D
Forma indiretta: :
M = 1
-
D C
=
simmetrica
matrice F
- -
L I
(
G
XX
A 3x3 D: matrice delle cedevolezze
C: matrice delle rigidezza
O O
X B
O 0 X0 023
823 3x3 00X
( 0
Wi3 3
,
-
- -
Sotto Fuori
i
matrice termini
nulla tuttio
Diagonale sono
Ad esempio: 7 0
0 033
Ox 022 =
= , W23 033
= 033
Ei 222
03 233
= =
- E2 E3
Ragioniamo su questa sottomatrice: Vis r
- Ei-Ei
1 =
Wis -
- El
XXX Per materiale isotropo
_ El W32
W23
1
Na E
A E
Es
El
=
XX Er
=
= =
= =
- E3
E2 Ez
E2 r
V23
Viz wiz
X V321
Uzl = =
=
W2l
Wiz
-
-- E E3
E
- r
.
3
3 E2
E
-
1
-- -
S
- g
x00 Per materiale isotropo:
G12 Ez3 O E
O
0
B =
X O G12 G23
= G13 G
= =
= =
1 r)
2(1 +
-00X G13-
. S C
Nel caso x1, x2, x3 non coincidono con le direzioni naturali del materiale, le matrici C e D inizialmente
scritte nel riferimento naturale, vanno ruotate utilizzando le leggi di trasformazione delle matrici per
rotazione degli assi di riferimento. detR
MATRICE ROTAZIONE
DI 1
=
~ -1 RT
R
RCT
C' =
=
↓ ↳ RIFERIMENTO
MATRICE MATRICE
DEL NEL
RIFERIMENTO MATERIALE
NATURALE DEL
GLOBALE
Ad esempio per una rotazione attorno all’asse x3 otteniamo questa matrice C’.
-
-cia Dic
cio
Sir I
I
C22 C26
g
(23 G I
I
C' C3 C36
O C
3
= I
Cua Cus O
Is O I
C66 -
- C2o
Cio Cus
Nel caso di materiale isotropo invece: (36 0
= = = =
PROBLEMA ELASTICO LINEARE
È dato un corpo costituito da un materiale elastico lineare isotropo omogeneo soggetto a forze di
volume b, di superficie t e a spostamenti impressi u.
Si richiede di determinare lo stato di tensione T, di deformazione ε e il campo di spostamento u indotti
all’interno del corpo. Sotto le ipotesi di linearità fisica e geometrica. di
Linearità piccoli Spostamenti
Ipotesi
DEL
Piccole
Di
Ipotesi TRASCURABILI DEGU
COMPORTAMENTO COSSIA Effeti
SPOSTAMENTI
DERIVATE DEGU sull'equilibrio)
Spostamenti
MATERIALE
DEL :
CONGRUENZA
EijEij eQ
>
- CECo
. VIVo SeSo XXo
LNEARIZZATE , ,
, Equilibrio
In definite Di
eQ
> .
VnCARIZZATE
-
Le equazioni che governano il problema sono:
E bi
Tij + 0
=
j
, Con dominio V ≈ V0
E (Mi
Eij i)
Mj
+
= , ,
CijhkEnk
Tij =
Accompagnate dalle condizioni al contorno:
Porzione caricata di S
Forze attive note
D SES-Su
Si Statiche su
cinematiche su Su
& Porzione vincolata di S
↳ Su cui agiscono forze reattive incognite ti Tjhj
=
forza reattiva incognita "a priori"
Il problema è matematicamente ben posto (numero equazioni indipendenti = numero incognite) e ha
sempre soluzione unica.
↳ Funzioni Soddisfano equazioni
Che Tutte
L'Insieme (X)
Eij(X) le
Gis()
delle Mi
, ,
Per questo problema esistono 3 tipi di formulazione:
• differenziali
• variazionali
• integrali
e per ciascuna formulazione le equazioni possono essere tutte espresse in termini delle sole tensioni
o dei soli spostamenti.
Formulazioni differenziali
Tutte le equazioni che governano il sistema sono differenziali alle derivate parziali.
NEGLI SPOSTAMENTI : Compaiono come incognite solo le componenti di spostamento.
Si sostituiscono le equazioni implicite di congruenza all’interno della equazione di legame in forma diretta.
Si ottengono Tij(Mp)
>
Si sostituisce tale risultato nelle equazioni indefinite di equilibrio:
S (G X)Maki Inv
bi
GXMi + + + 0
= EQUAZIONI DI NAVIER-CAUCHY Usate in studi di
Su
ili Su
Mi = propagazione delle
Se !
G(Mi,j
ti memoria
Su
,
XM sapere
)nj a
non serve
Mj
= +
i onde nei corpi solidi
indica l’operatore 3D su Laplace
Dove (0) (0) (0)
(0) + + 33
22
11
= ,
, .
NELLE TENSIONI
Compaiono come incognite solo le componenti della tensione.
Oltre alle equazioni indefinite di equilibrio vanno aggiunte almeno altre tre equazioni che tengono conto del
legame e della congruenza.
Queste equazioni si ottengono sostituendo le equazioni di legame di forma inversa all’interno delle equazioni
esplicite di congruenza. Il risultato può essere semplificato tenendo conto dell’equilibrio e porta alle seguenti
equazioni: +
im EQUAZIONI DI MITCHELL-BELTRAMI
Sic
-(bij b
bin
Tij U + .
=
ij
, k
j
i 1 2 ↳ cost
3
= ,
, ,
,
Equazioni di congruenza espresse in termini delle tensioni.
A esse vanno aggiunte le 3 equazioni indefinite di equilibrio + le condizioni al contorno di tipo statico.
Questa formulazione non è adatta per risolvere problemi con condizioni al contorno miste (sia statiche
sia cinematiche) o cinematiche. 13/10/25
Formulazioni variazionali
Si basano sulla stazionarietà di opportuni funzionali.
↳ funzioni funzioni
di
a) ENERGIA POTENZIALE TOTALE
Tij
=
EfkEeEisdu Stilias
[Sbiridu Lavoro delle forze esterne attive
H e
+
= -
4 = s'Su
Wis Eiso STON
=
Energia su deformazione elastica totale
Questo funzionale ha come dominio la classe di soluzioni congruenti o cinematicamente ammissibili e si
dimostra che risulta stazionario in corrispondenza dell’unica soluzione equilibrata o staticamente ammissibile.
b) ENERGIA POTENZIALE COMPLEMENTARE TOTALE
= Tijd-Stilids Lavoro delle forze esterne reattive
*
# in
Energia di deformazione complementare totale
Questo funzionale ha come dominio la classe delle soluzioni equilibrate o staticamente ammissibili e si dimostra
essere stazionario in corrispondenza dell’unica soluzione congruente o cinematicamente ammissibile.
Formulazioni integrali
Si basano sul teorema dei lavori virtuali (TLV), sotto forma di principio.
Enunciato TLV: VIRTUALE
LAVORO INTERNO
Sono dati due sistemi: COMPILATO TENSIONI
DALLE DEL
a) di forze di volume b e superficie t e di tensioni T equilibrato. Sule
Sist a) Deformazioni
.
b) di spostamenti u e deformazioni ε congruenti. b)
sistema
DEL ↑
tra i quali non sussiste alcuna correlazione di causa-effetto. Vale l’identità: Lui
Luz =
&
VIRTUALE DALLE
COMPIUTO
LAVORO SUGU
SISTEMA
a)
DEL
FORZE
Tesi dimostrata nel caso di teorema b)
Spostamenti SIST
DEL .
a) PRINCIPIO DEGLI SPOSTAMENTI VIRTUALI (PSV)
È dato un sistema di forze di volume b e di superficie t e di tensioni T; se l’identità dei lavori virtuali Lve=Lvi è
soddisfatta per un qualunque sistema di spostamenti δu e deformazioni δε congruenti, allora il sistema di
forze e tensioni è equilibrato.
