Estratto del documento

L'ATTENZIONE

Un processo cognitivo essenziale alla base di tutte le altre forme di cognizione, corrisponde alla messa a fuoco delle risorse mentali. È fondamentale perché migliora l'elaborazione cognitiva in molti aspetti diversi, è il passo centrale in tutti i processi di apprendimento.

È la capacità di focalizzarsi sugli input e la possibilità di selezionare le informazioni che ci interessano per poter poi lavorare solo su quelle.

L'attenzione consente di:

  • selezionare le informazioni importanti escludendo tutti gli altri stimoli irrilevanti, sarebbe per noi impossibile processare tutte le informazioni che riceviamo.
  • Focalizzarsi su stimoli da elaborare più a fondo, ciò che è saliente.
  • Prolungare il nostro focus su un certo compito.
  • Dividere le nostre risorse cognitive su più compiti che possono essere svolti contemporaneamente.

Possiamo individuare diverse tipologie di attenzione:

  • SOSTENUTA ci consente...
di mantenere a lungo il nostro focus cognitivo su un certo compito. La capacità di mantenere l'attenzione su qualcosa per il tempo necessario per elaborare le informazioni:
  • SELETTIVA: ci consente di individuare quali sono gli aspetti salienti e concentrarci su quelli, escludendo ciò che non è rilevante. Ci permette di mettere un filtro alle informazioni in ingresso, facendo passare solo le informazioni importanti.
  • DIVISA: è la nostra capacità di distribuire le nostre risorse cognitive (la nostra attenzione) su più compiti contemporaneamente (ad esempio, studiare mentre ascolto la musica). In alcuni casi selezioniamo la nostra attenzione volontariamente (ad esempio, quando parliamo con qualcuno e prestiamo attenzione), in altri casi è automatica, succede qualcosa che cattura la nostra attenzione (ad esempio, sentiamo un rumore improvviso e la nostra attenzione si sposta involontariamente).
LO SVILUPPO DELL'ATTENZIONE: L'attenzione sostenuta ha un netto miglioramento tra i tre e

i 18 mesi di vita, già in prima infanzia. L'attenzione selettiva incrementa nel secondo semestre di vita (dai sei mesi) mentre l'attenzione divisa si sviluppa per ultima a partire dalla seconda infanzia fino all'adolescenza.

Nella prima infanzia (primi due anni di vita) i bambini sanno già spostare la loro attenzione a seconda del loro interesse e meno a lungo su eventi poco salienti. Il fenomeno dell'abituazione ci fa vedere come l'attenzione si basa sui loro interessi.

La capacità di prestare attenzione è molto precoce ma si possono osservare alcune difficoltà:

  • i bambini piccoli prestano attenzione per un tempo molto limitato
  • sticky fixation (attenzione obbligata) porta i neonati ad essere come bloccati nella loro attenzione, rimangono incantati sull'oggetto e non hanno la possibilità di spostarsi, per questo motivo provano disagio. Non riescono a distogliere l'attenzione.

Intorno ai due, tre mesi questo

blocco sparisce. Migliora la capacità di seguire con gli occhi l'interesse animato- tendenza alla distrazione diminuisce poi nella crescita. Nella seconda infanzia acquisisce l'attenzione divisa e aumenta la durata della concentrazione, migliora la sua capacità selettiva. Negli anni successivi le forme di attenzione migliorano grazie ai cambiamenti generali e ai processi cognitivi che diventano sempre più rapidi e efficaci. I processi cognitivi a forza di ripeterli diventano automatici. Nel periodo adolescenziale le capacità cognitive sono solitamente migliori. Qui si sviluppa la capacità di impegnarsi su più compiti in parallelo, si sviluppa l'attenzione divisa, è ciò che corrisponde al multitasking che può essere: - sequenziale quando faccio tante attività ma a blocchi e una in sequenza all'altra, in un blocco tutte le mie risorse attentive sono focalizzate su un compito - simultaneo quando in contemporanea cisi concentra su più compiti. Il multitasking di tipo simultaneo limita maggiormente le nostre capacità di apprendimento.

RAPPORTO TRA ATTENZIONE, PIANIFICAZIONE E APPRENDIMENTO

Abbiamo un'altra risorsa importante che è quella della pianificazione del proprio comportamento in modo sistematico, si pensano le azioni e il loro ordine per dare una risposta a una certa richiesta. La capacità di pianificazione sostiene e aiuta l'attenzione, un test di questo genere è presentare quattro figure e chiedere quali siano uguali. Si può così osservare dove si fissa lo sguardo, si capisce che viene pianificata una strategia per confrontare tutte le immagini.

LA MEMORIA

È l'abilità di immagazzinare le informazioni e richiamarle all'occorrenza. Il flusso che descrive la memorizzazione delle informazioni: Le informazioni arrivano prima di tutto ai nostri organi di senso, abbiamo il registro sensoriale e un primo step delle

Informazioni in ingresso, passano poi in un secondo magazzino chiamato memoria a breve termine. Non tutte le informazioni che arrivano ai nostri sensi passano nel magazzino a breve termine ma solo le informazioni salienti che vengono selezionate dall'attenzione. Abbiamo quindi un primo filtro che fa sì che solo alcune informazioni passino e vengano processate oltre. Alcune informazioni quindi passano nel magazzino a lungo termine, qui abbiamo quindi le informazioni che arrivano dall'esterno e che devono essere codificate sia le informazioni che già possedevo e che mi servono per trasformare il mio input in output. Avviene un confronto tra questi due tipi di informazioni (nuove e già possedute). Dai primi due magazzini ottengo la risposta in uscita.

