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INSONNIA,SENSO DI ABBANDONO), RABBIA (DIFFICOLTÀ BUROCRATICHE, RITARDI NELLA DIAGNOSI,
IRRITABILITÀ FALLIMENTO TERAPEUTICO, MEDICI IRREPERIBILI), SORGENTE SOMANTICA (DOLORE CHE DIVENTA
SINDROME NEOPLASTICA).
SOFFERENZA TOTALE accompagna il malato per tutto il decorso della malattia.
APPROCCIO DELL'EQUIPE MULTIDISCIPLINARE
Mirato a curare la malattia, e a prendersi cura della persona nella sua totalità attraverso delle cure palliative (in fase
avanzata o terminale, l'obiettivo primario di interventi di cura è il raggiungimento di un adeguato controllo del dolore
(anche attraverso psicofarmaci). Cicely Saunders sosteneva che il dolore coinvolge la sfera fisica per persistenza del
dolore, sfera psicologica per la depressione, la sfera sociale per l'isolamento e la sfera spirituale per le tematiche
esistenziali proprie del passaggio dalla vita alla morte.
LE PATOLOGIE TUMORALI
L'eziologia del cancro è per lo più multifattoriale, nel 90% c'è una correlazione con lo stile di vita e/o fattori ambientali
eziologia del tumore: fumo, alcol, luce solare, radiazioni ionizzanti, esposizione ad ormoni, abitudini riproduttive
(tecniche come inseminazione artificiale), fattori dietetici, inquinamento, fattori ereditari, agenti infettivi, occupazione
(tipo di lavoro che si svolge)
→ Prevenzione primaria in oncologia: scopo ridurre l'insorgenza di neoplasie attraverso:
- riduzione all'esposizione dei fattori di rischio, l'azione di molecole ad azione anticancerogena (chemio
prevenzione utilizzato ad esempio dopo aver sconfitto un tumore al seno per almeno 5 giorni);
→ Prevenzione secondaria: Mira a diagnosticare la malattia in una fase precoce, quando sono maggiori le probabilità di
cura attraverso:
- l'attenzione ai sintomi iniziali (diagnosi precoce);
- Test screening da effettuare su popolazioni asintomatiche (es. CA mammella mammografia biennale tra i 40 e i
69 anni, CA cervice uterina pap test triennale da 25 a 64 anni)
→ Chemioprevenzione: utilizzo di molti farmaci per inibire la stimolazione di tumori endocrino sensibili (esempio:
selective estrogen receptor modulator (tamoxifen) per il CA mammella). Alcune vaccinazioni antivirali possono
esercitare un'azione preventiva primaria (es: epatite B, papilloma virus (può proteggere dal CA cervice uterina)
PRINCIPI DI TERAPIA ANTITUMORALE
Le terapie antitumorali efficaci, lunghe e difficili da tollerare. Hanno numerosi effetti collaterali e inoltre rendono molto
più suscettibili e esposti a malattie i pazienti, indebolendo il loro sistema immunitario.
La sofferenza dipende dal tipo di chemioterapia: alcuni effetti immediati, altri che danno pochi effetti.
Tra i principali effetti collaterali c'è anche quello del disturbo dell'immagine corporea, grande impatto a livello umano
modificando la percezione che ha di sé.
TERAPIA ANTITUMORALE IN CHIRURGIA:
● Chirurgia Preventiva: mira rimuove le condizioni morbose associate a rischio di sviluppo di neoplasia (es
criptorchidismo; poliposi multipla del colon);
● Chirurgia Diagnostica: scopo è di ottenere dei campioni di tessuto necessari alla diagnosi cito-istologica;
incisionale, cioè con la rimozione di un frammento di tessuto da una grande massa tumorale, oppure
escissionale, cioè con la rimozione dell'intera massa sospetta;
● Chirurgia Terapeutica: asporta con intento curativo la neoplasia primitiva, le metastasi, e pone rimedio alle
complicanze legate alla neoplasia stessa o ai trattamenti precedentemente intrapresi per contrastare
l'evoluzione.