Si tratta di una forma alternativa per imporre l’equilibrio (forma debole).
“Virtuale”: tra i due sistemi non esiste nessuna correlazione causa-effetto.
Dimostrazione: = /GisSUON
&Si
SSEid Susi) Suj i)
2v (Si + + =
= =
,
↑ L
V SOSTITUIRE
ANDIAMO A Di
SimmETRIA I
CQ CONGRUSENZA
DI
LE . Spostamenti
Degli
funz
Implicite in .
Ti,Suija
S((ij sinds-fis
Sui) Suid
= -
,
V DI GAUSS
TCOREMA DIVERGENZA
DELLA
O
SbiSud Si sud
&ve +
= SbiSudu Stisuids 1 Suinds-Sis
Lu
Lv Sund
+
= = : =
S
↓ f
(ij (ti
bi) Sui O Sui as
jnj)
-0 0
+ + =
, i
,
Data L’arbitrarietà di δu
S b, t, T soddisfano le equazioni indefinite di
Fitbi
↳ se
in => equilibrio e condizioni al contorno statiche.
S
su sono un sistema equilibrato c.v.d.
b) PRINCIPIO DELLE FORZE VIRTUALI
È dato un sistema di spostamenti u e deformazioni ε, se l’identità dei lavori virtuali Lve=Lvi vale per un
qualunque sistema di forze di volume δb e superficie δt e tensioni δT equilibrati, allora il sistema di
spostamenti e deformazioni è congruente.
Si tratta di una forma alternativa per imporre la congruenza.
PROBLEMI ELASTICI PIANI
Si tratta di problemi elastici lineari, per i quali la particolare geometria e condizione di carico,
consentono di ridurre il problema da tridimensionale a bidimensionale.
La geometria di riferimento è quella di un corpo cilindrico generato dalla traslazione di una figura piana lungo
un asse. Condizioni di carico:
il corpo è soggetto a b e a t applicate sul mantello e caratterizzate da
L
... +3
contenuti by
Det 0
c =
=
PIANO DELLA
MEL i
ti
Di 1 2
0
= = =
TRASV
SEZIONE 3 ,
,
. ↳
DISTRIBUZIONE Det
Di
UNIFORME MELLA
G
Sezione DIREZIONE DELL'ASSE
Trasversale
,
a ↳ uniforme
altrettanto
aspetta meccanica
risposta
si
ci una
asse
33
Noi tratteremo il problema dell’equilibrio per questi corpi costituiti da materiali elastici lineari isotropi e
omogenei.
Considereremo, in particolare, due classe:
a) Problemi elastici piani nella deformazione caratteristici di geometrie cilindriche di lunghezza elevata (al
limite infinita ) e caratterizzati da uno stato di deformazione bi-assiale uniforme lungo x3.
b) Problemi elastici piani nella tensione caratteristici di geometrie cilindriche di lunghezza piccola (al limite
nulla) e sono caratterizzati da uno stato di tensione bi-assiale uniforme lungo x3. 16/10/2025
Problemi elastici piani nella deformazione
Si tratta di particolari problemi elastici piani caratterizzati da uno stato di deformazione bi-assiale
uniforme lungo x3 (asse corpo cilindrico di riferimento).
Ei o
Eiz [ij 0
3 =
E E22
E21 0 ,
= i j 1 2
=
, ,
O
g
-O
Equazioni di congruenza esplicite:
equazione differenziale di II ordine avente come incognite
E11 E22 2E12
+ 12
22 =
11
, , , solo componenti di deformazione appartenenti al piano.
& equazioni automaticamente Stiamo parlando del piano
[22 [33 2223
22 23
+
33 =
, ,
. della sezione trasversale
soddisfatte
[33 E11 2213
+ 33
11 13
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