I REGISTRI SENSORIALI

Sono associati ad ogni organo di senso, le informazioni transitano qui per passare oltre. I registri sensoriali hanno la caratteristica di conservare per pochissimo tempo l'immagine esatta dello stimolo.

Appena compiuto, emerge in situazioni particolari (se sono in una stanza buia e ruoto una torcia noterò un cerchio e non una parte di luce). Altro esempio nel taumatropio, lo strumento che tirando l'elastico mi permette di vedere due immagini che si sovrappongono.

I registri sensoriali compiono un lavoro importante perché quando gli stimoli arrivano iniziamo a lavorare, ad esempio confrontiamo lo stimolo con le informazioni che abbiamo già presenti. Opera da primo filtro perché fa decadere le informazioni irrilevanti grazie alle nostre capacità attentive che ci fanno concentrare solo su ciò che ci interessa.

Le informazioni selezionate passano allo step successivo: IL MAGAZZINO A BREVE TERMINE. Le informazioni in esso contenute si mantengono solo per un breve termine poi vengono dimenticate, la durata è di qualche decina di secondo se non facciamo qualcosa per mantenere l'informazione. Anche la quantità di informazioni che possono

essere qui presenti è limitata (facciamo fatica a memorizzare tanti nomi in confronto a quello di una persona). Questa mbt svolge ruoli importanti: è la stazione di transito delle info prima di essere immagazzinate per sempre nella mlt. Serve anche per elaborare le informazioni, far interagire le informazioni di ingresso con quelle che già possiedo del magazzino a lungo termine. Le caratteristiche della memoria a breve termine dipendono dalla sua esistenza: il magazzino è limitato, l'attenzione selettiva mi aiuta a selezionare le informazioni. La mbt ci consente di spiegare la memoria immediata: mi consente di ricordare subito e nello stesso ordine una serie di stimoli, l'adulto medio è in grado di memorizzare in media 7 unità, l'ottava viene esclusa (se mi vengono detti otto nomi sino al settimo riesco a memorizzarli). Per evitare che le informazioni decadano bisogna utilizzare delle strategie (fare abbinamenti con altri elementi). Il

magazzino a breve termine è la nostra working memory, il fatto che la mbt abbia unadimensione limitata ci spiega perché non si riesca a compiere a mente un calcolo molto lungo.

MAGAZZINO A LUNGO TERMINE

Un magazzino infinito in cui sono presenti tutte le informazioni che nel corso della nostra vita abbiamo immagazzinato, ha una durata infinita. Il problema è come recuperare queste informazioni. Alcune teorie hanno descritto che caratteristiche hanno le informazioni qui presenti: vediamo il modello di Tulving che distingue tre forme:

  • MEMORIA PROCEDURALE corrisponde a tutte le informazioni che riguardano il sapere come si fa qualcosa, la procedura per compiere un'azione. Sono spesso cose che sappiamo come fare ma non sapremmo come spiegare a parole (so come andare in bici ma non so come spiegarlo a un bambino)
  • MEMORIA EPISODICA è connotata spazio-temporalmente, sono tutti gli episodi della nostra vita quotidiana connotati nello spazio e nel tempo

o meno preciso. Sono ricordi collegati ad una data episodica (es. 11 sett 2001)

All'interno della memoria episodica rientra una forma di memoria autobiografica perché sono episodi connotati in uno spazio e tempo ed è collegata alla costruzione di noi stessi.

● MEMORIA SEMANTICA non è collegata a uno spazio o tempo ma è basata su conoscenze relative a parole e a concetti (le tabelline)

SCRIPT

Sono rappresentazioni mentali che ci dicono cosa aspettarci in una certa situazione e come mi devo comportare, l'esempio più classico di script è "vado al ristorante" azione fatta da una sequenza di azioni molto prevedibile, mi permette di individuare dei ruoli (la cameriera). Nel corso della vita vengono quindi descritti dei copioni che mi permettono di anticipare cosa verrà dopo, questi copioni aiutano il bambino a prevedere cosa accadrà dopo e organizzare il proprio comportamento.

Gli script vengono costruiti sulla base

dell’esperienza.

LO SVILUPPO DELLA MEMORIA

I neonati sono in grado di utilizzare una memoria implicita, sanno associare stimolo e risposta in modo automatico. Memorizzano grazie al paradigma dell’abituazione, per condizionamento e per imitazione differita. Nel tempo cambiano il numero degli elementi che possono essere contenuti nella memoria a breve termine, si chiama span di memoria. Cambiano la velocità con cui si memorizza (quindi il tempo per transitare nei magazzini), il processo utilizzato, la permanenza nella memoria e la conoscenza metacognitiva per utilizzare strategie più funzionali rispetto a cosa devo memorizzare.

Nei primi mesi vediamo la memoria di riconoscimento di riconoscere uno stimolo familiare o no. Dai sei mesi circa in avanti vediamo la memoria rievocativa di uno stimolo esercitato in precedenza prima di quel momento ma senza che venga ripresentato nel presente. Intorno ai due anni la memoria esplicita caratterizzata dalla

Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 100
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 1 Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 100.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni psicologia dello sviluppo Pag. 91
1 su 100
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Acquista con carta o PayPal
Scarica i documenti tutte le volte che vuoi
Dettagli
SSD
Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Noemaggio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Prino Laura.
Appunti correlati Invia appunti e guadagna

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community