Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 23
Appunti per l'esame di Etnolinguistica Pag. 1 Appunti per l'esame di Etnolinguistica Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Etnolinguistica Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Etnolinguistica Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Etnolinguistica Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti per l'esame di Etnolinguistica Pag. 21
1 su 23
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Appunti delle lezioni

In italiano lingua e linguaggio sono distinti, mentre in inglese esiste solo language. Le lingue storico-naturali sono quelle create nel corso della storia per via naturale (es. la lingua umana) anche se la linguistica non è una scienza naturale ma culturale. Esisteva una riflessione metalinguistica già nell'antichità, in India, e vari linguisti hanno concettualizzato e rappresentato le lingue come organismi. La linguistica riguarda anche la semiotica, cioè lo studio dei segni e dei simboli, poiché parlare è un atto di codifica dell'emittente e decodifica dell'interlocutore. La disciplina linguistica ha due branche, quella saussuriana (dalla fine '800 in poi) e quella generativa. Secondo entrambe le correnti la langue è il sistema linguistico astratto (sono le regole normative), mentre la parole (detta performance da Chomsky) è la messa in atto della langue, cioè...

l'atto concreto di esecuzione (che è irripetibile, ergo se si pronuncia più volte la stessa parola sarà sempre lievemente diversa) per la comunicazione c'è bisogno della condivisione di un codice, il quale è determinato da quello che Saussure chiama massa parlante, cioè dell'insieme di individui che parlano una lingua e creano così una norma linguistica; il cambiamento linguistico nasce da uno "strappo alla regola", cioè alla convenzionalizzazione di una mancata applicazione di norme linguistiche precedenti. La sociolinguistica studia il rapporto tra lingua e società, riguardo al quale la variazione diafasica è il rapporto tra la lingua e il contesto comunicativo. L'italiano è una lingua "a soggetto nullo" perché, a differenza di altre lingue (es. inglese o francese) non necessita dell'esplicitazione del soggetto con un pronome. Roman Jakobson hateorizzato un modello di comunicazione suddiviso in sei parti corrispondenti a sei funzioni: 1. messaggio, funzione poetica 2. emittente, funzione emotiva 3. destinatario, funzione conativa 4. canale, funzione fàtica 5. codice, funzione metalinguistica 6. contesto, funzione denotativa I parametri della comunicazione sono: - il carattere dell'emittente - il carattere del ricevente - l'intenzionalità In base a questi parametri, le categorie della comunicazione sono: 1. comunicazione strictu senso (emittente intenzionale e interpretante intenzionale) 2. passaggio di informazione (emittente non intenzionale e interpretante intenzionale) (es. le orme del gatto sul cuscino che fanno capire che il gatto ci è passato sopra) 3. formazione di inferenze (nessun emittente e interpretante) (es. capire che una persona è infreddolita perché ha una sciarpa addosso), è una decodifica basata sulle conoscenze culturali ed enciclopediche del singolo.

La pragmatica del linguaggio si basa sulla nozione di volontà e intenzionalità, poiché analizza la lingua in base a ciò che il parlante vuole ottenere. L'opera teorica linguistica di Ferdinand de Saussure è stata pubblicata postuma mediante una elaborazione editoriale degli appunti delle sue lezioni per mano dei suoi allievi. Il segno di Saussure è biplanare, cioè ha la qualità della biplanarità, cioè è formato in maniera interconnessa da significante e significato (che sono complementari), ove il significante è l'aspetto fonico-acustico del segno mentre il significato è l'aspetto concettuale del segno. L'arbitrarietà della lingua è bilanciata dalla convenzionalità dei segni linguistici, che permette ai parlanti di intendersi l'un con l'altro; se la lingua non fosse arbitraria non ci sarebbero una differenziazione tra i sistemi linguistici e

L'utilizzo di diverse etichette e nomenclature per esprimere la nebulosa dei concetti astratti; l'associazione tra significante e significato è convenzionale, cioè non naturale (ogni idioma dà un nome diverso a ogni elemento del mondo) → riguardo alla diversità linguistica le parole chiave sono arbitrarietà e convenzionalità.

Il cosiddetto triangolo semiotico rappresenta gli elementi (significante, significato e referente) che vanno a comporre il processo di significazione che avviene durante uno scambio comunicativo; il referente è ciò che viene indicato dal segno linguistico (composto da significato e significante); a partire dal triangolo semiotico si può definire in quattro modi l'arbitrarietà linguistica:

  1. come rapporto (non naturale) tra segno e referente
  2. come rapporto (non naturale) tra significante e significato
  3. come rapporto tra forma (struttura) e sostanza (fatti concettualizzabili)
del significato (es. lo spettro dei colori che viene suddiviso in modi diversi dai vari idiomi), perciò la comprensione del mondo varia da una comunità linguistica all'altra; Saussure ha affermato che le parole non hanno un significato in se stesse ma un valore, perché il significato di una parola dipende dal significato di tutte le parole comprese nel sistema linguistico di riferimento (es. la parola verde indica il colore verde solo perché in italiano gli altri spettri cromatici sono coperti da altre parole) → è detta arbitrarietà profonda, perché può creare dei gravi problemi comunicativi. Come rapporto tra forma e sostanza del significante, poiché ogni idioma organizza in base ai propri criteri la scelta dei suoni pertinenti utilizzati per rappresentare acusticamente le parole, i significanti non sono sempre immotivati perché possono avere una motivazione, come nei casi dei termini composti (es. capostazione).quindi in grado di comunicare qualsiasi concetto; discreta arbitrarietà, cioè i segni linguistici sono convenzionali e non hanno un legame diretto con il loro significato; e produttività, cioè la capacità di creare nuove parole e combinazioni di parole per esprimere nuovi concetti.illimitate nel loro campo d'azione plurifunzionalità, cioè sono plurifunzionali e possono esprimere più funzioni (es. esprimere il pensiero, creare mondi possibili ecc.) trasmissibilità culturale, cioè vengono trasmesse per tradizione all'interno della società in quanto elementi culturali che definiscono la cultura e l'identità di un gruppo umano i dialettofoni stanno gradualmente scomparendo perché le generazioni vecchie non promuovono (per svariati motivi) la trasmissione dei dialetti alle generazioni successive le lingue cambiano nel tempo (variazione diacronica), nello spazio (variazione interlinguistica) e dentro se stesse (variazione intralinguistica, legata alle forze sociali dei parlanti); gli assi di variazione delle lingue sono: - diacronica, soprattutto riguardo alla lingua parlata essendo quella scritta è molto più statica, motivo per cui quando un mutamento linguistico

Viene messo per iscritto vuol dire che eragià in atto da molto tempo nella lingua parlata:

  • diastratica (colto - incolto)
  • diafasica (formale - informale), a cui è relativa la cosiddetta cortesia linguistica, che si attiva nel momento in cui si interagisce con un* sconosciut* e che fa parte della competenza linguistica del parlante; la variazione del registro non riguarda solo i lessemi ma anche le strutture sintattiche e gli allocutivi (es. dar del tu o del lei)
  • diamesica, cioè il rapporto tra lingua e mezzo di comunicazione

Tenendo conto di tutte queste variazioni, la lingua non è un semplice sistema ma un diastrato linguistico, poiché è multidimensionale e composto da più sistemi. La lingua scritta è generalmente una lingua letteraria o ufficiale non presente nel parlato, frutto di un processo di convenzionalizzazione di una certa varietà orale che porta a una koinè.

(cioè unalingua comune) stabilire qual è la varietà linguistica base non è una questione linguistica ma extralinguistica perché è il popolo a modellare la lingua comune (oppure è la corte, come nel caso della lingua francese); Max Weinreich ha affermato che "una lingua è un dialetto con un esercito e una marina", poiché non esistono varietà più importanti o superiori ma si tratta di fattori legati all'ufficialità (cioè allo Stato, che detiene le forze militari) la segregazione linguistica si ha quando un gruppo linguistico si sposta geograficamente e ha dei mutamenti linguistici propri (es. i francesi canadesi) secondo J.L. Austin (1911 – 1960) quando viene usato il linguaggio si compiono al contempo un atto locutorio (l'enunciazione, cioè l'atto del dire), un atto illocutorio (l'intenzione) e un atto perlocutorio (l'effetto che si vuole).

produrre nell'interlocutore); i verbi perfomativi teorizzati da Austin hanno un riflesso concreto nella realtà e causano un cambiamento (es. "vi dichiaro marito e moglie" del prete), ci devono essere delle condizioni di felicità (es. dev'essere il prete a dirlo davanti ai testimoni) e una procedura convenzionale> la bolla prossemica, teorizzata da E.T. Hall negli anni '60, è suddivisa in quattro aree attorno all'individuo (intimo, personale, sociale e pubblico), che sono spazi sociali universali le cui misure mutano da cultura a cultura (e quindi da lingua a lingua) e sono codificati diversamente a seconda della personalità del parlante> la gestualità non è naturale e quindi può generare conflitti e incomprensioni (es. il gesto dell'okay in Sud America è un insulto a sfondo sessuale)> la diversità linguistica è presente anche nella Bibbia, dove per frenare la bramosia umana

Dio disperse la comunicazione che unisce il genere umano (l'episodio della torre di Babele) e agli apostoli vengono conferite le capacità di capi.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
23 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trydimi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Etnolinguistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Murano Francesca.