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NON EME.
Le proteine contenenti ferro appartengono a 3 classi:
1-emoproteine come l’emoglobina la più abbondante che contiene ferro. La
mioglobina i citocromi e gli enzimi a Fe eme.
2-le proteine a Fe zolfo
3-le proteine adibite al trasporto come la trasferrine, lattoferrina e ferritina.
ASSORBIMENTO:
avviene soprattutto nel duodeno. Il ferro non eme mantenuto in forma ridotta
2+ è solubile grazie all’azione del ph acido dello stomaco, alla presenza di
sostanze riducenti nella dieta come l’acido ascorbico e all’azione delle fe-
reduttasi, quindi entra nell’enterocita ad opera di un trasportatore di ioni
bivalenti . successivamente mediante un meccanismo di endocitosi e
digestione lisosomiale il ferro legato alla ferritina viene assorbito.
All’interno dell’eneterocita il ferro si può legare alla ferritina (che incorpora fino
a 4000 atomi) e ne rimane legato in attesa del suo utilizzo o della sua
eliminzaione.
Quando le riserve di ferro nell’organismo si riducono esso passa nel sangue
come Fe3+ grazie alla FERROPORTINA. Invece se le quantità di ferro sono
adeguate il fegato produce la epicidina cioè un peptide che riduce l’azione della
ferroportina . giunto nel plasma si lega alla TRANSEFERRINA proteina
prodotta dal fegato che trasporta max 2 atomi di ferro per molecola. Il
colmplesso trsferrina+ ferro si lega a un recettore TfR presente sulle
membrane deglle cellule di tutti i tessuti ma principalmente su quelle degli
eritociti nel midollo osseo che sintetizza l’emoglobina durante l’eritropoiesi
Succesivamnte viene captato se è necessario oppure se è in eccesso si
accumulo nella FERRITINA(fegato). In caso di sovraccarico di ferro si forma
EMOSIDERINA che degrata la ferritina.
CONTENUTO:
pari a 0,3 nel neonato poi raddoppia.
-l’adulto contiene 2,2-3,8 g di ferro nel sangue, milza,fegato e rene.
I valori minimi si riferiscono alla donne in età fertile che hanno una minor
massa eritrocitaria.
BIODISPONIBILITA’: è diversa in base alle due forme.
-ferro eme biodisponibile il suo assorbimento è del 15-35%.
+
-ferro non eme: poca biodisponibilotà solo 2% circa e dipende dalla solubilità
nell’ambiente acido dello stomaco.
FABBISOGNO: varia a seconda dell’età, del sesso, dello stato fisiologico del
paziente. Secondo i LARN un soggetto adulto sano dovrebbe introdurre circa 10
mg die di ferro ma solo 1 mg viene assorbito, per le donne in gravidanza invece
36 mg die .
Nel caso in cui i valori scendano a 5 mg si parla di carenza di ferro che ha come
conseguenza l’anemia ovvero la riduzione dei globuli rossi nel sangue e quindi
delle capacità di distribuire l’ossigeno ai tessuti. Le conseguenze sono:
stanchezza, mancanza di energie, disturbi gastrointestinali, difficoltà di
memoria. In gravidanza una carenza di ferro può portare a gravi problemi nello
sviluppo del sn del bambino e aumentare il rischio di sottopeso e parto
prematuro..
Un’eccessiva concentrazione di ferro è tossica per l’organismo e porta a
emocromatosimalattia determinata da difetti nei meccanismi di regolazione
del metabolismo che inducono ad un accumuloprovocando gravi danni quali
cirrosi aritmie, artopatie.
Dalle tabelle dell’INRAN emerge che gli alimenti più ricchi di ferro sono le
frattaglie (2,8-18 mg in 100 gr)
-legumi secchi 4,5-9 mg
-carni in particolare quelle rosse
Il ferro EME rappresenta circa il 40% del ferro totale presente nella carne e nel
pesce.
Quello NON EME è presente negli alimenti vegetali, latte ederivati e il 60% del
totale di quelli animali
ACIDO FOLICO O VITAMINA B9
L’acido folico o vitamina B9 è una vitamina idrosolubile essenziale. Il suo
assorbimento avviene a livello del duodeno tramite trasporto attivo, nello
specifico l'assorbimento dell'acido folico avviene prevalentemente
nel digiuno prossimale ed è un processo, influenzato dal pH, passivo ad
alte concentrazioni di folato e attivo a concentrazioni fisiologiche. La forma
attiva dell'acido folico è l'acido tetraidrofolico, che viene ottenuto per riduzione
enzimatica.
Il contenuto totale nell’organismo è di 5-10 mg e gli organi più ricchi sono il
fegato, il cervello, il midollo osseo. L’eliminazione avviene tramite l’urina e le
feci.
È fondamentale per
- Sintesi del DNA e proteine
- Eritropoiesi
- Per prevenire la malformazione neonatale denominata spina bifida.
L’acido folico è il capostipite di una famiglia di composti presenti in natura che
intervengono nel trasferimento di unità monocarboniose e perciò sono coinvolti
in numerosi processi che riguardano la sintesi delle basi puriniche ed il
metabolismo degli amminoacidi.
L’acido folico è formato da 3 componenti che sono la 6-metilpterina,
glutammato e PABA (paraammino benzoato). Questi formano un anello
pterinico.
L’importanza dell’acido folico nei periodi con divisioni e crescita cellulari
aumentate ( fasi embrionale e fetale) emerge nella constatazione di anomalie
congenite in neonati da donne in carenza di folati: difetti del tubo neurale,
cardiopatie e difetti delle vie urinarie. Ecco perché in gravidanza si raccomanda
un’assunzione aumentata, nello specifico di 520 microgrammi/die.
