8. TENNIS: BASI PER CAPIRE COME ALLENARSI
Tennis -> approccio multidisciplinare => sviluppo delle capacità condizionali = mobilità
articolare, forza, velocità e resistenza -> supportano le capacità tecnico tattiche del tennista
Tennista -> forte, veloce e resistente ma non come un sollevatore di pesi, un
● centometrista e un maratoneta
modello prestativo del tennis = come si svolge un incontro => richieste
○ energetiche e azioni più frequenti -> fondamentale nella programmazione
dell’allenamento
- prima di fare dei programmi devo aver studiato a fondo quello sport
Modello prestativo del tennis
● Aspetti che contribuiscono in modo rilevante alla modellizzazione della
○ prestazione
1. tempo effettivo di gioco nel tennis -> va dal 20% al 30% della durata
complessiva di una partita
2. recupero medio tra le palle giocate -> 26 secondi negli uomini e 18
secondi nelle donne
preparazione atletica -> bisogna sempre richiamare il reale modello della
➔ gara/partita
Sforzo nei momenti in cui la palla è in gioco -> intensità elevata + sviluppo di livelli
○ elevati di acido lattico => intensità media del carico per l’intera partita può restare
tra il 40/60% della massima capacità funzionale del sistema cardiocircolatorio
Tennis -> carichi di breve durata (da 2-3 a 10 secondi) => situazioni nelle quali si
○ esprimono velocità, forza esplosiva e forza veloce (=scatti, arresti, cambi di
direzione,...)
Processo di allenamento -> deve svilupparsi in modo molto complesso => carichi di
● lavoro brevi ed intensi + pause che seguono quelle del sistema competitivo + sviluppo
completo di resistenza e potenza aerobica
I lavori vanno richiamati anche durante l’anno, durante le competizioni => utilizzo
○ di scarpe, racchetta, abbigliamento uguale a quello di gara in allenamento
- l’atleta va male in gara = darà colpa della scarpa nuova
Gesto tecnico -> meccanismi che permettono ad un qualsiasi gesto motorio di diventare
● un’abilità acquisita
1. prima fase = impostazioni iniziale del gesto -> cerchiamo di capire il movimento
da un punto di vista teorico => osservo e ascolto la descrizione
2. seconda fase = proviamo ad eseguire il movimento richiesto tramite una prima
ripetizione del gesto
3. terza fase = adattamento -> proviamo a ripetere il movimento cercando di evitare
gli errori che abbiamo commesso precedentemente
- il segreto per migliorare velocemente non è non commettere errori bensì
commettere per il minor tempo possibile lo stesso errore
4. quarta fase = dell’apprendimento motorio definitivo -> dopo aver un buon grado
di consolidamento => il nostro controllo cosciente passa da come dobbiamo
muovere il corpo a dove vogliamo mandare la palla
fasi da applicare durante l’apprendimento di tutti i colpi => servizio, diritto,
○ rovescio, volée, smash
9. PREVENZIONE E POTENZIAMENTO SEDUTA FISICA IN ACQUA
Preparazione fisica in acqua -> lavori di prevenzione e potenziamento si adattano benissimo al
lavoro in acqua => esercizi applicabili a moltissime categorie/ età/ sport,...
Programmazione del lavoro in acqua -> sedute in acqua = utili per inserire un lavoro
● progressivo a carico naturale e con possibilità di aumento delle sollecitazioni
attività programmata e coordinata con le attività proposte in sala pesi e sul
○ campo di allenamento => in caso contrario potrebbe anche essere
controproducente
- utile a fine fase di lavoro (es. sabato se domenica c’è il riposo)
lavoro a medio-alta intensità -> consigliabile svolgerle al mattino
○ solitamente le sedute in piscina vengono svolte nella parte iniziale della
■ stagione => riprese poi in considerazione nelle fasi di riatletizzazione nelle
fasi post infortunio
Seduta in piscina -> recupero attivo di allenamento ad alta intensità, utilizzo nella parte
● iniziale della stagione o nelle fasi di salto => in questo caso l’acqua agisce da cuscinetto
nella fase di ricaduta (sensazione di ovattamento)
programmazione di avvicinamento al salto in piscina -> permette di implementare
○ il carico e di abituare l’atleta ad un carico progressivo, alla sollecitazione
soprattutto di caviglie, ginocchia e schiena
- è dimostrato un maggiore recupero degli infortuni (ernia disco,...) se la
prima parte di attività l’esercizio è svolto in piscina
Durata delle sedute -> proporzionale all’intensità e alla qualità che si vuole
○ mantenere
- solitamente non si prevedono mai lavori superiori ad 1h (compreso
riscaldamento e stretching) => possibile formulare allenamenti a
minutaggio in modo da non sforare con i tempi
- fase iniziale dell’allenamento = riscaldamento -> fase fondamentale
Intensità della seduta -> dipende prima di tutto da un fattore non controllabile =
● acquaticità degli atleti
intensità della seduta -> determinata dai singoli esercizi e dai tempi di recupero
○ - resistenza = poco recupero,... => si lavora in base agli obiettivi
tempi di recupero -> in base allo stato di forma degli atleti, ai modelli
■ prestativi della categoria e alla temperatura dell’acqua (se molto fredda
svolgo dei recuperi attivi)
Profondità dell’acqua -> diversa immersione del corpo = diversa
■ riduzione del peso gravitazionale terrestre
Primi protocolli in acqua -> venivano adottati per la riabilitazione di atleti => riportavano
● più forza e molta meno fatica di fiato
10. RECUPERO POST-ALLENAMENTO
Recupero post-allenamento
Riposo -> spesso non gli viene data molta importante, è però fondamentale per il
● recupero e per la costruzione muscolare => intervallo di 24-72h tra gli allenamenti dello
stesso gruppo muscolare
il riposo NON è un giorno perso
○ allungamento -> molto importante nel recupero muscolare, dopo ogni tipo di
○ allenamento => aumento flessibilità e riduzione dolori post-allenamento
- da eseguire in modo lento e controllato
dopo aver consumato energia nell’allenamento bisogna riporre i livelli di
○ glicogeno -> pasto ricco di proteine (ripristino tessuti) e carboidrati (scorte
glicogeno) entro 1h dalla fine dell’allenamento
- consumare subito un pezzo di cioccolato fondente, delle mandorle, delle
noci,...
