Anteprima
Vedrai una selezione di 12 pagine su 52
Appunti Istituzioni di economia politica (1° semestre)  Pag. 1 Appunti Istituzioni di economia politica (1° semestre)  Pag. 2
Anteprima di 12 pagg. su 52.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Istituzioni di economia politica (1° semestre)  Pag. 6
Anteprima di 12 pagg. su 52.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Istituzioni di economia politica (1° semestre)  Pag. 11
Anteprima di 12 pagg. su 52.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Istituzioni di economia politica (1° semestre)  Pag. 16
Anteprima di 12 pagg. su 52.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Istituzioni di economia politica (1° semestre)  Pag. 21
Anteprima di 12 pagg. su 52.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Istituzioni di economia politica (1° semestre)  Pag. 26
Anteprima di 12 pagg. su 52.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Istituzioni di economia politica (1° semestre)  Pag. 31
Anteprima di 12 pagg. su 52.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Istituzioni di economia politica (1° semestre)  Pag. 36
Anteprima di 12 pagg. su 52.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Istituzioni di economia politica (1° semestre)  Pag. 41
Anteprima di 12 pagg. su 52.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Istituzioni di economia politica (1° semestre)  Pag. 46
Anteprima di 12 pagg. su 52.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Istituzioni di economia politica (1° semestre)  Pag. 51
1 su 52
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

LIVELLO MASSIMO DI PREZZO:

quando il governo impone un livello massimo di prezzo, ci sono due possibili conseguenze:

-il prezzo massimo se il prezzo di equilibrio è minore del prezzo

non è vincolante

massimo.

-il prezzo massimo se il prezzo di equilibrio è maggiore del prezzo massimo.

è vincolante

Si crea una scarsità “artificiale”, ovvero una qualche forma di razionamento.

Controllo dei canoni di locazione nel breve e lungo periodo:

Questo tipo di intervento, che mira ad assicurare alla parte più povera della popolazione la

possibilità di pagare affitti più bassi, può rivelarsi una politica non efficace nel lungo periodo.

Infatti:

-nel periodo, con domanda e offerta rigide, il livello di prezzo massimo crea una

breve

penuria nel mercato degli affitti.

-nel periodo, con domanda e offerta elastiche, il livello di prezzo massimo crea

lungo

una elevata penuria nel mercato degli affitti.

LIVELLO MINIMO DI PREZZO:

quando il governo impone un livello minimo di prezzo, ci sono due possibili conseguenze:

-il prezzo minimo se il prezzo di equilibrio è maggiore del prezzo

non è vincolante

minimo.

-il prezzo minimo se il prezzo di equilibrio è inferiore del prezzo minimo.

è vincolante

Si crea un’eccedenza. 39

Un esempioà un livello minimo di salario

in molte nazioni i salari, intesi come prezzo del lavoro, non possono scendere sotto un minimo. Si

creano due situazioni:

-il prezzo di equilibrio è maggiore di quello minimo

-il prezzo di equilibrio è inferiore a quello minimo

I problemi si creano nel secondo caso perché le forze di mercato non sono più in grado di riportare

in equilibrio domanda e offerta e si crea un eccesso di offerta di lavoro.

Secondo questo ragionamento, l’introduzione del salario minimo ha come effetto quello di creare

squilibri nel mercato de lavoro.

In particolare:

-genera disoccupazione

-induce un numero maggiore di persone, rispetto a quello efficiente, a cercare lavoro

Se i prezzi fossero flessibili questo non succederebbe. Tuttavia, la presenza di un salario minimo

mira ad assicurare condizioni minime di equità.

In questo caso equità ed efficienza sono in contrasto tra loro.

Alcune valutazioni:

ricordiamo due dei dieci principi dell’economia:

Il mercato è uno strumento efficace per organizzare l’attività economica

Questo principio spiega perché, in genere, gli economisti si oppongono all’imposizione di livelli

massimi o minimi dei prezzi, perché questi alterano i segnali che guidano ad un’allocazione

efficiente delle risorse. 40

L’intervento pubblico, a volte, può migliorare i risultati di mercato

Non sempre i risultati di mercato sono efficienti ed equi, perciò l’autorità di politica economica non

rinuncia al tentativo di correggere tali situazioni.

Esistono modi diversi dal controllo dei prezzi per correggere tali risultati di mercato?

Si, esistono le imposte e i sussidi.

LE IMPOSTE

Il governo utilizza spesso lo strumento delle per finanziare la spesa pubblica e la

imposte

redistribuzione del reddito.

Normalmente le imposte gravano sui beni e servizi prodotti e consumati. Esse possono essere

pagate dai consumatori e/o dai produttori.

È interessante cercare di capire chi, tra produttori e consumatori, sostiene l’onere fiscale: questo

tipo di analisi si chiama studio dell’incidenza delle imposte.

fiscale= complesso di tributi di cui è gravato il contribuente

Onere

Un’imposta può essere sulle vendite o sul consumo. Se è sulle vendite, allora grava sull’offerta, se

invece è sul consumo grava sulla domanda.

imposta prelevata sul reddito o sulla ricchezza (imposta sul reddito).

Imposta diretta

à

In molti casi le imposte vengono trattenute direttamente dall’ammontare lordo dello stipendio

mensile. imposta prelevata sulla vendita di beni o servizi (imposta sulla spesa)

Imposta indiretta

à

Le imposte indirette gravano generalmente sulle imprese, che possono decidere di trasferire parte

dell’onere sui consumatori sotto forma di un prezzo più elevato.

Di conseguenza, i consumatori condividono con l’impresa l’onere dell’imposta, di cui diventano

responsabili in modo indiretto.

Esistono due tipi di imposte sulla spesa:

-Imposta specifica: è pari a un ammontare fisso per ogni unità di spesa (es. 0,75 euro al

litro di benzina)

-Imposta valorem: imposta prelevata in percentuale del prezzo del bene o servizio

ad

Questi due tipi di imposta influenzano i risultati di mercato in modo diverso. Per capire come,

dobbiamo rispondere a una domanda: quando il governo introduce un’imposta sul bene, chi ne

sopporta l’onere? Chi consuma il bene o chi lo produce?

Come già detto, gli economisti usano il termine incidenza delle imposte per riferirsi a questioni che

attengono alla distribuzione dell’onere fiscale.

GLI EFFETTI DI UN’IMPOSTA SULLE VENDITE

specifica:

Un’imposta

Ipotizziamo che l’amministrazione locale imponga alle stazioni di servizio di corrispondere

un’imposta di 0,50 euro per ogni litro di benzina venduto.

L’effetto iniziale si avrà sui venditori di benzina. La quantità domandata a ogni dato prezzo rimane

invariata e la curva di domanda non si sposta. Per contro, l’imposta sulle vendite rende il

commercio di benzina meno redditizio a ogni dato prezzo: qualunque sia la cifra che incassa, il 41

venditore dovrà versare allo Stato 0,50 al litro. Il venditore si confronta di fatto con un aumento del

costo di produzione pari a 0,50 euro, che provoca uno spostamento verso l’alto (sinistra) della curva

di offerta.

Dato che accresce il costo di produrre e vendere benzina, l’imposta sulle vendite provoca una

diminuzione della quantità offerta a ogni dato prezzo e di conseguenza la curva di offerta si sposta

verso sinistra.

Il prelievo fiscale riduce la dimensione del mercato della benzina e compratori e venditori si

spartiscono l’onere dell’imposta: dato l’aumento del prezzo di mercato, i compratori spendono 0,30

euro in più per ogni litro di benzina che acquistano, mentre i venditori pur incassando una somma

maggiore per ogni litro di benzina, dopo aver pagato l’imposta incassano un prezzo inferiore di 0,20

euro a quello precedente. Prima dell’introduzione dell’imposta il prezzo di equilibrio è P e la

e

quantità di equilibrio è Q .

e

L’introduzione dell’imposta fa spostare la curva di domanda verso

sinistra, a O + imposta.

