DE STIJL
Fondato nel 1917 in Olanda, il movimento De Stijl riunisce artisti che enfatizzano l’astratto e le forme rettangolari. I principali
esponenti includono Theo Van Doesburg e Piet Mondrian, che concepiscono l’arte astratta come strumento di rivelazione.
Gli edifici sono considerati sculture astratte, realizzati con colori e forme geometriche semplici. I colori tipici sono nero,
bianco e primari, organizzati in geometrie rettangolari.
La concezione architettonica rompe con il classicismo, creando equilibri dinamici e asimmetrici. Frank Lloyd Wright è visto
come un grande ispiratore, enfatizzando lo spazio e i rapporti tra volumi piuttosto che decorazioni. Wright divenne cosi il
principale ispiratore dell'architettura moderna olandese. Opera di grande importanza del primo De Stijl fu la Sedia Rosso-Blu:
Progettata da Rietveld nel 1917, rappresenta l’astrazione del De Stijl in tre dimensioni, con elementi che fluttuano su piani
astratti. Era un prototipo fatto a mano che rappresentava l'arte delle macchine. Gli elementi parevano fluttuare l'uno
sull'altro, poggiando su linee infinite.
Il primo edificio De Stijl è stato "Casa Schroder", costruita tra il 1923 e il 1924 da Rietveld a Utrecht, è caratterizzata da forme
rettangolari e colori brillanti.
Non presenta un asse di simmetria, ma ogni elemento è in relazione dinamica con gli altri. L’interno e l’esterno sono in
perfetta sintonia, introducendo la “pianta libera” al piano superiore, che permette di rimuovere pareti divisorie, e fu fatto
ricorso anche ai primi, rivoluzionari, mobili ad incasso. Casa Schroder è considerata un’opera d’arte totale, in cui pittura,
scultura, architettura e arti applicate si fondono.
Ufficio Postale Zaanstraat: Progettato da De Klerk nel 1917 Amsterdam, presenta motivi in mattoni e un tetto inarcato,
richiamando il dinamismo orizzontale di Wright. Progettata da Rob van’t Hoff nel 1916, combina l’astrazione di Wright con
quella di Mondrian, utilizzando forme semplici e pochi elementi decorativi. Tetto piano, formata da semplici rettangoli di
cemento armato. C'erano pochi elementi decorativi era tutto giocato tra masse, vuoti, luci ed ombre.
“Per i seguaci del De Stijl, la nuova architettura poteva addirittura superare la purezza del mondo classico.”
10- La ricerca di LeCorbusier della forma ideale
Negli anni Venti, il movimento architettonico noto come “International Style” ha rivoluzionato l’architettura, creando forme
che rompevano con gli stili precedenti. Questo movimento non si limitava a un semplice stile, ma rappresentava una nuova
base comune, con idee e sentimenti utopici.
Le Corbusier, uno dei principali esponenti di questo movimento, cercava di concepire una città ideale, integrando filosofia,
natura e tradizione in un linguaggio universale. Charles Eduard Jeanneret, noto come Le Corbusier, nacque nel 1887 a La
Chaux de Fonds, Svizzera. Era un autodidatta che apprese viaggiando e osservando, lavorando con architetti come Perret e
Behrens, dove sviluppò competenze nel cemento armato e nel razionalismo francese. Nei suoi viaggi visitò Italia Grecia e
Asia minore, fu influenzato dal Partenone e dalla geometria, rifiutando stili barocchi e neoclassici, aspirando a creare
un’architettura moderna che superasse il passato.
Nel 1917, Le Corbusier si trasferì a Parigi, dove entrò in contatto con i movimenti postcubisti e futuristi, collaborando con
Ozenfant, che lo introdusse nel mondo della pittura. Rifiutando il caos cubista, cercava un ordine matematico, anticipando
la ricerca di forme ideali.
Nel 1920, cambiò ufficialmente il suo nome in Le Corbusier, fondò, con Ozenfant, la rivista “L’Esprit Nouveau” e pubblicò il
suo libro “Verso un’architettura”, un’opera che andava oltre il funzionalismo, carica di contenuti poetici. Ispirato dalla pittura
purista e dal suo platonismo, sottolineò come l'arte antica sfruttasse tali forme pure (piramidi, templi greci, pantheon, bagni
romani), mentre l'architettura recente ne fosse priva e vuota di contenuti.
Le Corbusier identificò cinque “certezze recenti” che costituivano i fondamenti della sua architettura:
1. Pilotis: Sollevano gli edifici, liberando spazio al piano terra.
2. Tetto Giardino: Riporta la natura in città e funge da isolante.
3. Pianta Libera: Permette una disposizione flessibile degli spazi interni, a seconda delle esigenze personali ed
estetiche.
4. Facciata Libera: Consente aperture variabili secondo esigenze estetiche e climatiche.
5. Finestre a nastro: Favoriscono l’ingresso di luce e creano un effetto orizzontale.
Progetti Iconici Di Le Corbusier
La prima casa che cercò di sviluppare la sua nuova concezione fu Maison Citrohan (1922): Un prototipo di casa in cemento,
progettata per la produzione in serie. Il colore bianco era stato "rubato" dalle abitazioni mediterranee che aveva visto durante
i suoi viaggi. Ma la Francia del dopoguerra non permetteva grandi imprese costruttive, e così Le Corbusier si dovette
accontentare. Nacquero così parecchi esperimenti, come l'utilizzo di elementi industriali (es. finestre) nelle residenze, tetti
piani e terrazze dal sapore mediterraneo.
Maison La Roche (1923) Parigi: Un edificio a L che univa due case per famiglie diverse, caratterizzato da ampie vetrate e un
percorso interno adatto a un atelier. L'edifico dava un senso generale di leggerezza, pareva sospeso nel vuoto. Era infatti
convinto che in futuro le case sarebbero dovute essere sollevate di un piano per permettere lo scorrimento delle automobili.
Maison Cook, Parigi (1926-27): nasceva su un lotto stretto fra altre case. La forma è quasi un cubo asimmetrico che sfidava
le convenzioni tradizionali, con stanze disposte in modo innovativo, le pareti interne sono spesso curve, enfatizzano la
"pianta libera", facciata libera, le finestre a nastro, il tetto giardino, i pilastri e un soggiorno a doppia altezza.
Villa Stein - De Monzie (1926) Situata a Garches, la villa si articolava su un ampio lotto stretto e lungo, si presenta come un
blocco rettangolare leggero, con ampie vetrate e terrazzi. L’interno è progettato per esporre opere d’arte degli Stein, creando
un’atmosfera rilassante e armoniosa.
LeCorbusier, nel 1927, aveva già sviluppato un sistema architettonico basato su “forme tipo”, applicabile a diverse situazioni,
dimostrando che l’architettura moderna poteva rispondere a esigenze contemporanee e aspirazioni utopiche.
11- Walter Gropius, l'Espressionismo tedesco e il Bauhaus
Il sogno di Muthesius di una grande cultura unificata crollò, portando a un periodo di caos economico e polarizzazione
politica. Gropius percepì il bisogno di ridare ordine all’arte, cercando di redimere la società attraverso forme e simbolismi
artistici.
Il Bauhaus nacque dalla fusione della vecchia Accademia delle Belle Arti e della Scuola di Arti Applicate a Weimar. Gropius
mirava a una fusione tra arte e artigianato, promuovendo un’integrazione sociale e spirituale. Gropius considerava
l’artigianato come l’espressione più autentica dei sentimenti popolari. Gli studenti erano visti come apprendisti in una
corporazione artigianale, educati all'uso di varie tecniche come allo studio della forma e del colore. I corsi, come quello di
Itten, prevedevano un “disimparare” delle tradizioni accademiche, seguito da un ritorno a forme primordiali e influenze
espressioniste e dadaiste.
Nel 1920 Gropius ebbe l'incarico di progettare una casa in legno per i Sommerfeld. Casa Sommerfeld (1920-21) Berlino,
Gropius collaborò con i suoi studenti per gli interni. L’edificio mostrava un uso innovativo del legno, ma appariva distante dai
futuri lavori in acciaio. E un saggio di ricercata ingenuità, in essa si mescolano aspetti dell'approccio compositivo e formale
del Gropius del periodo prebellico. Sebbene l’edificio fosse considerato espressionista, si deve considerare il contesto e le
peculiarità del progetto.
Per Espressionismo, che è un termine impreciso, si intende descrivere artisti attivi in Germania tra il 1910 e il 1925,
caratterizzati da un approccio anti-razionale. Mendelssohn, che rientrava nel gruppo di artisti denominati come
"espressionisti", Criticò l’architettura di Berhens per la "stereotipa" qualità addizionale. Nel 1920-24 progettò l'osservatorio
dedicato ad Einstein a Potsdam, la Torre Einstein, un edificio che rifletteva le teorie di Einstein attraverso forme curve e
dinamiche. In realtà il materiale utilizzato che sembrava plastico era mattone rivestito di cemento e intonaco.
Ludwig Mies van der Rohe fu un altro architetto tedesco definito "espressionista". La sua torre di vetro, Friedrichstrasse
(1921) Berlino, Un grattacielo di vetro che rappresentava l’essenza del minimalismo, con una silhouette romantica e i giochi
di luce la rendono simile ad una cattedrale gotica. Dopo esperimenti con il vetro, Mies progettò edifici in cemento con piani
sospesi, questa volta sviluppato su equilibri orizzontali.
Tra il 1922 e il 1923, emerse definitivamente l'International Style, il Bauhaus sviluppò un orientamento verso forme semplici e
un interesse per la meccanizzazione. Alla Bauhaus si mirava ad un'architettura organica, chiara, logica, adatta al nuovo
mondo delle macchine, al passo con le nuove tecniche ed i nuovi materiali. Esaltando materiali come vetro, cemento e ferro.
Nel 1925 però la Bauhaus dovette addirittura trasferirsi a Dessau, a causa delle pressioni politiche, dove Gropius progettò un
nuovo edificio che rifletteva i valori della scuola "Scuola del Bauhaus", 1926. Gropius concepì l’edificio come un insieme di
parallelepipedi separati, con un ponte che collegava gli atelier artistici e i laboratori. L'autore progettò anche residenze per i
professori e per sé collocate nei pressi ella scuola.
L'International Style maturò nel Bauhaus, e il nuovo edificio inaugurò l'età d'oro della scuola. La scuola divenne un centro di
innovazione con insegnanti come Klee e Kandinsky, sviluppando progetti di mobili e illuminazione.
Quando però le opere della Bauhaus furono viste come anti-tedesche e meccanicistiche, portando a crescenti critiche. In
effetti con la Nuova Oggettività la forma stava perdendo tutta la sua importanza, troppo drasticamente per una Germania
dall'anima romantica e nazionalista. Gropius lasciò la scuola nel 1928, e Meyer, il suo successore, fu ancor più radicale.
Modificò il nome del dipartimento di "architettura" in "costruzione", ed incoraggiò l'uso del compensato per la creazione di
mobili economici.
Le critiche aumentarono sempre di più, mentre Meyer fu sostituito da Mies van der Rohe, ma nel 1933, con l’ascesa dei
nazisti
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