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Il processo di segmentazione

Sequenza di attività che consiste nell'organizzare e selezionare le informazioni disponibili su un dato mercato, al fine di ottenere una ripartizione di cluster o segmenti, ciascuno composto da acquirenti con preferenze omogenee.

La premessa è che il mercato sia eterogeneo. Al secondo posto abbiamo la selezione della base di segmentazione, ovvero il parametro di segmentazione. Al terzo posto abbiamo l'analisi di attrattività ed infine abbiamo la scelta del targeting.

I requisiti della segmentazione vanno presi in considerazione prima di tutto il processo. I requisiti sono:

  1. Possibilità di identificare gruppi di clienti misurabili in termini dimensionali.
  2. Possibilità di stabilire la rilevanza del segmento per l'impresa. Devo capire se vale, se c'è del valore in quel segmento.
  3. Raggiungibilità: un segmento deve essere raggiungibile. AUDITEL (numero di ascolto dei programmi tv), AUDIRADIO, AUDIPRES.
AUDIPOSTER (rilevazione manifesti pubblicitari delle strade). Devo poter definire il mio segmento in base a questi dati. Queste ricerche si collegano con altre rilevazioni che sono collegate ai nostri stili di vita e moltissimi altri dati.

I dati dell'analisi qualitativa e quantitativa della domanda devono confluire nella segmentazione.

La definizione del mercato:

  • Concorrenza generica.
  • Concorrenza sul tipo di prodotto.
  • Concorrenza sulla variante di prodotto.

La selezione della base:

  • Semplice, un solo criterio.
  • Gerarchica, due o più criteri applicati in modo sequenziale.
  • Multipla, due o più criteri applicati in modo congiunto.

Abbiamo due possibilità di segmentazione.

Variabili di segmentazione ex-ante:

A priori rispetto al consumo di cui stiamo facendo l'analisi, all'oggetto del nostro prodotto. Variabili che congiunte con altre sono molto utili.

RioMare è riuscita a

Trasformare un punto di debolezza in un punto di forza. Palmera nel cercare di comunicare qualcosa di diverso andò a fare focus group che attivava le riflessioni e tra i vari test ci sono test di antropomorfizzazione. Secondo Palmera, RioMare era il tonno donna mentre Palmera si è posizionato come tonno uomo/macho. Con questa campagna pubblicitaria è arrivato al primo posto perché aveva comunicato dei significati. RioMare è diventato il riferimento di chi pensava che il tonno fosse donna.

Variabili di segmentazione ex-post: A posteriori rispetto al consumo di cui stiamo facendo l'analisi, all'oggetto del nostro prodotto. *occasioni d'uso (aggiungere alla seconda slide 7).

LE TECNICHE DI SEGMENTAZIONE

Segmentazione univariata e bivariata: abbiamo le tabulazioni, attraverso le tabulazioni semplici, l'identificazione dei segmenti viene definita con l'ausilio di una sola variabile, la quale viene assunta come principale.

Descrittore di un determinato segmento.

Cross-Tabulation: forniscono indicazioni specifiche sugli incroci di potenziali variabili considerate come descrittori dei diversi cluster. Sono tabelle a doppia entrata, i cui valori al loro interno vengono chiamati frequenze congiunte assolute.

LA SCELTA DEL TARGET

Il targeting è un processo che consiste nell'analizzare l'informazione derivante dalla segmentazione e nel compiere una scelta strategica di selezione del segmento o dei segmenti valutati come più attrattivi. Verso questo o questi segmenti si indirizza l'azione di marketing, configurando una value proposition specifica, coerente rispetto ai bisogni, comportamenti, caratteristiche di ciascun segmento. L'output del processo di segmentazione rappresenta l'input del targeting, ovvero del processo di valutazione dell'attrattività dei segmenti e di selezione dei segmenti obiettivo, su cui si costruisce la value proposition e si declinano le.

azioni di: - Value creation - Value communication - Value delivery Si costruisce il valore e lo si comunica. Quando si parla del tema di valore, la segmentazione è quella che ci permette di crearlo concretamente. LA VALUTAZIONE DI ATTRATTIVITÀ DEI SEGMENTI Non si fa altro che confrontare le opportunità e le minacce dell'ambiente. I criteri di valutazione dell'attrattività dei segmenti seguono una logica di tipo SWOT. Dobbiamo vedere se abbiamo dei punti di forza o punti di debolezza rispetto ai competitor. Poi ovviamente, dovremo fare un'analisi su quanto e ogni quanto potremo vendere. Mettendo insieme tutte queste analisi arriveremo ad una conclusione e prenderemo una decisione. Le decisioni che possiamo prendere possono essere 4 diverse: - Copertura totale: 3 prodotti e 3 segmenti vendere tutto a tutti (es. libreria che vende diverse tipologie di libri e si rivolgono a diverse categorie di persone). - Concentrato: 1 prodotto e 1 segmento vendere

Un prodotto ad un segmento.

