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Obiettivi di apprendimento capitolo 15
• prezzo e livello di produzione in condizioni di concorrenza monopolistica
• oligopolio
• cartelli e collusione
• collusione in oligopolio, teoria dei giochi e giochi ripetuti
Obiettivi di apprendimento capitolo 16
• cosa determina la domanda di un input da parte di una singola impresa concorrenziale
• derivare la curva di domanda di mercato per un input aggregando le curve di domanda delle varie
imprese • Indagare sulla forma generale di una curva di offerta di un input
• spiegare come si determinano il prezzo e l’impiego degli input in un settore
• mostrare come si determinano il prezzo e il livello di impiego di un input in un mercato
multisettoriale
• esaminare la domanda e l’impiego di un input da parte di un monopolio sul mercato dell’output
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lOMoARcPSD|20866260 Bianca Buscema
lezione 2-10-2023
Scopo teoria microeconomica
→ studio dei comportamenti e delle interazioni tra attori economici (consumatori e imprese,
lavoratori e risparmiatori)
→ concentra su comportamenti di individui in quanto decisori fondamentali della società
→ comprendere meglio i fattori economici aggregati (consumo e produzione nazionale, inflazione,
occupazione, risparmio aggregato, …)
Natura e ruolo della teoria (modello) → cerca di mostrare le connessioni tra fenomeni,
comportamenti, spiegare cosa succede
→ formulare ipotesi-previsioni su come si agirà-come si comporteranno le persone
→ prevedere cosa succederà e spiegare specifici fenomeni
→ buona teoria → prevedere il giusto, predice con successo i fenomeni che intende spiegare
Ma → difficile: solo ipotesi, no certezze
→ modello → semplificazione della realtà
Analisi positiva VS analisi normativa
- analisi positiva → valutazione oggettiva dei fenomeni attesi, basata su logica ed evidenza
empirica
→ es. analisi descrittiva dei dati relativi al mercato del lavoro distinguendo in base al
sesso, all’età, alle regioni
analisi normativa (prescrittiva) → comporta giudizio di valore, interpretazione soggettiva di come il
fenomeno studiato dovrebbe essere, interroga il fenomeno è
indica come potrebbe risolvere il problema
→ es. cosa fare per contrastare le diseguaglianze di genere sul mercato del lavoro,
come favorire l’occupazione giovanile, come ridurre i divari Nord/Sud nel nostro
paese
Mercato → luogo fisico o virtuale in cui è presente l’interazione tra compratori e venditori di uno
specifico bene o servizio
→ serve per capire i prezzi e come si formano i prezzi e come le persone reagiscono
i prezzi:
• nominali → prezzo assoluto, non aggiustato per le variazioni nel potere d’acquisto della moneta
• reali → prezzi nominali aggiustati per le variazioni nel potere d’acquisto della moneta 4
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lezione 3-10-2023
calcolo dell’indice dei prezzi al consumo (IPC-CPI (consumer price index))
es. facendo riferimenti alla tabella prima
1. IPC 1983= 100 (anno base); 2019= 253
2. (253-100)/100=153% i prezzi di tutti i beni sono cresciuti, in media, del 153% tra il 1983 e il
⇒
2019
3. variazione prezzo benzina → (107-153)/153= -30%
il prezzo nominale della benzina è aumentato del 107% nel periodo 1983-2019, ma il suo
⇒ prezzo reale è inferiore del 30%
ipotesi fondamentali sugli agenti economici:
1. comportamento orientato all’obiettivo (massimizzare benessere, fare profitti)
2. comportamento razionale coerenza con analisi costi-benefici
⇒
3. risorse (tempo, denaro, risorse naturali) sono scarse
costo opportunità e costi generali
- costi espliciti/contabili: risorse monetarie effettivamente usate
→ es. costo retta universitaria
- costi impliciti: uso del tempo e di altre risorse impiegate in un’attività invece che in altre
→ es. stipendio a cui si rinuncia
- costi espliciti + impliciti (= costo opportunità, =costo economico): bilancio pro e contro
→ es. costi espliciti + impliciti
- sunk costs (= costi sommersi o irrecuperabili): costi già sostenuti e non più recuperabili
ignorabili nella presa delle decisioni
⇒
→ es. Biglietto di un concerto a cui all’ultimo minuto non potete più partecipare
uso dei modelli → semplificazione della realtà il comportamento di variabili endogene
⇒spiegare
(da spiegare) alla luce di variabili esogene (date; + sono, + il modello è accurato)
modelli di statistica comparata: confronto tra situa di equilibrio (= stato che, una volta
↳ raggiunto, non cambia fino a che non mutano le
condizioni esogene), interviene qualcosa allora vado a
vedere cosa succede
frontiera delle possibilità produttive (FPP) → descrizione delle differenti combinazioni di beni che è
possibile raggiungere con un ammontare fisso di
risorse
lineari:costi opportunità costanti
↳ costi opportunità crescenti → + vicini alla realtà
↳concavi: 5
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figura 1 → le due variabili si muovono in direzione opposta → non si può avere sia + ricerca sia +
insegnamento
→ inclinazione negativa se una aumenta, l’altra diminuisce
⇒
→ pendenza-inclinazione rapporto di scambio, quanto sono legate le due variabili
⇒
→ funzione lineare costante
⇒
vedi modello slide → banche sono intermediari tra le famiglie e le imprese
economia ad oggi è aperta, prima era un'economia autarchica 6
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lezione 4-10-2023
scelte politiche (es. covid) → decidere dove collocarsi → a vantaggio di una dimensione e
svantaggio di un’altra
meglio morire di fame o di covid?
↳
→ economista può dire costo sul sistema economico di determinate scelte
grafici → esprimono relazione empirica (osservata nella realtà) tra due o più fenomeni
→ esprimono relazione teorica (esprimono relazioni teoriche tra due grandezze, usato come
concetto-fenomeno economico)
le funzioni → “tra due fenomeni economicamente rilevanti esiste un legame funzionale se per ogni
valore assunto dal fenomeno X corrisponde un unico valore di Y”
Y = f (X)
↳ X = variabile indipendente (argomento della funzione)
↳ Y = variabile dipendente (valore)
↳ f = esprime la “legge” che lega X e Y (es. il consumo di un dato bene dipende dal reddito
↳ dell’individuo)
dominio della funzione = insieme dei valori che la variabile indipendente X può assumere (di
↳ solito consideriamo solo numeri reali non negativi quindi, 1° quadrante degli assi cartesiani)
asse orizzontale, ascisse, x
↳ asse verticale, ordinate, y
↳
es. domanda di un bene Q = f (p , r, …)
Dx x
La quantità domandata del bene x dipende dal prezzo del bene stesso inversamente
⇒ proporzionale
r = reddito → variabile indipendente
p = prezzo → variabile indipendente
x
funzione lineare → 1º grado
Y = a +- bX
variabile dipendente
↳
a = intercetta o termine noto, punto in cui la funzione interseca l’asse, dice il valore che Y prende
quando x = 0
a > 0 intercetta asse verticale nella parte positiva di Y
↳ ⇒
a < 0 l’intersezione avviene per valori negativi di Y
↳ ⇒
a = 0 la retta esce dall’origine degli assi la funzione teorica è Y = bX
↳ ⇒ ⇒
b = individua la pendenza della retta e indica come varia Y al variare di X
b > 0 relazione positiva, funzione crescente variazione positiva anche di Y
↳ ⇒ ⇒ 7
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b < 0 relazione negativa, funzione decrescente
↳ ⇒
funzioni costanti → x = k
funzione rigida
↳
→y=k
relazione perfettamente costante (curva di domanda che si trova di fronte
↳ l’impresa in concorrenza perfetta)
pendenza della funzione → Δy/Δx
→ Δy/Δx > 0 le due variabili sono positivamente correlate (esempio: curva di offerta)
⇒
→ Δy/Δx < 0 le due variabili sono negativamente correlate (esempio: curva di domanda)
⇒
→ Δy/Δx circa 0 la retta è relativamente piatta (relazione piuttosto modesta)
⇒
→ Δy/Δx valore grande la retta è relativamente ripida (relazione più forte)
⇒
funzioni non lineari pendenze che cambiano in ogni punto della curva che dipende dalle unità di
⇒ misura delle variabili
correlazione ≠ causalità → nesso di causalità non è implicato
1. non è possibile definire qual è il nesso causale (causalità inversa A=>B o B=>A?) (es. numero di
poliziotti e tasso di criminalità)
2. non sappiamo se c’è una terza variabile (omessa) che si inserisce nella relazione (es del libro:
possesso di accendini e rischio di cancro)
funzioni non lineari → Il tasso di variazione della y rispetto alla x (Dy/Dx) non è più costante ma
cresce al crescere del valore di x, dato Dx costante
variazione media ≠ variazione marginale → = solo se è una funzione lineare
variazione media → rapporto incrementale = misura la pendenza della funzione in un intervallo
della variabile indipendente X (ΔY/ΔX). Ci dice
quanto varia, in media, la variabile Y in un intervallo
di variazione di X
variazione marginale → derivata di una funzione = cosa succede in uno spazio piccolo,
informazione più precisa e dato che il fenomeno
non è lineare, la velocità non è costante
si prendono le decisioni sulla base della variazione marginale e non sulla grandezza
↳ totale o media 8
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lezione 9-10-2023
→ variazione media e variazione marginale
se → funzione lineare
↳ coincidono
⇒
→ funzione non lineare
non coincidono
⇒
variazione marginale o analisi marginalista (si concentra sulle variazioni al margine)
si prendono decisioni economiche
→ se interessa se fare o non fare un’azione
guardare la variazione marginale (legato ad una singola unità di misura)
⇒
saggio di variazione marginale → Δ diventa sempre più piccolo fino a coincider