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BANDE DI OTTAVA E DI UN
TERZO DI OTTAVA
Bande di ottava Bande di 1/3 di ottava
CARATTERISTICHE SPETTRALI
GENİŞ BANT GÜRÜLTÜ TAYFI
90
(dB)
DÜZEYİ 80
SES 70
60
50
40
30
20
10
0 5 0 0 00 00 00 00
12 25 50 10 20 40 80 FREKANS (Hz)
Rumore a banda larga
YALIN FREKANS BİLEŞENLİ GÜRÜLTÜ TAYFI DAR BANT GÜRÜLTÜ TAYFI
120 100
(dB)
(dB) DÜZEYİ
DÜZEYİ 90
100
SES 80
SES 70
80 60
50
60 40
40 30
20
20 10
0
0 5 0 0 00 00 00 00
12 25 50
5 0 0 00 00 00 00
12 25 50 10 20 40 80
10 20 40 80 FREKANS (Hz)
FREKANS (Hz)
Rumore con componenti tonali Rumore a bassa frequenza
LIVELLO GLOBALE L p-tot
L ,dB
p-band 16 31,5 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000 16000
æ ö é ù
2 2 2 2
p p p p
ç ÷
= = + + + =
- - -
tot 1 band 2 band n band
L 10 log 10 log ......
ê ú
ç ÷
-
p tot 2 2 2 2
p p p p
ê ú
è ø ë û
ref ref ref ref
é ù
L L L -
p 1 p 2 p n
= + + +
10 log 10 10 ....... 10
10 10 10
ê ú
ë û
STRUTTURA DELL’ORECCHIO
finestra
rotonda
CAMPO DI UDIBILITÁ
LOUDNESS E PITCH
LOUDNESS DEI SUONI PURI
Audiograma normale di Fletcher e Munson: curve di uguale livello di sensazione
(isofoniche) – Ascolto in cuffia A B
A e B, punti ad uguale sensazione sonora
SENSAZIONE SONORA:
misurata in PHON, coincide con il livello
di pressione sonora a 1000 Hz
LOUDNESS DEI SUONI PURI
Audiogramma normale ISO - Curve di uguale livello di sensazione (isofoniche) –
Ascolto binaurale in campo libero
VARIAZIONE DELLA
SENSAZIONE SONORA CON f
– L’orecchio umano è maggiormente
sensibile alle frequenze comprese fra 2
e 4 KHz.
– A parità di sensazione, l’intensità del
suono deve essere più elevata alle
frequenze molto basse e molto alte
LOUDNESS DEI RUMORI
• Sono stati proposti svariati metodi per
valutare la loudness di rumori
• Il metodo più utilizzato si basa sulle curve
di ponderazione in frequenza, che
riproducono in modo semplificato
l’andamento delle curve isofoniche
CURVE DI PONDERAZIONE
Curva “A” riproduce l’isofonica 40 phon;
dovrebbe essere utilizzata per
SPL < 55 dB
Curva “B” riproduce l’isofonica 70 phon;
dovrebbe essere utilizzata per
55 ≤ SPL < 85 dB
Curva “C” riproduce l’isofonica 100 phon;
dovrebbe essere utilizzata per
SPL ≥ 85 dB
CURVE DI PONDERAZIONE
CURVE DI PONDERAZIONE
CALCOLO DEL LIVELLO PONDERATO
LIVELLO SONORO GLOBALE LINEARE
é ù
L 125 L 250 L 4000
= × + + ® +
ê ú
L 10 log 10 10 10
10 10 10
...
LIN ê ú
ë û
LIVELLO SONORO GLOBALE PONDERATO
* * *
é ù
L 125 L 250 L 4000
ê ú
= × + + ® +
...
