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Analisi di una piattaforma
Nell'analisi di una piattaforma bisogna chiedersi a quale Stakeholder si rivolge, gli interessi che persegue, i valori in gioco, chi ne beneficia. Valore pubblico e valore economico: una piattaforma che offre un servizio pubblico ma ha un intento economico può subire delle problematiche, se manca il profitto economico viene a mancare l'aspetto pubblico che dovrebbe essere garantito a prescindere.
Per esempio: Uber è una piattaforma che offre un servizio di trasporti. Nonostante sembri portare ad un miglioramento del servizio (valore pubblico), Taxi ne risente in quanto Uber fa concorrenza deregolamentata.
Questione geopolitica: esistono due tipi di platform society in base allo stato di appartenenza:
Cina: accesso limitato alle piattaforme, le quali sono controllate e regolamentate dal governo. Il valore pubblico è gestito dal governo e non dalle piattaforme stesse.
Usa (occidente): principio di libero mercato con minimizzazione del potere del governo e...
assenza di regolamentazioni. Il valore pubblico è gestito dalle piattaforme in quanto il governo non è ritenuto capace di gestire certi settori. Facebook – Zuckerberg: “Le opportunità sono globali: uscire dalla povertà, combattere il terrorismo e il cambiamento climatico. L'umanità si deve unire come comunità globale, e Facebook se ne sta occupando.” In questa citazione gli attori del cambiamento sarebbero i singoli individui, manca l'aspetto istituzionale, i governi, le leggi. Chi dovrebbe garantire una platform society democratica? Per esempio: “Occupy” era un movimento popolare che durante la crisi dei mutui protestava contro l'economia degli investimenti (la borsa che determina i prezzi). A un tratto, i manifestanti notarono che su Twitter l'hashtag #occupy non appariva nelle tendenze nonostante la sua popolarità. Si inizia a dubitare dell'efficacia dell'algoritmo e della sua neutralità.trasparenza della piattaforma. Meccanismi di funzionamento delle piattaforme: categorie che determinano il funzionamento delle piattaforme:Datificazione:
Le attività svolte sulla piattaforma diventano dati secondo la doppia logica di entrata ed uscita dei dati, che è composta da due processi:
Raccolta:
Raccolta di dati ottenuti grazie allo stimolo ad interagire con la piattaforma. Per esempio: la timeline che si aggiorna stimola a mettere like in modo da non perdere un post.
Dati grezzi: dati raccolti ancora da elaborare per essere leggibili.
Dati precotti: dati già usabili che mostrano come sono fatte le piattaforme.
Circolazione:
Accesso ai dati in modo da utilizzarli esternamente alla piattaforma (API) e che contribuiscono alla misurazione delle azioni degli utenti (metrica).
Commisurazione:
Modo più ampio di definire la Datificazione, oltre ad elaborare i dati si cerca un processo di "normalizzazione" di dati apparentemente non trasparenti.
confrontabiliinsieme.
Mercificazione: i dati raccolti e fatti circolare diventano una valuta che si accompagna ai seguenti elementi:
- Utenti, attenzione, denaro: insieme ai dati, questi aspetti diventano vendibili e scambiabili.
- Lavoro degli utenti: (legato all'utente come valuta) da una parte la piattaforma fa da tramite tra chi cerca e chi offre servizi, dall'altra gli utenti lavorano per partecipare alla community della piattaforma. Tutto ciò che viene prodotto e messo in una piattaforma contribuisce alla vita della piattaforma.
- Gatekeeper: gli utenti possono "opporsi" ai filtri creati dalla piattaforma su cosa si può e non si può vedere (gatekeeping), tuttavia è più probabile che un utente accetti il controllo delle piattaforme. Per esempio: l'hashtag #occupy si pensa che abbia subito gatekeeping da Twitter.
- Mercati multilaterali: i "clienti" delle piattaforme diventano inserzionisti, o utenti, aziende. Le
Pubblicità personalizzata: la piattaforma propone prodotti cercati su altre piattaforme.
Modelli freemium: la piattaforma propone contenuti gratuiti con servizi extra a pagamento.
Selezione: le piattaforme selezionano i contenuti da mostrare agli utenti. I contenuti sono scelti in base a:
- Personalizzazione: i contenuti proposti su una piattaforma sono diversi per ogni utente in base alle sue preferenze. L'esigenza di personalizzazione porta all'Analisi predittiva.
- Analisi predittiva: i manager basano le strategie di mercato dei contenuti a partire dai dati raccolti.
Di seguito alcune ipotesi sulla personalizzazione:
Daily me: idea di costruire un indice personalizzato su un'unica interfaccia attingendo a tutte le risorse digitali del mondo, è l'utente che decide i suoi contenuti (empowerment). Tuttavia, nella realtà, questo processo è gestito dall'algoritmo e non dall'utente.
dall'utente.Filter bubble: idea che l'informazione sia polarizzata e prodotta da algoritmi, nell'utente ciò produce isolamento dell'utente in contesti iper-personalizzati, invisibilità selettiva, social filtering, tagging.
Reputazione e Trend: solo i contenuti con un'autorità specifica possono ottenere viralità e accedere in modo più semplice ai trend topic. I trend sono flussi che si autoalimentano e portano alla produzione continua di certi contenuti.
Moderazione: i contenuti sono selezionati in modo da evitare le fake news o l'hate speech. Tuttavia, è difficile definire cosa sia fake news e cosa no, la moderazione fatta dall'algoritmo può essere equivoca, la moderazione umana può essere soggetta ad errori e a mancata neutralità.
Tipi di utenti: nelle piattaforme si distinguono due tipi di utenti:
- Utenti finali: utenti che rappresentano una persona
- Utenti istituzionali: utenti cheusano le piattaforme come strumento di comunicazione rapportandosi diversamente rispetto agli utenti finali. Meta: negli ultimi anni Zuckerberg ha subito diversi processi legali in merito all'utilizzo di dati al di fuori dai termini di utilizzo della piattaforma. "Pilotazione" dei contenuti: creazione di una narrazione senza filtri che causa il sospetto di mancata trasparenza di una piattaforma: Per esempio: Trump, a seguito della sua elezione, è stato accusato di aver creato dei profili bot pro Trump in accordo con la Russia. Informazione e piattaforme: la circolazione di informazioni è gestita dalle piattaforme nei seguenti modi: Le piattaforme infrastruttura si impegnano a diventare nodi centrali in produzione, circolazione e mercificazione delle notizie. Le piattaforme adattano la produzione di notizie ai meccanismi organizzativi delle piattaforme stesse, in modo da gestire meglio le responsabilità editoriali legate all'informazione chesennò non riuscirebbero a soddisfare. Per esempio: i titoli clickbait hanno la capacità di stimolare l'utente a cliccare sulla notizia, esattamente come nelle piattaforme viene indotto ad interagire con la piattaforma. Tuttavia, con questo tipo di approccio si vanno a perdere i seguenti elementi: Indipendenza: si diventa dipendenti dalle piattaforme, le quali selezionano solo i contenuti potenzialmente virali. Copertura: se ciò che è importante è la velocità con cui esce una notizia, viene a mancare l'esigenza di una notizia accurata e imparziale. Piattaformizzazione delle informazioni: le informazioni subiscono i seguenti processi per diventare notizie all'interno di una piattaforma: Disaggregazione e riaggregazione: le informazioni sono filtrate, riaggregate, e rese nelle piattaforme. Un'informazione può essere usata, in questo caso ha un suo livello di circolazione nelle piattaforme. Per esempio: gli annunci di.
Compravendita si disaggregano dai giornali e si riuniscono su Ebay.
Feed reader e gateway: i Feed reader permettono di aggregare i contenuti che interessano ad un utente. I Gateway sono i Feed reader che diventano portali di accesso all'informazione.
Per esempio: ci si informa guardando la pagina Instagram di un giornale e poi cliccando le notizie che ci interessano.
Piattaforme come host: le piattaforme si strutturano come contenitori dell'informazione.
Audience quantificata: i principi organizzativi con cui le notizie vengono prodotte e distribuite seguono i seguenti criteri:
- Produzione e distribuzione data-driven: il processo di Datificazione delle attività degli utenti fa in modo che le informazioni siano distribuite secondo i dati ottenuti.
- Engagement: le notizie seguono i flussi di informazioni che possono catturare l'interesse degli utenti.
- Audience measurement: strumenti di datificazione del pubblico che mostrano i dati di traffico che hanno creato.
Engagement negli utenti. In conclusione, la produzione e la distribuzione di informazioni si basa sul processamento algoritmico delle attività datificate degli utenti.
Case studies: ci sono testate che presentano varie peculiarità:
Huffington Post: testata interamente online che inizialmente era un Feed reader che aggregava notizie di altre testate. In seguito ha iniziato a produrre contenuti autonomi, in cui ogni articolo ha una propria vita commerciale, circolazione, monetizzazione. I contenuti di Huffington Post iniziano a diventare riconoscibili in modo da creare una maggiore brand identity. Le metriche di datificazione sono generali nel web.
BuzzFeed: piattaforma basata sulle notizie istantanee e che setaccia le informazioni in modo da creare una notizia potenzialmente virale. Le metriche di datificazione hanno i social come canale principale.
Testate tradizionali: le testate tradizionali cominciano a svilupparsi anche sul web attraverso varie
Possibilità:
- Data-driven: informazioni scelte sulla base di datificazioni algoritmiche sugli utenti.
- Demand-driven: informazioni scelte sulla base di valutazioni non digitali dell'interesse, non c'è datificazione.
Per esempio: "Innovation report" di New York Times - report interno della testata che indagava su una possibile strategia per essere più presenti sui social. Non trovando una soluzione, viene adottato un metodo Demand-driven che si basa sulla valutazione non digitale dei gusti del pubblico, in cui i giornalisti iniziano ad essere personalmente presenti sui social in modo da rispondere ai lettori.
Business model: ogni testata online passa ad un mercato multidirezionale con soggetti differenti. Le testate possono adottare due tipi di strategie:
- Straegie di Network: scrittura di una notizia sulle piattaforme sfruttandone la capacità di diffusione dei contenuti.
- Strategie native: