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Scelta del metodo di valutazione per progetti di diversa dimensione e durata

TIR.

  • Progetti di diversa dimensione: cioè con flussi di cassa diversi, è meglio usare il VAN, non il TIR o PI.
  • Progetti con diversa durata:
    1. Se il progetto non è replicabile, guardo il VAN.
    2. Se il progetto è replicabile/ripetibile, uso il metodo del flusso annuo equivalente FAE: sostituire al confronto tra i progetti A e B di diversa durata quello tra due rendite a rata costante C e D equivalenti ad A e B, per cui è preferibile la rendita a rata più alta, quindi si preferisce il progetto equivalente a tale rendita. Primo passo è calcolare la rendita a rata costante equivalente a ciascun progetto, per cui deve essere verificata l'uguaglianza data da VAN = FAE x fattore di rendita, dove fattore di rendita = [1 - (1+r)]/r, quindi la rata FAE = VAN / Fatt. rendita-n. Bisogna trovare il FAE che attualizzato al tasso opportunità del capitale mi genera lo stesso VAN del progetto, quello che ha rendita più alta è il migliore.

fi ffi fl fl fl fl fi fi fi fl fl

Tema esame 19/06/18

P=100=VN t=5 anni i=5%

a) Pago alla pari (rendimento pari al tasso nominale, rendimento e ettivo = rendimento nominale);

100 = 5/ (1+YTM) + 5/(1+YTM) + 5/(1+YTM) + 5/(1+YTM) + 105/(1+YTM) dove YTM = i =5%.

2 3 4 5(-100+98,5+5) / 100 = 3,5% è normale che sia inferiore al rendimento nominale del titolo

b) P=98,5 (viene corrisposto a fronte di un'obbligazione che per 4 anni mi darà ancora una cedola di 5 e poi alla ne mi darà il valore nominale di 100). Formula: 98,5 = 5/(1+y) + 5/(1+y) + 5/(1+y)2 3+ 105/(1+y) . Il rendimento sarà più alto del 5% perché sto pagando sotto la pari e a ne4investimento mi verrà restituito 100 di VN; quello che viene perso dal primo investitore che ha venduto sotto la pari, verrà recuperato dal secondo investitore. Se applicassi un tasso del 5%, il prezzo del titolo sarebbe 100. Stiamo cercando lo YTM che mi porti ad un prezzo di 98,5. Se applicassi un

tasso del 6% questa obbligazione avrebbe un prezzo dato da: P = (5x0,943) +(5x0,89) + (5x0,84) + (105x0,792) = 4,72 + 4,45 + 4,2 + 83,16 = 96,5. Di conseguenza, il tassoche dobbiamo trovare si colloca tra il 5% e il 6%. Risolvendo: (0,06-0,05) / (96,5-100) =(YTM-0,05) / (98,5-100) e troveremo YTM-0,05 = 0,0043 per cui YTM=5,43%. Abbiamo trovatoun tasso di rendimento che è superiore al valore nominale delle cedole che vengono pagate.VN=100 t=6 anni i=4%

Questa obbligazione quota sotto la pari perché lo YTM=5%. Il prezzo sarà più basso della pari.P = 4/(1,05) + 4/(1,06) + 4/(1,05) + 4/(1,05) + 4/(1,05) + 104/(1,05) = (4x0,952) + (4x0,907) +2 3 4 5 6(4x0,864) + (4x0,823) + (4x0,784) + (104x0,748) = 3,81+3,63+3,46+3,29+3,14+77,58 = 94,91

Sotto la pari perché abbiamo un rendimento più alto del 4% nominale:

