MONTESQUIEU
1689
lo spirito delle leggi: testo che impiega 20 anni a scrivere
1748
chiede al lettore di non giudicarlo per qualche aspetto o errore che può
aver fatto proprio perché ci ha messo 20 anni a scriverlo quindi ci può
essere qualche sbavatura
obiettivo: criticare l’ordinamento francese e identificare delle linee
→
correttive per l’esercizio del potere con cui ‘governare’ al meglio (
Inghilterra )
lo spirito del popolo è identificato come un aspetto fondamentale per
l’organizzazione giuridico politica
Montesquieu focalizza la sua attenzione sul concetto di potere che deve
essere esercitato all’interno dei diritti ( opposizione con Hobbes )
- come si manifesta il potere? dimensione coscrittiva
- come deve essere esercitato al fine di garantire la pace sociale?
dimensione prescrittiva
3 modalità di esercizio
da un soggetto plurale ( oligarchico, democratico )
● da un soggetto unico ( monarchia )
● da una modalità che non conosce limiti ( dispotismo )
●
( eco concezione aristotelica )
ciascuna di queste forme può essere esercitata sia secondo un approccio
moderato sia immoderato dispotismo solo immoderato. Queste
→
modalità sono positive e legittime solo quando sono moderate.
Se si vogliono mettere limiti al potere bisogna sapere cosa sia
esattamente.
Aspetti che caratterizzano il potere:
- aspetti naturali: l’insieme delle caratteristiche che rendono il
potere esistente ovvero come esso viene esercitato ( es. natura del
nostro potere è democrazia ) aspetto statico
→
- principio che lo determina: l’esercizio del potere implica un
dinamismo; il principio rappresenta la molla che ci fa agire in un
certo modo ( es. principi della prima parte della costituzione ).
Ciascuna forma di governo è retta dal principio della virtù (
Aristotele ); la virtù della forma democratica è la giustizia, della
forma monarchica è l’onore e il principio del dispotismo è la paura
critica il dispotismo perché la paura ha un valore totalmente negativo
Montesquieu concentra le sue attenzioni sulle forme di governo
moderate prendendo in considerazione il contenuto che manifestano. Il
contenuto è ricondotto al concetto di legge e quindi alla dimensione
coercitiva.
Le leggi sono i rapporti necessari che derivano dalla natura delle cose che
esprime una necessarietà - fa riferimento a delle costanti ricercate
dall’umano, non c’è un volere all’origine delle leggi naturali
Anche Dio è soggetto alle leggi naturali; l’umano perciò può leggere tutto
se è a conoscenza dei rapporti costanti
modalità costanti: ( dato biologico )
riconoscimento di un ordine, un principio creatore
● impone di garantire quest’ordine cercare la pace
● →
impone di nutrirci
● necessità di riprodursi
● necessità della relazione sociale
●
Non si può andare contro questi 5 aspetti, nemmeno Dio può
l’umano è in grado di darsi altre leggi, leggi positive, esse cambiano nel
tempo e nello spazio
In natura non c’è già un principio di natura che l’uomo deve ripetere; il
principio guida per Montesquieu non si ritrova nelle leggi naturali
La libertà è fondamentale per il conseguimento della pace regime
→
dispotico non ammette la libertà perciò negativo
libertà filosofica=libertà di pensiero, esercizio della propria volontà
libertà civile: poter far tutto entro i limiti della legge
è importante anche la libertà politica che ci garantisce la sicurezza, opera
dei limiti che intervengono in egual misura su tutti
dottrina della divisione del potere:
divisione del potere è diverso da separazione
divisione del potere significa divisione dei compiti e reciproco
controllo→ soggetto che provvede a ripristinare la condizione enunciata
dalla legge una volta infranta
proposta una tripartizione dei poteri:
- potere giudiziario: neutro, nullo. L’attenzione che presta al
potere giudiziario serve proprio a caratterizzarlo. Il giudice non
deve agire secondo modalità arbitrarie a quei tempi avevano
→
diversi dipartimenti in tutto il regno ma accadeva che le ordinanze
del sovrano non trovavano risposte in tutte le province a causa
delle volontà dei giudici locali.
