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Proprietà HAV HBV HCV HEV
Famiglia Picornaviridae Hepadnaviridae Flaviviridae Caliciviridae
Tipo di acido RNA lineare a DNA circolare RNA lineare a RNA lineare a
nucleico singolo filamento a parzialmente a singolo filamento a singolo filamento a
polarità + doppio filamento polarità + polarità +
Principale modalità Oro-fecale Parenterale Parenterale Oro-fecale
di trasmissione Verticale Verticale
Sessuale Sessuale
Periodo di 20-40 giorni 60-180 giorni 60-120 giorni 20-40 giorni
incubazione
Infezione cronica No Si nel 10% dei casi Si nell’80% dei casi No
Sequele a lungo No Si Si No
termine
Disponibilità di Si Si No No
vaccino
Questi virus hanno 2 tipi principali di trasmissione:
● Oro-fecale.
● Parenterale, verticale e sessuale: stesse modalità di trasmissione dell’HIV, infatti i due virus sono
collegati tra di loro e spesso se un paziente è infettato da HIV potrebbe essere infettato anche da
epatite B ed epatite C. 86
Per la forma più grave di epatite, l’epatite C, non c’è vaccino.
La prima causa di epatite in italia è l’HAV e ciò vuol dire che c’è una contaminazione oro fecale dell’ambiente.
Mentre la seconda causa è HBV, è meno diffuso ma ha sequele più gravi, però la sua diffusione tende a
diminuire grazie:
● Accurati controlli sulle donazioni.
● Vaccinazione obbligatoria.
● Campagne di informazione.
Epidemiologia delle epatiti virali in italia
Epatite A→negli ultimi decenni i miglioramenti nelle condizioni igieniche e socio-economiche hanno contribuito
a una forte diminuzione della circolazione del virus HAV in Italia, che oggi si configura come un paese a
endemicità medio-bassa per l’epatite A. Però osservando il grafico possiamo notare che ci sono state delle
epidemie:
Nel 1992, nel 1994 e nel 1997 ci sono state delle epidemie dovute al consumo di frutti di mare e si sono
➔ verificate in alcune regioni del sud.
Nel 2013 si è verificata una nuova epidemia di epatite A legata al consumo di frutti di bosco congelati
➔ che ha colpito in particolar modo il nord e il centro Italia.
Epatite B e C→ le epatiti a trasmissione ematica hanno mostrato un’importante e costante riduzione dell'indice
negli ultimi decenni. L’andamento complessivo negli anni dal 1985 al 2016 mostra che il drastico decremento è
avvenuto a partire dal 1991 in seguito all’introduzione della vaccinazione obbligatoria per tutti i nuovi nati. Le
più forti associazioni con le infezioni acute da HBV si riscontrano per l’esposizione percutanea in corso di
trattamenti cosmetici, terapie odontoiatriche e rapporti sessuali non protetti.
L’epatite A
È un virus abbastanza semplice dal punto di vista strutturale e fa parte della famiglia dei picornavirus, una
famiglia con piccoli virus a RNA. HAV possiede un capside icosaedrico nudo che circonda un genoma ad RNA
87
a singolo filamento a polarità positiva. HAV è resistente agli acidi, ai solventi, all’acqua dolce e salato. Ne
esiste un solo sierotipo, infatti infetta solo l’uomo. HAV si replica come tutti i virus a RNA a singolo
filamento a polarità positiva e interagisce con un
recettore espresso sulle cellule epatiche e su pochi
altri tipi di cellule. Inoltre non è un virus citolitico e
viene rilasciato mediante esocitosi
Osservando la diffusione del virus possiamo vedere che è diffuso nei paesi del terzo mondo, infatti va di pari
passo con i paesi che possono dare una giusta igiene ambientale.
Patogenesi dell’infezione da HAV
I veicoli alimentari più comuni sono i molluschi, generalmente ostriche e vongole provenienti da acque
contaminate con materiale fecale umano. Tramite l’ingestione arriva all’intestino dove si replica e infetta il
circolo sanguigno, si parla quindi di viremia, ovvero il virus nel sangue. In questa breve fase il virus può essere
trasmesso mediante sangue infetto. Dal sangue il virus va a concentrarsi nel parenchima epatico, così il virus
viene rilasciato nella bile e da qui nelle feci. Il periodo di incubazione è di 20-40 giorni. Il periodo di incubazione
va dal momento di ingestione fino ai primi sintomi, che sono febbre, affaticamento, nausea, dolore addominale,
seguiti da ittero.
Ittero→ produzione e rilascio di un eccesso di bilirubina da parte del fegato a causa della distruzione degli
epatociti che determina un ingiallimento della cute e della sclera.
Può anche presentarsi un infezione paucisintomatica ovvero con sintomi più lievi o proprio assenti, soprattutto
nei bambini. Infatti si dice che una malattia decorre in maniera paucisintomatica quando non porta sintomi di
grande rilievo e per questo spesso viene associata ad un male passeggero. 88
In rarissimi casi c’è l’epatite può essere fulminante. Chi non ha sintomi se ne accorge facendo delle analisi per
caso.
I sintomi vengono 20-40 giorni dopo l'infezione e si intensificano 4-6 giorni prima della fase di ittero per poi
diminuire proprio nella fase di ittero. Dopo la fase di ittero di ha la liberazione del virus nelle feci, questo
precede la comparsa di sintomi gravi. Infine c’è la comparsa di anticorpi specifici contro il virus, prima si
presentano le IgM e poi le IgG che accompagnano la risoluzione dell’infezione.
Diagnosi di infezione da HAV
La diagnosi si basa sui dati epidemiologici ed anamnestici e sulla dimostrazione da parte del laboratorio della
presenza di IgM anti-HAV nel siero del paziente.
Vaccinazione anti epatite A
È consigliabile per i viaggiatori che si recano nelle aree iperendemiche o che possono esporsi al contagio. È
un vaccino formato da virus coltivati in cellule diploidi ed inattivati con formaldeide. È altamente efficace e
protegge il 95% dei vaccinati, inoltre ha un’efficacia duratura. Infatti i livelli protettivi degli anticorpi anti-HAV
sono stati dimostrati in più del 95% dei bambini e degli adulti dai 5 ai 12 anni dopo la vaccinazione, però la
protezione potrebbe durare anche 20 anni. Ad oggi si sta considerando la possibilità di somministrare il
vaccino ai bambini che vivono in zone di alta endemia, come la Puglia. 89
L’epatite B
È un piccolo virus con capside icosaedrico, è rivestito e l’involucro è formato da 3 proteine. Possiede un DNA
circolare parzialmente a doppio filamento.
Nell’involucro ci sono gli antigeni di HBV e sono 3:
● HBsAg: è un antigene di superficie ed è situato nell’involucro formato da 3 proteine, una maggire, una
media e una grande. È prodotto in eccesso ed è presente nel siero come particelle sferiche oppure
tubolari; quest’ultime derivano dalla fusione di più particelle sferiche.
● HBcAg: è un antigene del core ed è associato al capside.
● HBeAg: è una glicoproteina associata all’antigene del core ed è un marcatore di alta infettività.
Il genoma di HBV
È costituito da DNA circolare parzialmente a doppio filamento, è piuttosto piccolo e compatto e i geni sono
parzialmente sovrapposti tra di loro.
Gene P: rappresenta l’80% del genoma e codifica per la DNA polimerasi.
Gene C: codifica per la proteina del capside HBcAg.
S: codifica per la proteina piccola di HBsAg.
Pre-S2+S: codificano per la proteina media di HBsAg.
Pre-S1+S: codificano per la proteina grande di HBsAg.
Gene X: codifica per la proteina di regolazione e favorisce la trascrizione.
Il ciclo di replicazione di HBV
Il ciclo di replicazione di HBV si svolge nelle seguenti fasi:
1. HBV si adsorpe alla membrana degli epatociti.
2. L’involucro di HBV si fonde con la membrana degli epatociti ed il core del virus entra nel citoplasma. 90
3. Una DNA polimerasi contenuta nel core converte il DNA parzialmente a singolo filamento in DNA a
doppio filamento.
4. Il DNA del virus entra nel nucleo della cellula.
5. Una RNA polimerasi cellulare sintetizza 2 tipi di RNA virale, uno lungo pregenomico e uno corto
subgenomico.
6. L’RNA entra nel citoplasma.
7. Vengono tradotte le proteine virali.
8. Le proteine dell’involucro si assemblano intorno all’RNA lungo.
9. Una trascrittasi inversa virale sintetizza una molecola di DNA complementare all’RNA lungo.
10. Lo stesso enzima degrada l’RNA e sintetizza una copia di DNA complementare.
11. Il core del virus si associa a HBsAg nella membrana cellulare.
12. Il virus acquisisce l’involucro per gemmazione attraverso la membrana cellulare.
13. Il virus completo lascia la cellula.
Modalità di trasmissione di HBV
Le modalità di trasmissione si HBV sono
● Via parenterale: inoculazione di sangue infetto. Le modalità di trasmissione sono:
Trasfusioni.
➔ Puntura accidentale con siringa infetta.
➔ Scambio di siringhe.
➔ Strumenti chirurgici.
➔ Tatuaggi, piercing.
➔ In ambito familiare come scambio di forbici e rasoi.
➔
Quindi i soggetti a rischio sono gli emofilici, il personale medico e i tossicodipendenti. Inoltre ha un alta
contagiosità, bastano delle tracce di sangue ed è anche un virus molto resistente e si mantiene nel
siero per più di 6 mesi a 30°, 15 anni a -20° e 40 ore a 60°. In questi giorni possiamo essere contagiati
attraverso trattamenti estetici, come tatuaggi e piercing.
● Via sessuale: il virus è presente nel liquido vaginale e seminale quindi le modalità di trasmissione sono
i rapporti sessuali e i soggetti a rischio sono i partner multipli, i portatori cronici e i rapporti non protetti.
● Via verticale: dalla madre infetta al bambino. Ci sono 3 vie:
Via transplacentare: rara solo nel 3-5% dei casi
➔ 91
Via perinatale: ovvero durante il parto.
➔ Allattamento: anche questa è una via di trasmissione rara.
➔
● Via oro-fecale: modalità rara perché il virus viene raramente escreto con le feci.
Conseguenze dell’infezione da HBV
Il periodo di incubazione è di 60-90 giorni
Nella maggior parte dei casi l'infezione è subclinica transitoria e poi si ha la guarigione.
➔ Si può anche avere un'epatite acuta, con ittero e transaminasi alte, ama anche qua si arriva alla
➔ guarigione
Nei casi più rari si può avere un'epatite cronica. Si può sviluppare in cirrosi epatica, poi in carcinoma
➔ epatico che richiede un trapianto. Sennò può avvenire un'insufficienza epatica che porta comunque alla
necessità di trapianto.
L’infezione si può seguire con una serie di marcatori sierici
→Se l'infezione è sparita non trovo le HBeAg e le HBsAg ma trovo gli anticorpi anti HBC e anti HBS-
→Nell’infezione cronica trovo le HBeAg, le HBsAg e le anti HBc.
→Nel soggetto