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STERMINIO
Un atteggiamento è un giudizio se:
Esprimiamo una valutazione negativa (pregiudizio)
verso i membri di un gruppo
Pensiamo o diciamo che i membri del gruppo X sono poco intelligenti o aggressivi
(stereotipo)
In base a questi giudizi decidiamo di non dare in a tti o
un appartamento di non
un incarico (discriminazione comportamentale)
dargli
Collegamento tra pregiudizi e stereotipi perchè una persona che ha dei pregiudizi potrà
con più probabilità avere opinioni stereotipate verso un gruppo o individuo
Fattori che possono in uenzare il pregiudizio:
I bambini non nascono con i pregiudizi ma di solito sono i familiari a indurglieli,i
imitano i genitori
bambini e imitano se l evedono anche azioni di discriminazione.
Il grosso dei pregiudizi vengono appresi in et pre-scolare, ma possono essere ridotti in
seguito con l’esperienza.
Riduzione del pregiudizio
L’educazione interculturale deve svilupparsi su due dimensioni complementari:
- Cercare di ampliare il campo cognitivo, dare informazioni, promuovere la capacità
di decentramento per mostrare i vari punti di vista da cui osservare una situazione
- Sviluppo, attraverso il contatto, della condivisione di esperienze, lavoro per scopi
comuni, cooperazione
Stereotipo,pregiudizio, discriminazione
- (componente cognitiva)
Lo stereotipo alla base del pregiudizio, il fattore cognitivo è
legato allo stereotipo, poi esoiste un fattore valutativo da dove sfocia il pregiudizio
- valutativa)
Il pregiudizio (componente legato al fattore a ettivo: quando valuto i
sentimenti che ne conseguono, ne segue un fattore comportamentale con cui
discrimino
- (componente comportamentale)
Discriminazione perch in base ad essi cambia
anche il comportamento (trattamento, considerazione e/o distinzione non paritaria
attuata nei confronti di un individuo sulla base di un particolare gruppo sociale)
Provo ribrezzo per un musulmano solo perch musulmano (pregiudizio)
• Penso che, siccome musulmano, sicuramente violento (stereotipo)
• Nelle amicizie prediligo i cristiani (discriminazione)
• è fl è
è à
é́ è è ffi é́ ff
Pregiudizio o razzismo
Razzismo: insieme di credenze per cui il gruppo razziale
ideologia caratterizzata da un
subordinato inferiore al gruppo dominante
è ritenuto biologicamente e culturalmente
pregiudizi razza, genere, la religione e l’etnia.
I non sono solo legati alla ma anche al
il Razzista moderno rinnega le vecchie espressioni di razzismo
un soggetto che
egualitario
dichiarandosi ma esprime la convinzione che gli Afro-americani (o altre
minoranze) bene cino senza merito di politiche a loro favorevoli
- discriminazione ormai scomparsa,
La quindi se un uomo di colore non trova lavoro
solo colpa sua
- Gli uomini di colore appro ttano della legislazione a loro favore, ora di difendere i
bianchi, abolendo le norme a tutela delle minoranze (antagonismo/rivalit )
Razzismo simbolico:
- negazione discriminazione razziale sia ancora presente
del fatto che la
- convinzione dovrebbero impegnarsi di pi
che le persone di colore
- eccessiva richiesta di trattamenti di favore da parte degli uomini di colore
- idea che molti dei risultati siano immeritati
ottenuti dagli uomini di colore
Razzismo riluttante
espressione di atteggiamenti ambivalenti:
- adesione a valori di umanitarismo, giustizia sociale
- sentimenti negativi inconsci verso le minoranze
Il razzista riluttante sostiene le politiche che promuovono uguaglianza non si considera
una persona con pregiudizi, ma sperimenta sentimenti di avversione e di disagio ed
evidenzia credenze negative nei confronti del gruppo discriminato
*****
Rilevare i cambiamenti...
I presupposti della comunicazione
“comunicazione”,
La parola nell’uso comune, soggetta a innumerevoli interpretazioni e
il mezzo a nostra disposizione per rapportarci
signi cati, ma una cosa certa: essa
al mondo che ci circonda.
Non si pu non comunicare. ogni
Ogni comunicazione comportamento,
comportamento comunicazione.
la capacit di trasmettere un messaggio.
La comunicazione
La bidirezionalit relazione tra due termini tre diversi
La bidirezionalit implica una che si pu stabilire a
livelli:
• Rapporto uno-a-uno: comunicazione mirata e incentrata sull’interlocutore per scopire
come in uenzarlo,si deve capire come costruire una dialettica e cace e diretta cioè
fatta su misura per lui.
• Rapporto uno-a-molti: è la gestione del pubblico,la nostra attenzione è diretta a una
pluralità,il nostro obbiettivo è di costruire una dialettica e cace nonostante
l’impossibilità di capire a fondo ogni singolo interlocutore
• Rapporto interiore: parliamo a noi stesi in modo onesto e chiaro ponendo una
“dissociazione”che ci aiuta a guardarci come amico (In uenzare se stessi una prova
di cile ed alla base dei meccanismi di automotivazione, di cambiamento personale)
Capacità di comunicazione
- Diagnosi: popolazioni diverse richiedono modalità di com. diverse (non avrò mica
parlato arabo?)
- Preparazione
è ffi fi fl ò è à fi à è è è è è fi à è è è fl ffi ffi ò ù è à è
- Interazione
- Valutazione/controllo: risposta che si riceve
Espressione e comunicazione verbale
• Adattare il linguaggio
• Utilizzare frasi sintetiche e frasi appropriate
• Riscontro nelle reazioni degli interlocutori
De nire:
- Chi sono i soggetti, cosa vogliamo che facciano, pensino, abbiano presente
- Quali sono gli “strumenti di comunicazione”
La comunicazione e cace:
Ascoltare,fare uso di domande,riformulare,osservare captare i segnali, riassumere.
Ascoltare
Prestare attenzione
Capire il punto di vista dell’altro
Rispetto delle pause (timing)
Fare uso di domande
Aperte
Chiuse
Dirette
Indirette
Di approfondimento
Induttive (suggerimento)
Riformulare
Recuperare ciò che è stato detto e arricchire gli esempi
E ettuare collegamenti con altri esempi
Riprendere i contenutiu per aggiungere valore
Parlare il linguaggio dell’altro
Il linguaggio la modalit verbale passa la comunicazione.
attraverso cui
I diversi linguaggi della
speci ci, specialistici, sono SISTEMI DI RAPPRESENTAZIONE
realt .
Vedere - Guardare - Osservare
VEDERE
Percepire con gli occhi, cogliere con la facolt della vista
GUARDARE
So ermare lo sguardo su qualcosa, spesso una funzione di difesa
OSSERVARE
Considerare con attenzione al ne di conoscere meglio
Rendersi conto di qualcosa si possono osservare le
E’ un’azione profonda che non coinvolge solamente la vista,
emozioni, gli stati d’animo
Osservare non un compito semplice
Educare l’occhio all’osservazione
sperimentare sul campo tecniche di osservazione
Diventa indispensabile che
analizzare il contesto, superando le impressioni,
permettono di spesso super ciali,
che ciascuno pu avere rispetto ad un ambiente.
Guardare per osservare
è un processo selettivo,
L’osservazione non è come guardare perchè il mio sguardo è
guidato da degli obbiettivi
mirato, per i quali osservo.
ff ff fi à è ò ffi fi à fi è à fi
Cosa osservo è determinato dagli obb. Della rilevazione e dalle opzioni teoriche del
ricercatore.
Fonti di errore nell’osservazione
- soggettività
La dell’osservatore può in uenzare
- L’ipotesi di partenza, fare in modo che vengano
le credenze, le aspettative possono
privilegiate le informazioni attese
- E etto Pigmalione: in uenzo il comportamento
mi aspetto di osservare una cosa e
dei soggetti osservati in modo da vedere ciò che cerco
- Eccessiva familiarità diminuire
dell’osservatore con il fenomeno osservato fa
l’attenzione del fenomeno
Capacità di osservare senza interpretare
Il linguaggio deve essere descrittivo e non valutativo
usato per produrre un evento
La scelta degli aggettivi in uenza il
che utilizziamo per descrivere un det. evento
contenuto del messaggio che vogliamo trasmettere
I commenti valutativi contengono
sono ambigui, suscettibili di interpretazione diverse,
impressioni ma non un reale dato di fatto.
dell’osservazione,
****
Dalla radicalizzazione violenta al terrorismo
per compiere l’atto violento
Nel processo di radicalizzazione al gruppo serve una
moralità politica investire nella causa.
che faccia avere individui pronti ad solo con
Si parla di FORME DI TERRORISMO quando un gruppo radicale fa a ermazioni
la violenza
Radicalizzazione e disimpegno morale
Il processo di radicalizzazione anche meccanismi di disimpegno
avviene attraverso
morale.
Il disimpegno morale è un costrutto della “teoria della condotta aggressiva” (Bandura
morale persona, il
1986) secondo cui l’azione è compresa in una prospettiva che vede la
suo comportamento e l’ambiente tre fattori dipendendi
come reciprocamente.
permettono
I meccanismi del disimpegno morale a un individuo di razionalizzare,
giusti care o scusare per evitare di provare sensi di
il suo comportamento
colpa,vergogna o disagi.
Meccanismi di disimpegno morale
• Giusti cazione morale: spiegazione delle loro azioni dal loro senso morale, dalla difese
del bene sociale l’azione era necessaria (esempi lo faccio nel nome di dio, lo faccio per
servire la mia patria”
• Linguaggio eufemistico: usi di un linguaggio riduttivo (esempio è la legge della strada,
erano solo infedeli)
• Confronto vantaggioso: utilizzare il confronto tra la propria storia e un altra per
contrastare la storia ritenuta peggiore (esempio si ho rubato ma i politici sono veri ladri)
• Trasferimento di responsabilit : giusti cazione del loro atto riconoscendo un contesto
o una persona che li ha in uenzati o obbligati (esempio ho solo seguito gli ordini)
• Estensione della responsabilit : giusti care l’atto attribuiendosi una piccola parte di
responsabilità ma addossando la maggior parte ad altri (esempio ho decapitato questa
persona ma eravamo tutti li pronti per farlo)
ff fi fi fl à
à fl fi
fi fl ff fl
• Nessuna considerazione o distorsione delle conseguenze: minimizzare le
conseguenze dell’azione (esempio lo abbiamo ferito ma poteva andare peggio poteva
morire)
• Attribuzione della colpa alla vittima: accusare la vittima di essere respondabile di ciò
che ha ricevuto (esempio è stato lui a cercarsela,non doveva essere li nel nostro
territorio)
• Disumanizzazione (attribuzione di colpa) della vittima: rimozione