- proteine giornaliere -> da 1g a 1,6g per kg di peso corporeo
Acqua -> responsabile per il trasporto dei nutrienti nell’organismo e per
○ supportare tutto il processo metabolico => persa durante l’attività fisica,
dev’essere subito reintegrata
- disidratazione -> può provocare fatica muscolare e mal di testa
- bere almeno 2 litri di acqua al giorno per favorire il recupero muscolare
Durante il sonno -> l’organismo lavora per recuperare e aumentare la massa
○ muscolare => aumento dell’attività degli ormoni anabolici e riduzione dell’attività
degli ormoni catabolici
- mancanza di sonno = aumento di stress = riduzione performance sportive
-> bisogna dormire almeno 7-9 h a notte
Programmi personalizzati
● Recupero attivo post-allenamento -> a termine allenamento o tra le varie serie
○ vengono svolti esercizi ad intensità medio-basse in modo da metabolizzare
rapidamente l’acido lattico
- eseguiti soprattutto nelle palestre quando si lavora a circuito => es. 4-5
serie + 5 minuti tapis roulant
Periodo di scarico -> microcicli della durata complessiva di 7-28 giorni
○ caratterizzati da riduzione di volume, intensità e frequenza di allenamento =>
dipende dallo sport, dall’atleta, dal calendario gare, dalla preparazione,...
- periodi molto efficaci su aumento della performance, riduzione infortuni e
propensione psicologica
Elettrostimolazione -> ha portato a significativi aumenti della sezione trasversa
○ del muscolo, della forza isometrica e della dinamica
Terapie fisiche/manuali
● Massaggio -> aiuta moltissimo => vasodilatazione + scaricamento del muscolo
○ Crioterapia -> immersione del corpo in acqua a circa 10°C => importante alternare
○ a terapie di massaggio o alternanza caldo/freddo
Sauna -> dopo un allenamento intenso sembra essere inefficace o dannosa nel
○ processo di recupero
Attività a bassa intensità -> importante per un buon recupero => aiuta ad alleviare
○ i dolori muscolari e a stimolare la circolazione sanguigna nei muscoli
Ruolo del personal trainer -> nella preparazione dei programmi di allenamento non può
● prescindere dal considerare l’aspetto del recupero
Overreaching e overtraining -> sono all’ordine del giorno => non bisogna
○ preoccuparsi solo di stressare l’organismo, bisogna permettere il recupero per
ottenere la supercompensazione
- bisogna sempre essere pronti a modificare il programma del giorno se
l’atleta è stanco, non ha dormito,...
Rispetto delle esigenze dell’atleta => buon allenamento + fiducia nei nostri
○ confronti
11. ELETTROSTIMOLAZIONE E SPORT
Elettrostimolazione -> si ottiene tramite l’uso dell’elettrostimolatore
Benefici
● 1. risparmio di tempo (si può svolgere durante altre attività) + miglior recupero da
infortuni o allenamento intenso
2. aumento forza e della massa muscolare -> possibile lavorando ad alte frequenze
sottomettendo il muscolo ad una super stimolazione
3. lesioni minime o nulle delle ossa, dei legamenti e dei tendini => viene coinvolto
solo il muscolo + riduzione rischio generale di lesioni sportive = aumento tono,
massa e resistenza dei muscoli => protezione durante l’attività sportiva
4. ritarda l’affaticamento muscolare -> ci fa lavorare senza che la sensazione di
stanchezza fisica e mentale arrivi subito => miglioramento muscolatura senza
dolore + adattamento dello sforzo
5. diminuzione dell’affaticamento cardiovascolare -> molti atleti desiderano
migliorare la loro resistenza aerobica senza che la parete cardiaca aumenti di
spessore => porta a diminuzione del flusso, non desiderabile per sport aerobico
- aumento del lavoro con i pesi -> ipertrofia della parete cardiaca
- elettrostimolazione -> alti carichi di lavoro e importanti adattamenti della
forza muscolare ma con stress cardiovascolare praticamente nullo
6. miglioramento della capillarizzazione e della vascolarizzazione -> la
elettrostimolazione a bassa frequenza incrementa il flusso sanguigno nella zona
trattata
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Tutte le 700 domande e risposte esame di Tecnologie dello sport e fitness - 118 Pagine - Aggiornate a Novembre 2022
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