○ Rimozione può essere: Radicale tumore primitivo,
○ Riduzione se è attaccato a degli organi vitali
○ Rimozione radicale delle metastasi
○ Nelle emergenze oncologiche note, il paziente sa di avere una neoplasia, nelle non note il paziente
manifesta improvvisamente i sintomi del tumore;
● Chirurgia Ricostruttiva (seno);
● Chirurgia Riabilitativa (amputazioni, stomie).
Durante l'intervento chirurgico: è possibile trattare la massa con dei farmaci, un esempio è l' HIPEC
(CHEMIOIPERTERMIA) trattamento per il carcinoma ovarico che dissemina nel peritoneo le cellule neoplastiche e da
origine ad una carcinosi peritoneale. Durante l'intervento tutto il peritoneo viene lavato e trattato con farmaci
antiblastici ad alta temperatura (da 37" a 40°).
Complicanze potenziali:
- blocco del rene e quindi della diuresi, importante monitoraggio d.o.
PRINCIPI DI TERAPIA ANTITUMORALE
RADIOTERAPIA
Approccio antitumorale effettuata prima (per ridurre la massa) o dopo l'intervento (come mantenimento, profilassi).
Può essere usata da sola e spesso è palliativa per esempio quando è curativa o sintomatica.
I problemi principali della radioterapia: difficoltà di cicatrizzazione poiché si va a provocare un'ustione.
È una tecnica di trattamento delle neoplasie che si avvale dell'utilizzo di radiazioni ionizzanti veicolate mediante:
- Radioterapia A Fasci Esterni: sorgente esterna al corpo (roentgenterapia, cobalto terapia, ciclotrone..);
- Brachiterapia: la sorgente di radiazioni è posta a contatto con la lesione bersaglio; endocavitaria (utero, vagina),
interstiziale (cute, cavo orale), intraluminale (esofago, trachea, bronchi), di contatto (cute, occhio) ;
- Radioterapia Metabolica: la sorgente di radiazioni viene portata a contatto dei tessuti dai processi metabolici
dell'organismo o con l'utilizzo di sistemi antigene-anticorpo.;
- Radioterapia Recettoriale: per il trattamento di tumori neuroendocrini (octeroide).
TERAPIA MEDICA
Si fonda sulle caratteristiche cinetiche di crescita dei tumori. La massa tumorale è molto eterogenea, composta da
cellule in diverse fasi del ciclo cellulare e quindi con diversi potenziali di crescita.
- SCOPO: COLPIRE IL MAGGIOR NUMERO DI CELLULE NELLE DIVERSE FASI DEL LORO CICLO CELLULARE
IMPIEGANDO ASSOCIAZIONI DI FARMACI CHE HANNO DIVERSI MECCANISMI DI AZIONE. Si può fare sia prima
che dopo l'intervento.
POLICHEMIOTERAPIA
Simile terapia medica, ma molto più completa.
- SCOPO: ASSOCIARE PIÙ FARMACI CHE PREVENGANO L'EMERGENZA DI CLONI TUMORALI FARMACORESISTENTI.
MIRA A DISTRUGGERE CELLULE PROLIFERANTI, ASSOCIANDO FARMACI SPECIFICI E NON SPECIFICI E IL
SINERGISMO DEI FARMACI.
CHEMIOTERAPIA
- Principali meccanismi d'azione
- Chemioterapici Citotossici (tossici per la cellula);
- Ormoni E Antagonisti di Ormoni o loro Recettori (terapia endocrina);
- Farmaci a Bersaglio Molecolare diretti contro le Proteine di Segnale questi sono più selettivi (Target Therapy);
- Farmaci che Stimolano il Sistema Immunitario potenziando le risorse.
N.B. Tutti i farmaci hanno tossicità dovuta al fatto che colpiscono bersagli prevalenti, ma non esclusivi delle cellule
tumorali.
VIE DI SOMMINISTRAZIONE
- Via Sistemica: orale, sottocutanea, endovenosa, intramuscolare, endovenosa in bolo o ad infusione di durata
variabile. Importante somministrare la chemioterapia utilizzando pompe da infusione così da tenere sotto
controllo la frequenza di caduta (se batte in parete o se va fuori) e prevenire lo stravaso.
