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Edward Bradford Titchener
Psicologo statunitense e allievo di Wundt a Lipsia. Egli studiò gli elementi di base che compongono la psiche e criticò le teorie funzionaliste di William James, orientando i suoi studi alla comprensione della struttura della mente (scopo principale della psicologia sperimentale).
Strutturalismo: La mente è la struttura risultante dalla somma di molteplici elementi; quindi, ha come oggetto di studio l'esperienza.
Gli elementi costitutivi dell'esperienza cosciente (la coscienza) sono:
- Percezioni: composte da sensazioni
- Idee: composte da immagini mentali legate al pensiero
- Sentimenti: costituiti da stati affettivi
(La psicologia deve studiare gli elementi costitutivi)
Funzionalismo: All'associazionismo e allo strutturalismo si contrapponeva il funzionalismo, il cui capostipite può essere considerato William James. Sottolinea l'aspetto funzionale dei fenomeni psichici attraverso il quale gli organismi si adattano.
All'ambiente. Il funzionalismo è stato influenzato dalle teorie evoluzionistiche di Darwin.
WILLIAM JAMES (1842-1910)
Filosofo e psicologo statunitense. È il capostipite del funzionalismo. La psicologia non deve occuparsi dell'esatto contenuto di pensiero che emerge dall'introspezione, bensì delle funzioni del pensiero. Non ha senso studiare la coscienza come se fosse qualcosa di statico o cristallizzato, perché la coscienza è qualcosa di dinamico e continuo. I processi mentali rispondono alle leggi dell'evoluzione e dell'adattamento all'ambiente, per questo vanno studiati in rapporto alla loro funzione e finalità e non spezzettati in elementi privi di significato.
Grazie alle scoperte darwiniane, i funzionalisti hanno dato vita a delle importanti riflessioni sulla condizione umana che hanno portato alla nascita della psicologia evolutiva e della psicologia animale.
Psicologia evolutiva: permette di studiare
l’evoluzione dell’uomo da un punto di- vista ontogenetico ( Hall, Baldwin)Psicologia animale: permette di studiare l’evoluzione dell’uomo da un punto di- vista filogenetico
Il funzionalismo nato negli stati uniti e permeato di PRAGMATISMO, porta alla nascita della psicologia applicata. In particolare, a Munstenberg si deve la nascita della psicologia del lavoro.
Il pragmatismo dei funzionalisti è uno degli elementi che ha caratterizzato la forte disputa tra strutturalisti e funzionalisti. Gli strutturalisti, infatti, sostenevano l’idea di una psicologia pura, che svolgeva i suoi studi in laboratorio.
Tuttavia, vi è un elemento essenziale che accomuna strutturalismo e funzionalismo e cioè lo studio della psicologia in termini prettamente soggettivistici.
Secondo James: LA COSICENZA COINCIDE CON L’IDENTITÀ PERSONALE. Cioè la
Capacità di separare ciò che fa parte di sé da ciò che ne è esterno. Secondo questa definizione la coscienza persiste anche nel caso di gravi alterazioni del contatto con la realtà (es. Alcol, sonno ecc.)
PSICOLOGIA DELLA FORMA GESTALT
Si sviluppa in Germania
- Vede come esponenti principali: WERTHEIMER, KOHELER, KOFFKA, LEWIN
- È una corrente psicologica che vuole comprendere il funzionamento della mente
- Studiando come le parti si unificano nel tutto per formare l'esperienza cosciente
- E è per questo che il loro motto è "il tutto è diverso dalla somma delle parti" di Von Ehrenfels.
Infatti, se prendiamo le note che compongono una melodia e le mettiamo assieme in ordine casuale, il risultato finale, seppure composto dalle stesse note, sarà alquanto diverso.
Se invece le relazioni tra le note vengono mantenute, come nel caso in cui la stessa melodia venga suonata in una chiave diversa,
Pure essendo composta da note diverse, la melodia sarà riconosciuta come identica.
KOHLER (1887-1967) è stato in un certo qual modo il primo a dare vita e forma a questa psicologia, coniando lui stesso il significato di gestalt. "Con Gestalten si intendono situazioni e processi psichici le cui specifiche caratteristiche e impressioni prodotte, non possono derivare dalle caratteristiche e impressioni delle parti che sommandosi le compongono." Con questo scritto voleva ancora una volta sottolineare la supremazia della struttura globale, "il tutto precede le parti che assumono significati diversi a seconda del tutto di cui sono parti." Esiste una relazione di identità strutturale tra processi neurofisiologici e percettivi - principio dell'isomorfismo.
Il postulato dell'isomorfismo sostiene che esiste un'identità strutturale tra il
Il testo parla del legame tra l'esperienza diretta e i processi fisiologici che la sostengono. Ogni manifestazione del livello fenomenico, come la percezione, il pensiero, la memoria e l'apprendimento, ha un corrispettivo a livello cerebrale con caratteristiche funzionalmente identiche. Questo significa che se il nostro mondo fenomenico ha una forma, una struttura e una dinamica, dobbiamo trovare nel sistema nervoso centrale una forma, una struttura e una dinamica che la riflettano. Conoscendo le leggi che organizzano la nostra esperienza fenomenica, conosciamo anche le leggi che operano tra i fatti che avvengono nel cervello.