(-94,91+90+4) / (94,91) = -0,91/94,91 = -0,96% è la perdita

Tema d’esame del 18/01/12

Utili = 90mln, DIV payout=100%, azioni=20mln,

r=12%a) Utile/azione = EPS = 90/20 = 4,5€/azione, significa che i soci si vedono attribuire ogni anno questa cifra per ogni azione che posseggono, a titolo di dividendo. Prezzo azioni P = DIV/r = 4,5/0,12 = 37,5€ oppure alternativamente w = 90/0,12 = 750 (valore equity società con P = 750/20 = 37,5€)

b) VANOC = -20 + 35/(1,12) + 38/(1,12) + 42/(1,12) = -20 + (35x0,893) + (38x0,797) + (42x0,712) = 23-20 + 31,26 + 30,29 + 29,90 = 71,45€ è una crescita limitata, ma che mi dà un vantaggio oggi.

c) P' = P + (VANOC/azioni) = 37,5 + 3,57 = 41,07 (nuovo prezzo azionario)

d) Dopo 3 anni il prezzo torna a quello originario

e) D = 20mln (210000 obbligazioni di VN=100, cioè 21mln); questa discrepanza tra valore del debito e la struttura del debito mi fa capire che la società ha emesso obbligazioni sotto la pari, il prezzo delle obbligazioni è dato da: P = (20/21) x 100 = 95,24. Gli obbligazionisti si attendono qualcosa in più del

tasso cedolare, un rendimento più alto. Prestito a scadenza 3 anni e i=5%.95,24 = 5/(1+y) + 5/(1+y) + 105/(1+y) l’obbligazionista ha dato 20mln sapendo che a scadenza2 3ne arriveranno 21 con delle cedole; il rendimento è più alto del valore nominale. Con i=5%P=100; con YTM, P = 95,24; con i=7%, P = 5/(1,07) + 5/(1,07) + 105/(1,07) = (5x0,935) +2 3(5x0,873) + (105x0,816) = 4,68+4,37+85,71 = 94,76. Usiamo la formula per calcolare lo YTM:(0,07-0,05) / (94,76-100) = (YTM-0,05) / (95,24-100), YTM = 0,0682 = 6,82%14fiEsercizio 2 su valutazione delle obbligazioniVN=100, i=5% 3 anni, ZCB: stesso YTM di Oasis, 3 anni e P=83,96e) P = 83,96 = 100/(1+YTM) risolvendo (1+YTM) = 100/83,96 per cui 1+YTM = radice 3a di3 3(100/83,96) = 1,06 per cui YTM = 0,06 = 6%f) Stiamo valutando un titolo azionario che non è quotato; l’obbligazione Oasis ha VN=100, i=5% ematurity di 3 anni. Abbiamo calcolato YTM = 6%. Questa obbligazione quoterà sotto la

pariperché ci attendiamo un rendimento più alto del tasso cedolare e dovremo calcolare un disaggiodi emissione (plusvalenza). P = 5/ (1,06) + 5/(1,06) + 105/(1,06) = (5x0,943) + (5x0,89) +2 3(105x0,84) = 4,72+4,45+88,16 = 97,33I progetti di investimento si possono valutare al VAN, TIR, PI, ecc. Concentrandosi sul VAN:di erenza tra quanto costa oggi e quanto rende in futuro andando a vedere i ussi attesi per n anni avenire. I ussi sono ussi di cassa operativi netti attesi, generati dal progetto; sono ussi nanziari (lacassa prodotta o assorbita si misura calcolando gli FCN di progetto); sono ussi attesi (devocalcolare i ussi che il progetto genererà in futuro, non contano i ussi passati perché ormai sonostati conseguiti); sono generati dal progetto (devono essere ussi incrementali che cambiano se ilprogetto viene attuato). Dovrò considerare solo i ussi di erenziali portati dalla valutazione delprogetto, ussi di cassa operativi netti. Tutto ciòimplica che io valuti il progetto come se fossi un'impresa e calcolo il FCF come se volessi valutare una mini impresa che ha come unica attività lo svolgimento di quel progetto. Valuto l'impresa in base al FCF, che è una grandezza che non tiene conto di come si finanzia l'impresa, attesi e differenziali, cioè tutto ciò che cambia se il progetto viene fatto. Possiamo riscrivere la formula del VAN come prima, ma al posto di F ho ∆FCN. Presentazione 5: Utilizzo dei dati contabili nella finanza aziendale Le decisioni di progetti di investimento o finanziamento devono essere valutate ricorrendo a formule di VA, cioè devo stimare i flussi e il tasso. Il fascicolo di bilancio è una miniera di informazioni usata per effettuare le stime, il problema è che le grandezze di bilancio non vanno bene così come sono al valutatore per una serie di ragioni: gli servono dei flussi attesi (entrate/uscite di cassa, non costi/ricavi perchéesistono quelli non monetari a cui non corrispondono uscite e perché sono calcolati per competenza), le formule sono basate su ussi futuri (il bilancio riporta dati passati e non va bene perché si possono utilizzare i dati passati come base per stimare quelli futuri, ma i dati di bilancio sono storici e a me servono dati di cassa attesi), se sto guardando un singolo progetto non trovo i dati nel bilancio (non posso fare stime dirette rispetto a dei progetti singoli aziendali). Come classificare il bilancio: 1. Stato patrimoniale: Lo stato patrimoniale è il prospetto informativo che si usa per una prima rappresentazione della struttura finanziaria dell'impresa; l'attivo è una rappresentazione degli impieghi di mezzi finanziari, mentre il passivo è una rappresentazione delle modalità di finanziamento di tali impieghi, cioè le fonti. Per una rappresentazione sintetica si usa