- Locoregionale: (chemioembolizzazione arterie epatiche), intrarteriosa (metastasi epatiche), intratecale
(profilassi), endoperitoneale (tumori ovarici).
EFFETTI COLLATERALI: TRATTAMENTI
I trattamenti citotossici colpiscono sia le cellule tumorali che le cellule sane ed espongono il paziente a diversi tipi di
tossicità anche da parte di alcuni organi. La tossicità può avere un impatto negativo nella vita del paziente (ritardo,
sospensione o cambio trattamenti)
Chemioterapici sono uguali in tutta Italia (a meno che non siano complementari o sperimentali) è impossibile farne di
diverse se quelle provate fino a quel momento non funzionano.
Principali effetti collaterali:
- Nausea, vomito, diarrea: (ipovolemia nel paziente, importante il monitoraggio dell'idratazione, gli
elettroliti,l'osmolarità plasmatica, etc.);
- Mucosite e stomatite: farmaci irritanti e possono provocare placche, afte o delle leucoplachie;
- Tossicità midollare: neutropenia, piastrinopenia, anemia ( l'anemia può portare a una fatigue)
FATIGUE vs INTOLLERANZA ALL'ATTIVITÀ: la prima è tipica dei pazienti oncologici, è un senso di esaurimento
totale delle risorse e anche se il paziente si riposa non recupera comunque nessuna forza, la seconda tipica dei
pazienti cardiopatici e solitamente il riposo è benefico
- Alopecia;
- Tossicità: a livello epatico, renale, cardiaco, polmonare, neurologico;
- Sterilità;
- Seconda neoplasia.
EFFETTI COLLATERALI DELLA CHEMIOTERAPIA IN RELAZIONE AL TEMPO
- IMMEDIATI: dopo 24-48 ore dell'inizio della terapia. Reazioni allergiche, nausea, vomito, flebiti, danno tissutale
da stravaso. Questi ultimi due effetti sono provocati da farmaci irritanti e vescicanti (somministrati spesso in
impianti tunnellizzati (CVC), i più utilizzati sono i port);
- PRECOCI: insorgono giorni o settimane dall'inizio della terapia (leucopenia, piastrinopenia,
alopecia,stomatite,mucosite, diarrea);
- RITARDATI: insorgono molte settimane o mesi dopo dall'inizio della terapia ( anemia, azoospermia,
epatotossicità, fibrosi polmonare, tossicità cardiaca);
- TARDIVI: insorgono molti mesi o anni dall'inizio della terapia (infertilità, atrofia delle gonadi, neoplasie
secondarie)
TERAPIE DI SUPPORTO
- TERAPIA ANTALGICA: farmaci per il dolore;
- TERAPIA NUTRIZIONALE: la nutrizione ottimale permette al paziente di rispondere alla terapia;
- SUPPORTO PSICOLOGICO: durante tutto il percorso;
- TERAPIA TRASFUSIONALE;
- ANTIEMETICA (rientra nell' 80% dei protocolli chemioterapici);
- ANTIDIARROICA;
TERAPIA DI SUPPORTO EMOPOIETICO: farmaci stimolatori del sistema emopoietico somministrati nel sottocute che
però possono provocare dolore alle ossa piatte.
Somministrazione di farmaci antineoplastici o antiblastici, medicinali che inibiscono e combattono lo sviluppo dei
tumori.
- Trattamento sistemico: somministrazione di farmaci citotossici, assunti per via orale o iniettati. Si diffondono in
tutto l'organismo e sono in grado di provocare la morte delle cellule che presentano un'alta velocità di
moltiplicazione, colpendo sia le cellule cancerogene che alcune cellule sane; per questo, per questo è un
trattamento gravato da importanti effetti collaterali.
IL TRATTAMENTO PUÒ PREVEDERE LA SOMMINISTRAZIONE DI UN SOLO FARMACO O DI PIÙ FARMACI
La decisione sul trattamento più indicato dipende da molti fattori come il tipo e stadio del tumore, caratteristiche
istologiche del tessuto neoplastico e condizioni cliniche del paziente
Il trattamento chemioterapico ebbe inizio negli anni quaranta del Novecento con il primo utilizzo di mostarde azotate e
di farmaci antagonisti de