SUCCESSIONI
Successione = lista ordinata e infinita di numeri reali (N) X0, X1, X2, X3, …, Xn
Posso pensarla come una funzione definita su N f: N R
à
n f(n) Xn = f(n)
à
Progressioni aritmetiche
Successione di numeri reali (R) tali che la differenza tra un termine e il precedente è costante. Costante d = ragione della pr.ar.
X = X + n×d
X – X = d à
n n-1 n 0
Progressioni geometriche
Descrivono fenomeni con crescite esponenziali (es: crescita popolazioni animali con risorse infinite)
Successione di numeri reali (R) tali che il rapporto tra un termine e il precedente è costante. Costante q = ragione della pr.geom.
! ×
! n
X = X q
=q à n 0
! !"#
Modello diffusione di un’epidemia
lI l) l
n
I = infetti al giorno n I = I + = I (1 + prog. geometrica di ragione q = 1 + crescita esponenziale
à à
n n 0 0 0
Questa descrizione va bene nei primi giorni dell’epidemia ma non per lunghi periodi, la popolazione non è infinita quindi dopo
un certo tempo il numero di infetti tenderà a stabilizzarsi
Modifico il modello perché valga sia per tempi brevi che per tempi lunghi
Supponiamo di avere una popolazione di N individui
I = infetti al giorno n
n "
= lI × $
I - I
n+1 n n
S = suscettibili (sani che possono infettarsi) al giorno n #
n +
N = popolazione totale = I S
n n
- à
se S N cioè se il numero di suscettibili è vicino al numero totale di persone allora vale il modello esponenziale
n
- più S diminuisce (più la popolazione si infetta) più I diventa piccolo, cioè il numero di nuovi infetti diminuisce
n n
Modello logistico
Osservando che S = N – I
n n $
= lI ×(1 $
Posso riscrivere il modello di diffusione come: I - I – ) Per tempi grandi I N per cui nuovi infetti 0
à à
n+1 n n n
#
Descrive bene i fenomeni di saturazione
®
Limiti di successioni (n +¥)
- Successioni con limite l (lÎR) quando i valori della successione si avvicinano ad un numero fissato (l) lim + = ,
%
% → ()
Esiste un valore di n (-) per cui per ogni altro n≥- il grafico sta nell’intervallo delle y [l+e ; l-e]
¥
- Successione tende/diverge a se X diventa arbitrariamente grande al crescere di n lim + = +∞
n %
% → ()
Esiste un valore di n (-) per cui per ogni altro n≥- il grafico sta sopra la retta y = M
Convergenza progressioni aritmetiche e geometriche
Aritmetiche
X = X + n×d - d > 0 X diverge a +¥
à
n 0 n
- d < 0 X diverge a -¥
à n
Geometriche
× - 0 < q < 1 X tende a 0
n
X = X q à n
n 0 - q > 1 X diverge a +¥
à n
Funzioni oscillanti es: sin(x) e cos(x)
Esistono successioni che non hanno limite e che non tendono ne a +¥ ne a -¥
4
0 = sin (- )
% 2
e
Per quanto piccolo sia ci saranno sempre dei valori che escono dall’intervallo
®
(la funzione non ammette limite per n +¥) * +
Considero la funzione modificata 0 = sin (- ) per cui lim 0 = 0
% %
% , %→ ()
NB non tutte le funzioni che oscillano non hanno limite, alcune oscillando tendono a 0
à
PROBABILITÀ DISCRETA
L’insieme di tutti i possibili risultati di un esperimento casuale (aleatorio) è detto spazio campionario (dei campioni) = Ω
NB → Ω non è unico: per 1 esperimento aleatorio si possono avere + spazi campionari in base ai risultati che ci interessano
- Es: 3 palline di colore diverso (R, B, V) e numerate. Ω = {R, B, V} e Ω = {1, 2, 3}
L’insieme di tutti gli eventi associati ad un dato esperimento casuale = spazio degli eventi P(Ω)
Si può definire la probabilità come una funzione che ha come dominio (x) ha lo spazio degli eventi P(Ω) e come codominio
l’intervallo [0;1] → la probabilità è una specie di cardinalità pesata e normalizzata (il peso di tutto è 1)
à =
In generale:
Frequenza assoluta = numero di volte in cui compare una modalità in una distribuzione di dati
Frequenza relativa = frequenza assoluta / numero unità statistiche (numero soggetti)
L : quando una variabile aleatoria tende a +∞ (si ha un
EGGE DEI GRANDI NUMERI
esperimento casuale ripetuto molte volte, es: numeri di lanci di una moneta) allora il
grafico che lega prove ripetute e frequenze dei risultati tende ad un valore atteso
costante corrispondente alla probabilità dell’evento scelto.