Le conseguenze di ciò sono che tutte le scoperte sui fatti fisiologici che non sono in grado di restituirci il dato fenomenico sono progressi di un sapere che, per quanto vicino, non è ancora di tipo psicologico. Il mondo, quello che così ci appare, su cui ragioniamo, che...
Accettiamo o rifiutiamo, sia riconducibile in tutti i suoi aspetti a un unico ordine coerente di principi.
WERTHEIMER (1880-1943)
In qualche modo è il fondatore della psicologia della gestalt (forma)
Nel 1904 si dedicò allo studio della PERCEZIONE VISIVA, la sua tesi sul fenomeno del "movimento apparente" (movimento stroboscopico) pubblicata nel 1912 diede origine alla scuola della psicologia della Gestalt
I primi psicologi sperimentali hanno tentato di spiegare la percezione visiva nei termini di una corrispondenza puntuale tra stimolo distale e percetto (vedi associazionismo)
Tuttavia, numerose evidenze empiriche hanno messo in discussione questo tipo di approccio.
L'assunzione base della psicologia della Gestalt era che l'esperienza cosciente non poteva essere considerata una semplice somma delle parti che la costituiscono, poiché il tutto è diverso dalla somma delle parti.
Questa scoperta si rivelò un duro colpo per WUNDT
perché veniva dimostrato che era possibile percepire qualcosa anche in assenza di una stimolazione diretta. WUNDT però rispose dicendo che quando si osserva il movimento apparente, il punto di fissazione degli occhi cambia ad ogni presentazione successiva dello stimolo visivo e pertanto i muscoli che controllano il movimento degli occhi causano sensazioni identiche a quelle che verrebbero provocate in presenza di un movimento reale. WERTHEIMER utilizzando una dimostrazione molto ingegnosa riuscì a dimostrare che una dimostrazione basata sui movimenti oculari non era plausibile. Egli, dunque, mette in crisi la corrispondenza tra stimolazione e sensazione perché afferma che il risultato percettivo è indipendente dalla stimolazione dimostrando l'inadeguatezza delle teorie associazioniste. Il risultato percettivo è indipendente dalla stimolazione. ANELLO DI WERTHEIMER - BENUSSI La parte grigia ci sembra più scura sul bianco e più chiara.sul nero, ma in realtà è dello stesso colore-I GESTALTISTI IN GENERALE:
Si caratterizzano per la rivalutazione dei fattori innati e dell’esperienza diretta,- contrapposta a quella passata.
Il metodo di studio dei fenomeni percettivi e di pensiero era quello- fenomenologico che consiste in un’analisi dettagliata delle caratteristichedegli oggetti così come questi si presentano alla nostra osservazione ingenua
Per i gestaltisti la percezione non deriva da un processo gerarchico di- scomposizione dell’immagine nei suoi elementi più semplici bensì è inteso comeun processo olistico che considera la scena visiva nel suo insieme
Es. noi normalmente non vediamo margini, tessiture e frequenze di contrasto,ma figure organizzate su uno sfondo
I principi della gestalt permettono di capire come i singoli elementi presenti- nell’ambiente vengono organizzati in modo da darci l’impressione di vedereforme e oggetti.
ORGANIZZAZIONE

Costituita da aree bianche e nere omogenee, contigue e poste sullo stesso piano. I margini sembrano avere una funzione unilaterale, servirebbero cioè a delimitare solo le parti del campo visivo che hanno carattere di figura, mentre la zona interfigurale che assume fenomenicamente il carattere di sfondo è priva di forma e non ha margini distinti (KANITZSA).
Rubin ha individuato le condizioni che favoriscono l'articolazione di certe zone del campo visivo come figure e di altre come sfondo:
- Grandezza relativa
- I rapporti topologici
- Tipi di margini
- Convessità: favorisce l'emergere di una figura
- Concavità dei margini: tende a provocare la percezione di sfondo
- Orientamento spaziale: le zone della scena visiva i cui assi coincidono con gli assi principali, ossia la verticale e l'orizzontale, tendono ad assumere il carattere di figura.
- Aree simmetriche: tendono ad essere percepite come figure rispetto
aglisfondi che in genere sono asimmetrici
Il problema si presenta quando nessuna di queste condizioni privilegia una parte del campo visivo rispetto alle altre, si ha una situazione di instabilità e una continua reversibilità del rapporto figura/sfondo.
Ci si trova quindi in presenza di FIGURE BISTABILI, nelle quali:
- La figura ha un carattere oggettuale, ha un aspetto più solido, colore più compatto, attira maggiormente l'attenzione, ha un contorno
- Lo sfondo tende ad essere vissuto come lo spazio vuoto, tende a passare dietro la figura
Nel caso delle figure bistabili quindi assume rilevanza anche:
- Le figure bistabili dimostrano che l'attività percettiva è un processo attivo, dinamico e automatico in cui entrano in gioco processi di riorganizzazione e di reinterpretazione
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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