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CONTRATTO DI LAVORO

E’ una connessione tra obbligazioni reciproche e Trovano fondamento su quello che è

la fonte delle rispettive obbligazioni ovvero (legge, contratto, testamento).

Il contratto di lavoro non è rimesso esclusivamente dalla volontà delle parti (esistono

dei diritti in ambito di lavoro che non possono essere messi in discussione poiché

tutelati, quindi se incostituzionali il contratto non ha luogo)

La stipula del contratto di lavoro è prima di tutto l’Individuazione del lavoratore per poi

successivamente la stipula del contratto

In ambito di lavoro la forma del contratto non deve essere per forza in forma scritta

ma anche orale solo in alcuni casi. Tranne l’ipotesi del contratto a tempo determinato

poiché è richiesta in forma scritta allorché il contratto è nullo.

Il rapporto di lavoro in generale salvo precisazioni dal datore, un contratto di tempo

indeterminato.

Il sistema di intermediazioni, al tempo era solo al podestà statale e non c’era la

possibilità di assumere una persona specifica ma si faceva ricorso a un numero di

persone specifiche tramite gli allora uffici di collocamento, il quale provvedeva a

reclutare personale per lavorare presso l’azienda richiedente, questa struttura è stata

abbandonata per arrivare alla libertà di scelta del lavoratore il quale datore, può

scegliere tranquillamente di assumere uno specifico candidato.

Se c’è un contratto la prima cosa da controllare è verificare la capacità giuridica e di

agire del lavoratore.

Esistono delle deroghe, ovvero l’iscrizione dei lavoratori presso gli uffici di

collocamento possono essere iscritti a 16 anni potendo così svolgere un contratto di

apprendista per poi una volta raggiunta la maggiore età, usufruire un contratto vero e

proprio. Le leggi che sopprimono i datori di lavoro a lavoratori con età minori di 16

anni che non sono registrati: una è per il rapporto di lavoro, ovvero 2126 cc la quale

non è riferita a fanciulli ma è di carattere generale, di chiusura secondo la quale ci sia

un rapporto di lavoro contro legge, la nullità o l’annullamento del rapporto per un

periodo in cui la prestazione viene resa, il lavoratore ha diritto a una remunerazione; 1.

Il contratto di lavoro in nero e il datore di lavoro è sanzionato 2. Nelle ipotesi in cui la

prestazione si protrae per lungo tempo l’ente previdenziale paga le quote previdenziali

al lavoratore minore di 16 anni la all’ente previdenziale verrà pagata la somma per cui

il lavoratore ha prestato servizio, all’ente previdenziale.

e una per il rapporto previdenziale, dove il datore di lavoro se ha necessità di una

persona minore di 16 anni, dovrà pagare anche l’ente previdenziale, se è un lavoratore

che non ha una capacità d’agire, l’amministratore di sostegno, farà per nome e

volontà a nome del soggetto incapace.

Ci fu una regolamentazione per tutti coloro che non hanno concluso la scuola

dell’obbligo e andava da un datore di lavoro per imparare un mestiere ovvero limite

minimo di 16 anni altrimenti era prevista una sanzione per il datore di lavoro.

Il datore di lavoro in un contratto di subordinazione deve pagare una provvista

finanziaria all’istituto previdenziale in forza della quale si verificano (disoccupazione

malattia vecchiaia) l’istituto previdenziale potrà pagare una prestazione previdenziale.

Rapporto contributivo è tra il datore di lavoro e l’ente previdenziale

Rapporto previdenziale è tra l’ente previdenziale e il lavoratore.

- Oggi per non essere sottoposto a sanzioni non è più ammesso il contratto in

forma orale.

