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RICEVIMENTO
Lunedì 11oo / 13oo Viale Saragozza 8
Aula 1, aula 2, unib. in
APPELLI
- 2 app. GEN-FEB
- 2 app. GIU-LUG
- 1 app. SET + 1 app APR (2017)
SVOLGIMENTO PROVE
SCRITTO (2 ore)
3/4 dom. og/mono
ORALE (30 min)
2 dom. tec. d/a
rispondere su un foglio
Posso portare tutto ciò che voglio
G.I.N
- 22
- 24
- 26
LIBRI
- Biscari - Ruggeri - Saccomandi - Vianello "Meccanica Razionale" - Springer (2015)
- Morandini - Ruggeri - Saccà "Esercizi e temi d'Esame di M.R" - Esculapio (BO) - 2014
Meccanica Razionale
Studia il moto dei sistemi meccanici utilizzando metodi deduttivi in modo matematico
Cinematica
(* )
Studia il moto dei corpi tenendo in considerazione le cause del moto, in senso puramente geometrico
Dinamica
(* )
Studia le cause che provocano il moto. Deve sempre conoscere le eq. del moto del corpo, sono eq. differenziali, cioè le eq. del moto quando la soluzione è
e nf = 0 > Statica
(* )
Un corpo resta in equilibrio
I suoi principi possono essere considerati come casi particolari di DINAMICA
(* ) Tutte e 3 studiano il moto dei corpi.
- Punto → modello di corpo più semplice
- Sistema di punti → modello di corpi appena più complesso
- P1, ..., Pn
- Tra i punti si instaurano delle forze che non sempre sono nulle
- Corpo rigido → impone che la distanza fra i singoli Pi sia sempre costante durante il moto. Il C.R. può essere costituito da un insieme discreto o infinito di punti.
- Corpo continuo deformato → es. fluido
corpo rigido continuo
- Questi modelli sono adatti a descrivere il mondo che ci circonda?
- Esistono i punti, cioè corpi senza dimensioni?
- Possiamo pensare agli atomi che si muovono indipendentemente l'uno dall'altro.
- Esistono corpi grandi che posso pensare come punti?
- Sì, purché lo spazio in cui compiono il moto sia molto più grande delle dimensioni del corpo stesso (es. moto dei pianeti).
In realtà i corpi rigidi non esisterebbero, sarebbero tutti continui e deformabili → le usiamo per semplificare i calcoli
Come faccio a calcolare rs e rs'?
Studio il Teo di Cauchy sulle eq. differenziali
Se io assegno le coodenate iniziali (cioè riesco ad individuare univocamente il moto
Nel caso dei vettori
OP = OP(t)
dOP/dt = v(t)
d2OP/dt2 = dv/dt = a(t)
OP(t) = xa(t)c1 + x2(t)c2 + x3(t)c3 = xk(t)ck
dOP/dt = v(t) = ẋa(t)c1 + ẋ2(t)c2 + ẋ3(t)c3 = ẋk(t)ck
d2OP/dt2 = dv/dt = a(t) = ẍa(t)c1 + ẍ2(t)c2 + ẍ3(t)c3 = ẍk(t)ck
AB = y̅B - y̅A
d/dt AB = v̅B - v̅A
d2/dt2 AB = āB - āA
Se io faccio d/dt OB = v̅B e d/dt OA = v̅A
è corretto scrivere d/dt AB = v̅B - v̅A
Analogo discorso lo posso fare per l'accelerazione
z̅ = dp/ds
d/ds z̅ = z̅(s(t))
n̅ = d2p/ds2 = dz̅/ds
versore tang. punta sempe
del testito dell'eulitura
versore normale principale
- OP = OP(t)
- OP = OP(s)
Esercizio
P è soggetto ad un'acc. costante g (g≈9,80 m/s2)
L'EG. DEL MOTO
Conseguenze
- Il moto si muove su un piano (=> moto parabolico)
- Il vettore di OP deve giacere sul piano individuato da g e io
Po(0;0)
Vo (Vocosα, Vosenα)
In termini di componenti lungo gli assi
- x(t) = vot cosα
- y(t) = vot senα - 1/2 gt2
Queste due equazioni mi identificano una FAMIGLIA DI PARABOLE
Al variare di α ho α parabola
- τ = x(t) / vot cosα
- y(x) = g / 2vo2cos2α x2 + (tgα)x
Possono determinare la gittata
0 = vo senα | g / 2(vo2 cos2α) x
TUTTO CIÒ CHE ABBIAMO DETTO FINORA VALE SE SIAMO NEL VUOTO
Possono determinare il tempo in cui l'oggetto resta in aria
- y(t) = vot senα - 1/2 gt2
- y(t)=0 => τ = 0 oppure t = 2vosenα / g
Possono determinare il tempo che impiega l'oggetto a raggiungere ymax
- y(t) = 0 | -> vosenα - gt = 0 => t = vosenα / g
OLOMI
Sono anche chiamati vincoli olonomi, poiché mandano nei isei e/o dicono configuria solo i vettori posizione.
Ho un sistema di N punti (P1, P2, …, PN) liberi di muoversi nello spazio.
Ogni punto ha bisogno di 3 coordinate. In tutto ho 3xN coordinate.
f(xi, yi, zi, t) = 0 i = 1, 2, …, k k: n° eq. di vincolo
VINCOLO OLONOMO
Conseguenza al Teo. di Dini è che è possibile estrarre da qst (k) eq. coordinare dette loro multipledesti e n = 3xN - k gradi di libertà (GdL).
Coord. lagrangiane e si indicano con q1, …, qn
sone funzioni del tempo.
Se il mio sistema è olonomo posso descrivere la posizione ad ogni istante tramite le n coordinate:
OPi = OPA(q1(t), …, qn(t), t).
X2 + y2 = R2 sist olonomo un complica le velocità
Indiopiti gradi di libertà ne?
n = 3xN - k 1 1p - k
Posso cioè individuare la traiettoria attraverso un' unica parola reg. che può essere σ = 0"0P" 0"0P" x + y"0 Non consider x:ixtse
Ognuno dei coefficienti αjk è uguale al prodotto scalare tra i versori, e quindi coincide con il coseno dell'angolo formato tra essi. Questi numeri perciò sono detti coseni direttori della terna {êk} rispetto alla terna fissa {ei}.
Se α quantità NON possono essere assegnate arbitrariamente se vogliamo che i versori mobili {êk} formino un sistema ortonormale. Ma quali sono queste condizioni?
Êj = Σ ek αik
1 se j = k 0 se j ≠ k
R = |αik| = d1 d2 d3 d1 d2 d3 d1 d2 d3
Se i miei versori soddisfano queste relazioni => sono sicura che i vettori ottenuti formano in ogni istante una terna ortonormale destra.
È inoltre possibile dimostrare che le condizioni imposte sui coefficienti αik equivalgono ad affermare che R sia una trasformazione ortogonale e più precisamente una ROTAZIONE vale a dire una trasform. lineare λ.c. RT R = RRT = I e det R = 1
Questa rotazione trasforma ogni versore della terna {êk} nella corrispondente versione della terna {ĉk}
Êk = Rĉk ⇒ ĉk.Rĉk = αik
La trasformazione inversa coincide con la trasposto RT, e trasforma i versori ek negli ĉk = R ek
NB α21d + α22d2 + α23d3 = 0 α11d1 + α12d1 + α13d1 = 0 α31d1 + α32d1 + α33d1 = 0
I coseni direttori sono legati fra loro da sì leggi, non sono quindi indipendenti!