I giudici devono essere autonomi dal sovrano in modo tale da
controllare il potere esecutivo ciascuno opera controllando
→
l’altro potere
per le sanzioni occorre attenersi al principio di moderazione
espresso attraverso il garantismo penale ( la dimensione di
controllo che i giudici esercitano su di noi deve essere mite )
il potere legislativo doveva essere affidato ad un gruppo di nobili
“garantismo penale”[11], per cui l’imputato deve essere
giudicato da suoi pari[12], va garantita la presunzione
d’innocenza come presidio generale della libertà per tutta la
comunità politica e giuridica[13], e una condanna deve essere
sorretta in modo inequivocabile da una prova che superi ogni
ragionevole dubbio in virtù dell’applicazione del principio
unus testis, nullus testis
23 ottobre
Montesquieu vive nell’illuminismo si pensa che attraverso la ragione
→
si possa accedere a tutto e dominare il mondo
Montesquieu pensa una distinzione tra l’esercizio delle funzioni come
una modalità che producesse un controllo reciproco, divisione al fine di
garantire che il potere fermi il potere reciprocità
→
il giudice è imparziale
- la forza di coesione della società è manifestata dal diritto
- legislazione penale deve rispondere al principio della moderazione
poiché la dimensione penale è quella che agisce in modo diretto
→
sulla comunità, bisogna utilizzare una modalità di ordinamento
che permetta di esprimere la libertà nel suo grado massimo
Cesare Beccaria è il primo filosofo che teorizza l’idea della
proporzionalità si ritrova anche in Montesquieu: una civiltà in pace è
→
quella in cui ci sono delle limitazioni che però garantiscano il massimo
grado di libertà possibile
- tutta la legislazione deve essere in grado di tradurre lo spirito del
popolo (opera chiamata lo spirito delle leggi ) ci sono aspetti
→
naturali che fanno si che quel popolo sia così; non si può pensare
alla legge come un’imposizione esterna che imprime una
determinata forma ad una comunità se si facesse così non si
→
potrebbe garantire l’ordine
perché la legge sia operativa deve risuonare all’interno della
comunità che si riconosce in quelle statuizioni
non si possono ignorare le differenze riscontrate all’interno di ogni
comunità politica, la legge perciò deve tenerle in conto c’è
→
Aristotele in Montesquieu
la legge positiva è la ragione umana che governa tutti i popoli della terra
può anche provvedere a correggere delle impostazioni negative
→
provenienti dalla natura umana
Olympe De Gouges
1748
prime manifestazioni del pensiero femminista
parte da autodidatta per provvedere alla sua formazione intellettuale,
scrive opere teatrali con impegno attivo vuole provocare un
→
cambiamento
è stata ghigliottinata a causa delle sue ribellioni si credeva fosse una
→
prostituta e si riteneva pericolosa
- audace: si scaglia contro la dimensione culturale dominante e
uniforme del suo periodo; quasi nessuno parlava di uguaglianza tra
gli esseri umani donne creature inferiori per natura( Aristotele,
→
Rousseau, Kant, oggi… )
afferma che non vi è nessuna ragione biologica nel giustificare una
sperequazione nel trattamento, le donne e gli uomini non sono
uguali ma le differenze riscontrate tra di loro non possono essere
ricondotte ad una gerarchia
l’uguaglianza è definita dall’idea di inclusione, bisogna tenere in
considerazione le differenze riscontrabili
uguaglianza non implica uniformità ma inclusione
divergere
difende la condizione di tutti gli oppressi, il suo pensiero investe la
società umana in tutta la sua integrità
- il dibattito sulle questioni di genere procede attraverso una
modalità oppositiva Olympe non utilizza questa modalità, non
→
pensa che le donne debbano scagliarsi contro gli uomini per
ottenere i propri diritti: la rivendicazione delle donne deve essere
percepita non come una rivolta di un gruppo minoritario a
vantaggio delle donne ma deve essere percepito come un vantaggio
per l’intera comunità universalismo inclusivo che non deve
→
essere tradotto facendo riferimento ad un solo genere (
attualmente maschile inclusivo ) uscire dalla finzione che
→
vorrebbe che le donne fossero incluse nel maschile
Occorre riconoscere com’è egualmente fondamentale il contributo
delle femmine
1791 pubblica La dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina →
scopo di affiancarsi alla dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino
siamo nel periodo rivoluzionario: si conclama la libertà come un
principio indefettibile di un ordinamento politico ma solo certe persone
nella popolazione potevano goderne ( donne e schiavi no no diritto di
→
voto, di proprietà, di esercitare cariche pubbliche… cittadine altre con
una legislazione diversa)
Se si propugna l’uguaglianza di tutti gli uomini sulla terra occorre abolire
la schiavitù e riconoscere le donne come appartenenti al genere umano
la De Gouges parte da una concezione giusnaturalista ( come Rousseau,
il quale però non includeva le donne ) vuole proseguire la
→
riconsiderazione delle persone sociali anche per quanto riguarda i generi
- si rivolge alle donne perché rivendichino direttamente il diritto di
accedere a ciò che fanno gli uomini non devono essere gli
→
uomini a concederlo
- dato che la donna può salire sul patibolo, essa può anche anche
ricoprire cariche importanti
- vuole stimolare l’insorgere di una coscienza collettiva condivisa: il
primo passo per realizzarla è una rivoluzione culturale ( non chiede
al diritto di agire prima imponendolo dall’alto )
scrive testi teatrali perché credeva che l’unico modo per realizzare
una società giusta era il ragionare insieme veicola le sue tesi
&ra
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