Il nuovo prezzo di equilibrio è P e la nuova quantità di equilibrio è P .

e1 e1

L’ammontare dell’imposta è pari alla distanza verticale tra le due curve

di offerta in corrispondenza del nuovo equilibrio (segmento AC).

I compratori ora pagano un prezzo P e versano quindi un’imposta pari

e1

a P P x Q .

e1 e e1

I venditori ricevono ora il prezzo D anzi che P come avveniva prima

e

dell’imposta.

dell’introduzione

L’imposta quindi crea un divario tra il prezzo pagato dai compratori e quello incassato dai venditori.

Tale divario è identico, indipendentemente dal fatto che l’imposta gravi sui compratori o sui

venditori.

Il divario modifica la posizione relativa delle curve di domanda e di offerta e, nel nuovo equilibrio

che si viene a formare, compratori e venditori condividono l’onere fiscale.

valorem:

Un’imposta ad

l’Iva (imposta sul valore aggiunto) è un’imposta prelevata in percentuale del prezzo di vendita. Il suo

onere ricade sia sui venditori sia sui compratori, come avviene con un’imposta specifica, ma in

questo caso lo spostamento della curva di offerta avviene in modo diverso, proprio perché l’Iva è

un’imposta ad valorem.

Immaginiamo che il governo introduca un’imposta del 20% sulle vendite di scarpe da ginnastica.

L’effetto iniziale dell’imposta si esercita di nuovo sui venditori. La quantità domandata di scarpe da

ginnastica a ogni dato prezzo è la stessa e la curva di domanda non cambia.

Il venditore si confronta nuovamente con un aumento del costo di produzione, ma questa volta

l’incremento del costo varia in funzione del prezzo.

(es. se l’imposta è pari al 20% e il costo di produzione delle scarpe è pari a 20 euro, il venditore

deve versare allo Stato 4 euro sotto forma di imposte. Cioè il 20% di 20 euro).

L’imposta sulle vendite accresce il costo di produrre e vendere scarpe da ginnastica (come con

un’imposta specifica), ma in questo caso l’ammontare dovuto dai venditori si riduce al diminuire del

prezzo, essendo calcolato in percentuale. 42

La curva di offerta si sposta verso sinistra e ruota verso sinistra (quindi non si sposta in parallelo alla

curva originaria).

L’imposta riduce la dimensione del mercato delle scarpe da ginnastica e compratori e venditori

condividono l’onere dell’imposta. Dato che il prezzo di mercato aumenta, i compratori pagano 3

euro in più di prima per ogni paio di scarpe, mentre i venditori ricevono un prezzo più alto ma la

somma effettiva che incassano diminuisce da 19 a 20 euro al paio.

ELASTICITÀ E DISTRIBUZIONE DELL’ONERE FISCALE

Quando un bene è soggetto a tassazione, compratori e venditori condividono l’onere dell’imposta.

Ma l’onere? Solo eccezionalmente la divisione è in parti uguali.

come viene diviso esattamente mercato.

L’onere fiscale tende a gravare più pesantemente sulla componente meno elastica del

Perché?

L’elasticità misura la volontà del compratore o del venditore di uscire dal mercato nel momento in

cui si verificano condizioni a lui sfavorevoli. Una bassa elasticità della domanda indica che i

compratori non hanno buone alternative disponibili al consumo di un determinato bene, mentre

una bassa elasticità dell’offerta indica che i venditori non hanno buone alternative alla produzione

di quello specifico bene. Se tale bene viene soggetto a tassazione, la componente del mercato che

dispone di meno alternative valide non può uscire facilmente dal mercato e perciò deve sopportare

l’onere dell’imposta in maniera più rilevante.

I SUSSIDI

Un è un pagamento corrisposto a compratori o venditori allo scopo di sostenere il reddito o

sussidio

ridurre i costi di produzione e offrire così un vantaggio al beneficiario. In pratica è il contrario di

un’imposta.

I sussidi vengono disposti dal governo quando vuole incoraggiare il consumo di un bene che ritiene

non sia prodotto

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
52 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliaaa_99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Solimene Laura.