C
dove: 11
- X è la reattanza capacitiva in ohm (Ω)
C
- f è la frequenza del segnale in hertz (Hz)
- C è la capacità del condensatore in farad (F)
- pi è la costante pi greco (3.14)
Dalla formula si evince il legame tra:
- Frequenza e Reattanza Capacitiva: Aumentando la frequenza f, il valore di X diminuisce. Questo
C
indica che un condensatore offre meno resistenza al passaggio della corrente AC a frequenze più
alte. In altri termini, un condensatore "passa" meglio la corrente alternata quando la sua frequenza
è alta.
- Capacità e Reattanza Capacitiva: All'aumentare della capacità C, anche il valore di X diminuisce.
C
Ciò significa che condensatori con valori di capacità più elevati offriranno meno resistenza al
passaggio della corrente alternata.
3.2.2 Applicazioni dei Condensatori
I condensatori possono avere molteplici applicazioni in diversi contesti elettrici ed elettronici:
1. Stabilizzazione della Tensione: Nei circuiti di alimentazione, i condensatori vengono utilizzati per
stabilizzare la tensione riducendo le fluttuazioni. Ad esempio, in un alimentatore, un condensatore di
livellamento può accumulare energia durante i picchi di tensione e rilasciarla quando la tensione
scende.
2. Filtraggio del Rumore: Nelle applicazioni audio, i condensatori sono impiegati nei filtri per
rimuovere il rumore elettrico indesiderato. Questo è particolarmente importante nei circuiti audio per
garantire un suono pulito e chiaro. Un filtro passa basso, che utilizza condensatori, può attenuare le
frequenze elevate, consentendo solo il passaggio delle frequenze audio desiderate.
3. Temporizzazione: I condensatori sono utilizzati in circuiti temporizzatori attraverso meccanismi di
carico e scarico controllato. Un circuito semplice con un interruttore e un condensatore può creare
ritardi di accensione e spegnimento. Questo è utile in molte applicazioni, come nell'avvio di motori o
nel controllo di luci. 12
4. Coppia e Disaccoppiamento: Nella progettazione dei circuiti, i condensatori possono anche essere
utilizzati per accoppiare segnali tra fasi diverse, consentendo il trasferimento di segnali AC mentre
bloccano le componenti DC. Inoltre, vengono utilizzati per disaccoppiare i circuiti dal rumore di
uscita di alimentazione.
In sintesi, i condensatori sono dispositivi versatili e cruciali nella moderna elettronica e ingegneria
elettrica. La loro capacità di immagazzinare energia elettrica e il loro comportamento reattivo in
funzione della frequenza li rendono essenziali per una varietà di applicazioni, dalla stabilizzazione
delle tensioni e filtraggio del rumore fino alla temporizzazione in circuiti complessi. La comprensione
delle loro caratteristiche e funzioni è fondamentale per progettare circuiti efficienti e affidabili.
3.3 Induttori
Gli induttori sono dispositivi che immagazzinano energia sotto forma di campo magnetico quando
una corrente elettrica passa attraverso di essi. La loro reattanza, che è la resistenza che oppongono al
cambiamento della corrente, è direttamente proporzionale alla frequenza e alla loro induttanza,
misurata in henry (H). Nei circuiti AC, gli induttori sono utilizzati in filtri, circuiti di risonanza e
nell'accumulo di potenza per migliorare l'efficienza.
La reattanza induttiva può essere calcolata come:
X = 2 x pi x f x L
L
dove:
X : rappresenta la reattanza induttiva, misurata in ohm. Essa indica l'opposizione che un induttore
L
offre al passaggio della corrente alternata. A differenza della resistenza, che dissipa energia, la
reattanza induttiva immagazzina energia nel suo campo magnetico.
f: appresenta la frequenza della corrente alternata, espressa in hertz (Hz). Indica quanti cicli completi
di un'onda AC si verificano in un secondo.
L : rappresenta l'induttanza, espressa in henry (H). L'induttanza è una misura della capacità di un
induttore di immagazzinare energia nel campo magnetico risultante dal flusso di corrente attraverso
di esso.
pi: è la costante pi greco (3.14) 13
La reattanza induttiva è direttamente proporzionale sia alla frequenza f che all'induttanza L. Ciò
significa che, aumentando la frequenza della corrente alternata o l'induttanza dell'induttore, la
reattanza induttiva aumenta. Quindi:
- legame con la Frequenza: Quando la frequenza aumenta, X aumenta, il che indica che l'induttore
L
oppone più resistenza alla corrente alternata ad alte frequenze.
- legame con l’Induttanza: Se l'induttanza di un induttore aumenta, X cresce, il che significa che un
L
induttore con una maggiore induttanza oppone maggior resistenza al passaggio della corrente
alternata.
3.4 Diodi
I diodi sono componenti semiconduttori che permettono la corrente solo in una direzione e sono
utilizzati in molte applicazioni, tra cui la rettifica dell'energia. I diodi Zener sono progettati per
operare come regole di tensione, mentre i LED (diodi emettitori di luce) sono usati in applicazioni di
indicatori visivi e display. Esistono vari tipi di diodi, ciascuno con caratteristiche uniche e utilizzi
specifici, come i diodi Schottky utilizzati in applicazioni ad alta frequenza e bassa tensione di soglia.