L 10 log 10 10 10
10 10 10
L A
POND ê ú
ë û
con: L* , ,....= Livello sonoro ponderato per ciascuna banda di frequenze
125 250
LIVELLO CONTINUO EQUIVALENTE
L’effetto di disturbo di un suono di livello variabile può essere
valutato attraverso il livello equivalente continuo L :
eq
( )
é ù
2
1 p t
T
ò
=
L 10 log dt
ê ú
eq 2
T p
ê ú
0
ë û
ref
Il termine fra parentesi rappresenta la media temporale della
potenza del segnale variabile: il livello equivalente ha dunque
il significato di livello energetico medio del segnale
Il termine “short-Leq” si riferisce a livelli equivalenti valutati
per intervalli molto brevi (ad es. < 1 s) che permettono di
rappresentare l’andamento temporale del fenomeno.
LIVELLO CONTINUO EQUIVALENTE
Se il rumore presenta un andamento a scalini:
L per il tempo δt
1 1
L per il tempo δt
2 2
…..
L per il tempo δt
j j
Il Leq può essere calcolato con l’espressione:
æ ö
n
1 å
ç ÷
L / 10 d
=
L 10 log 10 t
j
ç ÷
eq j
T è ø
=
j 1
n
å d
=
T t
Dove: j
=
j 1
Acustica degli spazi chiusi
Prof. Arianna Astolfi
SORGENTI SONORE
• Le sorgenti sonore (o acustiche) sono
generalmente costituite da corpi solidi
vibranti o da fluidi in movimento. Esse
sono caratterizzate in termini di:
• Potenza acustica W, che rappresenta
l’energia trasmessa dalla sorgente al
campo acustico nell’unità di tempo
• Spettro in frequenza
• Direttività
PROPAGAZIONE IN CAMPO LIBERO
• La propagazione in campo libero si
verifica negli spazi aperti in assenza
di ostacoli
• Il suono è emesso da una sorgente
puntiforme S di potenza e direttività
assegnate
• In assenza di dissipazione (campo
libero ideale), l’intensità acustica nel
punto R può essere calcolata come: I = intensità acustica nel punto R
QW r = distanza sorgente-ricettore
=
I
S R W = potenza acustica della sorgente S
p 2
r 4 r Q = fattore di direttività
PROPAGAZIONE IN CAMPO LIBERO
Si riproduce in laboratorio nelle
camere anecoiche
DIRETTIVITÁ DOVUTA ALLA
POSIZIONE DELLA SORGENTE
OMINIDIREZIONALE
Situazione Fattore di Indice di
direttività Q direttività ID Q = 1
(dB)
Spazio libero 1 0
Sorgente posta su una 2 3
superficie riflettente Q = 2
Sorgente posta 4 6
all’incrocio di due
superfici riflettente
Sorgente posta 8 9
all’incrocio di tre Q = 4
superfici riflettente W
I ×
= Q [W/m ]
2 Q = 8
p 2
4 r
LIVELLO DI PRESSIONE
SONORA IN CAMPO LIBERO
In condizioni di campo libero ideale:
I QW S W W
= = ref
L 10 log 10 log -
= = 12
ref
I 10
I p 2
I 4 r W ref 2
S m
ref ref ref
I W
= + + - p - 2
10 log 10 log Q 10 log 10 log S 10 log 4 10 log r
ref
I W
ref ref
@ = + + - -
L L ID L 0 11 20 log r ID 10log Q
=
I p W
@ = + - -
L L L ID 11 20 log r dB
I p W
Tale risultato mostra che, nel caso di onde sferiche, il livello di pressione
decresce in ragione di 6 dB per ogni raddoppio di distanza, da cui si ha che:
L (r) = L + ID –11 –20 log(r)
p w
L (r ) = L (r ) + 20 log(r / r )
p 2 p 1 1 2
ACUSTICA DEGLI EDIFICI
L’acustica degli edifici si occupa principalmente di due temi:
• Problemi di fonoassorbimento (correzione acustica delle sale): studio dei
rivestimenti delle pareti al fine di ottenere condizioni adeguate di ascolto
della parola e/o della musica
• Problemi di fonoisolamento: protezione dell’ambiente abitato
dall’influenza negativa del rumore proveniente dall’esterno, dalle u.i.
adiacenti, oppure dagli impianti
In particolare:
• Non necessariamente i materiali idonei per la correzione acustica delle
sale hanno buone proprietà di fonoisolamento e viceversa
• A maggior ragione, l’isolamento termico delle pareti richiede materiali che
non sempre contribuiscono all’isolamento acustico, né tantomeno alla
correzione acustica dell’ambiente interno (“isolante termoacustico” è un
termine molto utilizzato, ma fuorviante !!!!)