Dato uno spazio campionario U, una funzione P che associa ad ogni evento E dello spazio degli eventi un numero reale viene
detta probabilità se soddisfa 3 assiomi:
1. P(E) ≥ 0
2. P(U) = 1 ∅ ∪E
3. Se E ∩E = allora P(E ) = P(E ) + P(E )
1 2 1 2 1 2
Eventi incompatibili = non si possono verificare mai assieme, l’intersezione è 0 (non sono sempre uno il complementare dell’altro)
Eventi esaustivi = l’unione dei due insiemi da l’insieme complessivo (Ω) (non sono sempre uno il complementare dell’altro)
P(E ∩E ) = P(E ) ∙ P(E )
Eventi indipendenti = il verificarsi di uno non influenza la probabilità di verificarsi dell’altro, cioè: 1 2 1 2
P : il verificarsi di un evento (B) condizione la probabilità di verificarsi di un secondo evento (A)
ROBABILITÀ CONDIZIONATA (∩)
(|) = (|) =
può essere anche semplificata come
()
T B : permette di calcolarsi la probabilità che un evento (A) si verifichi sapendo che si è già verificato un altro evento
EOREMA DI AYES P(A|B) P(B|A)
(B), mostra la relazione tra e ()
ℎ ( ∩ ) = ( ∩ ) → (|) ∙ () = (|) ∙ () (|) = ∙ (|)
()
(∩)
( ∩ ) = () ∙ () (|) = = ()
NB → se i due eventi (A, B) sono indipendenti: per cui ()
Se l’evento deve accadere si può costruire un diagramma ad albero del tipo:
P ROVE RIPETUTE
Ripetendo uno stesso esperimento casuale n volte nelle stesse condizioni e indicando con E un evento che rappresenta il successo
dell’esperimento e ha probabilità costante p di verificarsi e (1 – p) di non verificarsi, la probabilità di ottenere k successi su n
−
(1
= ( ) ∙ ∙ − )
prove è: ,
STATISTICA UNIVARIATA
La statistica si occupa dei modi di raccogliere e analizzare i dati per trarne conclusioni e fare previsioni.
Gruppo preso in considerazione = popolazione / universo → spesso se ne considera solo una parte = campione
Ogni singolo soggetto = unità statistica
La caratteristica scelta per l’indagine = carattere → esso può presentarsi secondo diverse modalità
- Quantitativo (numero) → carattere = variabile statistica (aleatoria, X)
o Continua (misurabile)
o Discreta (conteggiabile)
- Qualitativo (parola) → carattere = mutabile statistica
Frequenza assoluta = numero di volte in cui compare una modalità in una distribuzione di dati
Frequenza relativa = frequenza assoluta / numero unità statistiche (numero soggetti)
→ Distribuzione di frequenze = insieme delle coppie ordinate del tipo (modalità ; frequenza corrispondente)
- Distribuzioni semplici interessano 1 carattere
Mediana = valore centrale (se n dispari) o media dei 2 valori centrali (se n pari)
Moda = valore con frequenza massima
∑
= =
Media aritmetica: ∑( ∙ )
=
Posso calcolare la media anche se conosco la distribuzione di frequenze: ∑
In generale un set di dati può essere ordinato e diviso in più sezioni:
- Primo percentile = a sx ho l’1% dei dati e a dx il 99%
- Primo quartile = a sx ho il 25% e a dx il 75%
- Mediana = secondo quartile = 50% a sx e a dx
- Terzo quartile = a sx il 75% e a dx il 25% ( )
−
Conoscendo posso calcolarmi gli errori, detti scarti (di quanto i valori si discostano dalla media) e perché dia sempre
un valore positivo lo si eleva al quadrato ottenendo così lo scarto quadratico medio o deviazione standard: σ 2
( )
∑ −
√
=1
)
( = √ =
- Se σ è grande → i valori sono molto dispersi
- Se σ è piccolo → i valori sono molto concentrati vicino la media
La deviazione standard indica quindi la precisione di una serie di dati (quanto i valori si discostano dal valore medio)
NB → Se si hanno le frequenze assolute nella sommatoria moltiplico gli scarti quadratici al quadrato per le relative f assolute
)
(
)
( =
Coefficiente di variazione: lo si usa per confrontare fenomeni della stessa natura e interpretarli correttamente.
Fa riferimento al fato che le deviazioni standard assumono significato solo se è rapportata alla media (detto anche deviazione
standard relativa). Se moltiplicata per 100 dà la variazione rispetto alla media in percentuale.
Varianza = media degli scarti quadratici (media devianza), misura la variabilità dei valori assunti da una variabile, misura quanto
si discostano quadraticamente dalla media aritmetica (o dal valore atteso)
2
∑ ( )
−
=1 2
) ) )
= = = ( → ( = √(
NB → Se si hanno le frequenze assolute nella sommatoria moltiplico gli scarti quadratici al quadrato per le relative f assolute
→ una delle proprietà della varianza è che può essere calcolata come: Var = media dei quadrati – quadrato della media,
2 2 2 2
2 2 2 2
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