- Idrogenazione dell’acido folico: acido diidrofilico e acido tetraidrofolico (il
più attivo)
- Ossidazione dell’acido folico: metanolo e formaldeide
L’acido folico permette la sintesi di metionina, grazie alla trasformazione
dell’omocisteina, infatti in carenza di acido folico l’omocisteina si accumula e
crea problemi.
Dove si trova?
si trova in verdure verdi (crude), legumi, lievito di birra, frutta non cotta, cereali
integrali, fegato. È quindi presente particolarmente nel mondo vegetale
sottoforma di poliglutammati ma il contenuto si riduce tantissimo con la
cottura.
Le varie forme di acido folico hanno diversa stabilità in ambiente acido (come
lo stomaco per esempio). L’acido tetraidrofolico ha un emivita bassissima.
Spesso le supplementazioni si danno a stomaco vuoto.
Il fabbisogno varia in base all’età e varia in base allo stato fisiolico, per
esmepio se la paziente è in gravidanza o in allattamento.
Adulto: 200 microgrammi
Gravidanza: 400 microgrammi
Allattamento: 300 microgrammi
4-12 anni: 200 microgrammi.
Gli effetti da carenza possono essere anemia macrocitica, leucopenia,
trombocitopenia.
Gli antagonisti dell'acido folico sono dei chemioterapici molto efficaci nella
terapia dei tumori e lo sono stati molto in passato come immunosoppressori.
Farmaci come metotrexato e trimetrexato sono stati per decenni i farmaci
cardine nel trattamento delle leucemie e di molti tumori solidi.
ALCOOL ETILICO O ETANOLO
L’etanolo non è un nutriente: pur apportando calorie (7kcal/g) non fornisce
alcun nutrimento al nostro organismo e si differenzia dagli altri nutrienti
energetici per la mancanza di finalità funzionali e/o metaboliche utili. Quindi è
un composto che non ci dà vitamine non dà Sali ma ci da energia.
È un derivato dell’acido acetico CH3COOH, l’alcol etilico è CH3-CH2-OH. Tutto
l’etanolo che assumiamo deve diventare acido acetico, l’etanolo si ossida
attraverso una fase intermedia acetaldeide e poi aceto acetato (‘olo’ perché c’è
un gruppo idrossile).
Oltre alle bevande alcoliche, l’alcool si trova anche in alcuni prodotti alimentari
come effetto della fermentazione alcolica, che avviene in presenza di
carboidrati semplici lieviti del genere Saccaromyces. Questi (servono anche per
produrre il vino) fermentano e il prodotto finale è l’alcol etilico, quindi l’alcol è il
prodotto di scarto del metabolismo di alcuni batteri.
Le bevande alcoliche sono caratterizzate dalla presenza di quantitativi variabili
di alcol etilico. Il peso specifico dell’etanolo è 0.79. Quando si parla di bevande
volume d’alcool.
alcoliche non si parla di g di alcool ma si parla di Per ottenere i
grammi si deve moltiplicare per 0.79se io prendo 10 g di vino, ci sono 10
volume di alcol quindi devo moltiplicare per 0.79.
Il grado alcolico è la percentuale in volume di alcol riferita al volume della
bevanda alcolica.
L’alcol scioglie il grasso e le nostre molecole stesse sono formate da molecole
lipofile, infatti viene
viene assorbito molto rapidamente già a livello della mucosa della bocca, poi
nello stomaco e nel duodeno, dopo viene metabolizzato per il 90% nel fegato,
che è di conseguenza l’organo più esposto ai suoi effetti dannosi. Una piccola
parte viene eliminata tramite i reni e polmoni.
Genetica dell’alcool
La capacità di detossificare l’alcool dipende sia dalla quantità sia dal nostro
patrimonio genetico, in base a quanti enzimi abbiamo per detossificare
l’etanolo.
Dal punto di vista biochimico come avviene la reazione di detossificazione? Per
detossificare l’etanolo all’acido acetico la prima reazione avviene nel
citoplasma con l’alcol deidrogenasi poi nei mitocondri con l’acetaldeide
deidrogenasi.
L’alcol deidorgenasi si fa aiutare da un coenzima che è il NAD derivato della
vitamina B3. Il NAD partecipa alla reazione e si riduce a NADH+H+, ossidandosi
l’etanolo.
Nel citoplasma l’acetaldeide deidrogenasi si ossida ad acetato e il NAD si riduce
a NADH+H+.
Dopodiché la cellula prima nel citoplasma poi nel mitocondrio si arricchisce di
NADH.
L’alcol etilico è quindi un carburante ma che mi dà molti effetti collaterali.
Principale via metabolica
Quando c’è troppo etanolo si aprono delle altre
strade. L’etanolo nel citoplasma, se l’alcol
deidrogenasi non ce la fa, entra un altro sistema
enzimatico che è il sistema di ossidazione
dell’etanolo microsiomale (MEOS). È un
complesso di enzimi che si trova nel citoplasma e
che aiuta l’alcol deidrogenasi perché non ce la fa.
Con MEOS si produce acqua ossigenata, che ha la
necessità di essere degradata tramite la catalasi
o la glutatione perossidasi che è un enzima
presente nel fegato, necessita di selenio, e
produce acqua come scarto. La dose soglia
d’assunzione di alcool è
25 gr in un individuo
esente da patologia.
Non devono bere
bevande alcoliche le
donne in gravidanza
perché il feto ne paga
le conseguenze
(fetopatia alcolica) e
nei giovani perché può
portare ad abituarsi
all’azione di bere.<