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COS’È LA SCIENZA DEI MATERIALI?
È la scienza che studia le relazioni esistenti tra la struttura dei materiali e le loro
proprietà.
COS’È L’INGEGNERIA DEI MATERIALI?
È la progettazione della struttura di un materiale per ottenere determinate proprietà
sulla base delle correlazioni tra struttura e proprietà del materiale stesso.
COS’È LA TECNOLOGIA DEI MATERIALI?
È lo studio dei processi di produzione e trasformazione delle materie prime in prodotto
finito e dell’applicazione dei materiali.
STRUTTURA DEI MATERIALI
ATOMI MOLECOLE MATERIA (tutto ciò che ha massa) MATERIALE
APPLICAZIONE PROPRIETA’ SCELTA (secondo criteri):
Dunque, una MATERIA diventa MATERIALE quando è applicata in ingegneria. Per essere
parte di una certa APPLICAZIONE deve soddisfare diverse PROPRIETA’. Il materiale
viene SCELTO attraverso vari criteri:
INDUSTRIALI
SOCIALI E CULTURALI
ECONOMICI
TECNICI
CRITERI CHE INTERVENGONO NELLA SCELTA DEI MATERIALI
TECNICI INTRINSECHI:
FUNZIONI MECCANICHE:
Resistenza, Resistenza specifica, Rigidità, Elasticità, Resistenza all’usura …
ALTRE FUNZIONI TECNICHE:
Protezione chimica, termica, elettrica, elettronica, radioattiva …
EFFICIENZA STRUTTURALE:
Geometria, sollecitazione.
ECONOMICI:
PREZZO DISPONIBILITA’:
Prezzo assoluto e relativo, Stabilità del prezzo, Costo totale della messa in
opera, Disponibilità assoluta e relativa ...
INDUSTRIALI:
FUNZIONI DI MESSA IN OPERA:
Industrializzabilità, Processo di fabbricazione e d’utilizzazione della cultura
tecnica, Facilità d’assemblaggio in relazione agli altri materiali …
SOCIALI E CULTURALI:
FUNZIONI SOCIOECONOMICHE E CULTURALI SPECIFICHE:
Modo di accettazione degli utilizzatori, Organizzazione dell’offerta e della
domanda, Cambiamento dei consumi ...
FUNZIONI SOCIO-ECONOMICHE E CULTURALI GLOBALI:
Sicurezza, Consumo energetico, Riciclaggio, Inquinamento …
Il grafico di sopra elencato rappresenta di come, in PASSATO, si avevano pochi
materiali con proprietà molto comuni tra loro, e dunque venivano utilizzati per tante
applicazioni. (QUANTITATIVO).
Mentre OGGI, ci sono tanti materiali, ognuno con proprietà specifiche diverse per
diverse applicazioni e dunque c’è molto meno produzioni di essi (QUALITATIVO).
PROPRIETÀ DEI MATERIALI
PROPRIETA’ MECCANICHE
Studiano la deformazione di un materiale soggetto ad una deformazione meccanica,
dunque, il comportamento del materiale a seguito dell’applicazione di una forza (peso,
vento, sfregamento). Hanno un ruolo primario per materiali destinati ad applicazioni
strutturali.
Indipendenti dal tempo:
Resistenza, resilienza
Rigidezza
Duttilità
Tenacità
Durezza
Dipendenti dal tempo:
Fatica
Scorrimento viscoso (creep)
Valutazione tramite prove di lunga durata o prove accelerate.
PROPRIETA’ FISICHE
Densità
Porosità
Granulometria
Misurano il comportamento sotto l’azione di agenti fisici come la temperatura (fusione,
comportamento al fuoco), delle radiazioni (luce), di campi elettrici o magnetici.
PROPRIETA’ CHIMICHE
Il comportamento di un materiale, sia durante la lavorazione che in servizio, dipende
dalla sua costituzione, ossia dall’insieme di composizione chimica, struttura cristallina,
morfologia delle fasi che lo costituiscono e loro distribuzione.
Ogni processo chimico, sia esso deliberato o dovuto all’azione dell’ambiente
(dissoluzione, ossidazione, corrosione), in grado di modificare la costituzione del
materiale, induce delle trasformazioni.
Possono essere spontanei o forzati (T, P).
Proprietà termo-chimiche: effetto sinergico.
Proprietà chimico-meccaniche: effetto sinergico (cavi acciaio).
SOSTENABILTA’ NELLE COSTRUZIONI
Segue che il comportamento non dipende solo dalle sue proprietà ma anche dai
processi di lavorazione che subisce, a parità di composizione chimica. Il
comportamento dipende anche dall’ambiente dove si trova e in cui svolge il suo
servizio. Il materiale degrada l’ambiente, infatti lavorandolo, rilascia sostanze tossiche
e per produrlo utilizziamo combustibile che bruciandolo rilascia CO e dunque ha un
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forte impatto sull’ambiente. Oppure l’ambiente degrada il materiale.
Il settore delle costruzioni consuma il 40% delle risorse energetiche.
EFFICIENZA ENERGETICA
ANALISI CICLO DI VITA DEI MATERIALI
RIUSO: Una volta dismesso il materiale si può riutilizzare per lo stesso tipo di servizio.
RICICLO: Il materiale a fine vita viene utilizzato per altre applicazioni.
RECUPERO: Il materiale a fine vita viene bruciato per recuperare energia.
SMALTIMENTO: Viene smaltito nelle discariche.
COSTO ENERGETICO DEI MATERIALI
Più del 50% dell’energia immagazzinata nei materiali da costruzione deriva da MALTE
e CALCESTRUZZI. Quest’ultimi per unità di peso non sono tanti impattanti però
utilizzandolo tantissimo per costruire abbiamo un elevato impatto per la produzione.
CALCESTRUZZI TRADIZIONALI
Il calcestruzzo è formato da cemento e aggregati naturali. Per aumentare la
sostenibilità del calcestruzzo vado ad agire sul legante, che lega cemento e aggregati
naturali, andando ad aumentare il contenuto energetico del cemento.
Il CEMENTO PORTLAND che ha un maggiore dispendio di energia, però, poiché viene
cotto ad una temperatura di 1450 °C, infatti una tonnellata di cemento produce una
tonnellata di anidride carbonica. La composizione è data dal 40% di argilla più il
calcare, formando C + C S + CA.
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Si può ridurre il dispendio energetico, andando a sostituire il Cemento Portland con:
CEMENTI DI MISCELA:
La normativa per i cementi di miscela è la EN 197-1, è diviso in 5 tipologie di
cemento a loro volta suddivisi in vari sottogruppi. Però un progetto europeo ha
inserito due diverse tipologie di cemento e dunque un aggiornamento della
normativa: