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N
misura la capacità di resistenza ad usura (antiusura). È un test preliminare, se il valore non è
su ciente si fa la cementazione per ottenere il valore richiesto a progetto. 15
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Viene eseguito a temperatura in campo autentico (850 - 950 °C, circa 880 - 900 perché sono
acciai ipoeutettoidici, devono avere basso tenore di carbonio). Si ha a che fare con una
trasformazione martensitica della super cie (curve CCT spostate a destra, il ra reddamento non
rientra nel naso perlitico), non è detto lo stesso a cuore (curve CCT spostate a sinistra, infatti
quasi sempre ferrite+perlite). Tenore ottimale a 0,8%: corrisponde all’inizio della parte grigia, che
in termini di durezza dice che a seguito di eventuali rinvenimenti si ha fragilità, tenori più elevati,
ipercementazione, produce eccessiva fragilità dello strato, si arriva quindi al limite di eutettoidicità
dell’acciaio in super cie (sorbite,, molto ne).
Spessore e cace: è quello spessore per cui si ha almeno 550 di durezza. È stato coinvolto
direttamente dalla di usione di carbonio, perciò è stato sicuramente e cacemente indurito per
cementazione. Si può leggere quindi in gra co lo spessore relativo.
Il trattamento di boni ca è eseguito successivamente al trattamento di cementazione (a
temperatura austenitica: perché ha più spazio per accogliere carbonio rispetto alla ferrite,
struttura a CFC dell’austenite).
Formula di Harris: profondità di penetrazione, si ottengono curve parametrizzate su tempo con
parametro la temperatura o viceversa.
Carbocementazione solida:
- Temperatura (900°C) e tempo (2-10h).
- Granuli di carbone dovuti alla combustione del legno (naturali e di facile reperibilità, a basso
costo).
- Attivante: sale, carbonato di bario o di calcio, è il composto che riesce ad abbassare l’energia
su ciente per far attivare il processo, accelerano il processo di assimilazione di carbonio
all’interno dell’acciaio.
È un processo statico: si ripone il pezzo nella cassetta, quindi per proteggere eventuali zone da
non cementare, si procede con una deposizione galvanica di rame (costosa). Il pezzo deve avere
geometrie semplici. Il tempo di processo dipende dalla complessità geometrica del pezzo e anche
da quanto si vuole che arrivi in profondità la cementazione. Il BaCO3 si lega a contatto col
carbonio da legna C e si produce una scissione di CO2 a temperatura elevata a 900°C, CO2 + C
forma CO che è l'elemento che riesce a di ondere carbonio nell’acciaio stesso dando C+ CO2:
e cienza molto elevata, l'attivante viene generato nel tempo (CO2 si rilega con Ba residuo), ogni
tanto viene traboccato per essere cambiato.
Carbocementazione liquida: il tempo di processo è limitato (15-60 min), avviene sempre attorno a
900°C, i possibili elementi cementanti sono dei cianuri alcalini (di potassio o di sodio), che
subiscono un processo di ossidazione a contatto con CO2 e O2 atmosferico (cianato, reagisce
direttamente con l’acciaio), il residuo sono degli ossidi, altamente inquinanti, vanno perciò
stoccati e ridotti in altri impianti (lo smaltimento è un costo aggiuntivo). Si può inoltre far
di ondere contemporaneamente carbonio e azoto (carbonitrurazione).
Carbocementazione gassosa: tempi intermedi (3-4h), più di usa, sempre a 900°C. Si usa come
mezzo cementante il monossido di carbonio CO, che a quella temperatura scinde ossigeno da
carbonio, il quale va direttamente nell'acciaio. Dopo la cementazione si può pensare a una tempra
diretta (si esegue la boni ca durante il trattamento di carbocementazione). Può essere abbinato
alla nitrurazione: c'è un forno (300°C) che ha un ugello in cui viene insu ato CO, avviene la
cementazione, viene fatto fuoriuscire tutto il gas residuo e un secondo ugello insu a ammoniaca
NH4, che fa si che la parte dell'idrogeno diventa molecolare che espulso si lega con ossigeno
diventato vapore acqueo e l'azoto va direttamente dentro l'acciaio.
Carbocementazione al plasma: è stata introdotta perché si presta molto alla realizzazione di
oggietti piccoli di geometria complessa, serve una sorgente di energia molto elevata per
alimentare il plasma, il processo dura pochi minuti, l'impianto è una camera, l'oggetto da
cementare è colpito da un usso elettrico da anodo a catodo nel vuoto, che diventa plasma
quando si caricano molto i solenoidi.
Trattamenti post-di usione: lo strato cementato è martensite. L'acciaio ha elementi come cromo
tali per cui la temperatura di mf va al di sotto di Tamb, quindi rimane austenite residua, mentre a
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cuore è bainite grossolana. Dopo tempra si e ettua un trattamento di distensione e/o
rinvenimento (a T basse, gli acciai da cementazione ammettono temperature di rinvenimento nella
prima fascia di temperatura, 150-180°C). Tempi brevi (30-120 min) a seconda della dimensione
del pezzo (all’interno non accade nulla).
Diagramma che mostra un valore di fatica meccanica in funzione della durezza che si ottiene con
la cementazione, perché deve rispondere a sollecitazioni continue e quindi si presuppone un
cedimento per fatica meccanica. Al picco di durezza si ha anche il limite a fatica, che corrisponde
al carico massimo ammissibile per quel tipo di sollecitazione alternata cui può sottostare il
materiale senza avere cedimenti prematuri. La cementazione induce un aumento della resistenza
a fatica sia per la variazione di composizione chimica indotta sia per lo stato tensionale residuo.
Il motivo per il quale si cerca una composizione quasi eutettoidica in super cie (nella zona
cementata) in quanto si aumentano in modo signi cativo le capacità resistenziali a fatica
dell’acciaio che si è cementato.
Diversi contenuti di carbonio in super cie: se si eccede in carbonio e si va oltre la composizione
eutettoidica (da a) ad f)), la struttura non ha più solo martensite ma ha martensite + cementite
reticolare, si ha una struttura ricca di cementite, che è dura e fragile, quindi si infragilisce la parte
super ciale cementata. Continuando si può sfaldare il pezzo, frattura del pezzo: un C40, C25 non
sono idonei alla cementazione a causa di ciò.
I tipici acciai da cementazione sono C10—C20; acciai debolmente legati, alcuni con aggiunta di
boro: previene il possibile infragilimento da idrogeno, quelli che lo contengono andranno a
cementazione per poi essere potenzialmente nitrurati; acciai ad alto tenore di nichel. I migliori
sono il C10 (costa poco) e il 18NiCrMo5 (il Ni conferisce una buona resistenza ambientale di per
sé, accoppiata alla cementazione è un acciaio di tutto rispetto).
Acciai trattabili da cementazione: devono avere basso tenore di carbonio (C < 0,2%), ciò
rappresenta un vincolo; un altro vincolo è che si tratta di acciai a solo carbonio o a bassi legati.
Durante la carbocementazione non si deve andare oltre i 50°C al di sopra di A3 (circa 950°C),
aumento dimensione media del grano e quindi σ a snervamento minore, calo delle proprietà
meccaniche.
Nitrurazione: trattamento termico di indurimento super ciale per di usione di azoto su materiali
ferrosi a temperature comprese tra 500-570°C, ben al di sotto di A3. Non si deve quindi
austenitizzare il pezzo, si ha ferrite. L’azoto si lega al ferro, ma anche all’alluminio (soprattutto), al
cromo e al vanadio. I migliori acciai da nitrurazione contengono almeno uno di questi elementi (Al,
Cr, V). A causa della bassa temperatura, i tempi di processo sono considerevolmente lunghi (10h).
Di erenziazioni tecnologiche: la durezza che si può ottenere va da 900 a 1250 HV, ha
un’estensione di valore di durezza indicativa (maggiore rispetto alla carbocementazione, minimo
550) e si ottiene uno strato più sottile, la profondità di indurimento si limita infatti ad un massimo
di 0,75 mm (metà rispetto alla carbocementazione). L’azoto non viene intrappolato in una struttura
a CFC (74% volume occupato), ma entra dentro il reticolo della ferrite a CCC (68% volume
occupato, capacità di accoglimento interstiziale maggiore, comporta una durezza più elevata).
Diagramma Fe—C + N (Fe—N): A1 è meno di 500°C, γ’: fase indurente dell’acciaio, Fe4N. Il
tempo va dalle 40 alle 100h (Formula di Harris, T basse). L’interstiziale si pone all’interno del CCC.
Il molibdeno è l’elemento che stabilizza il trattamento di boni ca, o meglio il rinvenimento dopo la
tempra. Vantaggi: versatilità, costi bassi dell’ammoniaca, alta durezza; svantaggi: costo elevato
per i dispositivi di nitrurazione, tempi, spessori minori.
Acciai autotempranti: sono acciai che hanno curve CCT profondamente spostate a destra,
ottenuta con aggiunta di elementi quali Ni, Cr, Mo. Hanno una buona tenacità e una buona
risposta a sollecitazione meccanica.
Acciai per molle: risposta dettata dalla costante elastica, è la pendenza del tratto elastico della
molla. Molle rigide (k elevato) e molle elastiche (k basso, allungamento e contrazione più e cace,
fornisce energia cinetica molto velocemente a partire da energia potenziale). Applicazioni: gli
ammortizzatori sono delle molle rigide, devono assorbire velocemente le sollecitazioni
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meccaniche dovute alle disconnessioni dell’asfalto, le fasce degli acciai delle balestre sono delle
molle elastiche. Cinemaicamente attivo: riesce ad assorbire sollecitazioni dinamiche esterne.
Binari: acciai da ferrovia da binari che vengono ssati alle traverse (in cemento, prima in legno), ci
sono dei bulloni a cui vengono ssati degli elementi (acciai armonici, sono dei tondelli, dei
cilindretti, ricurvo), il bullone schiaccia questo elemento che accomoda il carico, schiaccia
ulteriormente il binario sulla traversa, garantisce una resistenza a fatica meccanica maggiore.
Sono a solo carbonio o con elementi aggiunti. Molle boni cate: gli elementi in lega che vengono
aggiunti contribuiscono alla formazione di precipitati nuove, che conferiscono proprietà
meccaniche nuove: il silicio conferisce un incremento di resistenza meccanica e ha un
comportamento come la curva gialla, snervamento vicino alla rottura, comportamento lineare e
durezza costante. Pallinatura della molla.
Acciai per cuscinetti: il semiasse trasferisce la potenza erogata dal motore alle ruote (4 acciai per
cuscinetti), il quinto sta nella ruota di scorta. Lavorano a fatica meccanica e ad usura volvente.
Hanno una richiesta tecnologica molto elevata. Alta temprabilità (il ra reddamento in acqua non si
può fare, in quanto si deteriora in modo consistente la