Spec. Prodotto: vendere prodotti a tutti i segmenti,

Spec. Segmento: prodotti completamente diversi ma tutto per un segmento.

PERSIL: potenza in azione

I test sono importanti perché il prodotto non deve funzionare bene nei laboratori ma nella realtà. La forza di un marchio è alleggerire il nostro dover prendere delle decisioni.

1909: lancio del detersivo Persil ed è diventato una vera icona. È associato a concetti come essere una buona madre e avere una famiglia felice. Ariel invece aveva un approccio più scientifico e meno sentimentale.

Iniziò la cosiddetta "guerra del sapone". Ariel e Persil erano testa a testa. Voci di un nuovo ingrediente smacchiante raggiunse Ariel che disse che era troppo potente per un lavaggio domestico.

Fu una mossa inusuale, una compagnia che chiama i rivali per parlare di un prodotto della concorrenza. Il lancio fu uno dei più grandi mai fatti. Usavano il termine acceleratore.

I clienti rimasero colpiti ma i dirigenti della Ariel mandarono foto lavati con Persil Power alla stampa e un comunicato stampa. I clienti iniziarono a controllare la loro biancheria e molti vestiti erano bucati e li inviarono alla Persil per avere un risarcimento.

L'impatto fu drammatico. Fecero del loro meglio per spazzare via la cattiva pubblicità. Avevano ridotto la quantità di acceleratore che avevano messo nel lancio iniziale. I negozi incominciarono a ritirare Persil Power dagli scaffali dei supermercati. La ritirata costò molto.

La percezione del marchio... Fu il settore ricerca e sviluppo che corse troppo velocemente. Sotto pressione avevano lavorato a spese della cura del prodotto, spingendosi più in là di quanto avrebbero dovuto. Nel business un'attività molto importante è riconoscere i propri punti deboli prima dei concorrenti.

Qualche anno più tardi, si ebbe una situazione simile con Shell.

(carburante).

POSIZIONAMENTO

Ultima fase del marketing strategico. Il posizionamento è il risultato dell'azione di marketing sul segmento target. Consiste nella collocazione che la value proposition ha nello spazio percettivo dell'acquirente del segmento rispetto alle alternative offerte dalla concorrenza. È qualcosa di soggettivo, perché ogni impresa presenta il proprio progetto che viene poi interpretata in maniera diversa da ogni cliente.

Ci sono due momenti nei quali si articola il posizionamento:

  1. Quali sono gli aspetti peculiari e distintivi. Sono di vario tipo: criteri, concetti, caratteristiche etc.
  2. Ci si può posizionare su attributi del prodotto che possono essere collegati a caratteristiche oggettive del prodotto, i vantaggi che sono l'interpretazione soggettiva della caratteristica (è cosa gliene viene al consumatore grazie a quella caratteristica), applicazioni ovvero si posiziona per quello che fa/per quello che serve.
mercato rispetto a un insieme di attributi dei prodotti: si chiede ai partecipanti di valutare l'importanza di ciascun attributo nella scelta di un prodotto.- Analisi dei dati raccolti per identificare i segmenti di mercato e posizionare i prodotti all'interno di essi. Il posizionamento di un prodotto o di un'azienda è un elemento chiave nella strategia di marketing. Consiste nel creare un'immagine distintiva nella mente dei consumatori, in modo che il prodotto o l'azienda venga associato a determinati attributi o benefici. Ci sono diverse strategie di posizionamento che un'azienda può adottare: 1) Posizionamento per categoria: l'azienda si posiziona come leader in una determinata categoria di prodotti. Ad esempio, Apple si posiziona come leader nel settore dei dispositivi elettronici. 2) Posizionamento per attributo: l'azienda si posiziona come leader in un determinato attributo del prodotto. Ad esempio, Nike si posiziona come leader nella tecnologia delle scarpe da corsa. 3) Posizionamento per prezzo: l'azienda si posiziona come leader nel rapporto qualità-prezzo. Ad esempio, Ikea si posiziona come leader nel settore dell'arredamento a prezzi accessibili. 4) Posizionamento per nicchia: l'azienda si posiziona come leader in un mercato di nicchia, servendo un segmento specifico di clienti. Ad esempio, Tesla si posiziona come leader nel settore dei veicoli elettrici di lusso. La scelta del posizionamento dipende da diversi fattori, come la concorrenza esistente, le esigenze dei clienti e le risorse dell'azienda. È importante che il posizionamento sia distintivo e rilevante per i consumatori, in modo da differenziarsi dalla concorrenza e creare un vantaggio competitivo. Il multidimensional scaling è una tecnica di ricerca utilizzata per analizzare le percezioni dei consumatori e identificare i segmenti di mercato. Si basa sulla raccolta di dati attraverso interviste o sondaggi, in cui i partecipanti valutano la similarità tra coppie di prodotti e l'importanza di diversi attributi. L'analisi dei dati raccolti consente di individuare i segmenti di mercato e posizionare i prodotti all'interno di essi. Questo aiuta le aziende a comprendere meglio le esigenze dei clienti e a sviluppare strategie di marketing mirate. In conclusione, il posizionamento è un elemento chiave nella strategia di marketing e può essere ottenuto attraverso diverse strategie. Il multidimensional scaling è una tecnica di ricerca utile per analizzare le percezioni dei consumatori e identificare i segmenti di mercato.
  1. Mercato: si utilizza una scala a ranking, con cui si chiede al campione di acquirenti di ordinare una lista di prodotti, per livelli decrescenti di preferenza.
  2. Riconduzione delle preferenze e delle percezioni di sintesi a caratteristiche idiosincratiche unidimensionali: utilizza una scala a rating, con cui si chiede all'intervistato di valutare ciascun prodotto rispetto a un insieme di caratteristiche idiosincratiche.
  3. ANALISI QUANTITATIVA
  4. Mercato potenziale: rappresenta la quantità massima vendibile di una determinata categoria di prodotto in un dato mercato, con riferimento a un orizzonte temporale predefinito (un tempo che deve essere definito). È una quantità limite ipotetica.
  5. La domanda primaria è la domanda che affrontano tutte le imprese che operano sul mercato. La domanda secondaria è la domanda della singola azienda/della singola marca.
  6. La domanda primaria (ovvero quella che affronta tutte le marche che operano)

tende asintoticamente al potenziale. Il potenziale nel breve periodo è considerato fisso mentre nel lungo periodo è soggetto a variazioni. La percentuale della popolazione potenziale è una parte dell'intera popolazione. = potenzialmente interessati a farsi la barba. La dose piena è la quantità ottimale del prodotto, è quella consigliata affinché il prodotto abbia un utilizzo ottimale. Gap di potenziale: perché non tutto viene consumato? O possono esserci dei non consumatori. Linea orizzontale è il potenziale. La curva continua è la domanda primaria. La curva tratteggiata è la domanda secondaria di una marca. È la differenza tra il mercato potenziale e la domanda potenziale. Le cause di Gap di secondo livello sono quelle che fanno riferimento ai problemi di marketing. A volte non si consuma un prodotto perché c'è qualche prodotto che non è idoneo. Può esserci un Gap di comunicazione.

ra l'offerta di un'azienda e quella dei suoi concorrenti sul mercato. Questo gap può manifestarsi in diversi modi, come un gap di prezzo, un gap di distribuzione o un gap di prodotto. Il gap di prezzo si verifica quando un'azienda offre un prodotto o un servizio a un prezzo inferiore rispetto ai suoi concorrenti. Questo può essere ottenuto attraverso strategie di pricing aggressive o sfruttando economie di scala. Il gap di distribuzione si verifica quando un'azienda è in grado di raggiungere una maggiore copertura geografica o una migliore presenza sui canali di distribuzione rispetto ai suoi concorrenti. Questo può consentire all'azienda di raggiungere un numero maggiore di clienti o di raggiungere clienti in aree geografiche altrimenti non coperte. Il gap di prodotto si verifica quando un'azienda offre un prodotto o un servizio che si differenzia in modo significativo da quelli offerti dai suoi concorrenti. Questa differenziazione può essere ottenuta attraverso l'innovazione tecnologica, la qualità superiore o la personalizzazione del prodotto. In conclusione, il gap concorrenziale rappresenta la differenza tra l'offerta di un'azienda e quella dei suoi concorrenti sul mercato. Questo gap può essere sfruttato per ottenere un vantaggio competitivo e conquistare una posizione di leadership nel settore.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
7 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher asiaguarne di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Marketing e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Nelli Roberto Paolo Franco.