3.5 Transistor
I transistor, essendo dispositivi semiconduttori fondamentali, sono essenziali sia nell'amplificazione
del segnale che nel funzionamento dei circuiti digitali. I modelli comunemente utilizzati includono
BJT (Bipolar Junction Transistor) e FET (Field Effect Transistor). I transistor possono funzionare
come interruttori digitali che controllano il passaggio della corrente e come amplificatori per
aumentare la potenza del segnale in circuiti audio e radiofrequenza.
14
4. Teoremi Fondamentali
4.1 Teorema di Norton
Il Teorema di Norton è uno dei fondamenti dell'analisi dei circuiti elettrici. Questo teorema afferma
che qualsiasi circuito elettrico lineare, visto da due terminali, può essere rappresentato come un
generatore di corrente ideale I in parallelo con una resistenza R . Questo è molto utile per
N N
semplificare l'analisi dei circuiti complessi, in quanto consente di sostituire un circuito convoluto con
una configurazione più semplice.
4.1.2 Componenti del Teorema di Norton
1. Generatore di Corrente Norton I : Rappresenta la corrente che il circuito fornisce ai terminali
N
quando i terminali sono cortocircuitati. Per calcolarlo, si cortocircuitano i terminali del circuito e si
determina la corrente che fluisce attraverso il cortocircuito.
2. Resistenza Norton R : È la resistenza equivalente che il circuito presenta ai terminali quando tutte
N
le fonti di tensione sono sostituite con cortocircuiti e le fonti di corrente vengono aperte. Per
calcolarla, si spengono tutte le sorgenti nel circuito e si calcola la resistività vista dai terminali.
4.1.2 Procedura per Applicare il Teorema di Norton
1. Identificazione dei Terminali: Selezionare i due terminali del circuito di interesse.
2. Cortocircuitare i Terminali: Cortocircuitare i terminali e calcolare la corrente I che passa attraverso
N
di essi.
3. Calcolo della Resistenza Norton R :
N
- Spegnere (cortocircuitare) tutte le fonti di tensione.
- Aprire tutte le fonti di corrente.
- Calcolare la resistenza equivalente R vista dai terminali.
N
4. Sostituzione: Sostituire il circuito originale con un generatore di corrente I in parallelo con la
N
resistenza R .
N 15
4.1.3 Vantaggi del Teorema di Norton
- Semplificazione: Riduce circuiti complessi in una semplice rappresentazione equivalente,
facilitando l'analisi.
- Versatilità: È applicabile a qualsiasi circuito lineare, indipendentemente dalla complessità, a
condizione che le forze coinvolte siano lineari (tensioni e correnti).
- Interazione con Altri Elementi: Consente di integrare facilmente i componenti esistenti in un circuito
nuovo, poiché il comportamento della rete rimane costante.
4.2 Teorema di Thevenin
Analogamente, il Teorema di Thevenin permette di ridurre un circuito complesso a una sorgente di
tensione V{th} e una resistenza R{th} in serie. Per trovare il valore V{th} , si misura la tensione ai
terminali in condizione aperta, e R{th} è calcolato con tutte le sorgenti interne disattivate. Questi
teoremi sono estremamente utili nei circuiti con retroazione, permettendo di analizzare il
comportamento esterno dei circuiti complessi con maggiore facilità e chiarezza.
4.2.1 Componenti del Teorema di Thévenin
1. Generatore di Tensione Thévenin V{th}: Rappresenta la tensione ai terminali del circuito quando
l'uscita non è collegata a nessun carico. Può essere calcolata misurando la tensione ai terminali del
circuito mentre il carico è scollegato.
2. Resistenza Thévenin R_{th}: È la resistenza equivalente che il circuito presenta ai terminali quando
tutte le sorgenti di tensione sono cortocircuitate e le sorgenti di corrente sono aperte. Può essere
calcolata spegnendo tutte le sorgenti nel circuito e determinando la resistenza totale vista dai
terminali.
4.2.2 Procedura per Applicare il Teorema di Thévenin
1. Identificazione dei Terminali: Selezionare i due terminali del circuito di interesse dai quali si vuole
trovare il circuito equivalente.
2. Calcolo della Tensione Thévenin V_{th}:
- Scollegare eventuali carichi dai terminali. 16
- Misurare o calcolare la tensione V_{th} ai terminali.
3. Calcolo della Resistenza Thévenin R_{th}:
- Spegnere tutte le sorgenti di tensione (cortocircuitandole) e aprire tutte le sorgenti di corrente.
- Calcolare la resistenza equivalente vista dai terminali.
4. Sostituzione: Sostituire il circuito originale con il generatore di tensione V_{th} in serie con la
resistenza R_{th}.
4.2.3 Vantaggi del Teorema di Thévenin
- Semplificazione: Facilita l'analisi di circuiti complessi riducendoli a circuiti semplici, rendendo più
facile calcolare correnti e tensioni ai carichi.
- Design e Progettazione: Permette di progettare circuiti più facilmente, permettendo di testare come
un carico particolare influenzerà le condizioni di tensione e corrente senza dover rielaborare l'intero
circuito.
- Analisi di Carico: Facilita l'analisi dei circuiti per diversi valori di carico senza dover ripetere i
calcoli per il circuito intero. 17
5. Circuiti in Corrente Alternata (AC)
5.1 Frequenza e Periodo
- Frequenza (f): La frequenza è una misura di quante cicli completi si verificano in un secondo in un
segnale alternato ed è espressa in hertz (Hz). La comprensione della frequenza è cruciale per il
funzionamento efficace di apparecchiature e dispositivi elettrici, in quanto diversi dispositivi possono
avere requisiti di frequenza specifici,
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