INTERAZIONE SUONO PARETE
Bilancio di energia acustica W = potenza incidente
nell’interazione suono - parete W = potenza riflessa
r
Onda W = potenza trasmessa
incidente t
W = potenza dissipata
d
r = W /W= coefficiente di riflessione
r
Onda t = W /W= coefficiente di trasmissione
t
trasmessa d = W /W = coefficiente di dissipazione
d
Onda Dissipazione r + t + d =1
riflessa per attrito r + a =1
nella parete a = t + d = coefficiente di assorbimento
INTERAZIONE SUONO PARETE
Assorbimento totale
k m
A 2
= a S + n A [m ]
∑ ∑
⋅ ⋅
i i j j
TOT i=1 j=1
a [-] = fattore di assorbimento dell’i-esima superficie
i 2
S [m ] = area dell’i-esima superficie
i
k [-] = numero di superfici
n [-] = numero di unità assorbenti del j-esimo tipo
j 2
A [m ] = assorbimento di una unità del j-esimo tipo
j
m [-] = numero di tipi di unità assorbenti
Assorbimento medio a S + n A
∑ ∑
⋅ ⋅
i i j j
a =
m S
∑ i 2
VALORI DI ASSORBIMENTO ACUSTICO DI PERSONE E OGGETTI A [m ]
j
(da E. Cirillo, “Acustica applicata”, 1997)
Frequenze centrali delle bande di ottava [Hz]
125 250 500 1000 2000 4000
0,23 0,33 0,39 0,43 0,46 0,46
Persona adulta 0,20 0,30 0,35 0,38 0,42 0,42
Ragazzo 0,17 0,24 0,26 0,29 0,33 0,33
Bambino
Persona in piedi con abbigliamento 0,17 0,41 0,91 1,30 1,43 1,47
pesante
Persona in piedi con abbigliamento 0,12 0,24 0,59 0,98 1,13 1,12
leggero 0,25 0,35 0,40 0,40 0,40 0,40
Persona seduta su poltrona imbottita
Musicista seduto con strumento 0,60 0,95 1,06 1,08 1,08 1,08
musicale 0,02 0,02 0,02 0,04 0,04 0,03
Sedia in legno
Poltrona da teatro tappezzata in 0,04 0,13 0,22 0,17 0,16 0,11
similpelle
Poltrona da teatro imbottita tappezzata in 0,14 0,25 0,30 0,30 0,30 0,30
velluto
DIFFRAZIONE DEL SUONO
Ombra acustica
Ombra acustica
2008/2009 11
DIFFRAZIONE DEL SUONO
Ombra acustica
2008/2009 12
CAMPO SONORO RIVERBERATO
Campo riverberato, dovuto alle onde riflesse dalle pareti (associate ai
numerosissimi modi acustici risonanti dell’ambiente)
In genere si può fare l’ipotesi che la componente riverberante del
campo sia diffusa, ovvero che l’energia ad esso associata si
distribuisca uniformemente nell’ambiente.
Parliamo in questo caso di campo riverberato diffuso che si riproduce
in laboratorio nelle camere riverberanti
IL CAMPO DIFFUSO
In ogni punto del campo sussistono onde piane che provengono con eguale
probabilità da tutte le direzioni.
La teoria del campo diffuso è applicabile: ≤
in ambienti non eccessivamente assorbenti (a 0,3÷0,4);
• m
• in ambienti con assorbimento distribuito;
&bu