incrociati? Perché se io ho solo una duna si avranno degli
strati obliqui ma non incrociati.
Se ad un certo punto avviene un evento eccezionale (come ad esempio assenza di vento
che permette lo sviluppo di vegetazione che magari ha stabilizzato la duna oppure una
tempesta) che porta via parte della duna, su ciò che rimane può formarsi una nuova duna,
poi può tornare un evento eccezionale, si forma una nuova duna e così via.
Se io non ho la preservazione di parte della vecchia duna non avrò una stratificazione
incrociata.
Quando la duna è molto grossa si stacca dalla parte basale e continua più avanti. Con il
tempo il lato della duna si sposta, ma migra solo la parte più alta lasciando come residuo
ciò che aveva creato prima che magari si è indurito e compattato. Noi sappiamo sempre la
direzione del vento grazie alla direzione delle lamine.
Le dune diventano rocce perché col tempo si compatta il grano uno dentro l’altro, ci piove,
circolano fluidi e cementa i grani.
La stratificazione incrociata non è tipica solo delle dune ma in generale di ambienti in cui si
ha un’energia.
Ad esempio ci può essere una duna che si alterna a qualcosa che non è una duna, ci può
essere ad esempio materiale più fine di una sabbia che è tipico di un ambient