Elettrotecnica
1. Trasformatori
Principio di funzionamento
- Il trasformatore è costituito da un anello (nucleo) di materiale ferromagnetico su cui sono avvolti 2 avvolgimenti:
- Il "primario" costituito da m1 spire
- Il "secondario" costituito da m2 spire
- Si tratta di un circuito chiuso
- Al sistema è collegato da un generatore di tensione V1 (tensioni alternate) in modo tale che il primario sia percorso da una corrente I1 (costante primaria), e il circuito aperto secondario assicura che la corrente I2 (corrente secondaria) sia nulla.
- Nel nucleo si stabilirà un campo di induzione magnetica
- Le linee del campo di induzione si chiuderanno su loro stesse, attraversando le linee nel campo dato, crescendo e morendo nel tempo, dove la legge di Faraday descrive:
- Induzione nel circuito di trasformatore il cui campo è legato a una carica
- È possibile trasferire potenza elettrica dall'avvolgimento primario a quello secondario, senza fare ricorso ad alcun collegamento elettrico tra i 2 avvolgimenti.
Il trasferimento di potenza avviene attraverso il campo magnetico che è presente nel nucleo del trasformatore e che è un grado di scambiare energia con entrambi i circuiti.
Schema di principio di un trasformatore monofase
Il nucleo del trasformatore è costituito da un pacco di lamierini:
- LN di acciaio al silicio, che rispetto a forme costruttive:
- Trasformatore con nucleo a colonne: ciascun avvolgimento è costituito da 2 bobine in serie, ciascuna avvolta su di una colonna del trasformatore minimizzando la quantità di ferrometrio attraversata.
- Trasformatore con nucleo a mantello: entrambe gli avvolgimenti sono avvolti sulla colonna centrale del nucleo, minimizzando il flusso disperso.
Gli avvolgimenti primario e secondario prima insieme:
- Affacciati:
- Le colonne non si mischiano la ferroversa di spire
- In queste visiera pesa l’avvolgimento e la banda ferrosa, che viene avvolta volta invertiti.
Questo avvolgimento consente un migliore isolamento.
- A BASSA ALTERNANTE fanno alternativamente circolare corrente alternata
- da bassa frequenza fino ad alta frequenza le corrente riportate immediatamente cortorne di materiale
- ISOLANTE. Questi avvolgimenti presentano un miglior accoppiamento
TRASFORMATORE IDEALE
- Si ha un trasformatore ideale se:
- non vi sono PERDITE NEGLI AVVOLGIMENTI esterne ("perdite nei rame")
- non vi sono PERDITE NEL NUCLEO FERROMAGNETICO ("perdite nel mero")
- si ha LINEARITÀ nella circuitazione magnetica (si concatenano
- esigenze agli avvolgimenti (cioè non vi siano flussi suppesil) e che il
- Materiale ferromagnetico abbia una permeabilità magnetica "infinita"
Dalla legge di Faraday possiamo determinanare le tensioni ai capi degli avvolgimenti primario l. relombiano come DERIVATE TEMPORALE DEI FLUSSI
- CONCATENATI AGLI AVVOLGIMENTI STESSI (V1 = dφc1/dt
- V2 = dφc2 /dt).
- Dalle (p.s.r.t3) Flussi concatenati si ottengono moltiplicando il no. di
- pene per il flusso principale (φc1 = m1φ, φc2 = m2φ)
=> V1 = m1dφ/dt V2 = m2dφ/dt da qui: V1/m1
V2/m2
in equazione di accoppiamento magnetico tra primario e secondario
l'ottenere con la legge della (circuitazione magnetica) applicata alla
mension dell' ondellavariable - Giona in p.s.r.t3) il campo magnetico nei
materiale è trascurabile => si ottiene: m11+m21=0=>i2-m2
Se ne ottienne il RAPPORTO DI TRANSFORMAZIONE K=m1/m2 il transformatoreideale è definito:
- v2/v12=i2
Risultante = è chiaro che quando = la che
TRASFORMATORE IDEALE = CIRCUITO EQUIVALENTE
PROPRIETÀ DEI TRASFORMATORE IDEALE:
1. NON DISSIPA NE ACCUMULA ENERGIA. Da * è evidente che la potenza
assorbita del trasformatore è nulla, infatti di ha:
P(t)=v1(t)*i1(t) + v2(t)*i2(t)=(kv2(t)
^2
/k + v2(t)*i=+
v1(t)i2(t)
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