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Secondo percorso: funzioni del linguaggio

Stretto collegamento tra lo sviluppo del linguaggio e le esigenze o i bisogni delle utenze. Nel momento in cui portiamo l'attenzione sulle funzioni del linguaggio, teniamo presente questo aspetto secondo cui si sono sviluppati linguaggi diversi per soddisfare usi e bisogni differenti:

Tipologie di linguaggio

  • Informativo: Categoria di genere rispetto a una serie di specificazioni come descrittivo, comunicativo, esplicativo; siamo nella stessa famiglia tutte ricondotte sotto lo stesso nome. L'uso del linguaggio è finalizzato ad arricchire il nostro patrimonio di conoscenze; siamo nell'ambito del conoscitivo.
  • Espressivo: Usi del linguaggio che non hanno la finalità di conoscenza ma soddisfano altre esigenze come quelle in cui si vuole esprimere emozioni, espressione dei sentimenti e ambiti in cui l'articolazione aumenta notevolmente fino alla costruzione dei linguaggi di tipo artistico.
  • Operativo/performativo: Questa funzione è stata chiamata in causa in certe categorie di norme che offrono interessanti esemplificazioni. Si tratta di un tipo di linguaggio tale per cui il solo pronunciare determinate parole porta a esistenza di qualche effetto nella realtà (es. il varo di una nave).
  • Prescrittivo: Sottoclassificazioni come direttivo, normativo e regolativo hanno la funzione di soddisfare l'esigenza di indirizzare la condotta di altri soggetti, con l'intento di far fare.

Linguaggio descrittivo

Il linguaggio descrittivo è stato oggetto di attenzione nei primi studi di filosofia del linguaggio del Novecento. Questo approccio critico è pervenuto dopo la rivoluzione scientifica, rivolgendosi al linguaggio descrittivo perché si riteneva utile accertare la verità o la falsità mediante controlli empirici o logici. Si delimita l'ambito della significanza a enunciati empiricamente veri (verificabili rispetto ai fatti del mondo) e enunciati di verità logica (verificabili mediante regole logiche di base come il principio di non contraddizione).

Per metafisica si intende quell'insieme di discorsi che pretendono di proporre conoscenze al di là dell'esperienza. Qui non si ha una valenza puramente logica, risultando discorsi privi di significato.

Linguaggio prescrittivo

Il linguaggio prescrittivo caratterizza tutti gli ambiti dell'etica, della morale e del diritto con l'obiettivo di orientare il comportamento umano. Esempio tipico è l'enunciato "Chiudi la porta", che non può qualificarsi come vero o falso. La svolta prescrittivista, legata al nome di Hare, ha portato a una rivalutazione del linguaggio prescrittivo, riconoscendo l'importanza del riferimento a stati di cose del mondo.

Le differenze tra linguaggio descrittivo e prescrittivo risiedono nella formulazione linguistica e nel comportamento del destinatario: il descrittivo prova dell'accettazione è la credenza, mentre il prescrittivo è l'esecuzione.

Rapporto tra funzioni descrittiva e prescrittiva

Le tesi divisionistiche prevedono un salto logico tra posizioni descrittive e prescrittive: una conclusione prescrittiva non può derivare da sole premesse descrittive e viceversa. La tesi antidivisionistica non ammette una netta distinzione semantico-pragmatica.

L'obiezione alla tesi antidivisionistica è che la derivazione di prescrizioni da fatti avviene introducendo premesse valutative nascoste, impedendo che le scelte di valore si manifestino chiaramente.

Modelli di ragionamento

La ridefinizione di ragionamento come concatenazione di proposizioni introduce il problema di come legare le proposizioni in maniera logica. Aristotele studia il ragionamento deduttivo, rappresentato dal sillogismo, dove la verità delle conclusioni si ricava dalla verità delle premesse senza necessità di verifica empirica.

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Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher grzc di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Borsellino Patrizia.
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