lo statopatrimoniale condensato.

Attivo. Le voci dell'attivo sono raggruppate in due categorie, con il criterio dell'orizzonte temporale entro il quale dalla posta dell'attivo nascerà un'entrata monetaria:

  • Attivo circolante (in cui ci sono le poste dell'attivo che sono destinate a convertirsi in moneta entro un anno dalla data cui si riferisce lo stato patrimoniale. Si suddivide, con grado decrescente di liquidità, intesa come vicinanza al recupero monetario di una componente dell'attivo, di nuovo in: disponibilità liquide immediate, disponibilità liquide di erite (crediti) e rimanenze)
  • Immobi

    un'uscita monetaria, in: passività a breve, passività a medio-lungotermine. Inoltre si suddividono in: passività di funzionamento, nascono di riesso dalla gestione operativa ed hanno origine spontanea (debiti verso fornitori, verso l'erario, verso enti previdenziali, ecc) e passività di finanziamento (sono i debiti finanziari, cioè prestiti ottenuti da finanziatori cui caratteristica è l'onerosità, i finanziatori esigono non solo di essere rimborsati, ma di ottenere una remunerazione, cioè interessi)) e mezzi propri (che indicano quella parte di finanziamento dell'attivo che l'impresa detiene stabilmente e spetta agli azionisti. Sono sinonimo di PN, perché mezzi propri=tot attivo - tot passivo, quindi il totale di mezzi propri è il valore contabile della porzione di patrimonio dell'impresa libero da debiti. Le componenti del PN possono originare da mezzi finanziari di cui gli azionisti disponevano.

    personalmente e che hanno deciso di dare all'impresa, cioè versamenti di capitale e fondo sovrapprezzo azioni, o da utili dell'impresa che gli azionisti non si sono distribuiti, cioè riserve e utili a nuovo, o da riserve che nascono da rivalutazioni contabili). Una grandezza che emerge dal SP condensato è il capitale circolante netto (CCN) che può essere: CCN finanziario (cioè tot attivo circolante - tot passività a breve). La somma di CCN finanziario + immobilizzazioni, da la misura dell'esigenza di reperimento di mezzi finanziari tramite debiti a medio- lungo termine e/o mezzi propri. CCN operativo o commerciale (tot attivo circolante - tot passività a breve di funzionamento, non vengono sottratti dall'attivo circolante i debiti finanziari a breve). Il più importante è il CCN operativo, perché misura il fabbisogno finanziario che è prodotto dalla gestione, che si aggiunge a quello derivante. Investimento in immobili

    dall'investimento in immobili

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A.A. 2021-2022
48 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/09 Finanza aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher saradems di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Finanza aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Belcredi Massimo.