Per quanto riguarda il lavoro a nero è una forma inesistente e si intende quando non

sussiste la registrazione del contratto e di conseguenza determina l’insorgenza di altri

rapporti Mancanza di: -contributi

-assicurazione

- alcun tipo di assistenza

Previdenziale

Gli obblighi del datore di lavoro sono:

1. Comunicazione al centro per l’impiego, verrà comunicata tutta la

documentazione e il contratto di lavoro, in quest’ultimo sono presentii tutti i dati

da comunicare al centro per l’impiego. Successivamente il centro per l’impiego

avrà la padronanza di tutti i dati del lavoratore e impostato le politiche dirette di

occupazione. Inoltre, il centro per l’impiego comunica con l’INPS e

successivamente l’INPS si interfaccia con il datore di lavoro

2. L’obbligo principale del datore di lavoro è la retribuzione con annesso

versamento dei contributi, sia a favore del datore di lavoro sia per il lavoratore.

3. Il datore di lavoro dovrà versare il 30% - 33% circa da versare all’istituto

provvidenziale

Sussistono inoltre sanzioni previste per il datore di lavoro nel caso in cui all’interno

della sua attività commerciale o azienda ci siano lavoratori a nero.

Ci sono contratti di lavoro specifiche che riguardano i lavoratori portatori di disabilità

(art. 104) con la legge 64/1999 che prevede l’assunzione di un determinato numero di

lavoratori portatori di handicap. Inoltre, bisogna tenere obbligatoriamente il libro unico

del lavoro che comprende lo statuto dei lavoratori, il contratto di lavoro e i contributi

versati affinché, in caso di controlli sia tutto in ordine tra i dipendenti, include inoltre il

numero di lavoratori e il numero di lavoratori 104

Art. 2932 C.C. che ci dice che il rapporto di lavoro viene determinato tramite una

sentenza e viene costituito il contratto di lavoro obbligatorio qualora il datore di lavoro

si dovesse sottrare La retribuzione

La retribuzione è una obbligazione principale.

Ci sono 3 tipi di retribuzione:

Provvigione

 A fascia oraria

 A cottimo

La retribuzione oraria si basa sul pagamento in base alle ore di lavoro effettuate.

Fondamentale è determinare il costo dell’ora suddivisa nelle 3 fasce orarie della

giornata con l’inclusione dei lavori festivi con una remunerazione superiore (10%-15%)

e vengono calcolati come straordinari (notte-festivo-super festivo)

- La remunerazione a cottimo/cottimo puro ed è una remunerazione che si basa

sulla produzione del lavoratore in base al lavoro svolto (legata alla produttività

del soggetto)

- Retribuzione a cottimo misto è una retribuzione che incentiva la produzione

ovvero che chi vuol guadagnare di più deve produrre di più

- Retribuzione a provvigione è un sistema di pagamento parametrata alle somme

di incasso che il datore tramite il lavoratore percepisce.

La tutela del lavoro è garantita dall’art.36 cost. quindi la retribuzione proporzionata in

base alla quantità e alla qualità del lavoro svolto. La remunerazione prevista ai sensi

del l’art.36 cost. è una remunerazione base.

Contratti collettivi nazionali

I contratti collettivi nazioni sono i principi fondamentali presenti anche all’interno

dell’art 36 e dell’art 39 cost. (articolo inapplicabile, non valido)

Quest’Ultimo prevede che la contrattazione collettiva viene stipulata dalle

organizzazioni sindacali riconosciute e ha valenza ed efficacia in tutti i rapporti di

lavoro inerenti a quel settore, ed ha valenza come un contratto di diritto comune,

quindi è vincolante.

- Gabbia salariale

Per gabbia salariale si intende una differente remunerazione in base al luogo in cui si

risiede ad esempio gli stipendi in Lombardia saranno più alti rispetto agli stipendi del

sud Italia.

Un'altra problematica è che durante il corso degli anni si sono andate a creare nuove

forme di lavoro (ad es. Uber-rider) che il legislatore non aveva previsto quindi sussiste

una falla nel diritto e la loro remunerazione non si basa su un contratto di lavoro base

e quindi una remunerazione base ma sull’andamento del mercato

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
5 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/07 Diritto del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher KAWANINJA di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto del lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria o del prof Fontana Giorgio.